Gangemi Editore: Nuovo millennio
Dalle pratiche di partecipazione all'e-democracy. Analisi di casi concreti
Libro: Copertina rigida
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2015
pagine: 304
In questo volume è presentata una ricerca sulla partecipazione (interazioni faccia a faccia o attraverso i vari strumenti della partecipazione on line) cui hanno collaborato ricercatori di tre Atenei italiani: Università di Padova, Università di Milano e IUAV di Venezia. I vari ricercatori impegnati in questa ricerca hanno esplorato tutti gli aspetti del web 2.0 inteso come quella forma di comunicazione in cui tutti comunicano con tutti ponendosi allo stesso livello e quella forma di interazione dei governati con i governanti oltre che di questi ultimi tra loro. Una interazione che viene rafforzata dalla consapevolezza di essere numerosi a pensare o reagire allo stesso modo. L'idea base di questo volume è che l'e-democracy è uno strumento importante e in condizione, se ben utilizzato dalle nostre istituzioni (ma questo ancora non avviene in Italia), di rafforzare la nostra democrazia. I tempi coperti dalle ricerche condotte dai vari autori sono gli ultimi decenni. Vengono descritte varie esperienze nazionali e internazionali. Una particolare attenzione è dedicata all'uso dell'e-democracy nelle elezioni amministrative, fino alle elezioni tenutesi nella primavera del 2014.
Catastrofi della politica. Dopo Carl Schmitt
Giuseppe Fornari
Libro: Copertina rigida
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2015
pagine: 297
Che ne è della politica, in un'epoca che, oltre a essere segnata dalle catastrofi che il XX secolo ha lasciato dietro di sé e da quelle che il XXI non si stanca di minacciare, è afflitta da una complessiva catastrofe del Politico, sempre più svuotato di credibilità e rappresentatività? L'autore ritiene che per rispondere sia necessario fare l'opposto del rifugio nell'attualità che oggi si ritiene il non plus ultra del rinnovamento e dell'intelligenza. A questo chiacchiericcio irreale Fornari contrappone una riflessione mirante a individuare le scaturigini prime della politica e della stessa cultura in esperienze collettive di mediazione, consistenti originariamente nel sacrificio, e capaci di far sorgere da se stesse il mondo. Ad accompagnare lungo questo percorso, oltre a una serie di autori che vi hanno apportato essenziali termini di confronto come Georges Bataille, Simone Weil, Hannah Arendt, René Girard, è il politologo più geniale e controverso del Novecento, Carl Schmitt, del cui pensiero Fornari ricostruisce i nodi cruciali, dalla coppia amico/nemico alle diverse "edizioni" della sua teologia politica. Ma Schmitt è ancor più interessante per il suo coinvolgimento complice e testimoniale nella catastrofe della Germania e in quel che ne è seguito, il nuovo ordine degli esponenti del Bene determinati a spoliticizzare ogni conflitto e a demonizzare ogni opposizione.
Gli Stati Uniti e il risorgimento d'Italia (1848-1901)
Daniele Fiorentino
Libro
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2014
pagine: 368
Nel corso dell'Ottocento intellettuali, politici e combattenti per la libertà considerarono il Risorgimento un momento di importante trasformazione per le sorti del liberalismo e nella costruzione dello Stato-nazione. Tra costoro spiccavano di certo cittadini e rappresentanti degli Stati Uniti d'America che videro nel Risorgimento un'ideale continuazione del percorso liberal-repubblicano avviato con la guerra d'indipendenza americana. Questo volume prende in esame gli ultimi cinquant'anni del secolo nel contesto transnazionale, quando gli Stati Uniti rivolsero alle vicende italiane un'attenzione particolare che ha pochi eguali nella storia dei rapporti tra i due paesi. A seguire gli eventi e a coinvolgersi in essi non furono solo uomini di cultura e politici radicali ma anche gli apparati del governo federale e gli stessi funzionari di stanza in Europa. Il sacrificio di tanta gente comune insieme alle gesta di Garibaldi e alle sottigliezze di Cavour, attirarono un interesse che, come scrisse un diplomatico al culmine dell'esperienza della Repubblica romana del 1849, non consentiva di 'rimanere spettatori indifferenti di fronte a una simile lotta".
