La Tartaruga (Milano): Narrativa
Gli alti e bassi di Biancaneve
Emma Dante
Libro: Libro rilegato
editore: La Tartaruga (Milano)
anno edizione: 2012
pagine: 50
Età di lettura: da 10 anni.
Lo sguardo di Lily
Margaret Forster
Libro: Copertina morbida
editore: La Tartaruga (Milano)
anno edizione: 2012
pagine: 566
1844, la giovane Lily Wilson, figlia di una povera vedova di Newcastle, trova lavoro presso la famiglia della poetessa Elizabeth Barrett, di cui diventa cameriera personale. Nella casa di Wimpole Street ogni aspetto della vita famigliare è controllato dal dispotico Mr Barrett, che proibisce alle figlie persino di sposarsi. Elizabeth, affetta da tubercolosi, che per lenire i dolori fa uso di oppiacei, vive quasi sempre reclusa nella sua stanza, ma Lily viene attratta dalla sua intelligenza e, specialmente, dalla forza della sua poesia e delle emozioni che questa le suscita. Nasce una grande confidenza tra le due donne e Lily, a conoscenza della corrispondenza fra Elizabeth e Robert Browning, già affermato poeta, sarà testimone del loro amore, complice del loro matrimonio segreto e della fuga clandestina fino all'arrivo a Firenze. Nonostante le umili origini, Lily vivrà in un ambiente alto borghese, visiterà Londra e Parigi, apprezzerà le poesie di Robert ed Elizabeth dimenticando quasi la sua solitudine. La poetessa dal canto suo troverà in Lily non solo una governante e un'infermiera, ma anche una dama di compagnia, una confidente che le sarà vicina in ogni crisi: dal lutto per la perdita di due bambini alla gioia della nascita dell'unico figlio Pen, dal trionfo letterario ai giorni difficili, quando non sarà nemmeno in grado di alzarsi dal letto... Un romanzo sullo sfondo dell'epoca vittoriana che l'autrice rievoca con grande realismo.
Tramonto sull'Hacienda Cortés
M. Gloria Aragona Pignatelli Cortes
Libro: Libro in brossura
editore: La Tartaruga (Milano)
anno edizione: 2011
pagine: 280
1920, Messico. Il principe Antonio Aragona Pignatelli Cortés, diretto discendente del conquistatore Hernán Cortés e facoltoso proprietario terriero, si è trasferito da Roma a Cuernavaca, nell'Hacienda di famiglia cadente e abbandonata, per amministrare i loro possedimenti. Famoso per suscitare grandi passioni nelle donne, viene stregato per la prima volta in vita sua da una ragazza, Beatrice Molyneaux, con la sua indomita bellezza - gli occhi scuri, il sorriso luminoso, il corpo flessuoso - la sua intelligenza e l'alone di mistero che la circonda. Per Antonio è impossibile dimenticarla, la desidera e, abituato a ottenere tutto ciò che vuole, la corteggia ossessivamente fino a chiederla in moglie. Beatrice, giovane e ingenua studentessa americana, ricambia il suo amore e, convinta di aver trovato il principe azzurro, accetta di sposarlo. Tutto sembra perfetto e lei non potrebbe essere più felice. Apparentemente affabile e gentile, Antonio si rivela un uomo imprevedibile, perennemente insoddisfatto, incline agli eccessi e alla prepotenza. Sarà solo grazie alla sua forte volontà, all'amore per i campesinos e i più bisognosi, nonché all'amicizia e all'affinità elettiva con la sorella di Antonio, Mariettina, sua alleata, e alle visioni del mistico e veggente Hernán Diaz, che Beatrice non perderà la sua passione per la vita, restando la ragazza che "sapeva tutto dei cavalli e delle stelle"...
