Marsilio: Biblioteca
Neorealismo. Il nuovo cinema del dopoguerra
Stefania Parigi
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2014
pagine: 365
Il neorealismo attraversa la storia del cinema e della cultura italiana come una sorta di fantasma. Viene continuamente evocato sia da chi ne vuole distruggere la mitologia sia da chi cerca di recuperarlo e riattivarlo nelle dinamiche della contemporaneità. Il neorealismo è l'espressione di un periodo storico, delle sue rovine, dei suoi traumi, dei suoi desideri; è la manifestazione, ibrida e contraddittoria, di una nuova estetica; è un formidabile meccanismo generatore di immagini capaci di "resistenza" al tempo e passibili, insieme, di continue sopravvivenze. Mescolando varie prospettive e metodologie di ricerca, questo libro analizza le vedute e le visioni neorealiste come campi di tensioni, forze dinamiche che operano in molteplici direzioni: iconografiche, concettuali, tematiche, stilistiche, narrative, discorsive, produttive, ricettive. Le immagini del neorealismo sono contemporaneamente quelle impresse nei film del dopoguerra, quelle costruite dai discorsi dei critici e dei teorici, quelle che sono rimaste nella memoria collettiva e che tornano, con la loro aura di inattualità, a incidere su molte esperienze, disperse nello spazio e nel tempo, di riconquista cinematografica di un'identità antropologica ed estetica.
Microfilosofia del cinema
Paolo Bertetto
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2014
pagine: 310
Nel cinema, Deleuze rivendica la centralità della dimensione intellettuale. "I concetti sono immagini - dice -. Sono immagini di pensiero". Il cinema dunque non è lontano dal pensiero. Anzi ne è straordinariamente vicino. E se la filosofia è una forza, cioè un sapere concettuale che ci consente di allargare e di approfondire la conoscenza del cinema, il cinema, insieme, affronta i problemi e le figure della filosofia e li declina per immagini. Il cinema e la riflessione sul cinema, cioè, sono un modo per dialogare con la filosofia e proporre idee, concetti che - forse - interessano anche la filosofia. "Microfilosofia del cinema" è quindi un libro che ruota attorno ai concetti creati dalla filosofia, ma anche dal cinema. Anzi è un libro che riflette sulla relazione cinema-filosofia attraverso i concetti. Non è una teoria del cinema intesa in senso tradizionale. È un percorso intellettivo che indaga su un doppio movimento, dal cinema alla filosofia e dalla filosofia al cinema. Considera quindi il cinema non come un terreno che la filosofia può rischiarare, ma come un orizzonte che crea concetti e rielabora idee: e dunque pensa il cinema non come una dimensione subalterna, ma come una macchina che produce anche sul piano della speculazione. Questa idea di cinema è sviluppata attraverso analisi di film e di autori importanti della storia del cinema, da Bunuel a Fellini, da Godard a Wenders, da Lang a Hitchcock, dall'espressionismo ad Antonioni sino alla ricerca contemporanea di Lynch...
Filosofia perenne e mente naturale
Elémire Zolla
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2013
pagine: 373
Questo libro accoglie in un volume unico due opere contigue di Zolla che videro la luce negli anni novanta del secolo scorso: "La nube del telaio. Ragione e irrazionalità tra Oriente e Occidente" (1996) e "La filosofia perenne. L'incontro fra le tradizioni d'Oriente e Occidente" (1999). I due testi accostati nella loro sequenza originale gettano piena luce sulla visione filosofica maturata da Zolla nell'ultima fase della vita, dopo aver esplorato ne "La nube del telaio" il vario peso che la dicotomia "ragione" e "irrazionalità" hanno avuto nella storia delle idee filosofiche e religiose fino al XX secolo. Il salto da una ragione calcolante ostaggio del cozzo fra gli opposti, a una mente capace di riconoscersi nell'unità profonda di "io" e "universo", è l'approdo cui Zolla giungeva ne "La filosofia perenne", additando una visione della realtà in cui fisica e metafisica sono congiunte. Nella parte III, un formidabile cambio di registro ci fa partecipi degli incontri "fatali" di Zolla con un terzetto irresistibile di personaggi dell'altro ieri e di ieri: il Marchese di Sade, di cui da giovane curò le Opere, la scrittrice statunitense Djuna Barnes che incontrò al Greenwich Village nel 1968, e il geniale storico delle religioni I. P. Culianu assassinato a Chicago nel 1991. Zolla che gli fu amico, ne traccia un ritratto memorabile.
