Il Saggiatore: Opere e libri
Bitches brew. Genesi del capolavoro di Miles Davis
Enrico Merlin, Veniero Rizzardi
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2009
pagine: 318
19 agosto 1969. Mentre si ripulivano i prati di Woodstock, Miles Davis portò in studio un'"orchestra" senza precedenti: tredici solisti con chitarre e tastiere elettriche, quattro percussionisti, un clarinetto basso, un sax soprano. Con qualche appunto sulla carta e dopo solo una serata di prove, in tre mattine si registrò un disco la cui portata storica fu subito chiara. Fin dalla sua pubblicazione, "Bitches Brew" ridefinì il campo della musica contemporanea e influenzò intere generazioni di musicisti e di ascoltatori. Era ancora "jazz"? Molti parlavano del capostipite di un nuovo genere musicale che fondeva le sottigliezze improvvisative del jazz con l'energia del rock. Ma la vera, inaudita novità stava nelle proporzioni, nel respiro formale di brani insolitamente estesi per venti e più minuti, frutto di un sapientissimo lavoro di postproduzione. Visionario, psichedelico, progettato come un'opera musicale innovativa e allo stesso tempo pianificato come un grande successo commerciale, "Bitches Brew" fu il risultato di una serie di esperimenti durati alcuni anni, durante i quali la visione artistica di Miles entrò in una fruttuosa tensione con gli interessi del suo editore, ma potè contare sempre sulla sottile mediazione del produttore-compositore Teo Macero. Consultando per la prima volta un corposo materiale d'archivio, e grazie all'accesso ai nastri di lavoro conservati presso la Columbia, Enrico Merlin e Veniero Rizzardi ricostruiscono la genesi dell'album.
Le età del jazz. I contemporanei
Claudio Sessa
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2009
pagine: 288
Scorre via con l'intensità di un brano musicale "Le età del jazz", il saggio con cui Claudio Sessa disegna il quadro della musica jazz degli ultimi decenni. Straordinariamente aperta a ogni forma di sperimentalismo, l'epoca contemporanea viene spesso ignorata nelle storie del jazz. Da Wynton Marsalis a Brad Mehldau, da Steve Coleman a Dave Douglas, senza dimenticare gli sviluppi dei musicisti più creativi delle precedenti generazioni, Claudio Sessa riempie questo vuoto riportando in un quadro generale le varie sfaccettature di una realtà musicale ricca di tendenze e personalità. Lasciando sempre sullo sfondo il mondo americano, che ha contraddistinto la nascita di questo genere musicale, "Le età del jazz" analizza la scena attuale da molteplici punti di vista. Si aprono così porte nascoste dietro le quali il lettore scorge alcune importanti peculiarità del jazz: con l'attenzione verso la tradizione americana e l'esperienza accademica del Vecchio continente acquistano importanza anche le radici popolari delle molte etnie approdate nel Nuovo mondo. Attraverso l'analisi dell'integrazione tra stili e tradizione, questa indagine mette a confronto il manierismo dei giovani leoni degli anni ottanta con l'eclettismo di coordinate stilistiche appartenenti a parametri di epoche storiche diverse, fino ad analizzare il valore delle strumentazioni elettroniche.
Miles live e in studio. Quattordici album fondamentali
Richard Cook
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2008
pagine: 348
Pincipe delle tenebre, angelo diabolico del jazz, instancabile, rabbioso Miles. Artista lontano dai compromessi, cercò di rivoluzionare la musica seguendo un proprio demone che pretendeva di ascoltare solo se stesso. Sono trascorsi quasi vent'anni dalla sua morte, ma Miles Davis continua a essere l'incarnazione del jazz moderno, inteso come forma musicale misteriosa, esotica e lontana da qualsiasi definizione. Senza scadere nell'agiografia, attraverso quattordici punti cardine delle sue incisioni discografiche Richard Cook scandisce i momenti della ricerca di Miles, della sua rincorsa a una musica ogni volta diversa, passando dal bebop al modale al jazz-rock. L'autore alza il sipario sulle session del trombettista svelando l'alchimia che veniva a crearsi in sala d'incisione e sul palco, gli scontri e le amicizie che portavano alla scelta dei musicisti e alla composizione dei brani. Da Birth Of the Cool a Miles Davis & Quincy Jones Live at Montreux, passando attraverso successi come Kind Of Blue e Nefertiti, in ciascun capitolo Cook focalizza l'attenzione sulla realizzazione di un singolo disco e, tra registrazioni live e in studio, ci fa scoprire l'abilità con cui il musicista cambiava approccio a seconda che stesse suonando in un locale notturno oppure dovesse affrontare un paziente lavoro in sala d'incisione. Miles, definito il Picasso del jazz per la capacità di dare vita a molteplici espressioni artistiche, non aveva però in comune con il pittore la gioia di vivere.
