Giuntina: Schulim Vogelmann
Il tempo dell'esilio
Shmuel Trigano
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2010
pagine: 95
La nuova condizione umana nel mondo globalizzato appare sempre più quella dell'esilio. La tesi originale, sostenuta da Trigano, è che l'esilio non sia una mera fatalità subita e non possa più essere visto nei termini negativi di un semplice sradicamento. L'uomo crede di avere radici, così come è convinto di appartenersi, di far corpo con il proprio mondo. L'esilio rompe questa relazione di identità dell'individuo con il suo ambiente: è la frattura che determina la perdita della terra, la scomparsa dei riferimenti quotidiani, la rovina delle abitudini. Ma è anche la possibilità di vedere la condizione umana in modo nuovo, come una libertà creatrice che affranca dal determinismo della terra e apre la via del ritorno. Attraverso una sorta di percorso autobiografico Trigano ripercorre le tappe dell'esilio che, come insegnano le fonti ebraiche alle quali attinge, è un cammino non verso il passato dell'origine, ma verso una nuova modalità di convivere nel futuro.
Parole di Cabbalà
Josy Eisenberg
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2010
pagine: 156
La Cabbalà, la tradizione mistica ebraica, è un argomento che affascina per la sua aura di mistero e di inaccessibilità. Senza rompere l'incantesimo, i prestigiosi interlocutori di Josy Eisenberg - Eliane Amado Lévy-Valensi, Henri Atlan, Daniel Epstein, Roland Goet-schel, Joëlle Hansel, Moshé Idel, Bernard Maruani, Charles Mopsik e Marc-Alain Ouaknin - ne esplorano la storia, i temi e il suo messaggio spirituale per l'uomo di oggi.
Assimilazione e antisemitismo razziale: i modelli iberico e tedesco
Yosef Hayim Yerushalmi
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2010
pagine: 73
L'antisemitismo razzista non è un'esclusiva del nazismo. E nato prima ed è connesso con l'antigiudaismo cristiano. Non riguarda tutta la cristianità, ma ha un tempo, un luogo e un nome. Il tempo è tra la fine del Quattrocento e l'inizio del Cinquecento, il luogo è la Penisola iberica, il nome è "limpieza de sangre". La limpieza de sangre - sostiene Yerushalmi in questo breve saggio -non è equivalente al nazismo, ma presenta aspetti simili: si fonda su una classificazione degli individui che ha come criterio principale il sangue; serve a espellere chi non è considerato uguale; ha lo scopo di proteggere la comunità nazionale da "intrusi". Perciò non è vero che la Chiesa è l'istituzione che di per sé garantisce che il passaggio tra antigiudaismo e antisemitismo non si risolva in sterminio. Nella storia è già avvenuto. E a chi gli replica che non si possono fare certi paragoni Yerushalmi risponde che i paragoni si fanno non tra cose identiche bensì tra fenomeni che presentano una combinazione di differenze e somiglianze, e che proprio per questo non solo quel confronto è possibile ma anche istruttivo.
Scrivere poesie dopo Auschwitz. Paul Celan e Theodor W. Adorno
Paola Gnani
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2010
pagine: 200
Per tutta la vita, Paul Celan si confrontò con la "sentenza" di Theodor W. Adorno sull'impossibilità di scrivere poesie dopo Auschwitz, lottando fino allo stremo delle forze per affermare il riconoscimento della propria opera, con cui intendeva restituire voce a chi voce non aveva più. Sulla scorta di un approfondito lavoro di documentazione, l'autrice ricostruisce le varie fasi del rapporto fra Celan e Adomo a partire dall'immediato dopoguerra fino alla fine quasi incrociata dei loro destini. In una prospettiva d'indagine che intreccia la vicenda umana con quella intellettuale, vengono analizzati i momenti d'avvicinamento e i distacchi, le illusioni e le delusioni inscritte nel complesso rapporto. Il testo presenta, da un lato, le risposte di Celan sul versante poetico e poetologico alla tesi del filosofo e, dall'altro, il processo di trasformazione della tesi stessa. Il rapporto con Celan costituì, infatti, un fattore determinante per l'evoluzione del pensiero di Adorno sull'arte dopo il genocidio.