Il ruggito del Leone. Hollywood alla conquista dell'impero dei sogni nell'Italia di Mussolini
Gian Piero Brunetta
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2013
pagine: 314
Grazie al cinema, dall'indomani della prima guerra mondiale si compie il prodigio di trasformare il popolo americano- sconosciuto, selvaggio e stravagante, non nell'invasore barbarico, ma nel "prossimo tuo" da accogliere e amare come te stesso. E di creare una dipendenza diffusa dal sogno americano. Il libro esplora, insieme, le strategie pubblicitarie e le reazioni individuali e collettive alla "Marcia su Roma" delle Majors hollywoodiane dai primi anni venti. In generale viene descritta la parabola delle tecniche di advertising con cui Hollywood ha puntato a impadronirsi dei gangli emotivi e desideranti dello spettatore universale. Nello specifico si stabilisce un contatto ravvicinato con le strategie adottate in Italia e con lo spettatore italiano tra il 1922 e il 1938, dalle Majors e, in particolare, dalla Metro Goldwyn Mayer. "Il ruggito del Leone" ci fa rivivere le percezioni di mondi possibili per lo spettatore italiano tra le due guerre, in cui accanto ai profumi delle divinità hollywoodiane era possibile respirare anche i profumi della libertà.
Verde. Storie di un colore
Manlio Brusatin
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2013
pagine: 124
Non solo un colore. Il verde, chiaro segnale di via libera, è diventato l'orizzonte sterminato di una speranza senza confini, che occupa tempo e spazio di un immaginario - tanto individuale quanto universale - "secolo verde". Il verde fin dalle sue origini è buono quando fa parte della natura, non è buono quando entra nel corporeo e nel serpentino. La sua doppia natura fonde insieme i due colori che lo compongono: il giallo della luce del sole, il blu dell'ombra notturna. Ma si tratta di un colore assolutamente originario, il colore più presente sopra la terra a partire da quello stagno di rane dove si è coltivata la vita molto umana, la vita di ogni essere che ha camminato, dal paradiso terrestre alla conquista della terra promessa, anch'essa sempre molto verde. L'itinerario nel verde che qui si propone è necessariamente saltellante come una inquieta e vorace cavalletta, tra divinità e paradisi verdi, cavalieri e fate verdi, pietre, terre e case verdi, riportando le diverse storie a una loro matrice originaria, e cercando di approdare a quel territorio verde, sostenibile o insostenibile che sia, di una speranza ancora verde che ha il colore intermittente delle lucciole nel bosco. La virtù della speranza verde sta sempre in mezzo, con la fede bianca alla destra e alla sinistra la carità rossa - un tricolore ancora inedito.
Ombre passeggere. Cinema e storia
Pierre Sorlin
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2013
pagine: 226
Del passato ricordiamo impressioni, sfuggenti immagini che scorrono come passano sullo schermo le riprese di un film. Cinema e storia condividono la fugacità del tempo che non si ferma. Testi, dipinti, fotografie fissano un istante dell'accaduto, il film fluisce come lo fanno le nostre giornate. Il cinema è stato il primo divertimento di massa, ha radunato milioni di persone, unite grazie a un rituale comune. L'importanza del pubblico lo ha reso un fattore di rilievo nell'evoluzione economica e politica dell'universo contemporaneo; industria, strumento di potere, oggetto di scambi internazionali, divertimento, strumento di conoscenza. La sua originalità consiste nella restituzione del movimento: porge l'illusione di vedere le macchine funzionare, gli esseri spostarsi, la natura evolversi. Il contributo fondamentale del cinema alla comprensione del mondo è la messa in evidenza del cambiamento permanente che è la storia. Partendo da tali premesse il libro considera il cinema come istituzione sociale storicamente ambientata, come documento sul passato, come fonte per rappresentare epoche trascorse.