L'anno più felice della mia vita. Un viaggio in Italia (1954-55)
Alan Lomax
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2008
pagine: 237
Nel luglio del 1954 Alan Lomax arrivava in Italia con l'intento di fissare su nastro magnetico la straordinaria varietà e bellezza delle musiche della tradizione popolare italiana. Sette mesi di lavoro di ricerca sul campo e oltre duemila registrazioni raccolte: un vero e proprio viaggio di scoperta, dal nord al sud della penisola, a fianco del grande collega italiano Dietro Carpitella. Appassionato di fotografia, Lomax documentò l'inchiesta con numerosi scatti. Questo libro è una selezione di oltre duecento fotografie, commentate dalle parole dello stesso Lomax tratte dai suoi saggi, dai taccuini di viaggio e dalle trasmissioni radiofoniche condotte alla BBC.
Il circo nell'arte. Dagli arlecchini di Picasso al fachiro di Cattelan
Arianna Di Genova
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2008
pagine: 215
Il mondo del circo è un universo denso di contraddizioni, sempre in bilico fra meraviglia e desolazione, polvere e stelle, angeli e demoni. Una particolarissima "piazza" che accoglie sotto il suo tendone a strisce artisti itineranti di ogni genere: acrobati, fachiri, clown, domatori, freaks. Individui che mettono in gioco la loro incolumità spingendo il corpo oltre i limiti del possibile. È per questo motivo che il mondo del circo ha da sempre esercitato sugli artisti un fascino irresistibile: personaggi come Picasso, Cocteau, Kirchner, Seurat o Léger, che nelle loro opere hanno fatto razzie delle sue figure d'appartenenza - giocolieri, cavallerizze, saltimbanchi, trapezisti, pagliacci. Il circo ha fornito gli strumenti necessari per scalzare i precetti d'accademia novecenteschi e ha operato una rivoluzione del linguaggio, portando in scena un sogno comune a pubblico, poeti e pittori: quello di essere catapultati fuori dalla banale realtà.
Scritti in mostra. L'avanguardia come zona. 1958-2008
Fabio Mauri
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2008
pagine: 350
II percorso artistico di Fabio Mauri è sempre stato caratterizzato da un'originale ed eclettica ricerca formale indirizzata verso la sperimentazione di molteplici linguaggi visivi. Dopo un esordio proto-pop e neo-dadaistico, il suo lavoro ha progressivamente messo a fuoco problematiche legate alla denuncia dell'autoritarismo e delle manipolazioni ideologiche, sottolineando e stimolando la consapevolezza della responsabilità individuale nel contesto storico. Questa antologia riunisce ricordi personali, testi di performance e scritti dedicati ad amici e intellettuali come Luigi Pirandello, Pier Paolo Pasolini e Lea Vergine, oltre a prefazioni alle mostre personali realizzate negli ultimi decenni e riflessioni politiche, sociali, artistiche e letterarie.
Il cinema secondo Hitchcock
François Truffaut
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2008
pagine: 311
Definito dalla critica "il più divertente libro di cinema che sia mai stato scritto", questo lunghissimo dialogo tra i due grandi registi si svolge in un'appassionante interrogazione sull'arte cinematografica, sul suo linguaggio, la sua strategia, le leggi che presiedono al montaggio, al taglio delle inquadrature, al succedersi delle sequenze, alla tecnica narrativa. Un discorso in apparenza semplice, interamente affidato alla consapevolezza artigianale del "fare", tra le cui righe si staglia la precisa coscienza, in entrambi, di possedere strumenti speciali, di potere collocare il proprio lavoro al di fuori dell'"impero del verosimile", in territori governati da altre leggi, dove intere generazioni di spettatori e cineasti li hanno seguiti imparando ad amare il cinema.
A love supreme. Storia del capolavoro di John Coltrane
Ashley Kahn
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2007
pagine: XXIII-261
Pochi album hanno avuto l'influenza, la risonanza e il successo durevole di "A love supreme", dimostrando che il jazz può essere una forma universale di esplorazione spirituale. Ashley Kahn ne ricostruisce con passione processi creativi e session musicali, includendo anche notizie biografiche e una descrizione del contesto culturale degli anni Sessanta e delle innovazioni rivoluzionarie che lo caratterizzarono. Questo album racchiude tutta la spiritualità dei gospel, unita alla più alta forma di sperimentazione musicale. Scritto con la collaborazione della famiglia di Coltrane, il libro attinge a oltre un centinaio di testimonianze, tra cui quelle di celebri musicisti, come il batterista Elvin Jones e il pianista McCoy Turner.
