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Franco Angeli: Laboratorio sociologico

La religione degli intellettuali. Ardigò, Del Noce, Ferrarotti, Vinay

Roberto Cipriani

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2025

pagine: 618

Sin dall'antichità gli intellettuali hanno voluto esprimere il loro pensiero sulla società. Le loro conoscenze a carattere tendenzialmente scientifico ne hanno fatto spesso i paladini del popolo oppresso e i fustigatori dei costumi, per cui hanno anche pagato per la libertà di espressione esercitata. La connivenza con il potere, invece, è stata da loro scelta solo di rado, come soluzione di comodo. In un Paese come l'Italia, in cui una forte connotazione culturale è data dalla presenza storica del cristianesimo, il confronto fra la cultura religiosa e quella laica è abbastanza serrato e coinvolge molti attori sociali, impegnati nel ruolo di promotori sociali,maîtres à penser, saggisti, scienziati della politica e della religione, filosofi, sociologi, teologi, conferenzieri, scrittori, editorialisti, giornalisti, conduttori di dibattiti radiofonici e televisivi. In proposito sarebbe auspicabile una ricerca sociologica a largo raggio, che interpelli migliaia di persone. Ma è anche possibile ricorrere a uno studio di casi, come in questo studio sociologico durato oltre mezzo secolo, sul rapporto fra intellettuali italiani e religione. Sono stati individuati quattro soggetti di assoluto rilievo, quali i sociologi Achille Ardigò e Franco Ferrarotti, il filosofo Augusto Del Noce e il pastore valdese e senatore della Repubblica Tullio Vinay. Nel contesto, si è anche preso in considerazione il tentativo condotto dalla Conferenza Episcopale Italiana, nello specifico dal suo Presidente, il cardinale Camillo Ruini, quale promotore del “Progetto Culturale” durato dal 1994 al 2007. Soprattutto, però, restano emblematici i percorsi sperimentati dal cattolico intellettuale Achille Ardigò (1921-2008), dall'intellettuale della tradizione Augusto Del Noce (1910-1989), dall'intellettuale indipendente Franco Ferrarotti (1926-2024) e dal pastore intellettuale Tullio Vinay (1909-1996). Le loro interpretazioni in campo religioso sono quanto mai differenziate, ma tutte confermano il ruolo ancora strategico della religione in Italia. Con un'intervista al cardinale Camillo Ruini sul «Progetto culturale». Prefazione Goffredo Fofi.
35,00

Società monastica e cultura europea

Società monastica e cultura europea

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2025

pagine: 114

Il volume raccoglie le relazioni presentate in occasione della quarta edizione del Convegno “Dialoghi su monachesimo e società” tenuto nel marzo 2024 presso l'Abbazia di Montecassino. Promosso dall'Università di Cassino e del Lazio Meridionale, il simposio è coinciso con due importanti anniversari: i sessant'anni dalla proclamazione di San Benedetto a patrono d'Europa e gli ottant'anni dalla distruzione di Cassino avvenuta durante l'occupazione tedesca. In considerazione delle crisi internazionali che caratterizzano l'epoca contemporanea agli studiosi – di varia provenienza geografica, orientamenti e interessi di ricerca – è stato chiesto di riflettere sul ruolo che la cultura monastica benedettina, e in generale cristiana, ha avuto sulla nascita dell'identità europea. È un dato inconfutabile che nel medioevo europeo il monachesimo benedettino è stato in grado di offrire una risposta concreta all'edificazione di una nuova civiltà, nata dalla fusione con le cosiddette popolazioni barbariche. Perché è grazie alla presenza capillare dei monasteri in tutti i paesi europei che il messaggio cristiano è riuscito a permeare l'intero contesto culturale, sociale ed economico del continente europeo. Scritti di: Vincenzo Cesareo, Giovanni Dalpiaz osbcam, Luca Fallica abate di Montecassino, Roberta Iannone, Maria Cecilia La Mela osbap, Lucio Meglio, Dionisio Papavasileiouvescovo di Kotyeon, Michel van Parys osb.
19,00