Per un nuovo modello di governance del territorio. Il sistema delle autonomie territoriali e l'assetto federale dello stato in un'economia di mercato
Bruno Manzi
Libro: Copertina rigida
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2013
pagine: 234
Chi esercita il ruolo di amministratore pubblico si pone frequentemente l'interrogativo di come possa migliorare la propria azione o modificare gli strumenti di cui dispone per aumentare, contenendone al contempo i costi, l'efficacia degli interventi realizzati nell'interesse delle popolazioni amministrate. Troppo spesso però, l'attività quotidiana non concede tempo per ragionamenti di cornice che, in ogni caso, dovrebbero sottostare alle scelte e agli indirizzi che guidano tale attività. È così che prevale la rapidità di giudizio e la capacità d'intuizione dell'amministratore, lasciando ad altri la possibilità di discettare di argomenti teorici che non sempre trovano attuazione nella pratica politico-amministrativa. D'altra parte, processi di riforma e riorganizzazione del sistema realizzati per parti, senza una visione d'insieme e con il solo obiettivo del contenimento dei costi, da un lato possono indebolire la tenuta complessiva del sistema e dall'altro possono determinare un aumento dei costi medesimi. In questo libro viene descritta un'ipotesi di governance del sistema istituzionale territoriale che non segue l'attuale procedere degli eventi ma che si sviluppa a partire da una visione non ortodossa. Attraverso tale modello viene ricercato il punto di sintesi tra l'esigenza di promuovere processi di liberalizzazione, di semplificazione di sistema e il necessario protagonismo pubblico ai fini dell'equità, della competitività sistemica e dello sviluppo del mercato.
Una prefazione alla morale
Walter Lippmann
Libro: Libro rilegato
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2012
pagine: XIX-249
"La disistima in cui i moralisti oggi sono caduti è dovuta al loro fallimento nel capire che, in un epoca come l'attuale, la funzione del moralista non è di esortare gli uomini ad essere buoni ma di spiegare quale sia il bene... Gli acidi della modernità stanno dissolvendo gli usi e le sanzioni ai quali gli uomini erano abituati. Il moralista, pertanto, non può comandare. Egli può persuadere soltanto e, per persuadere, deve dimostrare che il bene è la vitalità vittoriosa e il male una vitalità sconfitta... Ilmoralista è irrilevante, se non intrigante e pericoloso, a meno che... non [dia] una rappresentazione realistica delle scelte che l'esperienza indicherebbe come desiderabili... egli deve aiutare a comprendere i problemi dell'aggiustamento alla realtà... come gli uomini debbano riformare i propri desideri... Se facesse ciò, egli non avrebbe bisogno di chiamare la polizia né di evocare la paura dell'inferno... In un'età in cui il costume è dissolto e l'autorità è in crisi, la religione dello spirito non è soltanto un modello di vita... il suo principio è quello di "civilizzare" le passioni rendendole armoniose e serene... Nel regno dello spirito... non vi sono ricompense future per i mali del presente. Il male deve essere superato ora e la felicità raggiunta ora, perché il regno di Dio è dentro di te".