Kind of blue. New York, 1959. Storia e fortuna del capolavoro di Miles Davis
Ashley Kahn
Libro: Copertina rigida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2007
pagine: 222
Kind of Blue è una pietra miliare nella storia musicale del '900 e le sue note sono la miglior risposta che si possa dare a chi chiede cosa sia il jazz. Il libro di Kahn racconta la storia di questo leggendario album, apre le porte dello studio della Columbia, sulla trentesima strada di New York e ridà vita ad una giornata di primavera del 1959, quando Miles Davis ed il suo sestetto cominciarono a registrare. Dalle pagine di Kahn, attraverso le parole di Bill Evans, di John Coltrane e degli altri musicisti si partecipa alla nascita di un capolavoro, in mezzo ad artisti che suonano, discutono e cercano nuove strade ma che ancora non percepiscono la portata storica di quello che stanno facendo.
Lady Day. La vita e i tempi di Billie Holiday
Julia Blackburn
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2007
pagine: 349
A quasi cinquant'anni dalla morte, Billie Holiday rimane una delle voci indimenticabili nella storia della musica del ventesimo secolo, e un'icona della cultura afroamericana. Julia Blackburn conosce Billie Holiday a quattordici anni, quando, a una festa organizzata dalla madre nella swinging London, si rifugia in un angolo della stanza ad ascoltare un album intitolato A Billie Holiday Memorial. E quel disco segnerà un destino. Quarant'anni dopo accede al materiale raccolto negli anni settanta da un'altra giovane appassionata, Linda Kuehl: più di 150 interviste ad amici, musicisti e collaboratori di Billie Holiday che narrano, con voce a tratti commossa e a tratti impietosa, la sua vita tormentata. Dai protagonisti della scena newyorkese a cavallo tra gli anni trenta e quaranta come Lester Young e Tallulah Bankhead, alle amiche d'infanzia come Mary "Pony" Rane, che condivise con Billie l'esperienza del riformatorio, al marito e manager Louis McKay, questi innumerevoli ricordi compongono il ritratto di una donna fragile ma al tempo stesso irresistibile, orgogliosa e travolgente. Sullo sfondo la discriminazione nella Baltimora degli anni venti, la New York degli speakeasy durante il proibizionismo, le fumerie di oppio, il Cotton Club, l'Apollo e gli altri locali di Harlem, i gangster e la caccia alle streghe da parte dell'FBi in un racconto corale che termina con una performance memorabile, davanti alle telecamere della CBS, poco prima della scomparsa di Lady Day.
L'opera in CD e video. Guida all'ascolto di tutte le opere liriche
Elvio Giudici
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2007
pagine: 2417
In questa guida i compositori si succedono in ordine alfabetico e, nell'ambito di ogni autore, le opere sono disposte in ordine cronologico. Di ogni opera sono enunciati il titolo in italiano, seguito da eventuale titolo originale in lingua straniera, librettista, luogo e data della prima esecuzione e personaggi. Di ogni incisione, elencata seguendo l'ordine cronologico per anno d'esecuzione, vengono riportati data di registrazione, cantanti, coro, orchestra, direttore, regista per i video, casa discografica, numero dei cd e giudizio sintetico espresso in stelle. Ogni giudizio è poi motivato da una recensione critica, nella quale Giudici esamina sia l'esecuzione in sé che gli aspetti tecnici della registrazione. Completa il volume un indice dei nomi e delle opere. L'opera è aggiornata al 2006.
The house that Trane built. La storia della Impulse Records
Ashley Kahn
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2007
pagine: 340
Negli anni Sessanta, l'Impulse Records rappresentò per molti musicisti un sogno impossibile che diventava realtà: un'etichetta importante era finalmente disposta ad avventurarsi nell'imprevedibile evoluzione creativa del jazz. Quel momento rappresentò uno dei rari casi in cui grande arte e risultati commerciali si incontrano, rendendo possibile la realizzazione di mitici album d'avanguardia divenuti leggendari anche per la ricercatezza e lo stile delle copertine. Con un artista di punta del calibro di John Coltrane, l'Impulse fu una delle etichette musicali più innovative e durevoli: dopo l'età dell'oro dei primi anni Sessanta, abbracciò la psichedelia e produsse dischi pionieristici dove jazz e rock si incontravano. Il libro racconta vent'anni di trionfi artistici e di successi commerciali dalla viva voce di musicisti, dirigenti e produttori. Di particolare interesse l'analisi di trentasei LP come "The Black Saint and the Sinner Lady" di Charles Mingus, "Chapter One: Latin America" di Gato Barbieri e "Translinear Light" di Alice Coltrane.