Per una teoria sociologica della sessualità umana

Per una teoria sociologica della sessualità umana

Costantino Cipolla

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2025

pagine: 594

La sessualità umana, riproducendo la vita secondo una logica ed una prassi binaria, è la base costitutiva di ogni società. Il due che presuppone l'uno (M e F) è l'uno che si perpetua solo attraverso il due rendendo ben conto della centralità sociologica della sessualità nelle sue molteplici manifestazioni concrete. Eppure la sociologia, incredibilmente e colpevolmente, ha di fatto disertato nel tempo, salvo qualche debole e rara eccezione, questo cruciale campo di indagine. Perbenismo, apprensione religiosa, intimità e pudore naturali, arretratezza culturale? Difficile comunque fornire una spiegazione precisa a tutto questo. Il presente volume entra con convinzione dentro questo mondo che concerne a vario titolo tutti gli esseri umani. Esso affronta il sesso come tale, senza infingimenti e falsi pudori, in molteplici e fondamentali suoi aspetti. A parte i necessari presupposti morali, il testo scava in tutte le forme esistenti e praticate di erotismo senza alcun tipo di pregiudizio di qualsiasi natura. L'arco geografico e storico sono coperti in maniera molto ampia e senza che nessun tipo di “devianza” sia sottaciuta o svalorizzata. La proposta teorica di stampo sociologico, che viene sommessamente avanzata nell'opera, tende con prudenza a dar conto delle prassi sessuali incarnate dagli esseri umani colte a livello singolo, intersoggettivo o socialmente strutturale. Sia che si tratti del classico ed “etero” amore tra coniugi, sia che si scavi nella attuale cultura queer, il testo tenta di fornire qualche risposta esplicativa (e comprensiva) nei limini del possibile e della competenza sociologica e dando per scontato il mistero (non eludibile) dell'animo umano, soprattutto in questo ambito cruciale della nostra identità. L'opera vuole essere aperta al confronto ed al dialogo con chiunque, indipendentemente dalle sue pulsioni sessuali.
57,00

Medicina e struttura sociale. Verso la costruzione post-genomica della corporeità

Medicina e struttura sociale. Verso la costruzione post-genomica della corporeità

Rossano Buccioni

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2025

pagine: 138

Dal vertice osservativo di alcune sociologie speciali, come la Sociologia delle Professioni, la Sociologia dell'Organizzazione o la Sociologia dei Gruppi, lo studio della Medicina consente di porre in questione assetti interazionali, comunicativi e psicosociali riguardanti l'evoluzione della prassi medicale. L'analisi sociologica ha promosso conoscenza sociale sulla Medicina valorizzando le prospettive fini della diversificazione metodologica e dell'ibridazione concettuale, costruendo la Medicina come fatto ambientalmente rilevante nella valutazione dell'incidenza statistica delle malattie, nelle attese di qualità  della vita per classi di età e realizzando un ambito di studi specifico relativamente all'incidenza del fattore "comunicazione" all'interno delle regole di adempimento della funzione sociale del sistema. Tuttavia la Medicina - soprattutto nella sua dimensione post-genomica - restituisce solo parzialmente le traiettorie evolutive della moderna "fabbrica del corpo", strutturata su inedite dimensioni di controllo che consentono all'elettronica e all'informatica di operare un turn-over funzionale a danno delle classiche traiettorie dei bio-poteri ancora sensibili alle rilevanze delle teorie del conflitto e della socializzazione interminabile. La Medicina post-genomica investe le contingenze dell'uomo "modulare", costantemente impegnato a prodeterminarsi socialmente non in base a diversi sistemi di significato, ma ad una crescente logica di adempimento/funzionamento. La garanzia medicale della continuità "bios-logos" si rivolge ad individui che affidano alle suggestioni post-mortali il significato ultimo del loro farsi risonanza psico-biologica delle traiettorie socializzative della "società-mondo" anche se, paradossalmente, spetta ancora alla malattia la scrittura definitiva dell'esito estremo di rebus esistenziali insondabili nel crescente distanziamento di tempi sociali e tempi psichici.
19,00

