Franco Angeli: Politiche e servizi sociali
La relazione psicosociale in adozione. Criteri e strumenti per la valutazione
Alice Dondi, Annarita Argento
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 114
Il volume si pone come una vera e propria guida per gli operatori che lavorano in ambito adottivo. A tal fine prospetta schematicamente come organizzare un percorso istruttorio, finalizzato alla valutazione delle richieste di adozione. Lo scopo è quello di fornire criteri di orientamento per la costruzione di un parere psicosociale, utile al lavoro dei Giudici Minorili e degli Enti Autorizzati all'adozione internazionale, così da poter migliorare le modalità di abbinamento tra i minori e le famiglie adottive. Attraverso l'utilizzo dell'Appendice finale, il lettore potrà compilare una relazione psicosociale completa ed efficace, organizzando il lavoro in maniera sistematica e veloce, snellendo così anche i lunghi tempi di attesa che spesso caratterizzano il percorso adottivo. Il fine ultimo del presente lavoro è quello di fornire un contributo teorico e tecnico nell'ambito della tutela minorile, volto a migliorare le procedure e porre al centro l'interesse del bambino.
Affidamento familiare. Profili fiscali, contributivi, ISEE e amministrativi
Pasquale Addesso
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 114
“Ogni affidamento familiare nasce ed è reso possibile dal coinvolgimento di più soggetti e attori, ciascuno dei quali svolge un ruolo preciso all'interno del progetto di affidamento: il bambino, i membri della famiglia affidataria o la persona singola affidataria, gli operatori dei servizi competenti in materia di affidamento familiare, l'autorità giudiziaria, gli operatori del privato sociale e degli altri soggetti coinvolti” (dalle Linee di indirizzo per l'affidamento familiare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali). I compiti degli affidatari non si esauriscono nell'accudimento del minore ma richiedono la conoscenza e il rispetto di normative indispensabili per lo svolgimento del loro ruolo (residenza, viaggi, titoli di soggiorno per i minori stranieri, rapporti con le autorità sanitarie e scolastiche, ecc.). Infatti i soggetti coinvolti nel progetto di affidamento si trovano, di frequente, ad affrontare problematiche di natura fiscale, contributiva e assistenziale che coinvolgono i minori accolti. Il testo, articolato in FAQ (Frequently Asked Questions), riprende l'esperienza maturata all'interno del Tavolo Nazionale Affido e del Coordinamento Nazionale Servizi Affido a cui sono state segnalate numerose questioni e richieste di chiarimenti da parte di affidatari e operatori dei servizi sociali territoriali. Le risposte fornite sono state elaborate sulla base di uno studio aggiornato delle normative di settore, raffrontate con le peculiarità della condizione giuridica del minore in affidamento familiare nonché attraverso l'interpretazione autentica contenuta in circolari e istruzioni operative applicabili su tutto il territorio nazionale, quali risposte a interpelli nazionali e locali, promossi dal Tavolo Nazionale Affido, Coordinamento Nazionale Servizi Affido e Garanti per l'Infanzia Regionali, i cui testi sono integralmente riportati nell'Appendice del volume. La presente pubblicazione persegue il fine di fornire ai destinatari strumenti idonei per l'applicazione delle normative e facilitare il compito degli affidatari nei rapporti con gli interlocutori istituzionali.
Il progetto ADA. Un modello di intervento per l'autonomia domestica delle persone disabili
Antonio Lauria, Beatrice Benesperi, Paolo Costa, Fabio Valli
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 320
Il Progetto ADA (Adattamento Domestico per l'Autonomia personale) è una ricerca-intervento interdisciplinare che aspira a migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità grave e di chi presta loro assistenza e cura, attraverso interventi di adattamento dell'ambiente domestico altamente personalizzati. Può essere pensato come un “bene pubblico” il cui obiettivo è elevare il benessere sociale della comunità grazie al suo contenuto sociale e formativo e ai processi culturali che attiva. Dopo una parte introduttiva su disabilità e accessibilità, il libro descrive le vicende del Progetto ADA, le sue finalità, la metodologia impiegata, le fasi e gli strumenti attuativi. L'impatto del Progetto ADA può essere compreso considerando che, oltre alle 362 persone disabili che hanno partecipato alle prime due sperimentazioni e alle loro famiglie, esso ha coinvolto oltre cento persone – medici, assistenti sociali, architetti, sociologi, riabilitatori, esperti in tecnologie assistive e domotiche, personale amministrativo – e tre Enti: Regione Toscana, Dipartimento di Architettura dell'Università di Firenze e Istituto di Scienza e Tecnologie dell'Informazione del CNR di Pisa.
