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Fede & Cultura: Saggistica

La centralità della liturgia nella storia della salvezza. Le sorti dell'uomo tra il primato della liturgia e il suo crollo

Enrico Finotti

Libro: Copertina morbida

editore: Fede & Cultura

anno edizione: 2010

pagine: 112

La vita liturgica della Chiesa è oggi spesso emarginata col pretesto di dedicarsi a problemi più gravi e urgenti. La liturgia, quindi, finisce inesorabilmente per essere esclusa dalle attività e dai programmi pastorali e, se per forza di cose viene evocata, lo si fa con dilettantismo e superficialità. Non poco diffusa, inoltre, è la mentalità di chi ancora pretenderebbe di relegare la liturgia nell'ambito della pura formalità. Tuttavia, oggi, grazie al sapiente magistero di Benedetto XVI, possiamo percepire più consapevolmente le conseguenze e i rischi di questa emarginazione. Già da cardinale, Joseph Ratzinger non esitava a denunciare che "la crisi ecclesiale in cui ci troviamo dipende in gran parte dal crollo della liturgia" e che la sfida oggi è tra la liturgia e "l'autoinvenzione". L'Autore di questo libro vuole condurci gradualmente a considerare il significato del primato della liturgia a partire dalla Sacra Scrittura, poiché è proprio nel contesto della storia della salvezza che la liturgia viene istituita e codificata. Si noterà che la liturgia è lo scopo fondamentale della creazione e che il suo crollo, con la disobbedienza originale, ha provocato una crescente incrinatura nella gestione del creato e nell'organico sviluppo della storia umana. Sarà inoltre evidente che il ritorno alla liturgia segnerà i primi atti di ogni snodo storico sulla lunga strada che porta alla redenzione del genere umano, verso la Liturgia perenne del Cielo, già profetizzata nell'Apocalisse.
14,00 13,30

Nipotastri di Voltaire. Fango sulla Chiesa

Edmondo Coccia

Libro

editore: Fede & Cultura

anno edizione: 2010

pagine: 160

La definizione dei contemporanei libellisti contro la Chiesa cattolica come "nipotastri di Voltaire" è motivata dal fatto che questo grande filosofo, scrittore, drammaturgo e poeta francese del diciottesimo secolo viene giustamente ritenuto l'antesignano di ogni atteggiamento ostile nei confronti del cristianesimo in genere, della Chiesa cattolica in particolare. Si consenta d'affermare, però, che nessuno degli attuali eredi e continuatori del suo pensiero e del suo spirito appare all'altezza dell'illustre antenato, né per originalità d'idee né per lo stile letterario, caratterizzato da sorprendenti doti d'umorismo, ironia, satira, sarcasmo, difficilmente riscontrabili nella produzione letteraria dei suoi nipotastri. In questo libro troviamo, allora, una carrellata di tali individui, puntualmente smontati dall'Autore: Dan Brown, Piergiorgio Odifreddi, Corrado Augias, Claudio Rendina, Marco Politi ed Emma Bonino, Gianluigi Nuzzi. Quello che apparirà chiaro alla fine della lettura sarà il bilancio, sia pure sommario, di ciò che l'idea religiosa in genere ha prodotto nella storia dell'umanità e di quanto invece hanno prodotto atei e agnostici.
15,00 14,25

La dottrina sociale di Leone XIII

Massimo Introvigne

Libro

editore: Fede & Cultura

anno edizione: 2010

pagine: 160

Papa Leone XIII (1810-1903) nacque a Carpineto Romano (Roma) il 2 marzo 1810. Benedetto XVI, ha dunque raccomandato di celebrare il 2010 come anno di Leone XIII, e il 5 settembre 2010 si è personalmente recato in pellegrinaggio a Carpineto Romano. Leone XIII è un Papa importante nella storia della Chiesa e del pensiero cattolico. È dunque davvero sorprendente come il rilievo dato al bicentenario sia rimasto sostanzialmente modesto e ridotto a qualche iniziativa per specialisti. Un certo progressismo cattolico non ama Leone XIII perché costui è il Papa che ha sottolineato l'eccellenza della civiltà cristiana medievale, la malizia del "diritto nuovo" moderno, l'intransigente opposizione alla massoneria, il carattere di "micidiale pestilenza" del socialismo e del comunismo, il riferimento obbligatorio per i cattolici nella filosofia a san Tommaso d"Aquino. D'altra parte, alcune scelte diplomatiche di Leone XIII sono oggetto di perplessità anche fra storici che non appartengono al mondo progressista. L'errore principale, contro cui lo stesso Leone XIII aveva messo in guardia, consiste però nel ridurre l'insegnamento di questo papa a una sola enciclica, la Rerum novarum del 1891, e alla sola tematica economica e del lavoro. Non soltanto se ci si limita alla Rerum novarum si perde la ricchezza del corpus di Leone XIII ma, isolandola dal richiamo ai principi generali dell'ordine sociale, si rischia di non capire o d'interpretare in modo sbagliato anche la celebre enciclica del 1891.
15,00 14,25

