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EGEA: Cultura e società

Sotto il segno dell'ignoranza

Paolo Iacci

Libro: Libro in brossura

editore: EGEA

anno edizione: 2021

pagine: 183

L’ascolto incondizionatamente concesso senza applicare troppo spirito critico e le responsabilità troppo spesso attribuite a persone impreparate rappresentano la nuova questione morale in cui oggi si dibatte l’Italia. La competenza pare aver abdicato a favore dell’ignoranza che, anche grazie agli strumenti di comunicazione messi a disposizione dalla rete, si è conquistata un’inedita capacità di «farsi sentire». Approfittando della volontà di cambiamento che spira nel Paese, questa tendenza è riuscita a farsi largo tra la classe dirigente e nel confronto pubblico: in politica così come nei media l’astio verso i tecnici e gli esperti, ormai culturalmente dominante, impedisce spesso l’espressione libera e pacata del pensiero meritocratico. Una volta l’ignoranza era causa di vergogna, mentre ora viene ostentata come motivo di vanto, sinonimo di schiettezza, onestà e vicinanza ai problemi della gente, e chi difende il merito e crede che la competenza sia un elemento fondamentale per coprire posizioni di vertice è messo sotto attacco. L’emergenza Covid-19 ha rappresentato forse, almeno in parte, un’eccezione. Ma non illudiamoci: si è trattato solo di un rinsavimento momentaneo. Il volume analizza le cause di questa situazione, dal degrado della scuola alle dinamiche familiari che abbassano progressivamente le aspettative nei confronti dei giovani, e ne descrive gli effetti, dall’impoverimento intellettuale della classe dirigente al diffondersi di una cultura antiscientifica, fino alla perdita di competitività dell’intero nostro sistema produttivo. Salvarsi è tuttavia possibile, a condizione di saper cogliere quei segnali importanti che il libro ci aiuta a scovare e dai quali ripartire. Con un'intervista a Umberto Galimberti.
22,00 20,90

Felicità cercasi. Pratiche personali e collettive

Sergio Sorgi, Francesca Berté

Libro: Libro in brossura

editore: EGEA

anno edizione: 2020

pagine: 160

Essere felici è un’aspirazione legittima, che spesso si tralascia per concitazione. In un’epoca contraddistinta dalla vastità dei mezzi, finalmente ci siamo accorti che possiamo riappropriarci dei fi ni e che non esiste un fine più concreto e universale di quello di essere felici. Per questo, occuparsi di felicità diviene naturale. Gli autori rendono concreto un tema apparentemente astratto e ci aiutano a uscire dagli eccessi del «qui e ora» rivalutando il «dopo» e restituendo il posto centrale alla felicità propria e altrui, quotidiana e futura. Quali sono le condizioni che possono aiutarci a essere felici, a livello personale e collettivo? Sorgi e Bertè, basandosi anche su altri studi in corso, propongono classificazioni e tesi di grande utilità per chiunque voglia intraprendere un cammino consapevole. Ne emerge l’individuazione di passi concreti per disegnare un «progetto felicitante», metodologicamente solido e soggettivamente appassionante. Essere felici non è un destino e neppure l’esito di un approccio ingenuo, ma una possibilità reale che richiede impegno, scelte e prese di posizioni chiare. L’esito è una formula non banale, ma alla portata di tutti.
18,00 17,10