Per una sociologia algomorfica. Il ruolo degli algoritmi nei mutamenti sociali

Per una sociologia algomorfica. Il ruolo degli algoritmi nei mutamenti sociali

Edmondo Grassi

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2025

pagine: 140

Gli algoritmi attraversano le nostre vite, modellano le scelte quotidiane e plasmano i modi di pensare, agire e interagire con il mondo, acquisendo il ruolo di compagni, collaboratori e consulenti invisibili e onnipresenti. Socializzati attraverso specifiche appartenenze culturali, principi etici e strutture relazionali, diventano attori sociali, capaci di analizzare, trasformare e, talvolta, creare la realtà in cui viviamo. Questo libro esplora la nascita della società algomorfica, dove il confine tra umano e artificiale si assottiglia e in cui le categorie sociologiche dell'individuo vengono condivise con l'algoagente. Attraverso un approccio critico e transdisciplinare, si indagano le dinamiche di potere, le implicazioni identitarie, le nuove categorie attoriali e le forme di interazione sociale dettate dall'intelligenza algoritmica con l'obiettivo di comprendere il nostro ruolo in un mondo sempre più connesso e mediato dalle tecnologie. Un viaggio per scoprire non solo dove siamo ma anche chi stiamo diventando, tra immaginario, tecnoscienze e algoagenti.
19,50

Proprietà emergenti. «Emergent properties»: dimensioni qualitative del sociale e sfide epistemologiche dell'Intelligenza Artificiale

Piero Dominici

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2024

pagine: 202

La trasformazione antropologica in atto da tempo, oltre all'urgenza di una "nuova epistemologia" e alla limitata efficacia degli apparati teorico-interpretativi, dischiude scenari incerti e indefinibili, facendo emergere ciò che non è osservabile e rendendo ancor più evidenti i nostri limiti. Emergono, così, l'obsolescenza di teorie, epistemologie, paradigmi e la radicale inadeguatezza del sistema di pensiero. Non a caso la Società-Meccanismo, edificata su tecnocrazia e tecnoscienza, intende eliminare l'errore e l'imprevedibilità dai sistemi, dagli ecosistemi, dalla vita, credendo di poter prevedere e, addirittura, predeterminare qualsiasi processo. E, una civiltà di questo tipo, sempre più programmata e automatizzata in ogni suo aspetto, innervata di connessioni e di processi di simulazione, oltre che delegare tutto alla tecnologia e agli specialismi, non può che avere come obiettivo principale proprio quello di marginalizzare l'Umano - portatore di errore e imprevedibilità - e lo spazio, sociale e culturale, della responsabilità. La Società-Meccanismo affonda le sue radici in certezze illusorie e autolesioniste, che non considerano la rilevanza strategica dell'errore e dell'imprevedibilità e che continuano ad essere supportate dal ricorso esclusivo a quei saperi tecnici e a quelle competenze che appaiono più in grado di confermare e rafforzare il paradigma dell'efficienza e della razionalità. Le straordinarie scoperte scientifiche e innovazioni tecnologiche degli ultimi decenni, oltre ad averci dato la possibilità di controllare sempre meglio i meccanismi della nostra evoluzione biologica, ci hanno fatto entrare nel tempo della massima imprevedibilità, obsolescenza e incertezza. Dimensioni, ormai, anche esistenziali. Questa volta, il cambio di paradigma è così profondo ed irreversibile da costringerci a ripensare/ridefinire tutto, anche il concetto stesso di scienza; una Scienza che non può che aprirsi allo studio e alla comprensione del non osservabile e dell'indeterminato.
27,00 25,65

Processi di inclusione e tirocini. Indagine sugli studenti in Scienze politiche

Consuelo Diodati

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2024

pagine: 156

Il testo propone una disamina dell'evoluzione del diritto allo studio come processo di democratizzazione e inclusione. Un ruolo chiave è svolto dalla legislazione e dalle politiche sociali, che si estende nel tempo fino ai processi di unificazione europea, ridisegnando gli scenari educativi e formativi in una prospettiva comunitaria o globale piuttosto che localistica. In questo ambito di competenze si prospettano scenari di alternanza scuola/lavoro al fine di contribuire all'inserimento lavorativo dei giovani studenti delle scuole superiori e delle università, oltre che a cercare di porre argine alla diffusa disoccupazione giovanile. Il testo affronta queste tematiche attraverso una ricerca sugli studenti di Scienze Politiche di una piccola università quale è quella di Teramo. La ricerca ha previsto diverse fasi nelle quali gli studenti sono stati intervistati a proposito della loro esperienza di tirocinio lavorativo, suddivise in una parte quantitativa e una parte qualitativa: questionari; interviste semi-strutturate; focus group. Il quadro complessivo evidenzia un discreto livello di soddisfazione sia relativamente al processo di inserimento lavorativo, che in merito alla soddisfazione generale degli studenti, e sottolinea come le piccole dimensioni di un ateneo consentano un rapporto più umano e una maggiore collaborazione tra popolazione studentesca e personale docente.
21,50 20,43

