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Arti, cinema e spettacolo

The Queen. Diario a colori della regina Elisabetta

Sali Hughes

Libro: Libro in brossura

editore: Vallardi A.

anno edizione: 2020

pagine: 208

Dio salvi la Rainbow Queen! In un mondo in cui i colori sono sinonimo di frivolezza e la serietà sembra vestire sempre di grigio o nero, la regina Elisabetta ci insegna che resilienza, dedizione e discrezione possono essere espressi da tutte le sfumature dell'arcobaleno. Questo libro è un viaggio nell'eleganza – e nella stravaganza – della regina più amata: una collezione di splendide foto che abbracciano in un arcobaleno un secolo di stile. Scelte e commentate dalla giornalista e presentatrice Sali Hughes, che coltiva fin da bambina quella che lei stessa definisce «un'insana passione per questa regina magnetica», le immagini di questo libro celebrano la sovrana più iconica della storia, in un omaggio al suo stile ma anche alla sua fermezza, resilienza, temerarietà.  Dai castigati twin-set ai kilt da matrona, dai giudiziosi tacchi squadrati alla fidata borsa Launer sempre al suo fianco, Elisabetta II ammalia grazie a un guardaroba che ha finito per diventare il simbolo non solo di una monarca, ma anche di una monarchia. Un libro vibrante di colore, un'esplosione che cattura lo sguardo, alla scoperta dei mille colori della regina e di come sono stati indossati nelle occasioni fondamentali che hanno segnato la nostra storia recente. Un esempio da imitare, un libro tutto da sfogliare! Con la prefazione di Rossella Migliaccio.
14,90 14,16

The best of Nest. Celebrating the extraordinary interiors from Nest magazine

The best of Nest. Celebrating the extraordinary interiors from Nest magazine

Libro: Libro rilegato

editore: Phaidon

anno edizione: 2020

pagine: 542

89,95

Civita. Senza aggettivi e senza altre specificazioni

Giovanni Attili

Libro: Libro rilegato

editore: Quodlibet

anno edizione: 2020

pagine: 400

La storia di Civita di Bagnoregio pulsa nel movimento inesorabile del divenire e della metamorfosi. È la natura della sua terra martoriata: crolli e ricostruzioni, abbandoni e ripopolamenti, legami vitali che si strappano e nuove relazioni che si annodano. Quando la resa sembra inevitabile, il borgo trova ogni volta un nuovo respiro. Una nuova capacità di abitare. Civita si offre, dunque, come luogo del tempo circolare: un tempo in cui la morte prelude a una periodica rifondazione dell’esistente. È questa concezione ciclica che consente alla terra civitonica di significare la morte. A farne compagna di strada. In fondo, la storia di Civita è sempre stata la capacità di trasformare la morte in un luogo abitato. Ma la storia conosce lacerazioni improvvise. Oggi che, nel borgo, la mercificazione ha fagocitato ogni ambito del vivere, la morte si è spogliata della sua sacralità per ridursi a icona spettacolarizzata. In questa nuova tragica frontiera dell’irrimediabile, Civita ha espulso la vita e la sua capacità di rigenerazione. Quell’abitare, un tempo cucito saldamente alla terra, si sta sfaldando nell’assenza di azioni capaci di gettare avanti, nel futuro, l’esistente. Prefazione di Giorgio Agamben.
32,00 30,40

Atlas of brutalist architecture

Atlas of brutalist architecture

Autori vari

Libro: Copertina rigida

editore: Phaidon

anno edizione: 2020

pagine: 568

65,00

L'Arsenale di Venezia. Da grande complesso industriale a risorsa patrimoniale

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2020

pagine: 224

Questo libro cerca di illustrare e di comprendere le trasformazioni dell'Arsenale di Venezia nella lunga durata, partendo da un grande complesso militare-industriale alla fine del Medioevo per costituire oggi una risorsa fondamentale turistico-culturale della città. Frutto di una molteplicità di prospettive avanzate da una équipe di studiosi franco-italiani, il volume affronta il tema del lavoro, sia maschile sia femminile, della razionalità dell'organizzazione produttiva, dei problemi e vincoli di gestione delle materie prime e delle risorse meccaniche, tecniche e umane. Non intende però lasciare da parte il campo politico, che influenza in modo determinante in ogni epoca la vita reale dell'Arsenale, facendolo traghettare da una vita industriale a una culturale. Queste tematiche, che toccano la realtà attuale e le origini della Serenissima, pongono il problema del futuro dell'Arsenale, che non può presentarsi unicamente come patrimoniale. Saggi di Marie-Morgane Abiven, Christophe Austruy, Maurice Aymard, Martina Buran, David Celetti, Giovanni Favero, Paola Lanaro, Filippo Paladini, Guido Zucconi.
20,00 19,00

