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Einaudi: Biblioteca Einaudi

Il seminario. Libro IV. La relazione oggettuale 1956-1957

Il seminario. Libro IV. La relazione oggettuale 1956-1957

Jacques Lacan

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2007

pagine: VI-446

In psicoanalisi la relazione oggettuale indica il modo di relazione del soggetto con il mondo. Ma il mondo del soggetto non è la realtà grezza bensi la realtà filtrata dal fantasma. Fantasma che si costruisce nell'interrelazione tra il soggetto e i suoi oggetti pulsionali, ma anche nella relazione con quelle persone che hanno per il soggetto un ruolo fondamentale: in primis la madre. Per questo motivo la madre è un personaggio chiave del Seminario. IV In questo seminario Lacan critica la posizione dei postfreudiani. Sappiamo infatti che, sebbene Freud la citi, la relazione oggettuale non fa parte del suo apparato concettuale. Che cosa critica Lacan? Critica il fatto di porre come centrale l'oggetto oppure la relazione con la madre. Sia perché l'oggetto è la cosa più variabile nella pulsione sia perché la madre, nel suo legame con il bambino, si presenta già in rapporto con una mancanza che è costitutiva del suo essere donna. Lacan insegna quindi che non è l'oggetto ma la sua mancanza, elaborata nelle sue diverse modalità castrazione, frustrazione, privazione - e secondo i diversi registri immaginario, simbolico, reale - a essere fondamentale per ogni soggetto che viene al mondo. Questo seminario sulla relazione oggettuale è dunque, in realtà, un seminario sulla relazione che il soggetto ha con la mancanza di oggetto.
30,00

Terza persona. Politica della vita e filosofia dell'impersonale

Terza persona. Politica della vita e filosofia dell'impersonale

Roberto Esposito

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2007

pagine: 184

Mai come oggi la nozione di persona costituisce il riferimento imprescindibile di tutti i discorsi - filosofici, etici, politici - volti a rivendicare il valore della vita umana in quanto tale. È cosi nell'ambito della bioetica, dove cattolici e laici, pur in contrasto sulla sua genesi e la sua definizione, convergono sulla valenza decisiva dell'elemento personale: solo in base ad esso, la vita umana è considerata intangibile. Ed è cosi sul piano giuridico, lungo un percorso che lega sempre più strettamente il godimento dei diritti soggettivi alla qualifica di persona: questa appare l'unica in grado di riempire lo scarto tra uomo e cittadino, diritto e vita, anima e corpo, aperto fin dalle origini della nostra tradizione. La tesi radicale e inquietante di questo saggio è che la nozione di persona non sia in grado di ricomporre tale scarto perché è proprio essa a produrlo. Più che un semplice concetto, quello di persona è un dispositivo di lunghissimo periodo il cui effetto primario è la separazione, all'interno del genere umano e anche del singolo uomo, tra una zona razionale e volontaria fornita di particolare valore e un'altra, immediatamente biologica, spinta dalla prima verso la dimensione inferiore dell'animale o della cosa.
19,00

Galileo e Keplero. Filosofia, cosmologia e teologia nell'Età della Controriforma

Galileo e Keplero. Filosofia, cosmologia e teologia nell'Età della Controriforma

Massimo Bucciantini

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2007

pagine: 359

Massimo Bucciantini, ricercatore di storia della scienza, insegna attualmente presso l'università di Siena. In questo volume analizza i rapporti tra Keplero e Galileo: la storia dei rapporti tra i due scienziati è infatti più complessa e ricca di quanto possa apparire. Uniti dal rifiuto della cosmologia tradizionale e dall'adesione al copernicanesimo, scomunicato dalla chiesa luterana l'uno, costretto all'abiura l'altro, i due matematici rappresentano un exemplum di quella straordinaria fucina d'innovazione che fu il finire del Cinquecento.
26,00