Contro la post-religione. Per un nuovo umanesimo cristiano

Renato Oniga

Libro

editore: Fede & Cultura

anno edizione: 2009

pagine: 224

In opposizione alla dilagante campagna mediatica di orientamento antiumanistico e antireligioso, il volume denuncia gli errori e le assurdità del nuovo conformismo culturale dell'epoca post-moderna, che ripropone oggi quel vecchio arsenale di propaganda che fu già utilizzato nell'impero romano per giustificare la persecuzione contro i primi cristiani. La differenza è che oggi lo scientismo e il relativismo etico vorrebbero sostituire al cristianesimo non tanto il politeismo classico, ma la credenza in una nuova e più bizzarra "post-religione", un'ideologia cupa e irrazionale, che presume di dimostrare l'irrazionalità delle fedi religiose per sostituirsi ad esse. Al nuovo integralismo si oppone la tradizione di libertà che nasce da una concezione del mondo basata sull'umanesimo, con le sue radici classiche, ebraiche e cristiane, che da secoli diffondono in tutto il mondo un atteggiamento di serena fiducia nella ragione, nei valori morali, nella libertà e nella dignità della persona umana. Si riconosce in tal modo la giusta importanza alla scienza, ma anche alla filosofia, alla letteratura, alle arti e alla religione, così che alla fine le diverse opzioni di credere o non credere in Dio, di essere cristiani, e anche cattolici, appaiono non solo come diritti fondamentali della persona umana, ma anche come esigenze di un serio dibattito culturale.
18,00 17,10

Ecumene tradita. Il dialogo ecumenico tra equivoci e passi falsi

Brunero Gherardini

Libro

editore: Fede & Cultura

anno edizione: 2009

pagine: 354

Quarantacinque anni fa fu promulgato da parte di Papa Paolo VI il Decreto conciliare Unitatis che mise in evidenza alcuni punti fermi, oltre i quali nessun interlocutore cattolico è autorizzato a procedere: unità/unicità della Chiesa, governata dai successori degli Apostoli con a capo il successore di Pietro; integrità dottrinale, accompagnata da carità ed umiltà. Il Decreto avverte: "Niente è più alieno dall.ecumenismo, quanto quel falso irenismo che nuoce alla purezza della dottrina cattolica e ne oscura il senso genuino e preciso". La realtà dei fatti susseguenti fu però una reticenza pratica, se non anche formale, dei suddetti principî, la politica del consenso prima di tutto e soprattutto, i ripetuti cedimenti. La conseguenza è che oggi il buon popolo di Dio non ha più riferimenti sicuri, tutti (o quasi) naufragati nel "mare magnum" dell'indifferentismo largamente diffuso e nel non meno diffuso relativismo. Già da cardinale, l'aveva constatato anche l'attuale Pontefice Benedetto XVI, secondo il quale s'è instaurato nella cultura in genere, e particolarmente nell'ambito religioso-teologico, l'impero d'un paralizzante relativismo. In questo volume si scopre che l'impedimento ad un corretto ecumenismo si chiama confessionalismo: non la confessione o professione della fede cristiana, ma quel complesso strutturale e d'apparato in base al quale si parla di chiesa luterana, riformata, anglicana, ortodossa, cattolica.
24,00 22,80

La riforma della riforma liturgica. Ipotesi per un «nuovo» rito della messa sulle tracce del pensiero di Joseph Ratzinger