Umili eroi del Risorgimento italiano
Ettore Socci
Libro: Copertina rigida
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2012
pagine: 189
"Il mio libro non deve suscitare o alimentare in chi lo legge la manìa della gloria militare, ma deve educare al disprezzo della vita, allorché si tratta di adempiere il primo dovere dell'uomo, quello cioè di rispettare sé stesso, di punire gli ingiusti e di salvare il proprio simile". Con tale monito lo scrittore e politico Ettore Socci introduce una serie di ritratti presi da un Risorgimento popolare, ma non per questo meno eroico. Si riconoscono così gli elementi di un'esperienza che pulsa al contempo di ardore e passione, di ignoranza e sapienza, di coraggio e paura, facendo riconoscere un'umanità che non teme di mostrarsi fragile, ma per questo comprende l'esigenza di essere libera e solidale. Un'opera che potrebbe essere definita "umile", volendone mutuare il titolo, e allo stesso tempo testimone di un ardore patriottico che pur non potendo superare il pre-giudizio di talune esternazioni, permette al lettore di intraprendere un itinerario curioso, originale, sorprendente quasi. Si ammirano, così, i volti e le vite di italiani e stranieri, di uomini e donne, di giovani e anziani, di laici e sacerdoti che all'Italia decisero di offrire molte energie, sacrificare spesso l'amore e le carriere per scommettere sulla sempre incerta fortuna di un paese che vorrebbe proseguire oltre la propria "espressione geografica", ieri come oggi. Nella vicenda nazionale che molto deve ancora chiarire della sua reale identità, un ruolo di co-protagonisti spetta quindi a persone "anonime"...
Popoli d'Italia e coscienza nazionale
Libro: Copertina rigida
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2012
pagine: 383
In questo volume è raccolta una selezione di scritti sull'Unità d'Italia, scelti in base a nove argomenti che costituiscono altrettante sezioni: La prima sezione è intitolata "La Vigilia" e contiene le lettere alla stampa estera di Daniele Manin; la seconda sezione è dedicata al periodo dopo la "Pace di Villlafranca" e contiene due scritti di due grandi scrittori, Nievo e Verga. La terza sezione è dedicata a "I Protagonisti" e contiene scritti su Mazzini, Garibaldi, Cavour, Gioberti, Cattaneo, Ferrari. La quarta sezione è dedicata ai problemi dell'Italia unità (L'Italia imperfetta) e contiene scritti di Ferrari, Cattaneo, Paleocapa, Proudhon, Papini, Pio X e Croce. La quinta sezione è dedicata alle autonomie locali e contiene scritti del Consiglio Straordinario di Stato per la Sicilia, di Wollemborg, Matteotti e De Rosa. La sesta sezione tratta il tema della "questione Meridionale". Contiene scritti di Romeo, Fortunato, Nitti, Sturzo, Gramsci e Saraceno. La settima sezione è dedicata a "La lingua come cemento dell'Unità". Contiene scritti di Alfieri, De Mauro e Ferrero. L'ottava sezione è dedicata alla cosiddetta "Nuova Italia" secondo alcuni responsabile di aver portato il Paese verso il fascismo. Contiene scritti di Prezzolini, Amendola, Federzoni, Anzilotti e ancora Gramsci e Croce. La nona sezione dedicata al tema del "Come rafforzare la democrazia ed evitare il fascismo", contiene uno scritto di Dal Pra.
Arbitrio amministrativo e corruzione politica. La linea municipalista italiana di ispirazione anglosassone
Libro: Copertina rigida
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2012
pagine: 300
In questo volume è raccolta una selezione di scritti contro l'arbitrio amministrativo e la corruzione politica dell'Italia liberale, da Porta Pia all'assassinio di Re Umberto I. Il periodo di tempo considerato è più o meno lo stesso di un analogo periodo di arbitrio amministrativo e corruzione politica ai massimi livelli negli U.S.A. (dal 1865, omicidio di Abramo Lincoln, al 1901, omicidio di William McKinley). Le soluzioni proposte a questi due problemi sono state, nei due Paesi, completamente dissimili. La conseguenza è stata che l'Italietta di allora non ha risolto il problema e questo si è ripresentato, più o meno negli stessi termini, circa un secolo dopo. Gli U.S.A., invece, si sono mostrati capaci di riportare arbitrio amministrativo e corruzione politica dentro limiti più fisiologici. I testi selezionati sono dei seguenti autori: Pietro Manfrin, Marco Minghetti, Napoleone Colajanni, Vilfredo Pareto e Giuseppe Toniolo.