Il paese innovatore. Un decalogo per reinventare l'Italia

Il paese innovatore. Un decalogo per reinventare l'Italia

Alfonso Fuggetta

Libro: Libro in brossura

editore: EGEA

anno edizione: 2020

pagine: 200

«La mia convinzione è che abbiamo bisogno di un Paese innovatore, in tutte le sue articolazioni e declinazioni, e di uno Stato che nel Paese abiliti e sostenga imprese, cittadini, associazioni nel promuovere innovazione, a servizio dello sviluppo e del benessere di tutti noi.» È questa la tesi che Fuggetta pone al centro del libro, contro le tante occasioni in cui invece si chiede allo Stato di porre rimedio a ogni tipo di stortura, calamità naturale, sfortuna economica, torto o colpo della sorte. Ogniqualvolta sorge un problema che come singoli non sappiamo o non vogliamo affrontare invochiamo infatti l’intervento dello Stato, spesso immaginandolo come un’entità terza rispetto a noi, dotata di risorse infinite o comunque indipendenti dalle nostre, con doti taumaturgiche capaci di rimediare a qualunque male o ingiustizia del mondo, e portatore di virtù e moralità superiori a quelle dei privati, siano essi singoli cittadini o imprese. Ma lo Stato deve fare alcune cose e non altre: soprattutto non dobbiamo pretendere o anche solo immaginare che sia lo Stato a gestire in prima persona, come operatore economico, i temi dell’innovazione, della crescita e dello sviluppo. Non è lo Stato imprenditore e innovatore che ci salverà. Tutto il Paese deve crescere, svilupparsi ed essere innovatore, in tutte le sue articolazioni e strutture, certamente con un corretto ruolo e sostegno del soggetto pubblico. Perché a un Paese che si identifica con lo Stato, un Paese con uno Stato imprenditore, innovatore e ridistributore della ricchezza prodotta, preferiamo un Paese della responsabilità civile, degli investimenti a servizio della collettività, delle pari opportunità, della solidarietà vera con chi fa fatica, della valorizzazione delle capacità di ciascuno di noi.
20,00

Diluvio digitale. Storia e destini della lettura

Paolo Costa

Libro: Libro in brossura

editore: EGEA

anno edizione: 2020

pagine: 240

Cinquemila anni fa, con l'invenzione della scrittura, è cominciata una delle avventure più straordinarie dell'umanità. Da allora il nostro cervello si impegna in un'attività per la quale non è geneticamente programmato: leggere. Grazie alla capacità di decodificare un testo scritto, che acquisiamo attraverso l'educazione, accediamo a un sapere che altrimenti andrebbe perduto, un patrimonio consegnato e condiviso da una generazione all'altra. Leggere vuol dire conoscere, ricordare e comunicare. È ciò che dà forma al pensiero critico, è il nostro modo di intendere il mondo e di stare in esso, la nostra passione e la nostra estasi. Ma nel corso dei secoli l'esperienza della lettura ha assunto connotati di volta in volta diversi. Essa si è trasformata profondamente, insieme alle tecnologie utilizzate per conservare e trasmettere i testi scritti: dalla tavoletta di argilla al rotolo di papiro, dal codice manoscritto ai primi libri a stampa, fino allo schermo del computer. Ecco dunque che la condizione contemporanea – la condizione digitale – ci richiama alla necessità di definire nuovamente la funzione della lettura. Sapendo che il suo destino è quello dell'umanità stessa.
26,00 24,70

Processi al futuro. Quando la tecnologia ha incrociato il diritto

Processi al futuro. Quando la tecnologia ha incrociato il diritto

Guido Scorza

Libro: Libro in brossura

editore: EGEA

anno edizione: 2020

pagine: 128

Scoprire le storie dei grandi processi in cui, per la prima volta, sono state affrontate questioni di diritto ancora straordinariamente attuali e navigare nelle vicende dei loro protagonisti offre una rappresentazione di come il diritto modifichi, nel bene e nel male, la realtà sociale ed economica. È istruttivo, per esempio, leggere del giudice Ferguson che, nel 1979, rispedì al mittente la richiesta di Universal e Disney di inibire la commercializzazione del videoregistratore Sony perché «la nuova tecnologia delle videocassette genera incertezza e cambiamenti che inducono paura. La storia però dimostra che questa paura potrebbe essere malriposta. La produzione televisiva da parte dei querelanti è oggi più redditizia che mai e non ci sono prove che Betamax cambierà il quadro finanziario degli Studios». Spesso il nuovo spaventa senza ragione e non può essere bandito solo per timore dei cambiamenti o per garantire posizioni di rendita: se il giudice Ferguson e la Corte Suprema non avessero deciso così, forse il mercato dell’home video non sarebbe mai nato e con esso neppure la pay TV, YouTube e Netflix.
14,00

