Marsilio: Biblioteca
Lo schermo sonoro. La musica per film
Roberto Calabretto
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2010
pagine: 320
Come nasce la musica all'interno della produzione cinematografica? Quali sono le strategie compositive del musicista chiamato a commentare le immagini in movimento? Cosa accade nelle complicate fasi della post-produzione quando la musica viene montata con i rumori e i dialoghi? Come viene trattata la colonna sonora quando un film è restaurato oppure edito nei supporti in dvd che oggi affollano il mercato? Questo libro intende offrire una risposta a tali quesiti, nella convinzione che questa sia la necessaria premessa per ascoltare in maniera consapevole la musica di un film. Il testo è articolato in dieci capitoli che ripercorrono le fasi dell'allestimento della musica in un film, partendo dai primi scambi di opinioni fra regista e compositore per giungere alla scrittura, al montaggio e missaggio. I capitoli finali, invece, sono riservati alla produzione discografica della musica per film, ai problemi del restauro e ai percorsi che portano questi brani a far parte di spot pubblicitari, sigle televisive, programmi concertistici o balletti.
L'avventura del cinematografo. Storia di un'arte e di un linguaggio
Sandro Bernardi
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2007
pagine: 356
"Contese, sfide, battaglie, dichiarazioni, amori e tempeste", direbbe Cervantes. La storia del cinema non ha forse realizzato tutto quello che sognava Don Chisciotte, il grande paladino dell'immaginario? Il linguaggio delle ombre, nuovo e nello stesso tempo antichissimo, non è ancora oggi, anzi più che mai, capace di trasformare in giganti tutti i mulini a vento del mondo? Ma quali leggi regolano i suoi moderni incantamenti? Quali strumenti di magia si è costruito da solo o con la nostra partecipazione nel tempo? Dalle prime attrazioni di fiera, alle grandi architetture narrative del cinema classico, ai fascinosi labirinti digitali contemporanei, quanta strada, quante idee, quante avventure e quanti cambiamenti.
Stile Novecento
Giorgio Ficara
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2007
pagine: 242
Possiamo finalmente allontanare e archiviare il Novecento letterario italiano? In questo libro lo "stile Novecento", fin dalle sue lontane e salde fondazioni settecentesche, è descritto come uno stile che ci riguarda ancora da vicino e cui niente di nuovo, formalmente, è conseguito fino ad oggi. Quale sarebbe, dopotutto, il nuovo di oggi rispetto a questo ieri vecchio ma influente, e in perfetta salute? Il nuovo, in letteratura, è dietro di noi, in quel Novecento che non ha affatto esaurito i suoi argomenti, né i suoi impulsi. Le sue stesse domande capitali non dovrebbero essere meno capitali per noi, qui e ora: il "blocco" della narrazione; il recupero della narrazione nella saggistica, invenzione anglosassone dagli sviluppi del tutto italiani anche altissimi e unici; la funzione dell'antiromanzo; le utopie; la poesia lirica, "corta" e autocosciente; la poesia oscura, a un passo dal suo "quid definitivo"; la poesia che pensa e la poesia che non pensa; la lingua letteraria italiana vera, aggredita da una lingua letteraria italiana finta, reversibile, non distinguibile dall'informazione... Ogni scrittore convocato in questo libro, chi più chi meno, porta con sé il "peso" del Novecento ma anche il suo stile, la sua intelligente aria di famiglia: solo nel Novecento, l'esitazione, il sì e il no, i non so di fronte alla catastrofe delle certezze sono, in sé, stile, e la fine o l'idea della fine della letteratura è, in sé, letteratura.
Memorie. La mia arte nella vita
Sergej M. Ejzenstejn
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2006
pagine: 716
Scritte negli ultimi due anni di vita, le "Memorie" sono una raccolta di informazioni sull'infanzia e l'adolescenza di Ejzenstejn, sui conflitti familiari, sulla formazione e la sua arte, sui rapporti sociali e politici con Stalin, tra tutti - sulla sua idea di cinema e di Hollywood. Il volume è corredato da un apparato di foto appartenute all'autore.
La moneta. Storia di un'istituzione mancata
Luca Fantacci
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2005
pagine: 276
Tutte le valute nazionali sono state redimibili in oro, attraverso la mediazione del dollaro, fino all'estate del 1971, quando gli Stati Uniti hanno dichiarato una "temporanea sospensione" della convertibilità... che ancor oggi perdura. Nel frattempo, il dollaro ha continuato a fungere da moneta globale, pur avendo rimosso la base che legittimava tale funzione: un rapporto predeterminato e legalmente sancito con l'oro. E, come il dollaro, ogni valuta circola ormai senza base. In mancanza di una sanzione istituzionale, la moneta non può fornire una misura stabile. L'economia globale, senza confini né limiti, non ha misura se non quella, autoreferenziale, del suo continuo accrescimento.
Truffaut. Il piacere della finzione
Giorgio Tinazzi
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2004
pagine: 132
François Truffaut ha giocato molto sul rapporto tra diversità e analogia esistente nei suoi film. Ha infatti mutato continuamente di registro, passando dalla commedia al dramma, dal film di genere al film-saggio, dal monologo al quadro corale, dalla derivazione letteraria al soggetto autonomo. In queste ricercate differenze e in questa voluta discontinuità non è difficile tuttavia rintracciare delle precise costanti, tematiche e stilistiche. In questo libro Giorgio Tinazzi interpreta Truffaut rinunciando all'impianto monografico e proponendo invece un'angolazione critica articolata per "voci", che riuniscono in contenitori particolarmente significativi le varie indicazioni, sia formali che di contenuto.
