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Fede & Cultura: Saggistica

Dio & famiglia. Analisi di una dissoluzione

Dio & famiglia. Analisi di una dissoluzione

Lorenzo Bertocchi

Libro: Libro in brossura

editore: Fede & Cultura

anno edizione: 2012

pagine: 128

14,00

I diritti umani capovolti

Stefano Spinelli

Libro

editore: Fede & Cultura

anno edizione: 2012

pagine: 416

24,00 22,80

15,00 14,25

Progresso nella continuità. La questione del Concilio Vaticano II e del post-concilio

Giovanni Cavalcoli

Libro: Libro in brossura

editore: Fede & Cultura

anno edizione: 2011

pagine: 224

È nota la chiave ermeneutica proposta da Benedetto XVI per la retta interpretazione del Concilio Vaticano II: "Continuità nella riforma o nel progresso", contro l'interpretazione che vede nelle nuove dottrine del Concilio un adeguamento alla modernità, tale da smentire la dottrina cattolica precedentemente insegnata dal Magistero della Chiesa. Questa tesi della "rottura" appare una logica e normale risposta alla tendenza neomodernista e relativista che nega l'immutabilità della verità e sostiene la veritas filia temporis. Per questa corrente la verità è nel presente e negando quella del passato, che a sua volta sarà negata da quella del futuro. Dalla parte opposta abbiamo i lefebvriani, i quali, seppure consapevoli dell'immutabilità della verità di fede, non riescono a vedere nelle dottrine del Concilio una conferma ed uno sviluppo omogeneo della Tradizione, senza alcuna smentita o contraddizione. Non capiscono che la Chiesa dev'essere moderna, benché non modernista. Una distinzione da tenere presente è quella tra l'aspetto pastorale e l'aspetto dottrinale degli insegnamenti del Concilio. Mentre per quanto riguarda la dottrina si dà un'evoluzione omogenea, in quanto migliore conoscenza del dato rivelato, per quanto riguarda la pastorale esistono opportune e doverose "rotture" col passato e forse anche qualche sbaglio da correggere. Mentre il Magistero è infallibile nella dottrina, non lo è nella pastorale.
19,50 18,53

Arte e Chiesa. La volontà di un incontro della Chiesa, l'attrazione per lo scontro dell'arte contemporanea

Antonio Farchione

Libro

editore: Fede & Cultura

anno edizione: 2011

pagine: 480

In questi ultimi tempi si parla molto di Arte e Chiesa ma veramente pochi sono i testi, come quello di Antonio Farchione, che affrontano il tema in modo analitico e ben documentato, supportato da una vasta bibliografia. Un testo per comprendere perché la bellezza non "abita" più nelle chiese, nonostante moltissimi siano gli indizi che inducono a ritenere che la Chiesa e l'arte non possono fare a meno l'una dell'altra e l'autore, saprà scovarli e sottoporli all'attenzione del lettore. L'opera si rivolge ai prelati, agli studiosi di arte contemporanea, ai critici d'arte, ai curatori, agli artisti e comunque a tutti coloro che condividono l'idea che l'arte, quella vera, la grande arte come la chiamava Ivanov, ha bisogno della possibilità di attingere ai contenuti assoluti, cioè quelli che non dipendono dall'uomo o dall'artista stesso? (Dalla Presentazione di Padre Marko Rupnik).
30,00 28,50

L'inferno esiste. La verità negata

Giovanni Cavalcoli

Libro

editore: Fede & Cultura

anno edizione: 2010

pagine: 96

Il "buonismo" è una nuova visione generale del cristianesimo che erroneamente viene fatto risalire alle dottrine del Concilio Vaticano II. Esso consiste nell'idea che tutti gli uomini - anche i peggiori peccatori - siano buoni, in grazia di Dio, e orientati ad Esso. Questo in base alla concezione per la quale Dio, a prescindere dal rapporto col mondo, non sia più Dio. È la ripresa della concezione hegeliana per la quale "Dio senza il mondo non è Dio". Su queste basi metafisiche e teologiche la concezione tradizionale cattolica dell'inferno come luogo nel quale si trovano persone definitivamente in opposizione a Dio perde completamente di comprensibilità. Sennonché chi desidera essere veramente cattolico, fedele alla Sacra Scrittura, alla Tradizione Apostolica, al Magistero della Chiesa e all'insegnamento dei Santi, non può non vedere nell'inferno una verità divinamente rivelata e unica garanzia della nostra libertà e dignità. L'autore spiega con semplicità le motivazioni di fede e di ragione dell'esistenza dell'inferno. Si è così aiutati ad accogliere serenamente e nella sua integrità la dottrina cattolica, incluso il rischio della dannazione eterna, che, come ogni verità di fede, è la via ordinaria per salvarsi. (Prefazione di Serafino Lanzetta)
11,00 10,45