Colori e anni
Margit Kaffka
Libro: Libro in brossura
editore: La Tartaruga (Milano)
anno edizione: 2011
pagine: 298
Magda Pórtelky, giunta alla soglia dei cinquant'anni, ripercorre la propria vita. I nobile famiglia ungherese, orfana di padre sin dalla tenera età, vive con la madre e i di fratelli nella casa della nonna, in una cittadina di provincia moralista e regolata da seve: norme patriarcali. Dalla bellissima madre una vedova spregiudicata, impara l'uso del corpo come strumento di seduzione, esercitandosi con civetteria davanti allo specchio. Il suo debutto in società avviene in occasione di un grande ballo, che vedrà tutti l.aristocratici e i ricchi presenti inchinarsi allo splendore delle due donne. Innamoratasi del nobile Endre, è però costretta a sposare un insignificante ma benestante avvocato. Insoddisfatta, si ostina a mantenere lo stesso elevato tenore di vita portando così il marito, dopo la nascita di un bimbo, verso una tragica morte. Il figlio le verrà sottratto dai nonni paterni e Magda si ritroverà sola, seppur ancora giovane e bella, scatenando con il suo comportamento pettegolezzi e maldicenze. Un secondo matrimonio porrà fine tutto ciò, ma si rivelerà un disastro: Magda diventerà serva del marito. Da questo ennesimo fallimento affiorerà una nuova donna madre consapevole e attenta di tre bambini a cui insegnerà quanto sia importante l'indipendenza economica, che si può raggiunger solo con lo studio e il rispetto di se stesse. Le basi per una reale emancipazione.
Ingannata con dolcezza. Un'infanzia a Bloomsbury
Angelica Garnett
Libro: Libro in brossura
editore: La Tartaruga (Milano)
anno edizione: 2011
pagine: 191
Figlia di Vanessa Bell - sorella di Virginia Woolf - Angelica Garnett trascorre la sua infanzia a Gordon Square, il cuore di Bloomsbury, e a Charleston, nella casa di campagna, ora monumento nazionale, che la madre e il padre Duncan Grant avevano riempito di quadri e oggetti d'arte da loro creati. Era un paradiso effimero pieno di delizie e di enigmi, intessuto dalle mani delicate della complessa ed elusiva Vanessa. Angelica, quasi imprigionata da un incantesimo, sposa giovanissima David Garnett, un tempo amante di suo padre. "Ingannata con dolcezza" è una sorta di autobiografia scritta per esorcizzare i fantasmi del passato: Angelica cresce in un ambiente stimolante ed elitario, da cui però si sente esclusa. È anche la storia del rapporto tra una madre possessiva e una figlia in cerca della propria identità e della propria indipendenza. Nessuno avrebbe potuto dipingere un ritratto più emozionante e contraddittorio di Vanessa Bell e dell'era di Bloomsbury, di quel magico momento che aveva visto l'intreccio di tante personalità intente a inventare insieme, giorno per giorno, un modo di vivere e di creare che rispondesse ai loro desideri e alla loro genialità.
I diari della matrigna
Fay Weldon
Libro: Libro in brossura
editore: La Tartaruga (Milano)
anno edizione: 2010
pagine: 217
Sappho è incinta di cinque mesi quando lascia il marito Gavin e si presenta a casa della madre Emily con una borsa piena di documenti. "Lì ci sono i miei diari. Nascondili ma per favore non leggerli." Poi si rende irreperibile. Emily è preoccupata, ma da esperta psicanalista non chiede altro che immergersi nei diari della figlia per scoprire il motivo della sua fuga ripercorrendone la vita. Cresciuta all'ombra di un padre scomparso misteriosamente e con una madre che, anziché abbracciarla, prende appunti sul suo sviluppo psico-sessuale, Sappho se ne va di casa appena è in grado e si iscrive all'accademia di arte drammatica dove conosce Isolde, famosa drammaturga ma, soprattutto, prima moglie di Gavin. Quando accetta di trasferirsi da lei tutto cambia: si ritrova ad accudire i suoi figli e diventa la sua assistente (senza mai ricevere alcuna gratificazione), fino a quando Isolde si ammala gravemente e, poco prima della sua morte, Sappho, dopo un frettoloso rapporto sessuale con Gavin - frutto forse della disperazione viene licenziata. Passano gli anni, Sappho è diventata un'affermata sceneggiatrice quando rincontra Gavin e dopo poco accetta di sposarlo. Ancora non sa che convolare a seconde nozze con un vedovo con figli al seguito porta guai. Isobel, la figliastra, non attraversa una fase passeggera di odio nei confronti della matrigna, anzi, escogita di tutto pur di separarla dal padre...