Claudio Crescimanno

Libro

editore: Fede & Cultura

anno edizione: 2009

pagine: 352

Dopo quarant'anni, la profonda trasformazione che ha cambiato il volto della liturgia cattolica a seguito del Vaticano II sta vivendo una stagione di ripensamenti: secondo alcuni occorre abbandonare finalmente gli ultimi indugi e portare alle estreme conseguenze la spinta innovativa del cambiamento; secondo altri, all'opposto, occorre ritornare decisamente al passato. Il presente volume condivide pienamente la necessità di una revisione, ma la pensa sulla linea della 'riforma della riforma' così come ormai da decenni la propone J. Ratzinger, oggi Benedetto XVI, e ne mostra la fondatezza storica, teologica e liturgica. Questo lavoro si dirige a chi, esperto o profano, abbia a cuore la liturgia e voglia sottrarsi alle gabbie ideologiche di 'destra' e di 'sinistra', per mettersi alla scuola del più grande Maestro di liturgia del nostro tempo: J. Ratzinger.
24,00 22,80

Quale accordo fra Cristo e Beliar? Osservazioni teologiche sui problemi, gli equivoci, i compromessi del dialogo interreligioso

Brunero Gherardini

Libro

editore: Fede & Cultura

anno edizione: 2009

pagine: 192

Gli studi che qui si raccolgono, hanno per oggetto i rapporti della Chiesa cattolica con le religioni non cristiane come delineati dalla citazione della Lettera di San Paolo ai Corinzi e come oggi invece sono vissuti in vaste zone della Chiesa in seguito allo sconquasso determinato dalla messa in mora di quel testo stesso. Scomparsa la fermezza apostolica di Paolo nell'escludere ogni rapporto equivoco fra Cristo e qualunque altra divinità o qualunque altra religione pagana, s'avverte - più strisciante che stridente - la contraddizione che emerge quando si studiano documenti come Nostra aetate, la dichiarazione conciliare sul dialogo interreligioso. Al tempo del Concilio la Chiesa tutta parve improvvisamente dimentica di sé e pervasa dalla febbre d'un inguaribile ed ingenuo ottimismo. Si parlò di provvidenziali contatti con l'induismo ed altre religioni, nel senso non tanto della missione e della conversione, bensì dell'avvicinamento e dell'assimilazione. Riconoscimenti gratuiti ed ingenui, nell'assoluta reticenza delle radicali differenze oggi drammaticamente sotto gli occhi di tutti. L'immagine prevalente che la Chiesa diede di sé nel post-concilio, grazie allo "spirito conciliare" o - come lo chiamò Benedetto XVI - al "Konzils ungeist", fu di una Chiesa bella, giovane, aperta, comprensiva, misericordiosa, aliena da ogni condanna, desiderosa di perdono, nemica dell'intransigenza e della discriminazione.
18,00 17,10

Arcipelago Chiesa. A quarant'anni dal Concilio

Stanley L. Jaki

Libro: Libro in brossura

editore: Fede & Cultura

anno edizione: 2008

pagine: 80

Sono ormai quattro decenni che la Chiesa Cattolica sta attraversando una fase di rapido cambiamento. epocale. Oltre che nella celebrazione della Messa, cambiamenti impressionanti si sono registrati anche in molti altri aspetti, e non sempre per il meglio. Essi possono essere paragonati a un diluvio, se si considera cosa è successo in Europa, un continente che un secolo fa poteva apparire come un continente cattolico. Il Cattolicesimo ha grandemente sofferto anche in altri continenti. In tutti sembra dilagare un diluvio di secolarismo e di immoralità. Questa immagine sconfortante è bilanciata dall'emergenza di sempre nuove isole di fede autentica e di spiritualità. Isole che ruotano attorno a Istituti Secolari e specialmente ai loro membri più impegnati, dediti alla sequela dei tre consigli evangelici. Oltre a questo, c'è stato, durante il pontificato di Giovanni Paolo II, un numero insolitamente alto di beatificazioni e di canonizzazioni. Gli uomini e le donne così onorati servono come solidi fondamenti di sempre nuove isole di intensa vita spirituale, il segno più indicativo della perenne vitalità della Chiesa, qui paragonata a un Arcipelago situato in mezzo a onde minacciose.
9,00 8,55

