Orthotes: Dialectica
Aisthesis. Scene del regime estetico dell’arte
Jacques Rancière
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2017
pagine: 316
Che cosa intendiamo oggi quando parliamo di arte? Con Aisthesis, Jacques Rancière esplora alcuni momenti cruciali che hanno modificato profondamente le categorie interpretative e le pratiche artistiche dell’età moderna, definendo l’attuale regime estetico dell’arte. Lo stupore di Winckelmann di fronte al Torso del Belvedere, una visita di Hegel al museo, una serata trascorsa da Mallarmé alle Folies Bergère, una conferenza di Emerson, una mostra a Parigi o uno spettacolo a Mosca, ma anche l’avvento del cinema e oscuri reportage letterari sui braccianti dell’Alabama: quattordici scene, dalla Dresda del 1764 alla New York del 1941, per raccontare come una statua mutilata possa diventare un’opera perfetta, un mendicante sporco la raffigurazione dell’ideale, un mobile un tempio, una scala un personaggio, le circonvoluzioni di un velo una cosmogonia e il montaggio frenetico dei gesti la realizzazione estetica di un principio di uguaglianza. Smarcandosi dalle ricostruzioni ideologiche ed epocali del Novecento, Aisthesis traccia una controstoria della modernità artistica in cui riemerge un dialogo sotterraneo e a lungo perduto tra l’arte e l’orizzonte comune della vita sensibile.
La teoria non è un ombrello. Dieci anni di AdATeoriaFemminista 2006-2016
Stefania Tarantino
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2017
pagine: 292
AdaTeoriaFemminista è un laboratorio collettivo che sperimenta nuovi punti di avvistamento sul reale a partire dalle teorie femministe. Nata a Napoli nel 2006 dalla relazione politica di Lucia Mastrodomenico e Angela Putino la rivista “www.adateoriafemminista.it” si propone come campo di sperimentazione teorico-politica tra donne (e uomini) di diverse generazioni. In questo volume sono raccolti su carta tutti numeri di AdA che in questi anni hanno prodotto riflessioni in presa diretta sugli avvenimenti che investivano le nostre vite: il neoliberalismo, la camorra, la biopolitica, la caduta dell’ordine simbolico patriarcale, i rifiuti, la nascita, la fatica, il lavoro… Una teoria non è un ombrello, non serve a proteggersi dalla realtà ritagliandosi piccoli spazi sicuri e garantiti, ma è una bussola per navigare in mare aperto. Si parte da sé, dalle proprie vite incarnate, dalla propria passione per il mondo per leggere e capire, per sperimentare nuove forme del vivere in relazione.
Al mercato della felicità
Luisa Muraro
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2016
pagine: 178
In questo libro Luisa Muraro, tra le più importanti filosofe italiane, lancia una sfida: che cosa sarebbe la nostra vita senza grandi desideri? Si può desiderare ciò che sembra impossibile da ottenere? Nella cultura che cambia senza andare avanti, in un'economia che cresce e si espande ma non si cura di far crescere né la gioia né il senso di sicurezza, nella vita che sembra tutta un mercato, con l'umanità stretta fra il troppo e troppo poco, traspare l'intuizione che il reale non è indifferente al desiderio e non assiste indifferente alla passione del desiderare. Il mondo è salvo solo a patto che coloro che lo abitano abbiano aspettative incommensurabili ai propri mezzi e non perdano mai la fiducia di essere destinati a qualcosa di grande.
Spinoza. Filosofia pratica
Gilles Deleuze
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2016
pagine: 136
La filosofia di Spinoza è uno dei tentativi più radicali di costituire un'ontologia pura: una sola sostanza per tutti gli attributi, infiniti modi di essere per ciascun attributo. Ma, sostiene Deleuze, questo complesso edificio filosofico non è riducibile a un programma teorico: occorre "entrare dentro Spinoza", cogliendo la Sostanza come un piano d'immanenza in cui si trovano anime, corpi, individualità, senza alcuna dimensione teorica trascendente. Da questa ontologia deriva un'etica intesa come scienza pratica dei modi di essere, studio dei "costumi" e dunque vera e propria etologia. L'Etica della prova e della sperimentazione, che si oppone a una Morale delle leggi e dei giudizi, costituisce il tema di questo libro. Scrittori, poeti, musicisti, artisti o gli stessi lettori occasionali potranno qui scoprirsi spinoziani ancor più del filosofo professionista. Le pagine di Deleuze dimostrano infatti che in Spinoza vi è anche un impulso segreto, un brivido di stupore che rende possibile una "lettura affettiva" dei suoi testi, insegnando al filosofo a divenire non filosofo e, a tutti, a seguire quelle passioni e quei "costumi" che la filosofia suscita.
