Le Mani-Microart'S: Cinema. Saggi
Per voce sola
Pino Colizzi, Laura De Luca
Libro
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2013
pagine: 192
Chi è Dio? Storia del catechismo cinematografico di Mario Soldati, Diego Fabbri e Cesare Zavattini
Marco Vanelli
Libro
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2013
pagine: 154
Il Neorealismo comincia ufficialmente nel 1945 con Roma città aperta: questo lo sanno tutti. Pochi sanno che nello stesso periodo in cui Rossellini girava il suo capolavoro anche Mario Soldati - con il contributo di Diego Fabbri e Cesare Zavattini - dava un piccolo apporto al nuovo movimento: Chi è Dio? Diciamo "piccolo" perché si tratta di un cortometraggio e di un'opera a cui gli stessi autori non diedero troppa importanza, al punto da non comparire nelle loro filmografie; ma dovremmo dire "grande" se lo guardiamo con gli occhi di oggi, scoprendone non solo il valore artistico e tematico, ma anche il complesso e avventuroso iter produttivo che vide coinvolta la Chiesa italiana, diversi intellettuali, bambini presi dalla strada e seri professionisti del cinema. Abbandonato e dimenticato subito dopo la sua realizzazione, Chi è Dio? si rivela ora un tassello recuperato di storia del cinema italiano, un piccolo capolavoro di estetica neorealista. Al testo è allegato il DVD del film ritrovato e restaurato dal Cinit-Cineforum Italiano.
Furio Scarpelli. Il cinema viene dopo
Alessio Accardo, Chiara Giacobelli, Federico Govoni
Libro: Copertina morbida
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2012
pagine: 348
È l'autore più longevo del cinema italiano, più di Zavattini e Suso Cecchi d'Amico. Ha scritto i copioni di Monicelli e Risi, Comencini e Germi, Scola e Virzì. Ha punteggiato la storia del cinema da Totò a Troisi, partorendo un paio di dozzine di capolavori per circa mezzo secolo, tra cui I soliti ignoti e I mostri, Tutti a casa e Sedotta e abbandonata, C'eravamo tanto amati e Ovosodo. Si chiama Furio Scarpelli, ed è uno dei padri della Commedia all'italiana.
Germania/Israele. Immagini da una memoria divisa in due
Claudio Gaetani
Libro: Copertina morbida
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2012
pagine: 382
La Shoah è l'evento della storia che, più di ogni altro, ha portato il cinema a interrogarsi su se stesso, in maniera anche molto profonda. Oggi, però, queste domande, spesso davvero necessarie, sembrano aver trovato tutte una risposta e nelle cinematografie più note la trasmissione da parte del medium della tragedia, per anni da molti ritenuta addirittura "irrapresentabile", mostra di rifarsi a formule sempre più fisse e ricorrenti. In breve, quello legato allo sterminio ebraico sembra essere diventato un vero e proprio cinema di genere. Dopo aver illustrato gli esiti, anche pericolosi, di questa trasformazione, l'autore si sofferma ad analizzare come tale soggetto sia stato trattato nei film e sviluppato nel tempo in due paesi peculiari quali la Germania e Israele, ovverosia quelli che sovente vengono sbrigativamente identificati come il "paese dei carnefici" e quello "delle vittime", che hanno dovuto giocoforza confrontarsi con la tragedia per plasmare la propria identità nazionale. Quanto questo percorso obbligato sia stato per entrambi complesso, e ancora oggi non cessi di esserlo, lo si può evincere dal viaggio qui proposto, che rende chiaro come, da qualche parte, il pensare la Shoah sia ancora un processo attivo considerato ineludibile, non incasellabile in strutture rigide, non trasformabile in una semplice commemorazione.
Amori fatali. Grandi passioni tra cinema e realtà
Massimo Zanichelli
Libro
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2011
pagine: 272
Cinema & generi 2011
Libro: Copertina morbida
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2011
pagine: 141
Le grandi innovazioni della Pixar e del 3D, il nuovo fenomeno del thriller scandinavo, i generi nelle serie tv, l'horror giapponese, il neo-melodramma americano da Clint Eastwood a Nicolas Sparks. Sono alcuni degli argomenti trattati in questo settimo volume di "Cinema & Generi", appuntamento annuale con le nuove tendenze del cinema di genere di tutto il mondo. Tra gli altri temi affrontati: una riflessione sulla pornocrazia nel cinema e nel sistema culturale non solo italiano, il noir coreano, autori come il danese Nicolas W.Refn o lo sceneggiatore e regista Brian Helgeland, cui si devono tra gli altri i copioni di Green Zone e del Robin Hooddi Scott. In più, una lunga intervista a John Woo, cronache, festival, interventi sulla commedia italiana e un'icona del noir francese come Bruno Cremer.
Cabiria. Studi di cinema. Volume 166
AA.; VV.
Libro
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2011
pagine: 108
Dieci film. Esercizi di lettura
Libro: Copertina morbida
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2011
pagine: 127
"Arte" nobile e ormai storicamente assestata, l'analisi del film è uno strumento essenziale non soltanto per capire meglio i film, il loro linguaggio e il loro funzionamento, ma anche per amarli in modo diverso, più intenso e originale. Il libro raccoglie dieci "esercizi" di lettura e interpretazione di altrettanti studiosi e critici, alle prese con alcuni film "del cuore", da Nana e Amarcord a Grizzly Man e L'ultimo spettacolo. Ogni film consente ai singoli autori di svelare, dietro le immagini, discorsi più complessi e profondi, riferiti ora al contesto storico, politico e sociale, ora alla storia del cinema, alla sua estetica e ai suoi principi costitutivi. E da autore ad autore cambiano anche i metodi messi in campo per far "parlare" i film, fino a trasformare questi dieci esercizi in un prontuario di analisi.