Il mondo come esilio. Multietnicità e letteratura
Stefana Sabin
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2009
pagine: 120
L'esperienza dell'esilio, che per due millenni ha caratterizzato l'identità ebraica, nei nostri tempi è diventata un'esperienza - se intesa come perdita o distacco dalla patria geografica e linguistica - condivisa da gran parte dell'umanità. Secondo Stefana Sabin, la nascita di una coscienza «esilica» sarebbe addirittura una caratteristica della postmodernità. Operando un'interessante distinzione fra privazione della patria e privazione della lingua, questo saggio, attraverso numerosi esempi di scrittori di ogni epoca, dimostra come tale privazione possa essere felicemente compensata dall'acquisto di una mentalità cosmopolita e da un arricchimento linguistico. In effetti, osserva l'autrice, la società globale è caratterizzata dal plurilinguismo e in essa ogni letteratura si avvia a diventare transculturale, portando così a una benefica, diffusa tolleranza culturale e linguistica.
Credere o non credere
Elie Wiesel
Libro: Copertina morbida
editore: Giuntina
anno edizione: 2009
pagine: 199
"Akavià figlio di Mahalalel consigliava all'uomo di meditare costantemente su tre cose: da dove viene, dove va, e a chi dovrà render conto. Per uno scrittore che vuol essere testimone, questo consiglio è particolarmente prezioso. Gettando uno sguardo sull'itinerario percorso, a volte deve fare un bilancio. Certamente ritroverete qui alcuni dei miei temi e delle mie ossessioni. Quarant'anni dopo l'Evento, provo ancora l'angoscia di non poter dire l'indicibile, l'obbligo di tentare, e la sensazione di aver fallito. Come descrivere la distanza che separa i morti dai vivi, gli ebrei dai loro nemici, Auschwitz da Hiroshima? Certi testi di questo volume, la cui scelta potrebbe sembrare arbitraria, riflettono l'attualità mutevole. Lo scandalo della tortura ufficializzata, la tragedia degli indiani miskito, i massacri in Libano: impossibile non prendere posizione. E poi la minaccia nucleare: impossibile voltarle le spalle. Storie, dialoghi, leggende chassidiche, conferenze tenute un po' dappertutto negli Stati Uniti, saggi e commenti: ciò che hanno in comune è che sono tutti fra parentesi - ma che, al di là dei segni, si interpellano a vicenda. Saremo tutti giudicati un giorno. Dai morti." Elie Wiesel
Angeli e uomini
Catherine Chalier
Libro: Copertina morbida
editore: Giuntina
anno edizione: 2009
pagine: 242
Nella nostra società, scettica e disincantata, gli angeli continuano ad affascinare. Essere invisibili e vicini all'uomo, creature di Dio che rivelano la Sua presenza, essi fanno vibrare il nostro mondo all'unisono con una realtà più alta. Si ritrovano in tutte le tradizioni monoteistiche, ma è nella Bibbia ebraica che rivelano innanzitutto il loro volto misterioso e familiare. Catherine Chalier ne rivisita i grandi episodi - gli ospiti di Abramo, la voce del roveto ardente, ma anche colui che lottò con Giacobbe o l'accusatore di Giobbe. Oltre la loro apparente diversità, ciascuno di questi episodi illumina l'uomo su se stesso e sul senso della sua finitezza. Dall'angelo annunciatore all'angelo distruttore, sono tutte figure che introducono al faccia a faccia con l'Altro divino. La Chalier offre una molteplicità di letture, razionaliste, etiche o mistiche, che vanno dai saggi del Talmud a Filone Alessandrino fino a Maimonide, lo Zohar e i maestri chassidici, guidando il lettore in questo viaggio attraverso la tradizione ebraica sulle tracce degli angeli.
