Il Castoro: Il Castoro cinema
Voci del silenzio. La sceneggiatura nel cinema muto italiano
Silvio Alovisio
Libro: Libro in brossura
editore: Il Castoro
anno edizione: 2005
pagine: 442
Negli anni Dieci numerosi scrittori, molto spesso giovani, si avvicinarono al cinema con entusiasmo per "ordire, scrivere, sceneggiare, inscenare soggetti di film", come ricorderà con orgoglio il torinese Arrigo Frusta, uno dei più apprezzati "soggettisti" dell'epoca. Le "voci del silenzio" appartengono proprio a questi sceneggiatori, spesso dimenticati, ma anche agli attori che recitavano sul set seguendo le loro indicazioni e ai "direttori di scena" che le interpretavano più o meno liberamente. Attraverso lo studio degli eccezionali materiali conservati nel Museo Nazionale del Cinema di Torino, l'autore ricostruisce la genesi e l'evoluzione di un mestiere, quello del "soggettista" specializzato, assolutamente nuovo per l'epoca.
John Waters
Vito Zagarrio
Libro: Copertina morbida
editore: Il Castoro
anno edizione: 2005
pagine: 182
John Waters è nato a Baltimora nel 1946. Qui vive tuttora e la città è stata il set di quasi tutti i suoi film. Ossessionato dalla violenza e dagli eccessi, sia nella vita che sullo schermo, inizia a girare film amatoriali in 8 e 16mm coinvolgendo amici e vicini di casa a metà degli anni Sessanta. Col passare degli anni i film diventano sempre più scioccanti e girati con la ricerca voluta del cattivo gusto, fino a raggiungere l'apice con Fink Flamingos, del 1972, protagonista Divine. La satira della cultura popolare, l'assalto frontale ai valori della famiglia borghese, il lampante cattivo gusto nella messa in scena e nelle situazioni che riprende fanno in breve del film un cult.
Derek Jarman
Gianmarco Del Re
Libro: Copertina morbida
editore: Il Castoro
anno edizione: 2005
pagine: 121
Derek Jarman nasce a Northwood (GB) nel 1942 e muore a Londra nel 1994. Regista, pittore, scenografo, scrittore, ha saputo fare della contaminazione tra le diverse discipline artistiche il cardine poetico su cui creare film originali dal grande fascino visivo che lo hanno fatto emergere come uno dei registi indipendenti più geniali degli ultimi venti anni. I suoi film più importanti "Caravaggio", "Edoardo II", "Wittgenstein", pur basandosi sulla vita di personaggi storici, hanno rinnovato il linguaggio cinematografico.
Villi Hermann
Domenico Lucchini
Libro: Copertina morbida
editore: Il Castoro
anno edizione: 2005
pagine: 136
Originario della Svizzera tedesca, dove è cresciuto e si è formato prima di recarsi a studiare cinema a Londra, Villi Hermann, si trasferisce definitivamente in Ticino negli anni Settanta dove si afferma come uno dei più grandi documentaristi europei. Fin dal suo esordio con "Cerchiamo per subito operai, offriamo..." (nel 1977), inizia un percorso artistico del tutto personale in cui il docufiction diventa il mezzo privilegiato per indagare i vari aspetti della realtà elvetica dedicando particolare attenzione alle tematiche sociali specialmente quelle legate al mondo del lavoro e alle lotte degli operai.
Gabriele Salvatores
Luca Malavasi
Libro: Copertina morbida
editore: Il Castoro
anno edizione: 2005
pagine: 176
Il volume è dedicato alla vita e al lavoro del regista Gabriele Salvatores (Napoli, 1950). È uno dei registi italiani più rispettati e amati dalla critica ma anche dal pubblico, che ha conquistato nel 1992 vincendo l'Oscar come miglior film straniero con "Mediterraneo", in cui ha saputo conciliare il tema della guerra con un delicato stile da commedia. Autore teatrale, sceneggiatore dei suoi film, ha al suo attivo 12 lungometraggi, molti dei quali divenuti veri e propri piccoli "cult" tra i quali: "Marrakesch express" (1989), "Turné" (1990), "Puerto escondido" (1992).