La centralità della liturgia nella storia della salvezza. Le sorti dell'uomo tra il primato della liturgia e il suo crollo

Enrico Finotti

Libro: Copertina morbida

editore: Fede & Cultura

anno edizione: 2010

pagine: 112

La vita liturgica della Chiesa è oggi spesso emarginata col pretesto di dedicarsi a problemi più gravi e urgenti. La liturgia, quindi, finisce inesorabilmente per essere esclusa dalle attività e dai programmi pastorali e, se per forza di cose viene evocata, lo si fa con dilettantismo e superficialità. Non poco diffusa, inoltre, è la mentalità di chi ancora pretenderebbe di relegare la liturgia nell'ambito della pura formalità. Tuttavia, oggi, grazie al sapiente magistero di Benedetto XVI, possiamo percepire più consapevolmente le conseguenze e i rischi di questa emarginazione. Già da cardinale, Joseph Ratzinger non esitava a denunciare che "la crisi ecclesiale in cui ci troviamo dipende in gran parte dal crollo della liturgia" e che la sfida oggi è tra la liturgia e "l'autoinvenzione". L'Autore di questo libro vuole condurci gradualmente a considerare il significato del primato della liturgia a partire dalla Sacra Scrittura, poiché è proprio nel contesto della storia della salvezza che la liturgia viene istituita e codificata. Si noterà che la liturgia è lo scopo fondamentale della creazione e che il suo crollo, con la disobbedienza originale, ha provocato una crescente incrinatura nella gestione del creato e nell'organico sviluppo della storia umana. Sarà inoltre evidente che il ritorno alla liturgia segnerà i primi atti di ogni snodo storico sulla lunga strada che porta alla redenzione del genere umano, verso la Liturgia perenne del Cielo, già profetizzata nell'Apocalisse.
14,00 13,30

L'ultimo giorno della storia. Il ritorno di Cristo e le cose che accadranno

Carlo Colonna

Libro

editore: Fede & Cultura

anno edizione: 2010

pagine: 160

Ciò di cui la Chiesa ha bisogno nel tempo attuale è il risveglio di una nuova e autentica predicazione escatologica circa il ritorno di Gesù Cristo, quale alimento della speranza degli uomini nel futuro della storia e annunzio adatto per la conversione del mondo. Quest'ultimo, sempre più secolarizzato e scristianizzato, si prepara alla venuta di Gesù per il giudizio non come la sposa che lo attende, ma come il fico sterile, senza frutto, pronto solo a essere tagliato e gettato a bruciare nel fuoco. L'annunzio escatologico della Parola di Dio, attraverso la Sacra Scrittura, è rivolto principalmente a preparare l'umanità al ritorno di Cristo e alle cose che avverranno in quel giorno, che sarà anche l'ultimo della storia. Questi temi, poco noti e poco predicati, riguardano "l'escatologia storica finale" in cui la fine di questo mondo coincide con la venuta definitiva e gloriosa del Regno di Dio e il passaggio dal tempo all'eternità per l'umanità intera. Il libro di P. Colonna rappresenta un aiuto al rinnovamento dell'escatologia storica finale, presentando in modo vivo e kerigmatico le verità relative al ritorno di Cristo e alle cose che avverranno nell'ultimo giorno della storia.
15,00 14,25

Nipotastri di Voltaire. Fango sulla Chiesa

Edmondo Coccia

Libro

editore: Fede & Cultura

anno edizione: 2010

pagine: 160

La definizione dei contemporanei libellisti contro la Chiesa cattolica come "nipotastri di Voltaire" è motivata dal fatto che questo grande filosofo, scrittore, drammaturgo e poeta francese del diciottesimo secolo viene giustamente ritenuto l'antesignano di ogni atteggiamento ostile nei confronti del cristianesimo in genere, della Chiesa cattolica in particolare. Si consenta d'affermare, però, che nessuno degli attuali eredi e continuatori del suo pensiero e del suo spirito appare all'altezza dell'illustre antenato, né per originalità d'idee né per lo stile letterario, caratterizzato da sorprendenti doti d'umorismo, ironia, satira, sarcasmo, difficilmente riscontrabili nella produzione letteraria dei suoi nipotastri. In questo libro troviamo, allora, una carrellata di tali individui, puntualmente smontati dall'Autore: Dan Brown, Piergiorgio Odifreddi, Corrado Augias, Claudio Rendina, Marco Politi ed Emma Bonino, Gianluigi Nuzzi. Quello che apparirà chiaro alla fine della lettura sarà il bilancio, sia pure sommario, di ciò che l'idea religiosa in genere ha prodotto nella storia dell'umanità e di quanto invece hanno prodotto atei e agnostici.
15,00 14,25

