Edizioni Scientifiche Italiane: Filosofia e città. Sez. monografie
Eccessi del logos
Elisabetta Barone
Libro
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2003
pagine: 180
Le tentazioni del finito. Saggio su Blaise Pascal
Lucia Pezza
Libro
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2002
pagine: 212
Enrico Castelli. Filosofia della vita ed ermeneutica della tecnica
Gianfilippo Giustozzi
Libro
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2002
pagine: 304
Il paradosso del male e l'inquietudine letteraria
Giuseppe Ventrone
Libro
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 1999
pagine: 160
Teo-nomie. Metafisica dell'essere e mistica della legge in Nicolas Malebranche
Elisabetta Barone
Libro
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 1998
pagine: 240
La teoria politica di Alexis de Tocqueville. Tra rivoluzione e restaurazione
Francesco Palombino
Libro
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 1996
pagine: 150
I saggi raccolti in questo volume delineano immagini abbastanza ampie della teoria politica di Alexis de Tocqueville. L'autore de "La Democrazia in America", d'ispirazione liberale, riesce a comprendere le contraddizioni della democrazia senza però perdere di vista il valore della libertà. L'esperienza dello Stato francese, burocratico e accentratore, gli suggerisce il superamento del liberalismo politico inteso come assolutismo amministrativo; il modello americano, invece, gli offre gli strumenti (la partecipazione politica, l'autogoverno, la forma dello Stato federale, il jury) necessari a una struttura politica sulle più solide garanzie delle libertà.
Le eresie della fenomenologia. Itinerario tra Merleau-Ponty, Ricoeur e Lévinas
Iolanda Poma
Libro
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 1996
pagine: 104
Le filosofie di Merleau-Ponty, Ricoeur e Levinas, trovando nella fenomenologia di Husserl un riferimento costitutivo, sviluppano però un loro pensiero autonomo. Tali "eresie", insistendo sulle esperienze del corpo, della volontà, dell'altro, evidenziano il lato implicito e latente della fenomenologia. Essa diventa dunque altro da ciò che è: ermeneutica, esistenzialismo, metafisica ed etica. Tale percorso critico viene sviluppato all'interno del tema della soggettività e nella correlata questione dell'oggetto, entro l'orizzonte della modernità.
L'ascolto come radice. Teoria dialogica della verità
Roberto Mancini
Libro
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 1995
pagine: 368
Dopo aver ricostruito le ragioni del tradizionale primato della visione nella filosofia occidentale, il libro si rivolge alle forme culturali che, nel Novecento, hanno serbato memoria della portata veritativa dell'ascoltare: la filosofia ermeneutica, il pensiero neoebraico, la teologia cristiana, la teoria della psicoterapia e l'estetica musicale. Gli esiti dell'indagine non propongono un "paradigma dell'ascolto" da contrapporre a quello visivo, ma una teoria dialogica della verità ove ascoltare mostra di essere radice dell'esperienza e elemento vitale del pensiero.
Bruno o del principio divino e naturale delle cose. Un dialogo
Friedrich W. Schelling
Libro
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 1994
pagine: 192
All'incrocio di estetica, metafisica e teologia il Bruno (1802) propone una sintesi paradossale di apoteosi e condanna del mondo. In un'epoca di accelerazione della storia politica e filosofica, quando nessuna posizione sembra abbastanza radicale e rotture dolorose si consumano in fretta, l'universo appare a Schelling originarsi dall'eternità per un rallentamento che, riducendo la velocità con cui l'assoluto unisce da sempre elementi eterogenei, lascia venir fuori questi ultimi nella loro separatezza. Da qui l'ambiguità del mondo che da un lato è assoluto, dall'altro, conseguendo come a una battuta d'arresto, è il non-voluto, l'accidentale negativo dell'intero processo.
Architettura della città. Specchio del mondo
Tilo Schabert
Libro
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 1994
pagine: 116
Nell'architettura della città si riflette l'architettura del mondo: è un incrocio di vie, punto mediano, luogo circoscritto, spazio articolato, labirinto. Schabert presenta la cosmologia dell'architettura delle civiltà antiche, con particolare riferimento alla Cina, all'India, a Roma antica e al Medioevo cristiano. Si sofferma poi a discutere i mutamenti nella comprensione dell'architettura della città avvenuti nel Rinascimento e nel XVIII secolo: la città viene sradicata dalla sua struttura cosmica e diventa oggetto di una fantasia arbitraria. Nel XIX secolo l'architettura riflette un mondo caotico, parcellizzato: il mondo dell'età moderna. Col XX secolo l'architettura della città si addossa il compito di indicare la strada per la salvezza dal caos.