La rivoluzione americana delle «corporations». Filosofia e politica
José L. Orozco
Libro: Libro rilegato
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2006
pagine: 240
José Luis Orozco documenta, attraverso la voce dei teorici e dei politici protagonisti principali, la complessa tessitura politica, economica e filosofica che, dall'inizio del XX secolo, ebbe luogo negli Stati Uniti a partire dal processo di riconversione industriale e di concentrazione monopolistica che Irving Kristol ha chiamato "rivoluzione corporativa". Questa "rivoluzione", superando Tocqueville e le dicotomie classiche (individuo-Stato, potere-democrazia, concorrenza-monopolio) del pensiero liberal-democratico, piega la partecipazione democratica alle nuove modalità organizzative del capitalismo finanziario e imprime una mutazione sostanziale a una democrazia mai adeguata ai miti che il mondo borghese celebra ovunque. Questo è un libro chiave per comprendere la politica moderna del capitalismo ed è l'ultima parte della trilogia dedicata da Orozco alla "Golden age of American philosophy" coincisa con l'inizio dell'egemonia economica e politica degli Stati Uniti d'America.
La filosofia dell'istituzione
Georges Renard
Libro: Libro rilegato
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2005
pagine: 286
Georges Renard (1876-1943) è stato uno dei più significativi esponenti dell'istituzionalismo post-romaniano, ed ha tentato di fare dell'istituzione una categoria filosofica ricollegandola al tomismo della neoscolastica. Nel suo pensiero un ruolo determinante è svolto dal diritto naturale «a contenuto progressivo», scaturente dai principi di razionalità colti storicamente dall'uomo, e finalizzato a servire da «criterio di orientamento per l'elaborazione del diritto positivo» e da principio di regolamentazione dell'ordine sociale. Maria Lucia Tarantino è ricercatrice di Filosofia politica presso la Facoltà di Lettere e filosofia dell'Università degli Studi di Lecce.
Giustizia e trascendenza
Carl J. Friedrich
Libro: Libro rilegato
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 1998
pagine: 176
Carl J. Friedrich, il grande costituzionalista tedesco-americano, autore di opere fondamentali come Constitutional government and democracy (Boston 1950; trad. it. Vicenza 1964) e Man and his government (New York 1963), presenta in questo agile volumetto la sintesi del pensiero costituzionalista Occidentale, visto attraverso l'ottica del fondamento religioso del costituzionalismo che è nel rapporto tra giustizia e trascendenza, proprio del sistema di credenze della Communitas Christiana e del pensiero politico che ne ha espresso le implicazioni per il suo ordine secolare.
Storia di un'alleanza. Genesi e significato del patto Atlantico
Vittorio De Caprariis
Libro: Libro rilegato
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2007
pagine: 304
Negli anni più drammatici della guerra fredda, Vittorio de Caprariis univa agli studi storici la partecipazione al dibattito politico italiano nel gruppo di intellettuali liberali che fonda le riviste "II Mondo" e "Nord e Sud", e l'attività di commentatore di politica internazionale sulle pagine di entrambi i periodici. Il frutto delle sue riflessioni sarà un intenso programma di consolidamento storico-culturale dell'alleanza tra i paesi liberaldemocratici occidentali contro il totalitarismo, esemplarmente sintetizzato, nel 1958, dal volume Storia di un'alleanza. Per de Caprariis il Patto atlantico non si fondava su occasionali convergenze tattico-strategiche nell'equilibrio di potenza ma su radici comuni di civiltà, sulla maturazione in epoca moderna di una cultura delle libertà che univa i paesi dell'Europa occidentale tra loro e con gli Stati Uniti d'America.