La rinascita dell'Italia. Una visione per il futuro tra etica ed estetica aumentate

La rinascita dell'Italia. Una visione per il futuro tra etica ed estetica aumentate

Francesco Morace

Libro: Libro in brossura

editore: EGEA

anno edizione: 2020

pagine: 128

Il 2020 segna una soglia simbolica: un arrivo e una partenza. Anno doppio e bisesto, come in un gioco di specchi ha amplificato problemi e soluzioni, fino al culmine dell'emergenza coronavirus. Ha posto fine a un decennio che ha impattato sulle nostre vite in modo deciso, a volte traumatico. Discontinuità e avvento di nuovi paradigmi hanno interessato l'Italia e il mondo intero. Big data, sharing economy, fake news, influencer hanno fatto la differenza – nella politica, nel business, nella vita quotidiana –, marcando un punto di svolta all'insegna del modo digitale: soggettivo, contagioso, innovativo, istantaneo, ma anche inconsapevole, evanescente, pervasivo, guidato in modo potente e non trasparente da un'intelligenza artificiale controllata da pochi, da un pensiero politico tanto impoverito quanto spregiudicato, dall'aggressività di molta comunicazione. Tutto ciò ha creato nuove possibilità e connessioni vitali, a rischio però di un futuro mal distribuito, in cui trovano spazio forme individuali, civili e sociali di azione e reazione, nel bene e nel male. È arrivato il momento di riaffermare la nostra capacità di incidere sul futuro e di assumerci la responsabilità che questo implica, proponendo un percorso di crescita verso un mondo più equilibrato, fatto di attivismo e desiderio di contare, di porsi al centro della scena con la propria presenza autentica, complementare a quella digitale. All'insegna di un'etica e un'estetica aumentate che guardino ai diritti di cittadinanza, proteggano il mondo fisico a partire dalla salute e dall'ambiente, valorizzino le persone in carne e ossa e la loro dignità, utilizzino la potenza dei big data senza consegnarsi in modo acritico alla potenza dell'algoritmo. Gli anni Venti saranno un tempo e un luogo di rinascita culturale e innovazione sociale, se sapremo affrontare la sfida con coraggio, facendo leva su quei valori di servizio e condivisione, verità e fiducia, sostenibilità e intelligenza, profondità e negoziazione, unicità e universalità che da sempre rappresentano le qualità autentiche dell'Italia.
16,00

Quando l'oceano si arrabbia. Keynes per chi non l'ha mai letto

Luciano Canova

Libro: Libro in brossura

editore: EGEA

anno edizione: 2020

pagine: 128

«Scrivere un libro su Keynes, per un economista, è una bella sfida. Ma ho deciso di farlo perché da decenni mi ostino a raccontare ai miei studenti e a chi mi ascolta nelle conferenze che l’economia è una scienza, innanzitutto, e che è una scienza bellissima. E ho scelto proprio Keynes perché per un economista è come Star Wars per il resto del mondo: potete averlo visto oppure no ma, volenti o nolenti, anche se non avete idea di chi sia Darth Vader e Yoda vi sembra il nome di un succo di frutta biologico, le perturbazioni della Forza, in qualche modo, avranno trascinato anche voi dentro una struttura narrativa irresistibile. John Maynard Keynes, in economia, è un po’ così. E poi, diciamolo, quanti, effettivamente, hanno letto Keynes? Intendo proprio gli scritti, pamphlet, libri, lettere o articoli che si è pregiato di pubblicare in quantità davvero spropositata. Il mio intento è di servirmi del cavallo di Troia Keynes e della sua storia bellissima per parlare dell’economia e degli economisti, in un tempo, particolare assai, in cui si sente fortissima l’esigenza di affrontare le cose con competenza e coraggio. E se la storia di Keynes può esercitare un qualche fascino, è proprio per la complessità del suo pensiero e per il suo stare all’interno del dibattito pubblico. Con competenza e con coraggio, sempre: il coraggio delle proprie idee e dell’impegno civile. Le sue parole traboccano di dinamismo e attualità, nel raccontare che cos’è l’economia e quanto sia importante – ora più che mai.»
15,00 14,25