L'Europa fra diritti umani e '68

Francesco Mario Agnoli

Libro: Libro rilegato

editore: Fede & Cultura

anno edizione: 2008

pagine: 64

Ricorre quest'anno il 60° anniversario della Dichiarazione universale dei Diritti dell'Uomo, proclamata il 10 dicembre 1948 dall'assemblea generale delle Nazioni Unite. Per quanto riguarda l'Europa, i diritti umani sembrano presentarsi in ottimo stato di salute e perfetta forma. Tuttavia non di rado l'apparenza inganna, si rivela, appunto, mera apparenza. Come quando un albero gigantesco, un solido gigante della foresta destinato a durare nei secoli, viene roso da una putrefazione interna, destinata a rendersi manifesta solo quando sarà troppo tardi per opporvi un valido rimedio. Se queste osservazioni e questi timori hanno un fondamento concreto, sarebbero all'opera nella società europea fattori non compatibili col tradizionale assetto dei diritti dell'Uomo. Fattori che, almeno in parte, si possono far risalire molto indietro nel tempo, ma che sono stati tutti grandemente rinvigoriti da un evento del qual ricorre quest'anno il 40° anniversario: il 'mitico' (come si ostinano a definirlo i suoi ingrigiti protagonisti) '68?
7,00 6,65

Rosmini e Rebora. Armonia di pensieri e parole

Mario Pangallo

Libro

editore: Fede & Cultura

anno edizione: 2008

pagine: 128

Che relazione c'è tra la filosofia e la poesia? Essendo discipline tra loro differenti è logico domandarsi se tra le due vi sia la possibilità di una relazione e reciproca incidenza. La risposta si può trovare trattando direttamente due autori eccellenti di queste due materie letterarie: Rosmini e Rebora. Antonio Rosmini presenta delle pagine molto pregnanti sull'arte e sulla poesia, che egli, in diverse opere, esamina e tratta da un punto di vista filosofico. Anche Clemente Rebora non si ritrae dal considerare poeticamente tematiche che sfiorano e appartengono al mondo della filosofia. In realtà è Rebora ad essere forgiato e formato dal pensiero rosminiano; ma il poeta non si lascia plagiare dalla grandezza del nobile trentino, ma con estrema maestria traduce in versi gli indirizzi di pensiero e i principi metafisici che sono alla base del sistema filosofico rosminiano. Il confronto tra i due autori consente di entrare in un mondo complesso ma affascinante, dove la vita viene formalizzata in pensiero, e il pensiero viene tradotto in poesia.
10,00 9,50

La democrazia in Giovanni Paolo II

Fabrizio Cannone

Libro: Copertina morbida

editore: Fede & Cultura

anno edizione: 2008

pagine: 128

Porsi in forma interrogativa il problema della "crisi della democrazia" significa comprenderne il significato polivalente. Esistono infatti accezioni della parola "democrazia" assai diverse dal suo significato moderno. Nella sua accezione moderna essa non è mai stata altro che una malattia sociale di per sé incurabile (Eugenio Vegas Latapie). La domanda sulla crisi è resa necessaria anche dalla realtà della democrazia attuale. Attualmente, infatti, tutto è stato inglobato sotto il manto della democrazia: è come un'atmosfera che abbraccia tutto e tutto contiene e fuori dalla quale vi è soltanto il nulla. Oggi, praticamente, tutta la realtà sociale, per essere legittimata, deve essere accompagnata dall'aggettivo che deriva da "democrazia". Oggi la democrazia relativista e nichilista partorita dalla modernità è un idolo, o meglio un falso dio. Questo volumetto, fondandosi su documenti magisteriali, filosofici e patristici, intende fare luce sull'idea di democrazia come si esprime all'interno del sommo magistero della Chiesa, dalle origini e soprattutto in Giovanni Paolo II, per mostrarne così tutta la differenza da quell'idolo che pretende sempre più la nostra adorazione.
13,00 12,35

Emergenza educativa. Che fare?

Luigi Negri

Libro: Libro in brossura

editore: Fede & Cultura

anno edizione: 2008

pagine: 136

In questi tempi dominati dalla dittatura del relativismo, tempi in cui le generazioni adulte si sono trovate lentamente espropriate dalla loro cultura, si è generata una forte incomunicabilità fra mondo adulto e mondo giovanile per cui educare ed educarsi è divenuti un'emergenza in ogni ambito, da quello familiare, a quello scolastico, a quello sociale. Gli interventi di S. E. Mons. Negri, vescovo di San Marino - Montefeltro, raccolti in questo libro marcano un tragitto di esperienza e di riflessioni sul come e sul perché educare, dichiarandolo possibile e urgente per tutti, perché, come detto in prefazione, "per il suo percorso di vita, di amicizie, di vissuti fraterni di appartenenza, di esperienza ecclesiale, di insegnamento, Mons. Negri ha ben presente che educare diviene la grande sfida per ricondurre l'io alla coscienza di sé e del suo impegno nel mondo cioè di sapere perché vive, da dove viene e a cosa è destinato".
13,00 12,35

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