Lacan. Il seminario. L'antifilosofia 1994-1995
Alain Badiou
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2016
pagine: 214
Il Seminario del 1994-1995 su Lacan si inscrive nella tetralogia dedicata da Alain Badiou al tema dell'antifilosofia, termine che proprio Lacan ha strappato al XVIII secolo per farne un'autentica leva della psicoanalisi, in polemica con la filosofia e la sua perenne tentazione ermeneutica. Lacan rappresenta per Badiou il primo esempio di antifilosofia immanente: l'affermazione, nel nome del ritorno a Freud, che non solo l'atto è possibile, ma che è realmente accaduto, e che bisogna fargli fronte senza garanzie di ordine morale, istituzionale o religioso. A partire da questa tesi - che si riassume nell'assunto dell'ultimo Lacan per cui "la verità può non convincere, il sapere passa in atto" - Badiou si confronta con una serie di questioni ineludibili consegnate non solo alla psicoanalisi ma alla stessa filosofia: la funzione del matema e il significato della passe, il rapporto tra ab-senso e non-senso, l'articolazione della triade verità-sapere-reale, lo statuto dell'Uno. Sullo sfondo di tali nodi problematici e nel segno di una fedeltà contrariante, Badiou osserva come, se la filosofia è la tentazione del senso, essa è, anche e da sempre, la resistenza a questa tentazione.
L'enigma della moneta e l'inizio dell'economia
Massimo Amato
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2016
pagine: 304
Oggi si tende a vedere tutto come qualcosa di cui è legittimo voler entrare in possesso, come una risorsa da sfruttare: viviamo nell'epoca della globalizzazione, in balia dell'economia e delle sue oscillazioni. Tutto ruota intorno al denaro, alla misteriosa potenza che esso evoca. Ma, affascinati come siamo dal denaro, della moneta sappiamo in verità ben poco. Ci limitiamo a considerarla una merce, misconoscendo la sua vera natura, anzi rifiutando di porci il problema. E se la moneta non fosse un oggetto mercificabile, ma un'istituzione? Se, in quanto opera dell'uomo, implicasse che egli assuma su di sé un rapporto con qualcosa di inquietante, che si sottrae enigmaticamente a ogni volontà di controllo? Forse è proprio questo "enigma della moneta" la causa profonda delle crisi economiche e finanziarie che sempre più spesso sconvolgono la nostra società. In un percorso di approfondimento sui temi della normatività e delle istituzioni, Massimo Amato orchestra un inedito dibattito, attraverso le discipline e le epoche, in cui Aristotele si rivela il maestro nascosto dei massimi economisti moderni e Bentham dialoga sull'usura con la scolastica francescana.
Oppressione e libertà
Simone Weil
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2015
pagine: 220
Questo libro raccoglie gli scritti di Simone Weil militante nel movimento operaio e commentatrice critica di Marx e del marxismo. I testi qui riuniti – molti pubblicati, altri rimasti inediti lei viva, con titolo originale o postumo, alcuni occasionali, altri maturati nel tempo, tutti compresi nel decennio 1933-43 – sono attraversati da temi alcuni dei quali arrivano direttamente fino a noi o sono traducibili nel nostro presente. Tra questi, mettiamo al primo posto quello dei rapporti tra l’individuo, da una parte, e la collettività, la società, le masse, dall’altra. Scrive Weil: «non dimentichiamo che noi vogliamo fare dell’individuo e non della collettività il valore supremo» per cui «la subordinazione della società all’individuo, ecco la definizione della vera democrazia e anche quella del socialismo». Questa netta presa di posizione, che nei primi anni Trenta Weil condivide con i militanti del sindacalismo rivoluzionario, per capirne il significato tutt’altro che individualista, va messa in rapporto a una scoperta politica tutt’ora valida. Simone Weil ha scoperto l’esistenza di un potere oppressivo che si sviluppa con le esigenze stesse di organizzare e di coordinare, a cominciare dallo Stato con il suo apparato burocratico, poliziesco e militare (segnalato già da Marx), che si estende alla produzione, come potere della nascente tecnocrazia (non considerato da Marx), di suo indipendente dal regime capitalistico. E che arriva a compenetrare le stesse organizzazioni di massa che lottano contro il capitalismo. Per prima Weil si rese conto che stava prendendo piede la dittatura di un potere trasversale e senza nome, presente nel funzionamento dello Stato, nell’organizzazione della produzione come anche nei partiti e nei sindacati, e che struttura l’intera società.