100 donne contro gli stereotipi per la politica internazionale

100 donne contro gli stereotipi per la politica internazionale

Libro: Libro in brossura

editore: EGEA

anno edizione: 2020

pagine: 120

A spiegare e interpretare il mondo c'è quasi sempre un punto di vista maschile. Eppure le donne esperte sono tante. E possono svecchiare una visione e un linguaggio che, ignorandole, trascura i segni del tempo e disconosce l'apporto delle donne in tutti gli ambiti, dalla scienza alla tecnologia dall'economia alle scienze sociali. Valorizzare il loro lavoro vuol dire avere uno sguardo lungimirante sul futuro, in cui una partecipazione femminile in linea con quella maschile significa più ricchezza per tutti. Questo l'obiettivo del progetto #100esperte, una piattaforma online che raccoglie nomi e CV di esperte da usare come strumento di ricerca di fonti femminili competenti per giornaliste e giornalisti, ma anche come risorsa di voci prestigiose e autorevoli che possono contribuire al dibattito pubblico, dentro e fuori i media. Le prime due fasi del progetto dedicate alle materie scientifiche tecnologiche STEM (2017) e all'economia e finanza (2018) hanno contribuito alla valorizzazione delle competenze femminili nel mondo dell'informazione e non solo. Le oltre 300 esperte oggi online, distribuite su tutto il territorio nazionale, sono state coinvolte in interviste, dibattiti e incontri pubblici. Nel 2019 il focus è stato dedicato alla politica internazionale, altro settore strategico per lo sviluppo del Paese. Nel 2019 è stata inaugurata anche la mostra fotografica “Una vita da scienziata. I volti del progetto #100esperte”. Dopo i primi due libri che raccontavano alcune delle maggiori esperte italiane nei settori citati, la collana editoriale, nata in parallelo alla creazione del database, prosegue ora con un terzo volume che racconta - dalla diretta voce delle protagoniste - le storie di vita professionale e privata delle esperte di politica internazionale italiane che lavorano nel nostro Paese e all'estero.
11,90

Salute circolare

Ilaria Capua

Libro: Libro in brossura

editore: EGEA

anno edizione: 2020

pagine: 128

Un «conto alla rovescia» che si trasforma in un intrigante viaggio nel tempo – da Ippocrate ai no-vax, dalla peste nera alla creazione dei lazzaretti – alla scoperta del ruolo della trasversalità e della circolarità nelle grandi conquiste della salute di cui oggi godiamo. I protagonisti di questo libro sono quei visionari, coraggiosi, determinati o solo fortunati, che in epoche diverse hanno scoperto, per caso o per intuito, universi così vasti da andare ben oltre i confini dell’immaginazione. Dalle loro storie emerge con chiarezza come la conoscenza e lo studio dei meccanismi che generano salute si espandano grazie alla potenza del pensiero laterale. È l’interdisciplinarietà che ha consentito di aprire campi immensi da esplorare e approfondire, andando con il tempo a costituire i pilastri della salute. La trasformazione digitale ci impone di ripensare alcuni percorsi e di proporne di nuovi e rivoluzionari, per arrivare a un maggior equilibrio con gli animali, con le piante e con l’ambiente che ci accoglie nel suo complesso. La sfida è quella di riconoscere che la salute è un sistema di vasi comunicanti, che può essere migliorato grazie a un’innovazione responsabile che miri a rigenerare l’equilibrio. Proprio come diceva Ippocrate.
15,00 14,25

