Jaca Book: Illustrati. Arte mondo
Anno mille. L'arte in Europa dal 950 al 1050
Liana Castelfranchi Vegas
Libro: Libro rilegato
editore: Jaca Book
anno edizione: 2018
pagine: 239
Il passaggio fra il primo e il secondo millennio è uno straordinario periodo di creatività nella storia Europea per ragioni letterarie, culturali, religiose, e risulta un vero e proprio spartiacque dal primo al secondo Medioevo. Nella storia dell'arte, in particolare, l'impero ottoniano, sostituendosi con efficacia alla pretesa unificatrice carolingia, diviene il centro e il motore delle novità artistiche dell'epoca. Sull'asse Germania-Lombardia si sviluppa infatti una corrente artistica di alto profilo, stilizzata e colta, che dà vita a notevoli cambiamenti nell'architettura e nelle arti minori. Basti pensare alle chiese di San Ciriaco a Gernrose, San Michele di Hildesheim o alla rotonda del duomo vecchio di Brescia, o, ancora, agli affreschi superstiti della Majestas Domini nella Basilica di San Vincenzo a Galliano, vicino a Cantù. E soprattutto alle numerose miniature, agli oggetti di culto, ai simboli del potere frutto della ricchissima committenza imperiale, in cui, oltre all'evidente influsso di Bisanzio, sono tangibili, in nuce, i segni di una nuova sensibilità e di un nuovo gusto propriamente occidentali. Il volume non tralascia le testimonianze artistiche del regno di Francia, con i tesori orafi di Conques e con Cluny, il monastero che all'epoca era in grado di rivaleggiare nella cristianità con Roma per magnificenza e importanza; pone in risalto l'inventiva dei centri inglesi di Winchester e Canterbury, o di Saint-Omer nelle Fiandre; infine affronta l'architettura sincretica della Spagna del Nord e l'invenzione delle Apocalissi e dei Beati negli scriptoria monastici iberici. Sono tasselli preziosi che si combinano sapientemente per delineare il momento storico che darà all'Europa la sua prima arte universale: il Romanico.
Scritto nel West. Revisited
Wim Wenders
Libro: Libro rilegato
editore: Jaca Book
anno edizione: 2018
pagine: 100
Alla fine del 1983 prima di iniziare le riprese di "Paris, Texas", Wim Wenders viaggia per mesi attraverso il West americano, dal Texas all'Arizona, dalla California al New Mexico, munito della sua Makina-Plaubel 6x7. Wenders si lascia catturare dalla straordinaria vastità e bellezza di un paesaggio imbevuto di luce e di colore, sperando di «migliorare la mia comprensione, la mia sintonia con quella luce, quel paesaggio». Lo sguardo professionale del regista e la meraviglia dell'europeo che nel West cerca di cogliere la terra originaria del "sogno americano" costituiscono il fascino di questa raccolta di immagini, singolare e irripetibile. Nel 2001 Wenders torna nella sonnolenta cittadina di Paris e scatta nuove fotografie, questa volta con una Fuji 6x4,5. È la testimonianza di una fascinazione rimasta intatta, un viaggio dell'artista nei propri ricordi. Si aggiunge un nuovo essenziale capitolo al classico Scritto nel West, ora Revisited. Con il poscritto dell autore "I like Paris in the winter".
Serbia medievale
Sima Cirkovic
Libro: Libro rilegato
editore: Jaca Book
anno edizione: 2018
pagine: 271
I mille anni del processo di cristianizzazione serba sono un capitolo significativo nella storia dell'evangelizzazione degli slavi. In particolar modo il Medioevo, che ha rappresentato il momento in cui l'identità serba ha sviluppato i suoi fondamenti politici, sociali, filosofici e artistici. Fondamenti che non hanno perso forza anche dopo la conquista ottomana della fine del XIV secolo, ma che, anzi, hanno nutrito nei secoli la coscienza collettiva del popolo serbo e la lotta per una cultura indipendente. Attraverso una documentata e completa indagine, Sima Cirkovic traccia le linee guida peculiari della storia di questi secoli, mostrandoci come i grandi monasteri, i dipinti, i gioielli e le miniature di questo periodo siano strettamente connessi agli approdi della letteratura e delle arti minori, esempi tra i più vivi e tangibili, ancora oggi, dell'impronta di societas cristiana lasciata dal popolo serbo sull'Europa, dall'Adriatico fino agli Urali.