Ecologia e libertà
André Gorz
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2015
pagine: 94
"Ecologia e libertà" è un libro straordinariamente anticipatore. In esso la crisi della natura non si pone come esterna all'economia, alla società, alla politica; ne è semmai il volto estremo, il sintomo inaggirabile, l'ingiunzione cui non ci si può sottrarre procrastinando. André Gorz è tra i primi a chiederci di pensare la questione ambientale nella sua non-autosufficienza, nella sua impossibilità a spiegarsi da sé: essa dischiude infatti una crisi del produttivismo occidentale e del capitalismo industriale che possiede un'origine storica e che richiede una soluzione politica. Tale soluzione, peraltro, non fornisce alcuna garanzia sulla desiderabilità o meno del suo esito: il testo torna a più riprese sul rischio concreto di una deriva tecnofascista, cioè di una risposta autoritaria alle sfide ecologiche. Il degrado degli equilibri biosferici schiude infatti uno scenario fortemente polarizzato: alla tentazione dispotica deve far fronte un progetto sociale complessivo capace di coniugare la sostenibilità ambientale e l'autonomia individuale e collettiva. Il nesso tra ecologia e libertà, dunque, non si dà in natura - non sta nelle cose: bisogna produrlo, curarlo, difenderlo.
Le mezze verità
Gianni Vattimo
Libro: Libro rilegato
editore: Orthotes
anno edizione: 2015
pagine: 170
È qui raccolta una selezione di articoli che Gianni Vattimo ha scritto su «La Stampa» tra il 1979 e il 1988. Si tratta di pièces, per utilizzare un termine del gergo teatrale, che hanno come proscenio l’Italia degli anni Ottanta, e per protagonista la cultura europea del Novecento. Una cultura del nichilismo che rimanda – forse oggi ancor di più – a un’esperienza di crisi, di debolezza del pensiero, di controvertibilità delle scienze, di mutevolezza della morale. Se le “mezze verità” su cui insistiamo siano di luce o di buio, non è possibile dire – non verrà mai detto – perché il solo modo in cui è possibile accedere alla verità è per se stesso frammentario, parziale e manchevole. Tuttavia riconoscere al pensiero filosofico questo suo carattere incompleto, monco, pauroso, è l’opportunità che abbiamo per abbandonare le pretese assolutistiche ereditate dalla tradizione metafisica e inventare il futuro dell’uomo. O almeno dell’Europa.
Patologia della libertà. Saggio sulla non-identificazione
Günther Anders
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2015
pagine: 148
«L’uomo fa esperienza di sé come qualcosa di contingente, come qualunque, come “proprio io” (che non si è scelto); come uomo che è precisamente così come è (per quanto possa essere tutt’altro); come proveniente da un’origine di cui non risponde e con la quale deve tuttavia identificarsi; come “qui” e come “ora”. Questo paradosso fondamentale dell’appartenenza reciproca della libertà e della contingenza, questo paradosso che è un’impostura, il dono fatale della libertà, si chiarisce come segue. Essere libero significa: essere straniero; non essere legato a niente di preciso, non essere tagliato per niente di preciso; trovarsi nell’orizzonte del qualunque; in una postura tale per cui il qualunque può anche essere incontrato in altri qualunque. Nel qualunque, che posso trovare grazie alla mia libertà, è anche il mio proprio io che incontro; questo, pur appartenendo al mondo, è straniero a se stesso. Incontrato come contingente, l’io è per così dire vittima della propria libertà».
Sentire ciò che nell'altro è vivente. L'amore nel giovane Hegel
Judith Butler
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2014
pagine: 118
Questo testo di Judith Butler affronta alcune tra le pagine più affascinanti e complesse scritte dal giovane Hegel: il frammento sull'Amore e il Frammento di sistema. L'intento dell'autrice è duplice: scandagliarne il senso profondo e operare, nel contempo, una riflessione più ampia sul tema dell'amore e della vita. A partire dall'idea hegeliana dell'amore come sentimento in cui "il vivente sente il vivente", Butler incrocia fecondamente problemi classici della filosofia di Hegel (il rapporto individuo-comunità, religione-filosofia, vita-viventi) con alcuni motivi della sua più recente produzione: la precarietà della vita, il legame tra l'amore e la perdita, il potere del lutto, etc. Filo conduttore del suo itinerario è la difficoltà che il linguaggio filosofico sperimenta nel rendere conto del fenomeno dell'amore, fenomeno che "ha una sua propria logica - una logica che non fiorisce mai effettivamente in una forma definitiva, ma è caratterizzata da una illimitata apertura". L'illimitata apertura a cui, in quanto viventi, ci consegna e ci espone la vita.
Resistenze. Sul concetto di analisi
Jacques Derrida
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2014
pagine: 116
Lavorando nei margini de "L'interpretazione dei sogni", Jacques Derrida penetra tra le pieghe del testo freudiano portando in luce la natura disseminale del concetto di resistenza all'analisi. Ma, se non si dà una nozione univoca di resistenza, anche il concetto di analisi vacilla, si decostruisce, esponendosi alla possibilità del suo al di là. La psicoanalisi diviene così per Derrida il luogo strategico a partire dal quale ripensare tutta la tradizione della ragione analitica, anche nel suo rapporto con la dimensione etico-politica. "Resistenze" è un testo non solo per ricostruire il confronto derridiano con la psicoanalisi, ma anche per comprendere il ruolo che questo confronto ha svolto nell'evoluzione del pensiero del maestro della decostruzione.