Ipazia muore
Maria Moneti Codignola
Libro: Libro in brossura
editore: La Tartaruga (Milano)
anno edizione: 2010
pagine: 219
Poche donne nella storia ebbero la possibilità di distinguersi nelle discipline scientifiche, considerate appannaggio maschile. La più nota, nella tarda antichità, fu senza dubbio Ipazia, scienziata e filosofa, nata ad Alessandria d'Egitto nel 370 d.C., inventrice di strumenti come il planisfero e l'astrolabio. Figlia del matematico Teone, e lei stessa primo matematico donna della storia, fu la più nota esponente alessandrina della scuola neoplatonica, circondata dal rispetto di allievi giunti da ogni angolo del mondo. La fama di Ipazia suscitò l'odio del vescovo Cirillo al punto da fargli tramare la sua uccisione, avvenuta nel 415. Aggredita da un gruppo di monaci fanatici, fu trascinata in una chiesa e uccisa a colpi di conchiglie affilate. Mentre ancora respirava, le cavarono gli occhi come punizione per aver osato studiare il cielo. Dopo averla fatta a pezzi cancellarono ogni traccia di lei bruciandola. Protagonista di una pagina poco nota della storia - raccontata anche nel film "Agorà" di Alejandro Amenàbar - Ipazia è oggi considerata la prima martire pagana del fanatismo cristiano. In questo romanzo l'autrice ricostruisce la vicenda umana della filosofa, con i suoi affetti, la sua sete di conoscenza e il suo bisogno di amore: una donna la cui volontà non diede mai segno di piegarsi a ciò che il destino e la sua epoca le avevano riservato.
I diari 1862-1910
Sof'ja Tolstaja
Libro: Libro in brossura
editore: La Tartaruga (Milano)
anno edizione: 2010
pagine: 262
Sof'ja Behrs aveva solo diciotto anni quando sposò Lev Tolstoj. Dal 1862 fino alla sua morte tenne un diario: la storia del matrimonio tra un uomo che ebbe tanti amori - la letteratura, il popolo, la scuola, la natura - e lei, Sof'ja, che aveva soltanto lui per dare un senso alla propria esistenza. È un racconto denso di fatti, impressioni, emozioni, in cui l'ansia e la paura di non essere amata lasciano affiorare il ritratto sincero e appassionato di una donna e di una moglie che per tutta la vita dovette fare i conti con il genio del marito. "Per il genio bisogna creare un ambiente tranquillo, allegro, comodo", scrive, "al genio bisogna dare da mangiare, bisogna lavarlo, vestirlo, bisogna trascrivere le sue opere un numero infinito di volte, bisogna amarlo, non fornire pretesti alla sua gelosia, perché sia sereno." Del tutto impotente di fronte a ciò che accade attorno e dentro di lei, Sof'ja è travolta da una spirale inesorabile, fatta di noia, solitudine, gelosia e tristezza, a cui si aggiungono il fastidio e il distacco di Lev. In lei non viene mai meno l'esigenza di interrogarsi, di sfogarsi e di sognare, pur provando inevitabilmente rancore e odio, che la portano a inscenare commedie isteriche e falsi suicidi. Ma accanto alla debolezza di Sof'ja, al suo costante bisogno di attenzione, stupisce in questo diario la forza con cui non accetta di tacere le sue idee e la sua opposizione: "Lev", scrive, "parla per frasi fatte", servendo così a dovere il grande e ammirato scrittore.
