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Medusa Edizioni: Argonauti

L'esatta fantasia. Mente, memoria, narrazione

L'esatta fantasia. Mente, memoria, narrazione

Martino Doni

Libro

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2009

pagine: 304

Ci sono, nelle scienze umane, domande profonde. Sono domande che, nel corso dei secoli, hanno suscitato i miti dell'antichità, i riti che segnano il passaggio della conoscenza e della saggezza di generazione in generazione. Questa umanità "nascosta", liminale, abita in ciascuno di noi e si trasmette nelle comunità tramite i racconti, le piccole o grandi epopee della vita quotidiana. È qui che sorge la materia prima dell'esatta fantasia che costituisce il nostro sapere e, insieme, i nostri affetti. Questo libro è intessuto di tale materia, parla delle storie con la trama stessa che le costituisce. Storie che compongono la struttura della scienza, ma anche storie che emergono vive ai confini dell'Europa, nella Bucovina romena, dove ancora draghi, mostri, orchesse antropofaghe marcano la frontiera tra il mondo umano e la sylva naturalis della foresta. Memoria e oblio si intrecciano e si alimentano a vicenda, in questa avventurosa scoperta delle relazioni profonde che gli uomini e le donne hanno con le società che abitano e con il passato che, inevitabilmente, ritorna in forma di racconto o, talvolta, di doloroso sintomo. A far da cornice all'etnografia sociale qui proposta, interviene la grande poesia di Paul Celan, che dalla Bucovina apprese le prime suggestioni e i "materiali sonori" del suo canto.
19,50

Eros in esilio. Letture teologico-politiche del «Cantico dei cantici»

Massimo Giuliani

Libro

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2008

pagine: 152

Partendo da un passo del filosofo ebreo Franz Rosenzweig per il quale il "Cantico dei Cantici" è "il nucleo e il centro della Rivelazione", l'autore scava nelle interpretazioni ebraiche più ortodosse, ossia più tradizionali, per mostrare come il Cantico abbia offerto da sempre una potente chiave di lettura teologico-politica del dramma storico degli ebrei in galut, in esilio, senza patria e ai margini della storia. Il vuoto, la nostalgia del centro perduto e il dubbio sulla presenza di Dio nella vita del suo popolo si rispecchiano nella ricerca appassionata, sognata e sofferta, dei due giovani del Cantico, le cui immagini forti consolano il popolo in esilio tenendo vivo il desiderio di un ritorno a Sion come prova della fedeltà divina dell'alleanza. Questa spiegazione sionista del Cantico è forse la ragione più profonda del suo essere entrato a far parte del canone biblico.
14,00 13,30

Gadda e la Brianza. Nei luoghi della «Cognizione del dolore»

Gadda e la Brianza. Nei luoghi della «Cognizione del dolore»

Libro: Copertina morbida

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2007

pagine: 226

Lo scrittore del "Pasticciaccio" cominciò l'altro suo grande capolavoro, "La cognizione del dolore", nel 1937, dopo la morte della madre e mentre si stava liberando del suo "feudo" di Longone, la villa di campagna costruita dal padre alla fine dell'Ottocento. Questo fatto biografico dà lo spunto a una riflessione fatta a più voci su Carlo Emilio Gadda e la Brianza. Il libro raccoglie vari contributi di studiosi dell'opera gaddiana intorno ai "luoghi della Cognizione del dolore", delineando il nucleo di una riflessione su conoscenza e sofferenza. Scritti di Emilio Manzotti, Maria Antonietta Terzoli, Federico Bertoni, Salvatore Natoli, Claudio Vela, Pierpaolo Antonello, Giuseppe Stellardi e Mario Porro.
19,50

La consistenza del passato. Heidegger, Nïetzsche, Severino

La consistenza del passato. Heidegger, Nïetzsche, Severino

Alessandro Carrera

Libro: Copertina morbida

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2007

pagine: 142

Il passato è sempre doppio, perché al tempo in cui è accaduto non era affatto passato, eppure non possiamo pensarlo senza attribuirgli la natura di passato. Rispondendo a questa paradossalità del tempo Emanuele Severino sostiene, contro Nietzsche, Heidegger e l'intera tradizione occidentale, che il passato continua a permanere, senza mai sparire nel non essere. Anti-heideggeriano e anti-nietzscheano, Severino si oppone a qualunque sottomissione dell'essere al tempo, alla storia o alla volontà di potenza. Con la sua radicale confutazione del senso comune, Severino incarna come pochi la figura kantiana del filosofo che sa "tutto e nient'altro". La definizione non è per nulla limitante. In un mondo in cui tutti si danno da fare per qualcosa, Severino davvero si prende cura del Tutto e, anche quando si occupa di temi molto attuali, solo del Tutto. Ma la scrittura del Tutto da lui elaborata nei suoi testi più significativi, da Destino della necessità a La Gloria, è soltanto filosofica? Forse Severino ci sta donando da tempo dei poemi paradisiaci, nei quali un insuperabile limite teoretico viene oltrepassato grazie all'imposizione di nomi come Gioia e Gloria, cifre di un inconscio del vivente del quale non vogliono essere interpretazione bensì coincidenza totale, simbolo mistico.
15,00