Sulla rivoluzione

Sulla rivoluzione

Hannah Arendt

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2006

pagine: 340

In questo libro, ormai considerato un classico, confluiscono i motivi fondamentali della sua ricerca e appare in tutto il suo significato l'idea alla quale è rimasta fedele tutta la vita, secondo cui la sola ragion d'essere della politica è la libertà, e suo compito è produrre situazioni che ne allarghino gli spazi, cioè produrre istituzioni e corpi politici "che garantiscano lo spazio entro cui la libertà può manifestarsi"; la politica fallisce invece allorquando per scelta o costrizione sia portata a deviare da questa strada. Di qui il giudizio sul sostanziale fallimento delle due rivoluzioni francese e russa e sulla sostanziale riuscita della rivoluzione americana, la prima delle rivoluzioni moderne. Il senso profondo del libro, come del resto di tutta l'opera della Arendt, dolorosamente segnata dall'esperienza del totalitarismo, sta nella coraggiosa rivendicazione dell'autonomia della politica (e, in polemica con Marx, del primato del pensiero), nel suo martellante richiamo alla responsabilizzazione individuale e alla socializzazione, ma istituzionalizzata, del potere, spinta fin quasi a toccare i confini di un antistatalismo libertario, nella perseveranza a individuare e combattere il mito ricorrente della violenza, la cui inevitabile conclusione è stata ogni volta il terrore, la deviazione e la fine della rivoluzione, la disfatta in primo luogo degli ideali in nome dei quali era stata iniziata.
26,00

Stanze. La parola e il fantasma nella cultura occidentale

Stanze. La parola e il fantasma nella cultura occidentale

Giorgio Agamben

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2006

pagine: 202

Questo libro propone la ricostruzione di quattro capitoli fondamentali della cultura europea: la teoria del fantasma nella poesia d'amore del '200 (La parola e il fantasma); il concetto di malinconia dai Padri della chiesa a Freud (I fantasmi di Eros); l'opera d'arte di fronte al dominio della merce (Nel mondo di Odradek); la forma emblematica dal '500 alla nascita della semiologia (L'immagine perversa). Così la ricostruzione della teoria del fantasma nella filosofia medievale apre la via a una interpretazione della teoria dell'amore cortese e a una lettura inedita di alcuni testi poetici: da Cavalcanti a Dante.
19,50

L'ambizione di Vermeer

L'ambizione di Vermeer

Daniel Arasse

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2006

pagine: 153

Secondo l'autore il mistero di Vermeer non dipende, come si è sempre sostenuto, da una enigmatica qualità poetica; al contrario, Vermeer ha costruito deliberatamente questo mistero, con l'intento di esercitare un particolare effetto sullo spettatore. Attraverso l'analisi dettagliata delle opere, delle loro strutture e contenuti, Arasse dimostra, ad esempio, come ogni "scena d'interno" diventi in lui pittura dell'intimità, "d'interno di un interno", una sfera riservata e inaccessibile nel cuore del mondo privato. La poetica di Vermeer è inseparabile dalle sue ambizioni pittoriche. Ambizioni non senza relazioni col cattolicesimo del pittore, con la fede nell'immagine dipinta che incorpora una misteriosa presenza.
22,00

Il comportamento in pubblico. L'interazione sociale nei luoghi di riunione

Il comportamento in pubblico. L'interazione sociale nei luoghi di riunione

Erving Goffman

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2006

pagine: 254

Il saggio affronta un tema spesso trascurato dalla sociologia, quello del comportamento umano nei luoghi pubblici e semipubblici. Si sa, per esempio che il fluire pacifico del commercio umano in condizioni adatte può trasformarsi in una fiumana violenta. Ma anche in questo caso ciò che interessa è il risvolto aggressivo, non la forma dei precedenti rapporti pacifici. Lo scopo dello studio di Goffman è quello di supplire a questa mancanza. Alcuni dati sono ricavati da un'indagine all'interno dell'ospedale psichiatrico, altri da una ricerca sulla comunità delle Isole Shetland, altri ancora da manuali di galateo e da materiali d'archivio.
22,00

Saper vedere la città. Ferrara di Biagio Rossetti, «la prima città moderna europea»

Saper vedere la città. Ferrara di Biagio Rossetti, «la prima città moderna europea»