Il conoscitore di segreti. Una biografia intellettuale di Grazia Marchianò
Elémire Zolla, Grazia Marchianò
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2012
pagine: 500
'Raccontare' la vita di un uomo di conoscenza dei più noti ma meno compresi della letteratura del secondo Novecento, comporta l'espediente alchemico di estrarre l'anima del suo pensiero dalla materia biografica, alleggerendo anche quest'ultima per dare colmo risalto a ciò che di lui sopravvive negli scritti estemporanei e sistematici di quattro stagioni. Tali furono i periodi attraversati da Elémire Zolla tra l'anno di nascita in pieno regime fascista, il 1926, e il 29 maggio 2002, quando i suoi occhi si chiusero dinanzi al nitido presagio di un'epoca senza quasi contatto con l'ambigua grevezza del Novecento. "Il conoscitore di segreti" si compone di una prima parte biografica e di una seconda parte antologica, che raduna un'accorta scelta di testi zolliani introdotti dall'autrice. Come le valve di una conchiglia, le due parti compongono un vibrante e unitario dittico della memoria da parte di chi ha condiviso per un quarto di secolo la vicenda di un maestro del pensiero accidentalmente italiano.
Scrivere per Hollywood. Ben Hecht e la sceneggiatura nel cinema americano classico
Giaime Alonge
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2012
pagine: 278
Nel corso della sua multiforme carriera, Ben Hecht (1894-1964) si è misurato con l'arte della parola in ogni forma possibile nel suo tempo. È stato reporter, romanziere, commediografo, polemista, propagandista politico, ghostwriter (niente meno che di Marilyn Monroe), autore radiofonico, oltre che regista e produttore cinematografico indipendente, e conduttore televisivo. Ma se non avesse scritto anche per il cinema, difficilmente si sarebbe ricavato uno spazio negli annali della cultura americana del XX secolo. Tra le sue tante attività, Hecht è stato lo sceneggiatore dell'età dell'oro di Hollywood, affiancando i registi e i produttori più importanti, da Sternberg a Hitchcock, da Hawks a Preminger, da Selznick a Zanuck, per i quali ha firmato una cinquantina di copioni (cui vanno aggiunte almeno altrettante collaborazioni non accreditate), tra cui alcuni capolavori assoluti, quali Scarface (1932) e Notorious (1946). Usando l'opera di Hecht come caso esemplare, questo libro analizza, più in generale, i diversi aspetti del mestiere dello sceneggiatore nel quadro della Hollywood classica: la posizione all'interno dell'organizzazione produttiva, le modalità di lavoro, la concezione del cinema e del proprio ruolo, il rapporto con la politica, le forme della scrittura e il problema della possibilità di sviluppare uno stile personale, riconoscibile come tale, in un'industria che per sua natura tendeva all'omologazione.
L'alternativa liberale. Malagodi e l'opposizione al centrosinistra
Giovanni Orsina
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2010
pagine: 222
L'avvento del centrosinistra, con l'esclusione dei liberali dal governo, sancì nei primi anni sessanta del Novecento il distacco della Repubblica italiana dalla tradizione dello Stato nazionale prefascista. Al tempo stesso segnò il definitivo affermarsi dei partiti quali attori principali sulla scena pubblica italiana e avviò il progressivo scivolamento verso sinistra che avrebbe portato alle dinamiche consociative degli anni settanta e al prevalere delle ragioni della politica su quelle del mercato. Giovanni Orsina affronta la storia politica del decennio 1953-1963 basandosi sulle carte, finora mai utilizzate, del ricchissimo archivio di Giovanni Malagodi, per riconsiderare quell'"alternativa liberale" che puntava a trasformare l'Italia in un terreno favorevole allo sviluppo ordinato e democratico dei talenti individuali, contrapponendosi fermamente a ogni tentazione autoritaria, clericale, totalitaria, ma anche partitocratica e clientelare. Questo libro getta una luce nuova sugli avvenimenti di quegli anni e propone un'interpretazione originale del sistema politico italiano, osservando per la prima volta la storia repubblicana dalla parte dei liberali, ossia di chi dagli anni sessanta uscì sconfitto.