L'uomo di Uz. Giobbe e la letteratura del Novecento

L'uomo di Uz. Giobbe e la letteratura del Novecento

Edoardo Castagna

Libro

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2007

pagine: 129

Come ogni mito, anche quello di Giobbe è così ricco e profondo che un po' tutti vi posso attingere e trovarvi il paragone che mette alla prova le diverse idee di umanità. Questo saggio vuole indagare proprio la specificità e la molteplicità di spunti che l'uomo di Uz ha offreto alla letteratura del Novecento. Giobbe non ha ispirato solo intellettuali come Jung o come Girard, che ne fa l'emblema del capro espiatorio. Il rapporto del "secolo breve" con Giobbe è infatti assai articolato: con Camus, per esempio, egli guida il pensiero e la scrittura nel confronto fra il testo biblico e la categoria moderna dell'assurdo. Con Kafka, Roth e Beckett l'immagine di Giobbe scava nell'intima sofferenza dell'uomo moderno e mostra il vuoto esistenziale che estranea il singolo dal mondo e dalla vita. Per Philippe Nemo i Dialoghi di Giobbe sono una compiuta fenomenologia dell'angoscia, e per Sestov la sua figura contesta la resa a un ordine che gli uomini chiamano naturale. Archetipo, ma anche compagno di tante anime che hanno compreso come il "bene più prezioso" sia del tutto incompatibile con quella ragione che, dai greci in poi, è stata assunta come unico criterio della verità. Solo a rari uomini è concessa, sfiorati come Giobbe dall'angelo della morte, una "seconda vista", che vince il velo dell'ipoteca razionale sul mondo.
12,00

L'etica dello scrittore. Discorsi e interventi

Günter Grass

Libro: Libro in brossura

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2007

pagine: 91

La tardiva confessione di Günter Grass nell'agosto 2006 in merito alla sua breve militanza nel corpo speciale delle SS negli ultimi mesi del conflitto mondiale, ha attirato su di lui da più parti numerose critiche che mettevano in dubbio la sua autorevolezza morale e in discussione la natura del suo impegno politico. Alcuni critici hanno addirittura sostenuto la necessità di rivedere il giudizio sulla sua opera. A quasi un anno di distanza dalla confessione, una volta attutiti la veemenza dei giudizi e lo stupore, se non la delusione, dei suoi numerosi estimatori, è possibile affrontare il caso Grass da una prospettiva più distesa e riflessiva. A tal fine è necessario rileggere alcuni dei suoi più significativi interventi del passato proprio sui temi oggetto del dibattito che ne è scaturito, vale a dire sulla posizione etica dello scrittore e sulla natura del suo impegno ideologico. La breve selezione di discorsi del presente volume offre la possibilità di indagare i concetti di impegno e di istanza morale dello scrittore da una prospettiva per lo più trascurata nel dibattito sul caso Grass. La rilettura permette così di considerare la tardiva confessione del premio Nobel per la letteratura non semplicemente nei suoi caratteri psicologici o privati, ma alla luce di considerazioni più generali riguardo gli aspetti etici e ideologici del ruolo dello scrittore nella società, che si possono anche riassumere nella domanda: "Consigliere personale o buffone di corte?".
12,00 11,40

Il caso Ariel Toaff. Una riconsiderazione

Il caso Ariel Toaff. Una riconsiderazione

Franco Cardini

Libro

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2007

pagine: 93

Per secoli gli ebrei sono stati accusati, in Europa, di uccidere nella Pasqua dei bambini cristiani per impastare gli azzimi di Pesach col loro sangue. Rileggendo i documenti processuali sui quali si era a suo tempo preteso di fondare l'infamante accusa, Ariel Toaff rimetteva in discussione i risultati cui la critica storica era pervenuta e ipotizzava, alla luce del confronto con alcuni riti e aspetti culturali dell'ebraismo ashkenazita, che delitti di quel genere potrebbero - in rarissimi e limitatissimi casi, comunque estranei all'ortodossia ebraica e aberranti rispetto all'ebraismo - anche aver avuto luogo. L'audacia dell'ipotesi ha suscitato un acceso dibattito fra gli storici, ben presto trasformatosi in durissima polemica; ma intanto del "caso-Toaff" si erano a vario titolo impadroniti i mass media. Queste pagine rendono conto delle linee di sviluppo del dibattito di cui sono stati protagonisti studiosi, intellettuali e giornalisti: ma per mostrare come esso si sia svolto in un contesto estremamente turbolento e turbato, in cui la serena discussione scientifica è diventata da subito impossibile. Condanne di tipo religioso e politico hanno allarmato gli studiosi spingendo molti di loro a chiedersi se e fino a che punto, in questo caso, la libertà di pensiero, di espressione e di ricerca scientifica non sia stata lesa e se sia o no legittimo proporre che tale libertà possa, sia pure in pochi e particolari casi, decidere di autolimitarsi senza che ciò leda il diritto.
9,00