ESP in cammino. L'Esperto in supporto tra pari in salute mentale tra conoscenza di sé e comprensione dell'altro
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 176
Negli ultimi anni si sta assistendo a una nuova rivoluzione nel campo della psichiatria che – a quarant'anni dalla rivoluzione basagliana – sta iniziando a produrre nuovi sguardi e nuove prassi rispetto ai percorsi di cura nel campo del disagio psichico. Questa rivoluzione pone a fondamento i concetti che sono alle basi del paradigma della recovery e che traggono forza dalle pratiche del “fare assieme”, della “co-produzione” e del protagonismo degli utenti che passano dell'essere oggetto della cura a soggetto attivo e responsabile. Tutto questo genera nuove definizioni dell'utenza che si concretizza nella nascita dell'Esperto in supporto tra pari (ESP), fruitore di un servizio di salute mentale che proprio in virtù della sua esperienza e di un percorso formativo ad hoc può comprendere e supportare – in modo unico – chi a sua volta sta attraversando il disagio psichico. Il valore dell'esperienza degli ESP descritta in questo volume è quello di una prassi e di un pensiero che permettono di abbandonare le contrapposizioni – per certi versi intrinseche – tra “curati” e “curanti”, all'interno e all'esterno di servizi peraltro sempre più provati dalla esiguità di risorse. Si assiste così alla nascita di una “terra di mezzo” in cui utenti, famigliari, operatori, associazioni e istituzioni sperimentano nuove alleanze terapeutiche nella condivisione di saperi, obbiettivi e responsabilità. Questo volume nasce come esercizio di “co-produzione” che pone il suo significato nell'essere stato composto a più voci – non senza difficoltà – come azione permeata di fiducia e speranza nel “fare assieme” da parte di tutti i soggetti presenti nel campo della salute mentale.
Buon viaggio a tutti noi. Riflessioni e proposte sulle migrazioni per vincere le paure
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 98
Il viaggio segna sempre un distacco dal passato e un'apertura al futuro. Warsan Shire, poetessa e insegnante di origini somale, ha espresso la drammaticità e insieme la forza propulsiva del viaggio del migrante con un pensiero tanto evidente quanto negato e misconosciuto da qualcuno: “No one puts their children in a boat unless the water is safer than the land” (“Nessuno mette i propri figli su una barca se non perché l'acqua è più sicura della terra”). C'è la necessità di lasciare il passato, c'è il rischio del viaggio e c'è la sfida, la speranza in qualcosa di nuovo, che fa il resto. La dimensione del viaggio la scegliamo come scenario di questo lavoro che parla di migrazione anche per un'altra accezione: quella del viaggio della vita. Nel cercare ciò che ci rende uguali troviamo la chiave per proteggerci dal rischio di leggere queste pagine mantenendo lo spartiacque mentale del noi/loro. Ciò non è facile perché il cambiamento che stiamo attraversando vede affacciarsi i primi effetti di fenomeni epocali nei quali abbiamo giocato un ruolo e su cui abbiamo delle responsabilità. Di fronte a questo non siamo del tutto attrezzati per comprendere cosa stia accadendo e al disorientamento si aggiunge la paura di perdere il poco o il tanto che ab-biamo acquisito. Questo libro nasce dalla consapevolezza di avere, ormai da tanti anni, un osservatorio privilegiato sul fenomeno migratorio grazie a incontri, accoglienze, progetti fatti con migliaia di migranti stranieri e dalla raccolta e analisi dei dati corrispondenti. Con questo testo evidenziamo gli elementi di criticità e preoccupazione che riscontriamo operando, ma lo facciamo finalizzando l'osservazione critica alla proposta di cambiamento. Il cambiamento è inevitabile, ce lo impone la realtà: è il processo col quale il futuro entra nelle nostre vite. Siamo noi che fatichiamo a seguire i cambiamenti a cui pur assistiamo. La paura della diversità, l'inquietudine che ci deriva dalla paura dell'altro da me possono paralizzarci solo se rifiutiamo di razionalizzarle e conoscere. Non si tratta mai di rinnegare la propria identità ma di far crescere una logica di reciprocità, diventando capaci anche noi, come singoli, come società, come chiesa di lasciarci afferrare e afferrare a nostra volta colui che affonda. È questa prossimità che scaccia i fantasmi e libera dalla paura noi e gli altri.
