Marsilio: Biblioteca
Il governo dell'acqua. Ambiente naturale e ambiente ricostruito
Andrea Rinaldo
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2023
pagine: 248
Il dissesto ecologico è direttamente connesso al governo dell’acqua e dunque la scienza delle costruzioni idrauliche è la cartina di tornasole per affrontare il dibattito più ampio sui temi della conservazione e dell’uso dell’ambiente naturale e costruito. Le opere e i piani di intervento non dovrebbero avere – sostiene l’autore – paternità ideologica; spesso invece l’ambientalismo militante è carico di pregiudizi sulle opere dell’uomo e sulla loro ingegneria – quando non funzionale a un sistema di potere trasversale di veto e di azione. D’altra parte, i disastri del fare sono quasi sempre il prodotto di un capitalismo cieco, incapace di vedere nella protezione dell’ambiente nemmeno il proprio tornaconto. Ma tali posizioni preconcette, così come ogni tesi sbagliata, non possono servire degnamente alcuna politica ambientale di qualche respiro. Per ovviare a quanto le rispettive retoriche suggeriscono, è necessario promuovere nuovi modelli di salvaguardia in cui capitalismo e ambientalismo collaborino nel formare la risposta di una società ai problemi ambientali fondamentali per la sua sopravvivenza. Sbagliando, magari, ma dalla parte della scienza. Questo libro è il frutto dell’esperienza di uno scienziato per una politica ambientale consapevole; un percorso a ritroso lungo la strada tortuosa verso la coscienza della crisi ecologica e climatica, con l’obiettivo di combattere disinformazione e pregiudizi.
Maledette. Le donne nel mito
Elena Francesca Ghedini
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2023
pagine: 304
Una veste sontuosa, un gomitolo, una corona, una lettera esibita e abbandonata, l’assenza totale di un episodio dal repertorio iconografico o l’abbondante varietà di un altro... Sono queste le tracce che Francesca Ghedini segue per ricostruire, nel continuo confronto con i testi greci e latini, le vicende di cinque grandi figure della tradizione occidentale. Fronteggiando le mille contraddizioni che una civiltà pervasa e invasa dalle immagini conserva e riproduce nei secoli, l’autrice rilegge momenti poco noti o celeberrimi tramandati dal canone letterario e scava nell’iconografia che gareggia con le parole. Scopriamo così un’inedita Circe, figlia del Sole in esilio, diversa dalla dea-maga-seduttrice che domina parte dell’Odissea; riviviamo l’innominabile colpa di Pasifae; rileggiamo il percorso di Arianna, protagonista di un’infanzia dorata, abbandonata da Teseo, sposa di Dioniso, donna dalle molte morti. Una tavoletta diventa l’indizio per riconsiderare il desiderio che acceca Fedra e il raffronto con più voci permette di guardare con altri occhi la metamorfosi di Medea fanciulla innamorata, straniera in Tessaglia, infanticida assetata di vendetta. Amore e odio, tradimenti e malefici convivono con dati storici e artistici, ai quali si aggiunge quel pizzico di fantasia indispensabile per creare biografie coerenti e dare un’anima a queste donne nelle cui storie la parola si fa immagine e l’immagine ci tramanda una realtà diversa rispetto a quella codificata dai classici.