Roberto Gabetti architetto e fotografo

Sisto Giriodi

Libro: Libro in brossura

editore: Il Quadrante

anno edizione: 2020

pagine: 288

Roberto Gabetti (1925-2000) – conosciuto come architetto innovativo, autorevole professore ordinario di Progettazione, apprezzato «scrittore di complemento», autore di libri e saggi su temi diversi –, ha tenuto per vent’anni, dal 1946 al 1967, un «diario» fotografico dei suoi viaggi di studio, dei progetti e dei cantieri. In tutto centinaia di rullini, rimasti in un antico cassettone nello studio di via Sacchi 22 a Torino, sviluppati e imbustati dal laboratorio di Riccardo Moncalvo e che già negli anni ’90 avevano suscitato l’interesse della Fondazione per la Fotografia. La chiusura improvvisa della Fondazione non permise di portare alla luce questo materiale, che viene pubblicato oggi, a vent’anni dalla morte di Gabetti, grazie all’interesse della Facoltà di Architettura e di CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia. Le fotografie di Gabetti, realizzate con una macchina piccola e semplice – una Leica con obiettivo 35 mm –, sono scatti singolari, che non hanno «padri nobili», come gli Alinari, ma nemmeno «maestri» riconoscibili nelle avanguardie fotografiche del ’900. Si contraddistinguono invece per scelte personali: provare punti di ripresa diversi da quelli del fotografo «in piedi» con la macchina «in bolla» e accettare nelle immagini la presenza della vita quotidiana (uomini, donne, bambini, automobili e biciclette). Scelte che rimandano a un’idea di fotografia come conoscenza delle ragioni delle architetture, ma anche come antropologia visiva dei modi di vivere, di abitare, di vestirsi, di spostarsi, con «immagini del mondo che sono una misura dell’esperienza» (Luigi Ghirri).
25,00 23,75

Charles Chaplin. The freak. La storia di un film incompiuto

David Robinson

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Cineteca di Bologna

anno edizione: 2020

pagine: 276

Una sceneggiatura mai pubblicata. La storia di una bellissima donna-uccello e del suo impossibile rapporto con gli umani. Un film immaginato, scritto, disegnato, progettato, avviato alla produzione tra il 1967 e il 1970. E poi svanito. Per la prima volta, l’ultimo Chaplin. Nel 1969 Chaplin ha ottant’anni, durante la lavorazione di La contessa di Hong Kong (1967) una brutta frattura gli ha fatto capire che Charlot – quella divinità senza limiti fisici quell’acrobata dei gesti impossibili, capace di varcare i limiti umani – lo ha lasciato per sempre. Il suo nuovo film germoglia proprio in questa fase: avrà come protagonista Sarapha, una bellissima donna-uccello. Ora che la vita gli impone nuovi limiti, Chaplin vuole varcare, con l’ultimo film, i confini dello spazio, del genere e, addirittura, quelli tra essere umano e animale. The Freak alla fine non verrà realizzato, per ragioni che restano in certa misura misteriose, ma questo libro ci consente di sognarlo, attraverso le tante scoperte, le preziose interviste, l’ultima versione della sceneggiatura. Con la sua consueta generosità e un’insaziabile curiosità per le detective stories, David Robinson ha illuminato questa storia, e per farlo è tornato nelle profondità di quel laboratorio creativo chapliniano che lui per primo aveva percorso, indagando le possibili fonti di ispirazione per la storia, analizzandone le molte varianti, le fasi successive dei trattamenti, le diverse versioni della sceneggiatura, e il meraviglioso corpus iconografico (storyboard, disegni, provini fotografici) che accompagnò la vita di un film destinato a non vedere mai la luce.
29,00 27,55

Van Gogh a Hollywood. La leggenda cinematografica dell'artista

Van Gogh a Hollywood. La leggenda cinematografica dell'artista

Marco Senaldi

Libro

editore: Meltemi

anno edizione: 2020

pagine: 186

Cosa ci fa Van Gogh a Hollywood? Come mai l’artista incompreso e sfortunato è andato a finire nella mecca del cinema? Nessuna meraviglia: Van Gogh ha subito lo stesso destino toccato a molti altri, da Picasso a Warhol, da Modigliani a Pollock, le cui vicende biografiche sono divenute film. La cosiddetta “vita d’artista” costituisce ormai un vero e proprio filone cui il grande schermo si rivolge con sempre crescente interesse. Attraverso l’attenta analisi di questo genere cinematografico, Senaldi scopre come proprio nelle nostre società, apparentemente laiche e inclini al cinismo, resista un’autentica “mitologia mediale” e sopravviva l’inossidabile “leggenda dell’artista”.
15,00