Il cinema va a scuola
Giampiero Frasca
Libro: Copertina morbida
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2011
pagine: 252
Un viaggio nelle aule scolastiche osservate attraverso il filtro privilegiato della storia del cinema. Un filone facilmente identificabile per l'ambiente illustrato, per i personaggi che vi si muovono, per le storie narrate, ma anche un argomento di scottante attualità, sempre sull'orlo di una crisi che ogni riforma pare inadeguata a risolvere. Un universo di cui la settima arte diventa fedele testimone, evidenziando i coraggiosi tentativi degli insegnanti così come le loro frustrazioni, il percorso di crescita degli studenti accanto al loro indomito ribellismo, il complesso sistema di regole per lo più irrazionali e le coraggiose lotte per sottrarsi alla massificazione. L'autore, forte della sua esperienza di insegnante e di esperto di cinema, compie una attenta analisi che spazia in differenti ambiti storici e sociali e si nutre dell'opera di alcuni tra i più rilevanti autori della storia del cinema (Jean Vigo, Vittorio De Sica, William Wyler, Francois Truf-faut e Federico Fe Mini, per approdare alle recenti opere di Zhang Yimou, Gus Van Sont e Todd Solondz); si immerge nelle aule turbolente alla ricerca delle figure caratteristiche, delle relazioni che vi si instaurano e della complessa simbologia dei luoghi di riferimento e, tenute presenti le peculiarità del racconto e l'evoluzione delle consuetudini utilizzate, giunge a fissare delle regole di condotta, con una precisa consapevolezza.
I cavalieri del West. Storia, cinema, leggenda
Andrea Bosco, Domenico Rizzi
Libro: Copertina morbida
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2011
pagine: 326
Ci fu un Far West autentico, fatto di uomini, situazioni, interessi ed omicidi. Una frontiera ricca di contraddizioni, dove labile era il confine tra bene e male, tra legalità e illegalità. Dove i Pellirosse non erano selvaggi ma solamente nomadi. Dove gli speculatori sorretti dai politicanti di Washington perpetrarono una spietata "civilizzazione" senza distinzioni tra tribù pacifiche e tribù bellicose. Dove gli sceriffi sovente erano ex fuorilegge. Dove pochi furono gli eroismi e tantissime le esagerazioni. Ci fu un West raccontato da giornalisti e scrittori imbroglioni al quale fin dalla sua nascita ha attinto il cinema. Hollywood fino agli anni Settanta ha sistematicamente manipolato la storia di fatto creando la leggenda del West. Con la stagione del "western maggiorenne", contaminato dagli "spaghetti western", inizia il progressivo declino del genere. Fino, tranne episodici e per lo più fallimentari tentativi, all'attuale silenzio. Andrea Bosco e Domenico Rizzi attraverso una analisi rigorosa entrano nelle pieghe del mito, svelandone segreti, pecche, omissioni, contraddizioni. La storia contrapposta alla leggenda confezionata a Hollywood. Custer, Toro Seduto, Cavallo Pazzo, Geronimo, Davy Crockett, Buffalo Bill, Calamity Jane, Wyatt Earp, Jesse James, Billy the Kid, Belle Star. E tanti altri. Il West e il western come nessuno li aveva mai raccontati.
Cabiria. Studi di cinema. Volume 165
Libro
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2010
pagine: 62
Senso come rischio. 60 anni di Filmcritica
Libro: Copertina morbida
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2010
pagine: 264
Di "Filmcritica", tutto si può dire meno che i suoi 60 anni non siano percorsi da una pluralità di storie, tali che qualcuno potrebbe ritenere perfino in contrasto tra loro: Rossellini e Hollywood, Bresson e Hitchcock, il grande cinema sovietico e il grande cinema americano, Pasolini e Orson Welles, de Oliveira e Clint Eastwood, Straub/Huillet e Godard, Raoul Ruiz e Gitai, oppure anche il cinema mainstream e quello sperimentale. Coppie di opposti che non sono opposti, alla prova della scrittura e della sensibilità filmica. Contro il cattivo cinema, il cinema pretenzioso, contenutistico, mero veicolo di ideologismi. Come dice Godard, il cinema non è un'arte né una tecnica, ma un mistero. E il mistero implica il rischio. "Forse - come concludeva Emilio Garroni in Estetica -, il senso è il rischio che non possiamo non correre, di cogliere la sensatezza, mentre la conquistiamo". Senso come rischio, quindi. Testi di Deleuze, Garroni, Jameson, Lizzani, Montani, Matte Bianco, Nancy, Schroder ecc., che "Filmcritica" ha segnalato nel corso degli anni, e di cui ha caldeggiato, se del caso, la traduzione italiana, cercano di rispondere alle domande poste dai film, senza operare nessuna scissione tra cinema e pensiero, ma anzi esplicitando il carattere della filosofia come pensiero dei cinema.