Che cos'è la tradizione. Un’idea decisiva nell’ampio mareggiare della storia umana
Elémire Zolla
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2023
pagine: 272
«È noto che un testo ha un piano letterale che è la carne e il mondo sensibile, ma anche una vita animatrice di quella lettera che, da sola, sarebbe morta. Oltre la lettera c’è l’allegoria, che riguarda vicende interiori. E oltre l’allegoria l’anagogia che solleva al puro spirito, al divino». Che cos’è la tradizione, opera tra le più problematiche di Elémire Zolla, come riconobbe lui stesso commentandola nel 1998, si offre oggi a modello perfetto di una lettura a tre piani. Mentre l’attualità del piano letterale, a oltre mezzo secolo dal periodo turbinoso in cui il testo venne composto (1971) è palesemente illanguidita, l’allegoria rispecchia il dramma esistenziale dell’uomo moderno – l’Ognuno descritto nella fiaba all’epilogo – che, immerso nella contingenza alienante del tempo storico, brama di sottrarvisi (Parte prima), senza osare però di varcare la soglia che, una volta dischiusa, «mostri il cielo cancellando il debito contratto nascendo» (Parte seconda). Per “cielo” Zolla intese il piano anagogico dell’Essere concepito come il principio fondante d’ogni contingenza trasmesso dalla Tradizione. Essa è: «L’unica garanzia di una continua dissoluzione di quanto nell’uomo è ipocrisia e nella società ideologia, perché, posta fuori del gioco delle forze mondane, non ammette limiti al suo esercizio […], di ogni cosa mostra la precarietà ma vi ravvisa nel contempo un grado di essere: dissolve esaltando ed esalta dissolvendo». Pensieri che d’acchito suonano ardui, temerari, esoterici ma il libro senza reticenze ne scioglie i nodi via via, andando alla radice della seduzione satanica, della coazione magica al potere mostrando con lucidità disillusa che «la ruota gira sul medesimo mozzo nei secoli».
Una trama divina. Gesù in controcampo
Antonio Spadaro
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2023
pagine: 208
«Il Vangelo è una sceneggiatura. Il racconto infrange sempre le regole perché contiene le sbavature della vita: gli eccessi e le depressioni, le frustrazioni e i desideri.» Per parlare di Gesù oggi, con un linguaggio nuovo, Antonio Spadaro spoglia la lettura dei testi sacri da orpelli e apparati e traccia un percorso che, inquadratura dopo inquadratura, permette di entrare in un mondo diverso. Seguendo una tradizione che risale a Ignazio di Loyola, secondo cui il modo migliore per meditare non è riflettere sulle parole ma chiudere gli occhi e ricostruire la scena in cui i personaggi agiscono, il racconto si fa immersivo e cinematografico. Nel succedersi dei ritratti e dei paesaggi emergono i rapporti tra le figure, i contrasti, i particolari sfuggiti nell’agire di un protagonista che spiazza e ribalta ogni situazione con i suoi gesti e discorsi. «Così – scrive papa Francesco nella prefazione – la storia di Gesù entra nella nostra. La guardiamo alla luce della nostra vita, vediamo i volti, le vicende, i personaggi… Possiamo immaginare persino noi stessi entrare nella storia di Gesù, vedere lui, i suoi luoghi, i suoi movimenti, ascoltare le parole dalla sua viva voce… La storia di Gesù si sposa con quella degli uomini e delle donne, risveglia e potenzia le energie nascoste, la passione per la verità e per la giustizia, i barlumi di pienezza che l’amore ha prodotto nel nostro cammino, ma anche la capacità di affrontare il fallimento e il dolore, per esorcizzare i demoni dell’amarezza e del risentimento.»
Storia del cinema giapponese nel nuovo millennio
Maria Roberta Novielli
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2022
pagine: 224
Con l’ingresso nel nuovo millennio il mondo cinematografico giapponese ha ampliato notevolmente il suo panorama, in particolare grazie alla diffusione definitiva del digitale e all’apertura del mercato interno rispetto alle produzioni indipendenti, confermando l’arcipelago tra i Paesi con il numero più alto di film distribuiti annualmente. A questo si aggiunge un’ibridazione sempre più capillare tra i differenti media, elemento di arricchimento costante e in continua evoluzione. La commistione tra linguaggi prima esclusivi del cinema, del fumetto, dell’animazione o dei videogame ha portato alla creazione di nuove tendenze espressive oggi molto amate in Occidente e ha al contempo permesso di aprire il mercato interno a varie cooperazioni internazionali. Il cinema si interroga sempre sulle problematiche della contemporaneità: molte opere, infatti, portano a galla istanze sociologiche di estrema rilevanza, dall’integrazione degli stranieri al senso di disadattamento dei giovani, alla necessità di ridefinire il ruolo della donna negli ambiti lavorativi e familiari. A tali tematiche dedicano gran parte del loro cinema alcuni registi oggi molto amati a livello internazionale, tra cui Miike Takashi, Sono Shion, Koreeda Hirokazu, Kitano Takeshi e Kurosawa Kiyoshi. Prefazione di Miike Takashi.
La Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia 1932-2022
Gian Piero Brunetta
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio
anno edizione: 2022
pagine: 1328
Le singole edizioni della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia succedutesi nei novant’anni intercorsi dalla sua nascita rivivono nella loro varietà e novità in un’accurata e affascinante cronistoria. Gian Piero Brunetta, il decano della storia e critica cinematografica, punto di riferimento imprescindibile per gli studi sulla storia del cinema italiano, racconta l’avvicendamento «di condottieri e capitani coraggiosi, di combattenti, esploratori, scopritori, traghettatori, negoziatori, funzionari rispettosi, grands commis de l’État, direttori pontefici, direttori ombra e di passaggio, nonché di giurie competenti, equilibrate, coraggiose, incompetenti, imprevedibili, distratte, conformiste, eterodirette e ammaestrate». Intrecciando e annodando più fili, in modo da includere il ruolo dei presidenti, l’operato e le strategie dei direttori e le caratteristiche salienti delle diverse edizioni, l’autore disegna un arazzo variopinto e descrive con i «toni alti dell’epopea» l’alternanza di gusti, mode, polemiche e ideologie che sono lo specchio morale ed estetico di un secolo di vita italiana. Dando costante risalto all’interazione fra critica, pubblico e politica – e con un occhio di riguardo ai registi e ai film che più di altri le hanno dato lustro – la Mostra diventa l’occasione per raccontare un secolo di storia del cinema e di civiltà della visione.
L'umana nostalgia della completezza. «L'Androgino» e altri testi ritrovati
Elémire Zolla
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2022
pagine: 352
«L'archetipo dell'androgino si aggira per le terre. Gli uomini, toccati dalla sua ombra, si addolciscono e allentano la presa sui loro rudi e contratti ruoli e convincimenti maschili. Le donne si risvegliano a nuovi spazi, nitidi e glaciali, a piani di precisa coordinazione in cui cominciano a tracciare con calma il proprio cammino». Così, riguardo all'avvento di un Sapiens sia maschile che femminile, scriveva Elémire Zolla nel lontano 1981, in anticipo come sempre sui tempi. Tempi che oggi, a vent'anni dalla morte (2002), invitano a riscoprire, accanto alla monografia sull'androgino originariamente in inglese, una selezione di scritti "ritrovati" composti tra la metà e la fine del Novecento. Una quarantina di saggi che fanno scorgere lo spessore di una scrittura polifonica, cangiante per l'estesa varietà dei temi trattati: storia europea, diritto, etica ed estetica, costume, pensiero e mito, musicologia, narrativa giapponese, pittura, alchimia, umanesimo laico e religioso; e tempestiva nel presentare, spesso per la prima volta in Italia, autori divenuti poi di culto, quali Tolkien, Florenskij, Heschel, Schneider, Izutsu, protagonisti di una ripida vicenda intellettuale che non tramonta. Dalle conversazioni con Vittorio Messori, Giampiero Comolli, Doriano Fasoli e Maurizio Nocera, tra i tanti che hanno interrogato Zolla negli anni, si traggono spunti dal vivo per cogliere la peculiarità di un destino itinerante di cui s'incominciano a riconoscere in modo meno miope e distratto la coerenza, il rigore, l'appassionata attenzione al "diverso" che si aggira tra noi e ci fa crescere.