Le immagini in movimento e la rivoluzione digitale

Virgilio Tosi, Lorenzo Lorusso, Marcello Seregni

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2020

pagine: 108

La rivoluzione del linguaggio delle “immagini in movimento” ha avuto importanti conseguenze sulla società già dalla fine del XIX secolo. Quali sono le sfide, gli aspetti positivi e negativi di questo linguaggio e dei dispositivi digitali coinvolti nella comunicazione, a livello sia collettivo sia individuale? Condurranno l’uomo verso una nuova democrazia o verso una forma di schiavitù tecnologica? Il libro risponde a queste e altre domande mettendo a confronto le opinioni di tre generazioni di studiosi che hanno vissuto l’avvento e vivono l’ascesa della tecnologia digitale.
13,00 12,35

The forgotten front. La resistenza a Bologna Un film di Paolo Soglia e Lorenzo K. Stanzani. DVD

SOGLIA STANZANI

Libro

editore: Edizioni Cineteca di Bologna

anno edizione: 2020

Un documentario sulla Resistenza a Bologna, la più grande città del nord Italia sulla linea del fronte, che racconta la guerra degli Alleati dal 1943 al 1945, l'occupazione tedesca della città durante la Repubblica di Salò e naturalmente la lotta di liberazione condotta dai partigiani e dalla popolazione che li sosteneva. Realizzato con filmati d'epoca, è frutto di una laboriosa ricerca che ha permesso di recuperare materiali cinematografici e fotografici inediti da numerosi archivi italiani e internazionali, come le riprese dei bombardamenti e della liberazione realizzate dal giovanissimo cineamatore Edo Ansaloni, o la sequenza di fotografie di piazza Maggiore del 21 aprile 1945, che, da vuota, si riempie alla notizia dell'arrivo degli Alleati. Il rigore della ricostruzione è garantito dal contributo degli storici intervistati (Luca Alessandrini, Luca Baldissara, David W. Elwood, Toni Rovatti), che accompagnano lo spettatore inquadrando i fatti e collocandoli nel loro contesto storico. La colonna sonora originale di Marco Pedrazzi è eseguita dall'Orchestra del Teatro Comunale di Bologna sotto la direzione di Stefano Conticello. Booklet: Saggi inediti degli storici Luca Alessandrini e Paolo Pezzino - rispettivamente sulla lotta partigiana a Bologna e sulla rappresentazione della Resistenza attraverso le immagini -, note di Lorenzo K. Stanzani sulla regia, di Paolo Soglia sugli archivi e di Marco Pedrazzi sulla colonna sonora. Extra: Bologna combat. La liberazione di Bologna vista dalla cinepresa di Edo Ansaloni (1995, 32').
12,00 11,40

Piccola enciclopedia degli ultracorpi. Volume Vol. 2

Alberto Pallotta

Libro: Libro in brossura

editore: Ultra

anno edizione: 2020

pagine: 351

I B-movies americani degli anni Cinquanta, ovvero i film a basso costo, realizzati per il circuito dei drive-in, erano per lo più di fantascienza, con alieni minacciosi e viaggi interplanetari che l’uomo non aveva ancora compiuto. Le sceneggiature erano permeate dalla solita paura nei confronti dell’invasore, che tra le righe (e neanche troppo implicitamente) era il sovietico comunista. Negli anni Sessanta, con la fine del Maccartismo, la sci-fi abbassa i toni allarmistici e i produttori americani vengono attirati maggiormente dal genere horror, anche per contrastare l’ascesa dei rivali inglesi della Hammer. Gli sceneggiatori attingono da Edgar Allan Poe, da Lovecraft, da Matheson, e i registi traspongono in immagine incubi e mostri. Ecco allora gioielli come La notte dei morti viventi e L’ultimo uomo della Terra. I Sessanta sono anche anni di movimenti generazionali, di protesta, di figli dei fiori e di droghe psichedeliche, che influenzano la produzione cinematografica del periodo, con tante pellicole curiose, spesso di dubbio gusto. Se gli anni Cinquanta erano stati formidabili, i Sessanta segnano un logico quanto interessante cambio di tendenza, specchio dei fortissimi mutamenti sociali che segnano il decennio.
23,50 22,33

Culture del film. La critica cinematografica e la società italiana

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2020

pagine: 312

Quale funzione culturale ha svolto la critica cinematografica negli anni d'oro della produzione e del consumo di film in Italia? Quali sono stati i luoghi principali da cui si è saputo costruire un discorso critico capace di muoversi dentro il più ampio dibattito culturale nazionale? Quali forme ha saputo prendere questo discorso e quali comunità di lettori è riuscito a raccogliere? Il volume delinea una mappatura geografica e ideologica delle riviste di settore, studia la pervasività dei temi cinematografici nei periodici di ambito letterario, teatrale, artistico, nei quotidiani e in alcuni rotocalchi, si interroga sull'autorevolezza e sul potere della figura del critico e sui processi di istituzionalizzazione della pratica critica, individua l'importante ruolo delle donne, studia la funzione delle immagini e il confronto con la sempre più complessa idea di cultura popolare. Mette a fuoco, attraverso traiettorie di ricerca ad ampio raggio, le azioni che hanno contribuito a formare una cultura cinematografica nel nostro paese.
24,00 22,80

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