Arianna e l'angelo. Episteme e fantasia della contingenza

Arianna e l'angelo. Episteme e fantasia della contingenza

Martino Doni

Libro: Copertina morbida

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2006

pagine: 86

Da molti inteso come luogo iniziatico, il labirinto in questo libro è un pretesto. Il labirinto come gioco linguistico, come rete che trattiene le parole, i sogni, le ossessioni, i tentativi della cultura e della scienza - e i loro fallimenti: di questo parla "Arianna e l'angelo". Il tema dominante è l'incompletezza umana, intesa come chiave di lettura della costruzione del sapere e delle istituzioni. Questo "argomento" costituisce il duplice ingresso nel labirinto, duplice perché non si entra mai una volta per tutte nell'esperienza, la si ripete sempre, a un passo più in là da dove si era prima, ma sempre lontani da dove si vorrebbe essere.
10,00

Invenzione e oblio. Indagini sulla tradizione letteraria

Riccardo Campi

Libro: Copertina morbida

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2006

pagine: 140

Attraverso una serie di indagini dedicate ad alcuni autori assai distanti tra loro (da Dante a Primo Levi e Pasolini, da Chamfort a Beckett), vengono ripercorsi alcuni episodi particolarmente emblematici del difficile processo di trasmissione della tradizione letteraria nel Novecento. La costante dialettica tra i valori che questa ci ha lasciato in eredità e le mutate esigenze del mondo attuale mette in luce le contraddizioni della nostra stessa idea di cultura. Cercare di ripensare un diverso modo di rapportarsi alla tradizione letteraria e culturale costituisce il filo rosso che attraversa e collega strettamente tra loro gli studi qui raccolti.
15,00 14,25

Razza. Storia di un'idea

Razza. Storia di un'idea

Eric Voegelin

Libro: Copertina morbida

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2006

pagine: 257

L'autore passa in rassegna, seguendone lo sviluppo, le diverse teorie della razza, da quella del naturalista inglese John Ray fino a Blumenbach e Kant e, anticipando alcune ricerche dell'epoca in ambito genetico, chiarisce che la diversità di razza non implica una diversità di specie. Con la progressiva definizione dei concetti di corpo, di organismo e di persona emerge una nuova immagine del pensiero: quella dell'individuo come unità di corpo e mente, che culminerà nella teoria di Carl Gustav Carus, l'ideologo della razza. Questo saggio di Voegelin costituì un atto d'accusa verso il mito nazista della razza, ma per le questioni trattate in merito alla manipolazione biologica dell'uomo risulta ancora di stringente attualità.
22,00

Voci e silenzi della storia. Percorsi di lettura in «Il mio secolo» di Günter Grass

Cesare Giacobazzi

Libro: Copertina morbida

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2006

pagine: 212

"Il mio secolo" è uno dei libri più singolari del grande scrittore e premio Nobel tedesco. È composto da 100 racconti brevi, uno per ogni anno del secolo appena trascorso, il Novecento. In ogni racconto prende vita un fatto significativo che ha segnato il secolo, narrato da personaggi sempre diversi. Le voci che si alternano nella narrazione offrono al lettore una "prospettiva dal basso": semplici cittadini parlano di come hanno percepito e vissuto dalla loro posizione marginale i grandi eventi che hanno segnato il XX secolo. Queste cento storie tracciano la linea d'ombra che s'imprime come una ferita sulla coscienza dell'uomo del Novecento. Il saggio che qui si presenta affronta le questioni fondamentali da cui prende forma questo libro di Günter Grass, una sorta di testamento morale che il XX secolo consegna al XXI. Oltre il velo della discussione critica, il libro esplora alcune tematiche di grande rilievo estetico, filosofico e ideologico: le modalità della narrazione storiografica, il rapporto fra idealismo e nazismo, la colpa tedesca e le possibilità della letteratura di agire sulla società.
18,50 17,58

Luce nera. Strindberg, Paulhan, Artaud e l'esperienza della materia

Luce nera. Strindberg, Paulhan, Artaud e l'esperienza della materia

Marco Dotti

Libro: Libro in brossura

editore: Medusa Edizioni

anno edizione: 2006

pagine: 236

"C'è una luce che viene da Dio e una luce che è Dio stesso. Questa seconda luce è nera". Henry Corbin invitava a considerare in questi termini l'espressione persiana "nur-e-syah" (luce nera). D'altronde, già dai primi anni del '900, partendo dall'idea che fosse possibile individuare un "rovescio della luce" e che il nero rappresentasse tutt'altro che l'assenza di colore, una schiera di artisti, scrittori, uomini di teatro e scienziati si misero al lavoro per sondare quello che sembrava uno dei più enigmatici misteri della materia e delle sue metamorfosi. Strindberg, a Parigi, iniziò a studiare i processi chimici di trasformazione dei minerali, e a verificarli nel campo della fotografia. Le sue "cristallografie" influenzarono artisti e scrittori che diedero vita a una comunità eccentrica che univa figure molto diverse tra loro come Daumal, Michaux, Paulhan, Le Bon, Braque, Queneau fino a Breton, Aragon e Dalì.
20,00

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