Bianco cavallo, bianco cavaliere
Katherine Anne Porter
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: La Tartaruga (Milano)
anno edizione: 2009
pagine: 196
Katherine Anne Porter, originaria del profondo Sud come Flannery O'Connor e Carson McCullers, è una delle più grandi scrittrici americane del secolo scorso. I tre racconti riproposti in questa raccolta sono un esempio di eleganza, dove le emozioni più intense si legano alle esperienze più drammatiche con un linguaggio preciso e poetico a un tempo. In "Antico stato mortale" la controversa storia di Amy Gay viene raccontata dalle nipoti Miranda e Maria che, contemplando una foto della zia, sveleranno a poco a poco il segreto di una donna che "era stata bella, molto amata, infelice ed era morta giovane". Una piccola e isolata fattoria è lo scenario di "Vino a mezzodì", dove i proprietari, ormai sull'orlo della rovina, non riescono a gestire la loro attività. Sarà un vagabondo a offrirsi di aiutarli contribuendo a migliorare la situazione, fino a quando, nove anni dopo, uno sconosciuto comparirà alla loro porta rivelando il terribile passato dell'uomo. Il più romantico e visionario è "Bianco cavallo, bianco cavaliere", dove ritroviamo Miranda, ormai grande, durante la prima guerra mondiale. Quando il suo fidanzato Adam viene mandato in Europa per combattere al fronte, Miranda si ammala di influenza spagnola e nel delirio sogna di cavalcare accanto a uno sconosciuto pallido e magro, allegoria della Morte. "Bianco cavallo, bianco cavaliere, non portar via il mio amore" canterà Adam vicino all'innamorata mentre la paura e la speranza incrocerà i loro destini.
Amore colpevole
Sof'ja Tolstaja
Libro: Libro in brossura
editore: La Tartaruga (Milano)
anno edizione: 2009
pagine: 196
Anna, una giovane bella e solare, ama la natura, legge, dipinge e sogna l'amore totale. Ha diciotto anni quando il trentacinquenne principe Prozorskij la chiede in sposa. Convinta di aver trovato in lui il vero amore, dovrà invece scontrarsi con un marito capace di concepire questo sentimento solo come possesso carnale. Sarà un amico del principe, Bechmetev, uomo sensibile e incline all'arte, a farle conoscere quella consonanza di anime in cui crede, ma Anna non tradirà il marito né i suoi amati figli, bensì continuerà a lottare per il suo matrimonio. Fino a quando Prozorskij, roso dal dubbio e dalla gelosia, trasformerà quell'amore puro, a cui Anna è disposta a sacrificare tutto, in un "amore colpevole". Il destino di Sof'ja Tolstaja (1844-1919), moglie di Lev Tolstoj, fu quello di vivere all'ombra di un uomo di genio. Questo volume raccoglie un'autobiografia ultimata di suo pugno nel 1913, corredata da un apparato fotografico, e un romanzo, per scoprire il quale si dovettero attendere diciassette anni dopo la sua morte. Sof'ja bruciò la sua prima novella (che impressionò Lev per la sua "forza di verità e semplicità") e decise di dedicare tutta la vita al marito. In "Amore colpevole", Sof'ja risponde a Tolstoj e alla sua spietata analisi del matrimonio contenuta nella "Sonata a Kreutzer". È la gelosia il leitmotiv, che corrode la fiducia e genera disprezzo. Ma Sof'ja non incolpa una delle due parti, bensì restituisce dignità a entrambe.
Metamorfosi: racconti gotici
Mary Shelley
Libro
editore: La Tartaruga (Milano)
anno edizione: 2006
pagine: 88
Questo volume raccoglie tre racconti che hanno per soggetto il soprannaturale e il mostruoso, ingredienti che formano il cosiddetto racconto gotico. In "Mutazione", la prima delle storie, un bel giovanotto squattrinato e giocatore, scambia con un nano deforme e orribile il proprio corpo in cambio di un baule pieno di oro e gioielli. Alla fine è solo uccidendo "l'altro" che recupera le sue belle sembianze. Bambini rapiti e scambiati, una pozione che doveva essere un filtro d'amore e si rivela come un liquore che garantisce l'immortalità giocano dei brutti scherzi ai protagonisti degli altri due racconti.
Quello che non ti ho detto
Francesca Romana Capone
Libro: Copertina morbida
editore: La Tartaruga (Milano)
anno edizione: 2006
pagine: 138
Scrivere sulle cose non dette, sulle dichiarazioni non fatte, sulla parte oscura che ognuno di noi tiene nascosta, è un'impresa non facile. Sono circa una ventina i "dialoghi mancati" in cui l'io narrante si rivolge a un ipotetico interlocutore attraverso le parole che non gli ha mai detto. La difficoltà o la felicità dei rapporti personali crea una rete di rimandi e di echi tra i diversi racconti che si aprono tutti con la medesima frase: "Non ti ho detto". Una sorta di ritornello che ritma la narrazione e lega tra loro storie estremamente differenti, dialoghi segreti tra persone.