Terry Gilliam
Fabrizio Liberti
Libro: Copertina morbida
editore: Il Castoro
anno edizione: 2004
pagine: 191
Terrence Vance Gilliam, detto Terry, nasce nel 1940 nel Minnesota, ma si trasferisce nel 1967 Regno Unito. Compie le prime incursioni nel cinema con i Monty Python, il gruppo comico che segnato in modo indelebile la storia della televisione britannica. Visionario, poetico, estroso, Gilliam nei suoi film ha edificato mondi straordinari sospesi tra realtà e fantasia, malinconici e ironici al tempo stesso. Tra i suoi film Brazil (1985), La leggenda del re pescatore (1991), L'esercito delle dodici scimmie (1996).
Marco Ferreri
Alberto Scandola
Libro: Copertina morbida
editore: Il Castoro
anno edizione: 2004
pagine: 216
Marco Ferreri nasce a Milano nel 1928 e muore a Parigi nel 1997. Autodidatta fiero della sua "non cultura assoluta", ha imposto nel panorama del cinema italiano l'evidenza di uno sguardo visionario, attratto dagli spazi urbani in via di distruzione, dall'orrore delle convenzioni sociali, dalla follia nascosta dietro la maschera del quotidiano. Nel deserto della coppia, istituzione incapace di guarire la solitudine, il corpo si offre alla cinepresa come l'unica, tragica realtà di questa vita. Tra i suoi film: La donna scimmia (1964), Dillinger è morto (1969), La grande abbuffata (1973), L'ultima donna (1976), La carne (1991), Nitrato d'argento (1996).
Gus Van Sant
Alberto Morsiani
Libro: Copertina morbida
editore: Il Castoro
anno edizione: 2004
pagine: 157
Gus Van Sant (Louisville, Usa, 1952), "favorito della luna" e ultimo degli indipendenti, mette in scena storie bizzarre e sovversive e racconti crudeli di giovinezza in cui rifulgono la potenza dissipatrice e il fascino decadente del mito americano. Tra i suoi film: Drugstore Cowboy (1989), Belli e dannati (1991), Da morire (1995), il vincitore di Oscar Will Hunting - Genio ribelle (1997) e il trionfatore di Cannes Elephant (2003).
Jean Vigo
Maurizio Grande
Libro: Libro in brossura
editore: Il Castoro
anno edizione: 2004
pagine: 128
Jean Vigo (1905 - 1934), una vita immersa nell'alone della leggenda. Il cinema era nato ieri, ma lui si rifiutava di giocarci "come quel papà che bamboleggia col suo bimbo per farsi capire meglio". Ha raccontato l'infanzia e l'amore tra rivolta e avanguardia. Solo 4 film, una morte prematura e due cult-movie: Zéro de conduite (1933), L'Atalante (1934).
Robert Bresson
Adelio Ferrero, Nuccio Lodato
Libro: Copertina morbida
editore: Il Castoro
anno edizione: 2003
pagine: 176
Robert Bresson (Bromont-Lamothe 1907 - Parigi 1999), è stato forse il più schivo uomo di cinema del secolo scorso, intento a misurarsi con se stesso - e le questioni espressive e produttive - nel modo più libero e intransigente. Analista incomparabile dell'interiorità e dei temi più alti per l'umana presenza (il Male, la sofferenza del vivere, l'inesplicabilità del tutto) ha condotto sui di sé e la sua opera un lavoro progressivo di selezione e spoliazione stilistica, unico e inconfondibile nel panorama mondiale. Il volume ripercorre le sue opere cinematografiche e riporta numerosi dati e notizie, accompagnati da un'analisi critica.
Gianni Amelio
Manuela Martini
Libro: Copertina morbida
editore: Il Castoro
anno edizione: 2003
pagine: 190
Nato a S. Pietro Magisano, Catanzaro, nel 1945. Si forma negli anni Sessanta come aiuto regista ed esordisce alla regia all'inizio del decennio successivo con "La fine del gioco" (1970) un film sperimentale a basso budget. Nel 1982 viene presentato a Venezia "Colpire al cuore", un'intensa e personale storia di terrorismo. Dopo "Porte aperte" (1990), la consacrazione avviene con "Il ladro di bambini", Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes 1992: il film è un viaggio in un'Italia povera e degradata in cui un giovane carabiniere deve accompagnare in istituto una bambina fatta prostituire dalla madre e il fratellino di lei. "Così ridevano" (1998, Leone d'oro al Festival di Venezia), scandito in sei capitoli, è la dolorosa storia di due fratelli siciliani emigrati a Torino fra gli anni Cinquanta e gli anni Sessanta, in cerca di un riscatto sociale che non riusciranno a ottenere. Nel 2004 anche "Le chiavi di casa" viene presentato in concorso al Festival di Venezia.