La soglia dell'ombra. Letteratura, filosofia e pittura in Giordano Bruno
Nuccio Ordine
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 2003
pagine: 255
Dal "Candelaio" (1582) ai "Furori" (1585) l'intreccio tra filosofia, letteratura e pittura costituisce uno dei nuclei più importanti del pensiero di Giordano Bruno. Ed è proprio all'analisi di questo intreccio che Nuccio Ordine dedica questo saggio.
Il paesaggio nel cinema italiano
Sandro Bernardi
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2002
pagine: 232
Che rapporto c'è nel cinema tra paesaggio e racconto, tra paesaggio e personaggi, tra paesaggio e sguardo? Spesso il cinema classico sceglie o inventa i suoi spazi a uso e consumo delle storie che narra, magari mettendo assieme luoghi lontani tra loro. La prima parte del libro descrive la funzione trasgressiva che il paesaggio ha spesso avuto nel cinema, tanto da farne una delle esperienze più interessanti del Novecento. Non si tratta solo di estetica, ma anche di etica, perché imparare a guardare è una tappa importante nella conoscenza di noi stessi, del nostro mondo e dei nostri limiti. Lo studio di alcuni film di Antonioni, nella seconda parte del volume, tende a mettere in luce questa duplice valenza del paesaggio.
L'immagine della città
Kevin Lynch
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2001
pagine: 200
La ricerca di Lynch è stata per quasi mezzo secolo ed è tuttora punto di riferimento di buona parte della progettazione urbana, tanto pubblica che privata, negli USA. Le riflessioni sulla necessità di inventare una diversa e più complessa cartografia per riuscire a dar conto dei "paesaggi invisibili", le analisi dei rapporti tra organizzazione dello spazio, morfologia urbana, modelli culturali e forme di potere economico e politico, la messa a punto di criteri per rendere più sicuri e vivibili gli ambienti urbani, la comprensione dei processi cognitivi nei vari gruppi d'età sociali e culturali e dei comportamenti devianti nei contesti urbani, sono esperienze di ricerca che devono molto al contributo di Lynch.
Note sul cinematografo
Robert Bresson
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2001
pagine: 125
La ripetizione e la sovrabbondanza di immagini hanno fatto progressivamente impoverire il linguaggio audiovisuale. Occorre allora, oggi più che mai, recuperarne le originarie possibilità espressive, riflettendo sui modi in cui l'immaginazione si pone di fronte alla realtà. In questo volume il regista di "Un condannato a morte è fuggito", di "Lancillotto e Ginevra" e de "L'argent" ha raccolto le note di lavoro, scritte in circa venticinque anni, che testimoniano come il suo mestiere sia sempre stato una ostinata e coerente ricerca.
Il montaggio
Sergej M. Ejzenstejn
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2001
pagine: XXXVII-254
Dopo l'ampia ricognizione sistematica sul principio del montaggio presentata nel precedente volume delle Opere scelte (la "Teoria generale del montaggio") questo libro raccoglie ora tutti i contributi tecnici e specifici dedicati da Ejzenstejn al più classico tra i nodi della teoria del cinema, dalla primitiva formulazione del concetto nel famoso manifesto del 1923 sul "Montaggio delle attrazioni", concepito ancora nel contesto dell'avanguardia teatrale, alla sua immediata riformulazione in termini propriamente filmici nel "Montaggio delle attrazioni cinematografiche" (un testo solo oggi ristabilito nella sua integrità), attraverso l'avventura del montaggio "intellettuale" e l'idea di una "drammaturgia della forma", via via fino agli esiti più compiuti e totalizzanti della ricerca raccolti nei tre grandi saggi sul "Montaggio verticale" (1940-41), punto d'arrivo di una complessa teoria del testo audiovisivo nella quale il montaggio funge da principale strumento di organizzazione "polifonica". Al di là dell'incessante proliferare di nuove soluzioni e proposte, un tema costante attraversa tutti i saggi raccolti in questo libro, anche nei loro risvolti più tecnici: il rapporto tra la rappresentazione e il senso (che non è rappresentabile), o, più profondamente, l'analogia tra il discorso del cinema e il processo creativo del pensiero. Per Ejzenstejn, infatti, il montaggio è uno dei procedimenti discorsivi del cinema in cui questo rapporto appare all'opera nella sua più forte produttività.
Il paesaggio come teatro. Dal territorio vissuto al territorio rappresentato
Eugenio Turri
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2001
pagine: 272
Se è vero che la vita è rappresentazione, allora è vero che il paesaggio è assimilabile al teatro. Un teatro in cui la scena è il territorio e l'intero pianeta è il palcoscenico delle infinite recite dell'umanità. L'uomo-attore-spettatore ne diventa fattore di crescita, di progettualità, mediatore tra conoscenza ecologica e senso della memoria, di tutela e salvaguardia, di capacità di saper cogliere il senso che i paesaggi emanano.