Arte moderna
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2018
pagine: 251
L'arte moderna in Occidente — il termine stesso "arte moderna" è occidentale — inizia convenzionalmente con il Quattrocento grazie alle straordinarie espressioni artistiche in Italia e nelle Fiandre, accompagnate da quella temperie culturale che chiamiamo "Umanesimo". La decisione di affidare ad autori diversi i vari secoli segue l'abitudine in storia dell'arte di riferirsi al "Quattrocento", "Cinquecento", "Seicento" ecc. per identificare periodi dell'evoluzione degli stili. Confidiamo che questo metodo, oltre a garantire autori di particolare competenza e verve, permetta anche, a seconda dei periodi, quel cambiamento di tono che può rendere la lettura più accattivante e il contenuto più imprevedibile. L'operazione era partita da un progetto più vasto che non comprendeva la sola arte moderna; ma la felicità del risultato, riguardo al periodo che dalla fine del Medioevo ci conduce al Ventesimo secolo, ci ha consigliato di realizzare una pubblicazione sulla modernità. Con il Rinascimento e l'epoca barocca, l'arte dell'Europa Occidentale è accolta in Russia che, pur non dimenticando l'icona, ospita architetti e artisti italiani e di altri Paesi. La Russia, all'inizio del Ventesimo secolo, contribuirà con le avanguardie allo sviluppo dell'arte contemporanea. Nel Novecento l'arte moderna si internazionalizza completamente e ad un tempo si formano più epicentri rispetto alla sola Europa.
Francesco e la rivoluzione di Giotto
Engelbert Grau, Raoul Manselli, Serena Romano
Libro: Libro rilegato
editore: Jaca Book
anno edizione: 2018
pagine: 240
Il volume ci conduce davanti a san Francesco, ai francescani delle origini e alla rivoluzione artistica di Giotto che, divenendo il pittore di Francesco e dei francescani, ha fatto seguito a quella rivoluzione spirituale e culturale che il santo aveva promosso. I testi di Engelbert Grau e Raoul Manselli costituiscono ormai due classici di riferimento per introdursi all'operato di Francesco e ai passi fondamentali del nuovo ordine religioso, che in breve tempo sarà presente nelle città d'Europa. Il testo di Serena Romano rappresenta una sintesi inedita di come l'arte di Giotto sia divenuta l'espressione figurativa della realtà religiosa e sociale che si stava affermando e, nel contempo, abbia aperto la strada a un nuovo straordinario capitolo della storia dell'arte.
Vaticano barocco. Arte, architettura e cerimoniale
Martine Boiteux, Alberta Campitelli, Nicoletta Marconi, Lucia Simonato, Gerhard Wiedmann
Libro: Libro rilegato
editore: Jaca Book
anno edizione: 2025
pagine: 352
Se si può ritenere che il 18 novembre 1593, giorno in cui venne issata la croce sulla sommità della lanterna della cupola di San Pietro, rappresenti simbolicamente la data di nascita del Barocco vaticano, dobbiamo concordare con quanto sostenuto dagli autori del volume, cioè che le radici di questo nuovo corso dell’arte romana debbano ricercarsi nel Concilio di Trento e nella nuova, diversa spiritualità che ne derivò. Non a caso le cerimonie politiche e religiose, le sontuose e sorprendenti macchine effimere che venivano innalzate nei giorni di festa, rispondevano a una nuova esigenza: separare i luoghi della “politica” da quelli del “sacro”. Il filo conduttore del nuovo stile che si andava definendo nei cerimoniali e perfino nel disegno dei giardini era “il diverso” e “il sorprendente”. L’idea stessa di Chiesa nata dal Concilio di Trento e i complessi cerimoniali politici e liturgici cinque-seicenteschi si concretizzarono in montagne di travertino scolpite dalla luce e dall’ombra, marmi colorati e bronzo plasmati da artisti geniali; si definì, così, un complesso, quello Vaticano, che pur articolato in fabbriche distinte per cronologia e tipologia risulta essere fortemente unitario nella concezione e nei significati (religioso, politico e diplomatico) che da allora ha assunto agli occhi del mondo. Fu proprio questa impresa edificatoria a generare un nuovo ed esaltante periodo dell’arte moderna, che non solo condizionò lo sviluppo della città eterna, ma che seppe creare nel nascente Barocco l’ultimo grande e unitario stile artistico-culturale della cristianità.
Le prime immagini cristiane
Mahmoud Zibawi
Libro: Libro rilegato
editore: Jaca Book
anno edizione: 2025
pagine: 322
Verso il 30 d.C. un fenomeno sconvolge il contesto antropologico, religioso e sociale del Medio Oriente e dei paesi mediterranei; si fa avanti infatti un gruppo di dimensioni sempre crescenti in nome di Gesù di Naza-reth, il Christos, «unto», il consacrato (At 11,26). Luca sintetizza così il comportamento della prima comunità di fedeli: devoti all'insegnamento degli apostoli, si distinguono per la comunione fraterna, la frazione del pane e la preghiera (At 2,42-44; 46-48). Il redattore degli Atti racconta anche della frequentazione quotidiana del Tempio, dove il raduno avviene sotto il portico di Salomone (At 5,12). Nel documento Gerusalemme è considerata il primo centro di diffusione della nuova religione, ma altre comunità si formano rapidamente in Galilea. Con la prima persecuzione scatenata dagli ebrei viene organizzata la dispersione e le conversioni si moltiplicano. La più eclatante è quella di Saulo di Tarso che diventa fervente apostolo della missione cristiana fra i pagani. Nel 111 d.C. Plinio il Giovane invia una missiva all'imperatore Traiano, in cui lo informa di una situazione da lui riscontrata in Bitinia, nel nord dell'Asia Minore: i templi sono deserti e, sia nelle città, sia nelle campagne, scarseggiano i clienti nelle botteghe dei macellai, dove la carne deve essere preventivamente consacrata con un rituale preparatorio ai sacrifici. Responsabili della situazione sono i membri di una associazione, chiamati cristiani.
