Olschki: Studi della Fondazione Carlo Marchi
Il palazzo Vaticano nel Medioevo
Alessio Monciatti
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2005
pagine: X-454
Il Vaticano rinascimentale è emblema papale. Poco noto è che nasconda un palazzo più antico e che nel Medioevo questo non fosse sede del papa. Dalla tradizione lateranense, si ripercorre l'affermazione del Vaticano; si collazionano fonti per la pristina storia architettonica; si rilevano e si contestualizzano lacerti e notizie degli interventi decorativi. Si rivela un'emergenza cittadina, che, descritta anche nella sua diversificazione decorativa, risulta presupposto per ingrandimenti e ridecorazioni successive.
La collezione Sforni. Il «giornale pittorico» di un mecenate fiorentino (1909-1939)
Margherita D'Ayala Valva
Libro: Libro rilegato
editore: Olschki
anno edizione: 2005
pagine: XVI-130
Viene ricostruita la collezione e l'attività mecenatizia di Gustavo Sforni (1888-1939), pittore fiorentino vicino agli ambienti della prima "Voce", offrendo delle sue scelte (Fattori, Ghiglia, Cézanne, van Gogh, Degas, Medardo Rosso) una lettura in parallelo al mercato d'arte e al dibattito critico delle riviste fiorentine del primo Novecento. Il triplice profilo del mecenate-collezionista-pittore si articola intorno alla sua raccolta, letta come un frammentario "diario pittorico", seguita nel suo carattere di esperienza in formazione e insieme di acuta e consapevole operazione critica.
Il crepuscolo della scultura medievale in Lombardia
Laura Cavazzini
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2004
pagine: XIV-198
Questo libro illustra un momento assai felice, sebbene poco noto, della storia della scultura lombarda, l'età del Gotico Internazionale: una stagione lunga, che affonda le sue radici ben dentro il Trecento e si protrae fin oltre la metà del secolo successivo. Osservatorio privilegiato per la ricostruzione di questa vicenda è il babelico cantiere del nuovo Duomo di Milano, fondato nel 1386, che scultori provenienti dall'Europa intera contribuirono a popolare in quegli anni di centinaia di statue e rilievi.
La bottega di Bartolomeo della Gatta. Domenico Pecori e l'arte in terra d'Arezzo tra Quattro e Cinquecento
Nicoletta Baldini
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2004
pagine: XVI-442
Discepolo del Verrocchio e compagno a Roma, sui ponteggi della Sistina, di Perugino, Ghirlandaio, Botticelli e Signorelli, Bartolomeo - uno dei massimi esponenti della cultura figurativa tardoquattrocentesca - per quanto di natali e di formazione fiorentini, svolse la sua attività prevalentemente ad Arezzo. In questa città, per i molteplici incarichi ricevuti, fu ben presto coadiuvato da una bottega, il cui più fecondo rappresentante, Domenico Pecori, continuò, anche dopo la morte del maestro, a soddisfare la committenza cittadina e dei suoi dintorni.
Aristodemo Costoli. «Religiosa poesia» nella scultura dell'Ottocento
Benedetta Matucci
Libro: Libro rilegato
editore: Olschki
anno edizione: 2003
pagine: XII-130
Uno studio sullo scultore fiorentino (1803-1871), in cui fonti storiche, archivistiche, e letterarie si intrecciano per ricostruirne la figura: personalità legata al mondo dell’Accademia di Belle Arti, ma anche artista caro a raffinati committenti inglesi, e soprattutto interprete di pensieri affini alla spiritualità delle Scuole Pie. Ne consegue una lettura che, attraverso una parallela indagine sullo scolopio [...]