Rinnovamento ebraico
Alfred Döblin
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2008
pagine: 80
Il volume pubblicato in esilio nel novembre del 1933, offre un'analisi lucida della situazione politica e sociale dell'ebraismo e delle sue prospettive di rinnovamento alla luce della cesura storica costituita dall'avvento del nazismo. Tramontata l'illusione di un'assimilazione nella cultura tedesca, gli ebrei devono, secondo l'autore, ricostituire un'identità non solo culturale, ma di popolo, e rivendicare così i loro diritti e doveri in quanto minoranza. La nuova forma di identità collettiva auspicata dall'autore comprende dunque la sfera politica, economica e culturale. Riconoscendo l'importanza di un'azione pratica che accompagni la riflessione teorica sul problema dell'ebraismo, il saggio rivendica la necessità di un territorio in cui gli ebrei possano insediarsi.
Antisemitismo. Diagnosi di una parola
Georg C. Berger Waldenegg
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2008
pagine: 201
Chi è un antisemita? E prima ancora: cosa significa antisemitismo? Sono questi i due interrogativi alla base di questo stimolante saggio. Nel solco della migliore tradizione storiografica tedesca, l'autore esegue in queste pagine una dettagliata radiografia del concetto di antisemitismo, ponendo finalmente in discussione la sua validità - sinora data per scontata o sottointesa quale categoria scientifica a tutti gli effetti.
L'ebreo e l'ebraismo nell'opera di Rembrandt
Anna Seghers
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2008
pagine: 94
Come rappresentò Rembrandt l'ebreo e l'ebraismo? Perché mutò la propria visione nel corso del tempo? Che differenza c'era fra l'ebraismo sefardita e quello ashkenazita nell'Amsterdam di metà Seicento? A tutte queste domande fornisce risposte esaurienti la tesi di laurea del 1924 di Netty Reiling, una giovane studentessa ebrea tedesca che di lì a poco avrebbe assunto lo pseudonimo di Anna Seghers, la grande e celebre scrittrice comunista. Ricorrendo al metodo comparativo, l'autrice ci consegna un minuzioso lavoro critico di storia dell'arte condito da una teoria estetica molto attenta al rapporto fra realtà immaginata e realtà effettiva.
Sull'antisemitismo. Con un'antologia di testi antiebraici
Roberto Piperno
Libro: Copertina morbida
editore: Giuntina
anno edizione: 2008
pagine: 287
La prima edizione di questo libro uscì nel 1964 ("L'antisemitismo moderno", Universale Cappelli), quando il tema era appena tornato alla ribalta con il processo ad Adolf Eichmann, con le innovative decisioni del Concilio Vaticano II e con le nuove ricerche di Renzo De Felice, che ne scrisse la prefazione (qui riprodotta). Il libro voleva rispondere al bisogno di una più diffusa informazione sul tema e contribuire a sradicare le argomentazioni dell'antisemitismo; per questo fu strutturato in modo da legare un'ampia introduzione a una antologia delle voci più significative dell'antisemitismo.
Paul Celan
Israel Chalfen
Libro
editore: Giuntina
anno edizione: 2008
pagine: 200
In Bucovina, provincia orientale dell'ex impero austro-ungarico, nacque nel 1920 Paul Celan, poeta ebreo di lingua tedesca, considerato uno dei massimi lirici del XX secolo. A Czernowitz, capitale della Bucovina, divenuta romena nel 1919, trascorse l'infanzia e gran parte della giovinezza. Durante l'occupazione nazista subì l'internamento in un ghetto e in un campo di lavoro, ma la ferita insanabile fu la deportazione e l'assassinio dei genitori. Con la fine del conflitto mondiale e l'annessione della Bucovina settentrionale all'Ucraina le condizioni di vita degli ebrei sotto il regime comunista s'inasprirono nuovamente. Trasferitosi nel 1945 a Bucarest, vi rimase due anni, tra i più felici e fecondi della sua turbolenta esistenza. Giunto clandestinamente in Austria, soggiornò alcuni mesi a Vienna. Nel luglio del 1948 emigrò a Parigi, dove morì suicida nel 1970. Sulla base di un lavoro di ricerca e di documentazione durato vari anni, Israel Chalfen ripercorre con rigore e fedeltà la prima metà della vita di Celan, la sua dolorosa vicenda umana e intellettuale, risalendo alle radici culturali che ispirarono e permearono la sua densa produzione lirica.