Il canto delle muse. Variazioni sull'arte contemporanea
Maria Grazia Ciani
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2022
pagine: 160
Che cosa ci fa a New York una statua di Ulisse che, reggendo una lancia, sembra voler sfidare il mondo? Perché Le Corbusier, sommo architetto, si ribellò alle illustrazioni dell'Iliade corrispondenti allo spirito della sua epoca? Attraverso quale alchimia il grande fotografo Mimmo Jodice ha saputo dare luce e tensione emotiva a corpi e volti che apparivano chiusi in un millenario silenzio? Che cosa unisce un film di Ermanno Olmi agli eroi dei poemi omerici? In che modo la Nuova Musica del Novecento si è servita di figure come Prometeo per capovolgere il rapporto tra parola e suono? Raffinata interprete della saggezza antica, indagatrice dell'universo dei miti e delle loro innumerevoli trasposizioni nell'arte contemporanea, Maria Grazia Ciani ripercorre le mille «variazioni» sul tema di grandi classici, riannodando i fili che legano presente e passato. Se nessuna espressione umana è riuscita a sottrarsi al confronto con la potenza del mito e alla ripresa dei modelli del passato, l'autrice ne rilegge alcune in un ardito viaggio attraverso le forme della scultura, del teatro, del cinema, della pittura, fino alla fotografia: «Ho scelto una via diversa, quella della tradizione classica, frugando nelle riscritture e cercando di individuare la ricaduta di certe tematiche in autori che appaiono molto lontani – e non solo dal punto di vista temporale – dall'antichità».
Discorso sull'architettura. Cinque itinerari nell'arte del costruire
Franco Purini
Libro: Copertina rigida
editore: Marsilio
anno edizione: 2022
pagine: 128
Oggi l'architettura sta vivendo una stagione di grande instabilità. Sulla scia della globalizzazione, la pervasività della tecnologia e delle mode, le problematiche sociali ed economiche e il conseguente disorientamento dell'individuo ne hanno radicalmente trasformato gli assunti teorici e le applicazioni pratiche. Se un tempo l'architettura era un'unità compatta, con una finalità chiara e definita, ora si ha la sensazione che i suoi valori stiano attraversando una crisi profonda. Che l'armonia e la coesione del passato - fatte le opportune eccezioni - abbiano ceduto il passo a un caotico insieme di «saperi specifici» e isolati. Quali misure occorre adottare per «restituire all'architettura la sua natura di magica "scrittura terrestre", in questo periodo messa in ombra da intenzioni temporanee»? È possibile ridare smalto alla bellezza, ormai «dimenticata o volutamente accantonata»? In questo volume, Franco Purini si chiede come combattere la superficialità delle istanze contemporanee del costruire e come ridefinire un linguaggio che non sia «un insignificante esperanto». Riflettendo sui concetti di origine e inizio, vuoto e pieno, bene e male, natura e tecnologia, spazio e tempo, l'autore affronta alcune delle questioni centrali per riscoprire lo statuto primario dell'architettura: quello di «rappresentazione fisica della nostra esistenza in tutta la sua estensione e nel mistero che l'accompagna da quando esistono le comunità umane».
Personaggi della Divina Commedia
Carlo Ossola
Libro: Copertina rigida
editore: Marsilio
anno edizione: 2021
pagine: 144
«La memorabilità dei personaggi danteschi non è tanto fornita dal loro rilievo storico o mitologico, quanto dal loro apparire in uno sguardo, in una parola, in un moto che appartiene, come ha osservato Borges, al sempre». Dante, nel poema che più di tutti ha plasmato la nostra identità nazionale, culturale e linguistica, costruisce un sistema di personaggi eterni, un coro di voci universali che nei secoli si è fatto autonomo, generando nuove riletture e mitologie. Attraverso ventisette ritratti storici, letterari e filosofici, Carlo Ossola isola quei personaggi senza i quali «il poema non sarebbe un teatro di grandi passioni redente» e presenta al lettore una galleria in cui sfilano le tre guide, Virgilio, Beatrice e san Bernardo, ma anche i puri e i dannati, poeti e padri della Chiesa, figure bibliche come Davide e Raab e storiche come Bonconte da Montefeltro. In questo variegato ventaglio compare lo stesso Dante che, autore e personaggio insieme, completa il repertorio offerto dal volume. Un contributo che forma, con l'Introduzione alla Divina Commedia a opera dello stesso Carlo Ossola e il commento al poema da lui curato, un trittico dedicato al padre della letteratura italiana.