Le religioni e l'arte
Julien Ries, Michel Delahoutre, Jean Varenne, Jacqueline Lafontaine-Dosogne, Olivier Clément
Libro: Libro rilegato
editore: Jaca Book
anno edizione: 2025
pagine: 216
Fin dall'epoca preistorica, l'esperienza artistica, con le sue costruzioni e le sue immagini, ha rivelato il cuore di ogni cultura. L'uomo è "homo simbolicus": nelle architetture come nei dipinti, siano essi grandi affreschi o piccole icone, si palesa il sacro, e l'arte diventa specchio dell'antropologia culturale e religiosa di una realtà storica. Il volume, grazie a testi di famosi studiosi e un corredo illustrativo affascinante e coerente, immerge il lettore in mondi artistici e religiosi che hanno segnato l'evoluzione dell'intera umanità. Al comune denominatore dell'"homo religiosus" fa da contrappunto la varietà di narrazioni mitiche e lo sfociare in diversità di immaginari estetici impressionanti, che possono essere messi in relazione proprio tramite la costante produzione di simboli che accomunano le culture. Un libro nel segno della pace e dell'interculturalità, l'esperienza estetica e l'esperienza religiosa colte in rapporto nella preistoria, nell'induismo, nel buddhismo e nel cristianesimo.
L'arte dei gesuiti. Nella storia e nel mondo
Libro: Libro rilegato
editore: Jaca Book
anno edizione: 2025
pagine: 320
Il paradosso dell’arte dei gesuiti sta nella partenza pauperista della loro prima sede che si trasforma nel clangore della teatralità barocca, a Roma e in tutto il mondo. Per la prima volta vari studiosi, su richiesta di Jaca Book e de «La Civiltà Cattolica», hanno realizzato un itinerario nell’arte promossa dai gesuiti, dal Cinquecento ai nostri giorni. La prima opera che fa la storia dell’architettura dei gesuiti è il Collegio Romano, tanto imponente, quanto spoglio e rigoroso. Come si passa, nella stessa Roma, da quel sobrio rigore ai soffitti scenografici delle chiese del Gesù e di Sant’Ignazio? La risposta è in quanto avvenne fin da subito nella vita dello stesso Collegio, vale a dire l’insegnamento tramite il teatro. È proprio per insegnare che i gesuiti, da Roma a Città del Messico fino a Macao in Cina, saranno maestri nel creare la teatralità barocca, una teatralità che invase l’intera Europa, dalla Penisola iberica al Baltico. Facendosi poi duttile alle varie culture incontrate nei nuovi mondi delle Americhe e dell’Estremo Oriente. Se in Italia il grande maestro degli affreschi fu Andrea Pozzo, nei vari Paesi maestranze locali caratterizzarono la creatività della Compagnia di Gesù: la cromia delle chiese dell’altopiano del Messico con la memoria dei simboli e dei miti precolombiani è impensabile per chi ammira la facciata della Chiesa del Gesù di Roma.
Benedetto. L'eredità artistica
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2024
pagine: 456
Mentre è inconcepibile pensare alla storia della cultura e della religiosità europea senza il contributo dei benedettini, è meno ovvio riconoscere, nei 1.500 anni trascorsi da Benedetto, le numerose stagioni artistiche nelle quali il fattore culturale benedettino è stato fondamentale. Oggi non è più in uso la formula "arte benedettina", come se Benedetto fosse stato all'origine di un movimento artistico in senso proprio. È invece riconosciuto che nessun altro avvenimento ha influenzato le arti occidentali con tanta forza e in ondate successive come il fenomeno benedettino. Il volume tratta diverse stagioni artistiche, passi fondamentali, nella storia dell'arte occidentale. Con Benedetto, la scelta dello spazio monastico non racchiuso in se stesso diviene modello per il monachesimo occidentale. La riforma di Cluny segna l'esplosione dell'arte romanica europea. Poco dopo, a cavallo tra il romanico e il gotico, la riforma di Bernardo fa nascere l'arte cistercense. In età barocca, i benedettini danno la loro impronta monastica e artistica alla riforma cattolica, soprattutto in Europa centrale e in Brasile. Nel XIX secolo, alle arti sacre accade come all'esperienza monastica: sono respinte in una sorta di esilio nell'Europa liberale e borghese. Sul finire del secolo, tuttavia, la scuola artistica benedettina di Beuron getta ponti verso l'art nouveau e la modernità. Infine, l'età contemporanea vede nascere splendidi edifici, legati alla committenza di monasteri e spesso per opera di architetti benedettini.