La Comunità di Pratica dell'associazione italiana mediatori familiari. Narrazioni, pratiche riflessive, produzione di conoscenza
Francesca Genzano, Vito Garramone, Domenico Lipari
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 168
Cosa è una “comunità di pratica” e in che modo possiamo costruire e sviluppare percorsi innovativi? Questi gli interrogativi alla base del “Progetto pilota per la costruzione e lo sviluppo di una comunità di pratica dell’Associazione Italiana Mediatori Familiari”. Il punto di partenza è la progettualità messa in campo dall’A.I.Me.F. che, nell’impegno di produrre conoscenza e promuovere momenti di confronto, ricerca e formazione per i mediatori familiari in Italia, nel 2014 ha dato avvio alla 1a comunità di pratica italiana di mediatori familiari. Un percorso esposto sia come modello che come oggetto di riflessione per indicare luci e ombre della teoria di Étienne Wenger, situandola in un contesto socio-culturale fortemente caratterizzato come quello italiano. Un percorso che si apre alla metafora del viaggio nel gruppo e che trova valore in una permanente ricerca-azione. Un percorso nel gruppo che è esperienza di apprendimento e metodo, una sperimentazione paradigmatica di “pratiche riflessive nei processi di apprendimento”.
Il setting operativo dell'assistente sociale. Metodologia e strumenti per una professione d'aiuto
Lidia Devetak, Emanuela Naibo
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 196
Il testo si compone di tre parti. La prima parte si focalizza sulle origini del Servizio sociale: dove è arrivato e quale storia ha attraversato. Tutto ciò per capirne l’attuale collocazione e ipotizzare scenari futuri. La storia aiuta a relativizzare, contestualizzando, gli avveni-menti dentro a un quadro più complesso, ed è ciò che il Servizio sociale sviluppa nella sua prassi. La seconda e la terza parte vogliono presentare le conoscenze di base per l’esercizio della professione e gli strumenti operativi più importanti. In particolare il testo vuole fornire un riferimento teorico, applicabile a tutti gli strumenti e azioni professionali, rappresentato dal modello psico-sociale, dove il dispositivo mentale del setting aiuta a mettere ordine nelle molteplici variabili che caratterizzano la prassi del Servizio sociale. Il libro è rivolto a studenti, giovani laureati e assistenti sociali che desiderano avvicinarsi, conoscere o approfondire il modello psico-sociale proposto. Le considerazioni affrontate nella parte storica, spesso richiamate in altri capitoli del testo, vogliono stimolare un ruolo attivo del Servizio sociale nelle organizzazioni e nelle scelte di gestione dei servizi.
Immaginabili risorse. Il valore sociale della disabilità
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 244
I diritti di cittadinanza per le persone con disabilità sanciti dalla Convenzione Onu costituiscono, oggi, una sfida decisiva con la quale si confrontano quotidianamente famiglie, operatori, servizi, istituzioni, contesti di territorio. Sono diritti che, per poter essere esercitati effettivamente, hanno bisogno di pratiche concrete e di metodologie raffinate più che di dichiarazioni di principio. Pratiche e metodologie che riescono a essere efficaci quando sono basate su un’alleanza effettiva tra i servizi e le comunità locali all'interno delle quali operano. Questo testo parla di come sia possibile concretizzare questa alleanza attraverso la messa in atto di forme di sussidiarietà circolare e di reciprocità progettuale che tengano in connessione la qualità della vita delle persone con disabilità e la qualità della convivenza sociale più estesa. Ne parla attraverso il racconto di numerose sperimentazioni concrete realizzate in diversi territori del nostro paese, l’esplicitazione dei principali nodi metodologici che si incontrano inoltrandosi su questa strada, la precisazione della densità culturale e scientifica che supporta questo orientamento.
La pratica dell'educatore con disabile intellettivo. Riabilitazione dell'etica professionale nella valutazione e negli atelier
Massimo Raccagni
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 180
Come umanizzare le pratiche assistenziali e quelle educative rivolte ai soggetti con disabilità intellettiva che frequentano le istituzioni di cura? Come rianimare il desiderio di sapere e la ricerca vitale delle équipe dei curanti? Questo testo si rivolge in modo particolare agli educatori professionali, proponendo diverse riflessioni sulla possibilità di riabilitare la supposizione dell’esistenza di un soggetto dell’inconscio anche in coloro che sono portatori di una menomazione intellettiva, talvolta aggravata da una grave sintomatologia psichiatrica. Riconsiderare il processo valutativo oltre la descrizione e l’elencazione dei comportamenti disfunzionali immediatamente riferiti a motivi deficitari, consente all'educatore di avvicinarsi alla supposizione dell’esistenza di un desiderio del soggetto dell’inconscio anche nella disabilità intellettiva. Un soggetto che, disabilitato al mondo dei legami simbolici, comunque domanda al proprio educatore di essere riconosciuto nel mondo significante e di essere partecipe di una dialettica del desiderio che lo includa in un sistema di relazioni umanizzate. Riconoscendo gli aspetti fondativi della struttura psichica (nevrotica o psicotica), l’educatore si trova nelle condizioni di rifondare la propria pratica nel rispetto di quanto la struttura dell’inconscio esige.