Ci pensiamo noi. Dieci proposte per far spazio ai giovani in Italia

Ci pensiamo noi. Dieci proposte per far spazio ai giovani in Italia

Tortuga

Libro: Libro in brossura

editore: EGEA

anno edizione: 2020

pagine: XIII-177

Se è vero che uno dei principali problemi del nostro Paese è la condizione critica dei giovani e che, di fronte al rapido invecchiamento della popolazione e a un welfare sbilanciato in favore dei più anziani, è necessario individuare soluzioni capaci di scongiurare il tracollo dell’economia sul lungo periodo, altrettanto vero è che ad affrontare questi problemi sono sempre gli adulti, inevitabilmente con i loro punti di vista e le loro categorie interpretative. Nessuno, però, può parlare dei problemi della generazione dei 18-28enni meglio dei giovani stessi. Con una capacità di analisi non comune, basata su dati aggiornati e di prima mano, e un’altrettanto spiccata capacità di sviluppare proposte concrete, "Ci pensiamo noi" affronta temi centrali per la nostra società: dalla povertà dei giovani alle difficoltà del mercato del lavoro e alla fuga dei cervelli, dalla necessità di un nuovo welfare a un ripensamento radicale del sistema di istruzione e formazione, senza dimenticare i nuovi italiani che faticano a ottenere la cittadinanza e rimangono tagliati fuori da tanti diritti. E lo fa partendo da una presa di posizione ben chiara contro i due grandi fallimenti del nostro sistema Paese, l’attaccamento alle rendite e l’incapacità di fare sistema, e con la convinzione profonda che sia possibile costruire un domani migliore. Prefazione di Tito Boeri e Vincenzo Galasso.
18,00

La scuola dei centennials

Valentina Aprea

Libro: Libro in brossura

editore: EGEA

anno edizione: 2019

pagine: VII-171

I bambini che da qui ai prossimi anni faranno il loro ingresso in classe, come coloro che già oggi frequentano le classi della scuola primaria o della secondaria di primo grado, sono una generazione on demand, abituata a vedere soddisfatte le proprie domande e curiosità con la velocità che solo le tecnologie digitali possono assicurare. Nelle nuove aule ai libri si affiancano tablet e pc, ai linguaggi e alle materie tradizionali l’ora di coding, in una scuola chiamata con sempre maggior urgenza a sviluppare nei più giovani le competenze che le professioni del futuro chiederanno loro. È un nuovo modo di imparare quello dei Centennials, che esige un nuovo modo di insegnare, ma anche una nuova dimensione fisica che porta a ridisegnare completamente gli spazi dell’apprendimento. Le numerose testimonianze di docenti e studenti e i tanti casi reali che nel libro integrano la narrazione di questo passaggio d’epoca lanciano un messaggio di ottimismo, perché le esperienze promosse e raccolte dall’autrice dimostrano che una scuola del futuro «si può fare». Anche nel nostro Paese.
18,00 17,10

Il bello del mondo. Battiti locali per un respiro globale

Francesco Morace

Libro: Libro in brossura

editore: EGEA

anno edizione: 2019

pagine: VII-158

La riflessione sulla globalizzazione richiede nuovi strumenti concettuali e strategici. Nella distinzione tra locale e globale è necessario approfondire la differenza tra luogo e spazio, rilevanza e risonanza, estrazione del valore; e accettare l’idea che locale e globale non si contrappongono ma costituiscono i due capi della stessa matassa. Per sbrogliarla, l’autore ragiona sulle due dimensioni vitali dell’organismo: battito del cuore e ampiezza del respiro, circolazione locale e respirazione globale. Il genius loci è il battito del cuore, il motore primo della globalizzazione, che viene poi trasformato in respiro a livello globale. Perciò è importante conoscere il proprio battito, il proprio bioritmo, il proprio carattere. L’esplicitazione dei diversi genius loci permette di individuare le radici culturali attraverso cui un Paese, una regione, un luogo, ma anche un’azienda o un prodotto plasmano la propria identità. La finanza globale e i big data non hanno un battito, perché non hanno un cuore: hanno però un potente respiro globale, che si misura con una capacità di intervento e di influenza capace di spezzare il cuore del locale. Unico antidoto: la conoscenza di sé.
19,00 18,05

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