Divina Commedia
Dante Alighieri
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio
anno edizione: 2021
pagine: 800
Come fece notare Jorge Luis Borges, noi conosciamo Dante meglio dei suoi contemporanei, e così anche la sua Commedia, «che continuiamo a leggere e che continua a sorprenderci, che durerà oltre la nostra vita, ben oltre le nostre veglie e sarà resa più ricca da ogni generazione di lettori». Allo stesso modo leggiamo meglio certi canti ai quali i secoli a noi più vicini hanno aggiunto un’aura poetica che la sola esegesi storica non avrebbe mai dato. Dante non è soltanto poeta: pensatore e teologo di acuta intelligenza, nella sua opera ricapitola il Medioevo latino e fonda il nuovo Umanesimo. Per comprendere e ampliare le molte linee interpretative che il poema sottende e chiarirne lo sfondo filosofico, questo nuovo commento mette in campo diverse competenze che consentono, pur nella profonda diversità dell’oggi, di intendere la “visione” della Commedia non riducendola a mera materia di studio. Attraverso introduzioni e commenti puntuali ai singoli canti, il testo fondativo della nostra letteratura rivive in un’esperienza di lettura inedita e sorprendente. Un’opera fondamentale per restituire centralità al testo e alla sua tradizione critica e poetica, che evidenzia quanto il Novecento abbia influito sulla ricezione della Commedia, nella consapevolezza che – scrive Carlo Ossola nell’introduzione – «molto di più che i poemi dedicati agli eroi classici, questo è il più grande nostos, poema del ritorno, dell’umanità, perché non è un recedere al prima, ma l’ascendere a un sempre accrescitivo che “di sé asseta”».
Dal tamburo mangiai, dal cembalo bevvi... Lo stato mistico e altre questioni di antropologia spirituale
Elémire Zolla
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2021
pagine: 144
L'esperienza interiore umanamente più scoscesa, ritenuta comunemente un eccesso aberrante al confine del patologico, fu scrutata da Elémire Zolla in quattro testi comparsi tra gli anni sessanta e ottanta del secolo scorso, all'insegna di una tesi che all'epoca suonò sconcertante: lo stato mistico inteso come apertura sorgiva e plenaria all'incontro col divino vissuto coi sensi e la coscienza potenziati all'unisono. L'estatico, il meditante, lo sciamano, chi manipola materie in modo alchemico e investiga le forze che reggono l'esistenza attraverso i segni del cielo, trova normale e per nulla aberrante l'approdo a un "oltre" interiore, a una patria spirituale quale che sia l'orizzonte di fede o agnostico in cui l'apertura epifanica avviene. Lo stato mistico come norma dell'uomo, Esoterismo e fede, Alchimia e meditazione taoiste e buddhiste e Il cielo scritto sono temi che Zolla scruta a partire dalla nuda, ripida evidenza che «ogni vita comporta un'invisibile interiorità che ne è la sostanza». L'abbagliante metafora del tamburo e del cembalo che intitola il libro deriva da un passo del polemista cristiano Giulio Firmico Materno (IV secolo) alle prese con la sua fiera condanna degli insani culti sacrificali pagani che invece di elargire salute e salvezza, come nel caso del mistero eucaristico cristiano, fomentano superstizioni e idolatrie criminose.