Volontariato post-moderno. Da Expo Milano 2015 alle nuove forme di impegno sociale
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 158
Tre milioni di italiani s’impegnano, secondo l’ISTAT, in forme di volontariato non organizzato. Mentre finora fare volontariato ed essere membro di un’associazione erano in pratica dei sinonimi, stanno emergendo forme di cittadinanza attiva e d’impegno sociale non più mediate da appartenenze associative. Si tratta soprattutto di mobilitazioni brevi, puntuali, legate a singoli eventi o ad appelli per cause ben precise. In questo panorama si è inserito il fenomeno della partecipazione di migliaia di volontari, in gran parte giovani, al grande appuntamento milanese di Expo Milano 2015. CSVnet e Ciessevi, per non disperdere il patrimonio di vissuti e stimoli che l’esperienza del volontariato in Expo ha rappresentato, hanno incaricato un'équipe di docenti e ricercatori di condurre una ricerca su questa esperienza. La ricerca ha approfondito i caratteri biografici, le motivazioni, le modalità di contatto con la proposta, i livelli di soddisfazione, le disponibilità all'impegno nel futuro dei volontari. In sintesi, giovani, istruiti, donne, sono stati i tratti biografici prevalenti dei volontari di EXPO Milano 2015. Scaturisce nel complesso il profilo di un volontariato post-moderno, non necessariamente contrapposto a quello continuativo e mediato da appartenenze associative, ma più propenso a forme d’impegno flessibili, concentrate nel tempo, scarsamente formalizzate. Curiosità, interesse personale, ricerca di benefici soggettivi salgono alla ribalta, ma si combinano in vario modo con senso civico, cittadinanza attiva, spirito di servizio. La ricerca è stata diretta da Maurizio Ambrosini. Vi hanno preso parte con vari apporti Marta Bonetti e Riccardo Guidi (Università di Pisa), Anna Maria Meneghini, Antonella Morgano e Sandro Stanzani (Università di Verona), Elena Marta e Maura Pozzi (Università Cattolica Milano), Michela Lenzi e Massimo Santinello (Università di Padova).
Manuale di politica sociale
Carlo Borzaga, Luca Fazzi
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 336
A seguito dei processi di riforma del welfare sperimentati negli ultimi anni in tutti i principali paesi occidentali, la politica sociale è diventata un argomento molto analizzato e dibattuto. Per la sua complessità e articolazione, la politica sociale costituisce anche un oggetto che richiede per essere studiato di strumenti interpretativi e analitici costantemente aggiornati e specifici.
Facciamo i... conti! La narrazione come modello per trasformare il sociale
Enrico Mancini
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 260
Facciamo i... conti! è un'intenzione, è un'ingiunzione esclamativa ad affrontare le questioni spinose, un bisogno riflessivo di fermarsi e fare il punto, una necessità di valutare le risorse e le disponibilità anche economiche. Un libro che si rivolge al mondo del sociale e a tutte le professionalità che vi sono impegnate: dirigenti, educatori, psicologi, assistenti sociali, medici... Il soggetto è l'organizzazione sociale che non vuole essere semplificata e identificata come gruppo unico, ma come realtà complessa nel suo operare con e dentro il territorio e quindi "gruppo di gruppi". Il testo si misura con la sfida nuova e urgente del sociale di legittimarsi, non solo come espressione di "un fare", ma come luogo di incontro e contaminazione generativa fra teoria e prassi. Il gruppo è l'elemento metodologico centrale attorno al quale si sviluppa la proposta, intendendolo al contempo come strumento, ma soprattutto come modo di guardare, pensare e progettare, in una parola veicolo per comprendere la complessità e la ricchezza del sociale. Facciamo... i conti! è soprattutto il raccontarsi, come azione e relazione, dove la narrazione si delinea come modello in grado di generare nuove storie condivise e nuove possibilità di sviluppo.