Moda, individuo e società. Un lungo viaggio

Moda, individuo e società. Un lungo viaggio

Mariselda Tessarolo, Livia Gaddi

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2024

pagine: 200

L'abbigliamento ha accompagnato l'uomo attraverso il tempo e la storia: rappresenta la parte visibile di quello che siamo e siamo abituati a vedere, ma anche il riflesso di quanto, viaggiando e studiando, si può conoscere di altri popoli, con i loro costumi e abitudini "altri". La moda amplifica lo sguardo che ci porta a comprendere meglio noi stessi e chi ci sta intorno, offrendoci un'occasione, unica nel regno animale, ovvero la possibilità di stare "al passo con i tempi" e di ricercare il "meglio" che ci offre il futuro: nella moda non c'è niente di sorpassato perché mano a mano che il vecchio si allontana da noi, acquisisce una nuova luminosità e riprende il suo percorso per tornare al presente. La scelta delle autrici di focalizzarsi sul pensiero di filosofi, sociologi e antropologi a partire dall'800 in poi non sottovaluta quindi i secoli precedenti che, specialmente a partire dal Rinascimento, avevano già tracciato il percorso verso la modernità. Lo sguardo al passato è dotato di "maglie larghe" perché l'umanità è rivolta al futuro, simbolo di modernità. Se la soggettività è fondata sull'oggettività e il moderno è, sempre, considerato soggettivamente, l'unica autenticità possibile è quella del presente che rispecchia i molti modi di fare moda: ogni moda assume in sé autenticità e coerenza e mostra una unicità, quasi infinita, di stili individuali.
28,00

Le gated communities: tra desiderio di comunità, insicurezza e frammentazione socio-spaziale

Le gated communities: tra desiderio di comunità, insicurezza e frammentazione socio-spaziale

Andrea Antonilli

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2024

pagine: 132

In un mondo sempre più segnato da paure, disuguaglianze e frammentazioni, le comunità recintate si ergono come simboli controversi di sicurezza, controllo e desiderio di appartenenza. Questi insediamenti residenziali offrono un'apparente protezione contro le insicurezze della vita urbana contemporanea, rappresentando una risposta a timori, sia reali che percepiti, legati alla criminalità e al degrado sociale. Tuttavia, l'illusione di sicurezza che forniscono può nascondere una realtà più complessa, in cui la separazione fisica e sociale alza barriere tra diversi gruppi e contribuisce a una crescente polarizzazione. Le comunità chiuse non sono semplicemente luoghi di residenza, ma rappresentano veri e propri microcosmi che riflettono le tensioni e le contraddizioni della società globalizzata. In esse, il desiderio di appartenenza si fonde con la paura del diverso, creando ambienti in cui la ricerca di sicurezza porta a sacrificare la propensione all'apertura e all'inclusione. Le dinamiche interne a queste comunità possono alimentare una cultura del controllo, dove l'accesso è limitato e le relazioni interpersonali sono rigidamente governate. Inoltre, la proliferazione delle comunità chiuse evidenzia le disuguaglianze socioeconomiche che caratterizzano il mondo attuale: mentre alcuni possono permettersi di risiedere in questi spazi esclusivi, molti altri ne rimangono estromessi, alimentando un ciclo di segregazione che perpetua le differenze e aumenta la distanza tra le varie classi sociali. Tale fenomeno pone interrogativi profondi sul futuro delle città e sulle politiche sociali e urbanistiche, suggerendo la necessità di approcci più inclusivi che promuovano la coesione sociale e il dialogo tra comunità diverse. Il volume propone una riflessione critica sulle origini storiche e sull'evoluzione delle comunità residenziali chiuse, soffermandosi sulle motivazioni sociologiche che sono alla base della loro diffusione e valutandone gli impatti sulla struttura spaziale e sociale.
18,00