Bruno Zevi

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2006

pagine: 208

Nel 1860, in Die Kultur der Renaissance, Jacob Burckhardt affermava: "Ferrara ist die erste moderne Stadt Europas". Quali eventi, quali strategie progettuali fecero della roccaforte estense, nel 1492, "la prima città moderna europea"? Il quesito non riguarda soltanto la specifica operazione urbanistica che spalancò il vecchio nucleo medievale all'immensa Addizione Erculea; coinvolge l'intera tematica del pianificare, dagli assetti territoriali alla città intesa come opera d'arte, dalle emergenze architettoniche all'arredo di piazze e strade, soprattutto alla poetica del non-finito e dell'angolo, unicum nella storia; una fruizione temporale, cinetica, nell'ambito di un impianto rinascimentale.
24,00

La nazione del Risorgimento. Parentela, santità e onore alle origini dell'Italia unita

La nazione del Risorgimento. Parentela, santità e onore alle origini dell'Italia unita

Alberto Mario Banti

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2006

pagine: 214

Per molto tempo la storiografia, sia ottocentesca sia contemporanea, non si è occupata di come sia nato il concetto di identità nazionale nell'Italia del Risorgimento, concetto che è stato considerato un dato di fatto. Solo negli ultimi anni gli eventi internazionali e interni hanno costretto tutti, collettività e specialisti, a esaminare la questione: ciò nonostante, gli studi si sono concentrati soprattutto sulla fase postunitaria, sul bisogno del neo-Stato italiano di diffondere una vera e propria pedagogia della nazione, mentre continua a mancare un esame dei significati che, durante il Risorgimento, si attribuivano all'idea di nazione. Il saggio di Banti intende colmare questa lacuna.
22,00

Il perturbante dell'architettura. Saggi sul disagio nell'età contemporanea

Il perturbante dell'architettura. Saggi sul disagio nell'età contemporanea

Anthony Vidler

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2006

pagine: 255

Lo straniamento all'interno delle pareti domestiche ha una lunga storia. Sensazioni di sottile o di opprimente inquietudine direttamente innestate nel cuore della normalità quotidiana hanno accompagnato l'esperienza umana da sempre. Scrittori come E.T.A. Hoffmann e Poe ne hanno fatto il tema di straordinari romanzi e racconti. Freud ne ha trattato dal punto di vista psicoanalitico. Anthony Vidler, in questo libro pubblicato nel 1992 e divenuto da allora un imprescindibile punto di riferimento per il dibattito critico e teorico, analizza gli effetti dell'azione del perturbante sull'architettura a partire dalla fine del Settecento, epoca in cui l'angoscia e lo spaesamento moderni hanno incominciato a divenire operanti.
23,00

Il Golem. L'antropoide artificiale nelle tradizioni magiche e mistiche dell'ebraismo

Il Golem. L'antropoide artificiale nelle tradizioni magiche e mistiche dell'ebraismo

Moshe Idel

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2006

pagine: 314

La concezione secondo la quale sarebbe possibile creare degli esseri viventi ricorrendo a pratiche magiche si trova nelle tradizioni di molti popoli. Molte popolazioni antiche conferivano il potere della parola a idoli e immagini. Greci e arabi associavano queste attività creative a speculazioni astrologiche consistenti nel captare la spiritualità delle stelle e a insufflarla nelle creature. Nel giudaismo, invece, lo sviluppo dell'idea di Golem è del tutto indipendente dall'astrologia; poggia su concezioni che hanno a che fare con il potere creativo del linguaggio e delle lettere: "la pratica della creazione del Golem costituisce un tentativo umano di conoscere Dio per tramite del mezzo che Dio mise in opera per creare l'uomo".
24,00

Lombardia stravagante. Testi e studi dal Quattrocento al Seicento tra lettere e arti

Lombardia stravagante. Testi e studi dal Quattrocento al Seicento tra lettere e arti

Dante Isella

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2005

pagine: XXII-326

Nel suo operoso percorso di studi, Dante Isella ha ricostruito i fili di una cultura lombarda che, sotto il segno di un forte realismo etico, si sono dipanati senza soluzione di continuità dal Maggi a Sereni, cioè dal Seicento al pieno Novecento. In questo suo nuovo volume Isella aggiunge alla sua ricostruzione critica e filologica il periodo antecedente, dal Quattrocento al Seicento, facendo emergere figure niente affatto minori come Fabio Varese. In particolare in questo volume la ricostruzione è indissolubilmente storico letteraria e testuale e costituisce un'introduzione alla letteratura lombarda dell'epoca, ma anche il corpus di tutti i testi presi in esame.
25,00

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