Il Grand Tour dei cavalieri dell'Apocalisse. L'Italia del «lungo Cinquecento» (1494-1629)
Guido Alfani
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2010
pagine: 303
Il "lungo Cinquecento", compreso tra il 1494 - la discesa di Carlo VIII - e il 1629 - la terribile peste manzoniana - è considerato l'inesorabile preludio al declino dell'Italia. Se è vero che i Cavalieri dell'Apocalisse (Guerra, Carestia, Peste, Morte) causarono gravi danni, una lettura totalmente negativa di quel periodo storico non è l'unica possibile: per Fernand Braudel, ad esempio, le guerre d'Italia non ebbero conseguenze così terribili. Guido Alfani si inserisce in questo dibattito avanzando una nuova interpretazione complessiva del Cinquecento italiano.
Una breve storia dell'arte. Dal paleolitico al XX secolo
Renato De Fusco
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2009
pagine: 468
L'arte, gli stili, il gusto sono concetti che si trasformano nel tempo, concepiti diversamente in ogni età; conoscerli significa intraprendere un viaggio nella vita delle forme artistiche attraverso la storia. Una breve storia non vuole tuttavia essere una mera semplificazione ma il frutto di un'elaborazione, di una riduzione culturale che consenta una conoscenza della storia dell'arte distinta dalle ricerche specialistiche e dalla divulgazione informatica e televisiva. Se "l'arte è tutto ciò che gli uomini chiamano arte" e la realtà presenta opere diverse, uniche e irripetibili, è indubbio altresì che la natura del nostro pensiero intenda e apprenda solo ciò che è, o appare, riconducibile a un denominatore comune. La periodizzazione, le teorie, le note di costume sono pertanto assimilabili all'unica categoria presente in tutti i periodi dell'arte: lo stile. Questo generale principio si traduce nel costruire "ad arte" una serie di linee omogenee che tendono a unificare le diversità proprie degli artisti e delle opere. E il risultato è questo libro in cui le idee dell'autore si snodano comprensibili e memorizzabili dal maggior numero di lettori possibile e la complessità dell'arte viene presentata come un racconto sulla storia della nostra civiltà.
L'avanguardia trasversale. Il futurismo in Italia e in Russia
Cesare G. De Michelis
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2009
pagine: 301
Il futurismo ha avuto le sue manifestazioni più rilevanti in Italia e in Russia, e la storia delle loro intersezioni è dunque di primaria importanza; ma dietro alla complessa vicenda dei rapporti tra i due "futurismi", si cela una questione anche più intrigante, che tocca la nozione stessa di "avanguardia" (formatasi con l'impiego di un termine militare per significare le istanze di rottura e innovazione sia in campo estetico che in quello politico). L'agognata saldatura delle 'due avanguardie' fu un sogno che divenne dominante dopo il terremoto della prima guerra mondiale, col sovvertimento degli istituti politici tradizionali e il sorgere del bolscevismo in Russia e del fascismo in Italia. Allora, la questione del "primato" e delle "influenze", pur continuando a venire discussa soprattutto col metro artistico, ha acquisito una valenza metastorica, riversandosi retrospettivamente sul periodo d'oro del futurismo. La ricostruzione documentaria del dibattito scaturitone (con l'intervento, tra gli altri, di Marinetti e Majakovskij, di Gramsci e Trockij, di Cavacchioli, Prezzolini, Croce, Jakobson, Livsic e Chlebnikov) consente di far luce su uno snodo decisivo per intendere criticamente l'intera vicenda dell'avanguardia novecentesca: questo libro raccoglie un'ampia silloge di fonti originali, e porta un contributo essenziale alle celebrazioni per il centenario del futurismo, fuori da una prospettiva angustamente nazionalistica.