La dottrina sociale di Leone XIII

Massimo Introvigne

Libro

editore: Fede & Cultura

anno edizione: 2010

pagine: 160

Papa Leone XIII (1810-1903) nacque a Carpineto Romano (Roma) il 2 marzo 1810. Benedetto XVI, ha dunque raccomandato di celebrare il 2010 come anno di Leone XIII, e il 5 settembre 2010 si è personalmente recato in pellegrinaggio a Carpineto Romano. Leone XIII è un Papa importante nella storia della Chiesa e del pensiero cattolico. È dunque davvero sorprendente come il rilievo dato al bicentenario sia rimasto sostanzialmente modesto e ridotto a qualche iniziativa per specialisti. Un certo progressismo cattolico non ama Leone XIII perché costui è il Papa che ha sottolineato l'eccellenza della civiltà cristiana medievale, la malizia del "diritto nuovo" moderno, l'intransigente opposizione alla massoneria, il carattere di "micidiale pestilenza" del socialismo e del comunismo, il riferimento obbligatorio per i cattolici nella filosofia a san Tommaso d"Aquino. D'altra parte, alcune scelte diplomatiche di Leone XIII sono oggetto di perplessità anche fra storici che non appartengono al mondo progressista. L'errore principale, contro cui lo stesso Leone XIII aveva messo in guardia, consiste però nel ridurre l'insegnamento di questo papa a una sola enciclica, la Rerum novarum del 1891, e alla sola tematica economica e del lavoro. Non soltanto se ci si limita alla Rerum novarum si perde la ricchezza del corpus di Leone XIII ma, isolandola dal richiamo ai principi generali dell'ordine sociale, si rischia di non capire o d'interpretare in modo sbagliato anche la celebre enciclica del 1891.
15,00 14,25

Contro la post-religione. Per un nuovo umanesimo cristiano

Renato Oniga

Libro

editore: Fede & Cultura

anno edizione: 2009

pagine: 224

In opposizione alla dilagante campagna mediatica di orientamento antiumanistico e antireligioso, il volume denuncia gli errori e le assurdità del nuovo conformismo culturale dell'epoca post-moderna, che ripropone oggi quel vecchio arsenale di propaganda che fu già utilizzato nell'impero romano per giustificare la persecuzione contro i primi cristiani. La differenza è che oggi lo scientismo e il relativismo etico vorrebbero sostituire al cristianesimo non tanto il politeismo classico, ma la credenza in una nuova e più bizzarra "post-religione", un'ideologia cupa e irrazionale, che presume di dimostrare l'irrazionalità delle fedi religiose per sostituirsi ad esse. Al nuovo integralismo si oppone la tradizione di libertà che nasce da una concezione del mondo basata sull'umanesimo, con le sue radici classiche, ebraiche e cristiane, che da secoli diffondono in tutto il mondo un atteggiamento di serena fiducia nella ragione, nei valori morali, nella libertà e nella dignità della persona umana. Si riconosce in tal modo la giusta importanza alla scienza, ma anche alla filosofia, alla letteratura, alle arti e alla religione, così che alla fine le diverse opzioni di credere o non credere in Dio, di essere cristiani, e anche cattolici, appaiono non solo come diritti fondamentali della persona umana, ma anche come esigenze di un serio dibattito culturale.
18,00 17,10

Ecumene tradita. Il dialogo ecumenico tra equivoci e passi falsi

Brunero Gherardini

Libro

editore: Fede & Cultura

anno edizione: 2009

pagine: 354

Quarantacinque anni fa fu promulgato da parte di Papa Paolo VI il Decreto conciliare Unitatis che mise in evidenza alcuni punti fermi, oltre i quali nessun interlocutore cattolico è autorizzato a procedere: unità/unicità della Chiesa, governata dai successori degli Apostoli con a capo il successore di Pietro; integrità dottrinale, accompagnata da carità ed umiltà. Il Decreto avverte: "Niente è più alieno dall.ecumenismo, quanto quel falso irenismo che nuoce alla purezza della dottrina cattolica e ne oscura il senso genuino e preciso". La realtà dei fatti susseguenti fu però una reticenza pratica, se non anche formale, dei suddetti principî, la politica del consenso prima di tutto e soprattutto, i ripetuti cedimenti. La conseguenza è che oggi il buon popolo di Dio non ha più riferimenti sicuri, tutti (o quasi) naufragati nel "mare magnum" dell'indifferentismo largamente diffuso e nel non meno diffuso relativismo. Già da cardinale, l'aveva constatato anche l'attuale Pontefice Benedetto XVI, secondo il quale s'è instaurato nella cultura in genere, e particolarmente nell'ambito religioso-teologico, l'impero d'un paralizzante relativismo. In questo volume si scopre che l'impedimento ad un corretto ecumenismo si chiama confessionalismo: non la confessione o professione della fede cristiana, ma quel complesso strutturale e d'apparato in base al quale si parla di chiesa luterana, riformata, anglicana, ortodossa, cattolica.
24,00 22,80

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