Storia della CRI in Toscana dal 1914 al 1926

Storia della CRI in Toscana dal 1914 al 1926

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2024

pagine: 690

Questo libro è la naturale continuazione della Storia della Croce Rossa in Toscana, dalla nascita al 1914, pubblicato nel 2016 a cura di Fabio Bertini, Costantino Cipolla e Paolo Vanni. Nel 1865 Henry Dunant aveva menzionato Milano e Firenze come i primi Comitati di Croce Rossa istituiti in Europa. Quella della CRI in Toscana è perciò una storia importante e, dopo il capoluogo, negli anni la regione ha visto il sorgere di diversi Comitati in molte altre località del territorio. Il volume racconta la vita, le attività e gli ideali degli uomini e delle donne toscani che hanno operato a favore dell'umanità sofferente in un periodo particolarmente intenso della storia italiana ed europea. Il testo, pubblicato in occasione del 160° anniversario della Croce Rossa Italiana, si inserisce nel calendario di appuntamenti che si terranno in tutto il nostro Paese per celebrare questo importante evento. Ringraziamo in questa sede quanti hanno collaborato al progetto ovvero Presidenti di CRI., Studiosi dei Comitati toscani per la promozione dei Valori risorgimentali, Docenti universitari e non, Cultori di storia, Ufficiali superiori e medici.
49,00

Achille Ardigò: da San Daniele del Friuli al cuore della sociologia

Achille Ardigò: da San Daniele del Friuli al cuore della sociologia

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2024

pagine: 312

Questo volume esamina l'eredità intellettuale e umana di Achille Ardigò (San Daniele del Friuli, 1921-Bologna, 2008) figura indelebile della sociologia italiana e internazionale. La sezione "Riflessioni" analizza i fondamenti teorici del suo pensiero e il suo impatto disciplinare, mentre la sezione "Testimonianze" ne delinea il profilo umano attraverso i ricordi di colleghi e collaboratori. L'opera offre una prospettiva multidimensionale sul contributo di Ardigò alla sociologia, alla sanità pubblica e all'impegno civico, evidenziandone la rilevanza per il progresso delle scienze sociali. Il volume ospita contributi di Leonardo Benvenuti, Roberto Cipriani, Gianugo Cossi, Alberto Gasparini, Francesca Greco, Luigi Gui, Nadia Lodi, Giuseppe Manzato, Rosanna Memoli, Lorenzo Migliorati, Emanuela Mora, Giorgio Porcelli, Carlo Prandi, Verónica Roldán, Rosemary Serra, Raimondo Strassoldo, Daniele Ungaro e Ornella Urpis.
41,00

Il valore sociale dei festival. La creatività comunicativa

Barbara Maussier

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2024

pagine: 168

Nella società postmoderna il tempo libero è diventato fondamentale per l'individuo contemporaneo, influenzando l'identità sociale, la ricerca di senso e la creazione di relazioni autentiche. I festival, grazie alle nuove modalità di partecipazione sia in presenza che online, sono diventati una delle attività di svago più popolari, agendo come strumenti di socializzazione e momenti di condivisione di esperienze, valori e stili di vita. Inoltre, è ampiamente riconosciuto che i festival, se gestiti adeguatamente, possono apportare numerosi benefici al territorio che li ospita, come la crescita economica, il miglioramento dell'immagine della destinazione, la facilitazione del networking e la diffusione della cultura. Quando si valuta il valore complessivo di un festival, specialmente se questo richiede finanziamenti pubblici, è fondamentale considerare anche gli impatti socioculturali sullo sviluppo del territorio. Il volume indaga sul concetto di "valore sociale" che può essere generato dai festival e su come programmarlo strategicamente per massimizzarne i benefici complessivi, riconoscendo i festival come agenti di cambiamento sociale. Per diventare strumenti di creazione di valore sociale, i festival devono definire chiaramente i loro obiettivi e valutare gli impatti attraverso una pianificazione e una valutazione accurate; il volume esplora questo tema attraverso una dettagliata analisi delle ricerche nazionali e internazionali: nella prima parte esamina i festival culturali dal punto di vista della pianificazione strategica, della dimensione organizzativa, comunicativa ed economica, mentre nella seconda parte si propone di definire il concetto di creazione di valore sociale e presenta un modello teorico di cambiamento per generare valore sociale tramite l'organizzazione di un festival.
27,00 25,65

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