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Orthotes: Dialectica

Il paradosso della morale

Vladimir Jankélévitch

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2020

pagine: 200

Il quadro della moralità offerto da Jankélévitch è mosso da forti chiaroscuri. Agire bene o male è un'esperienza umana originaria, che coinvolge l'intera esistenza nella forma dell'intermittenza, della caduta e del rilancio, è perenne scontro di essere e dovere, purezza di cuore e amore, e insieme incapacità di distinguere il bene dal male, ansia di assoluto e sua eclissi. "Il paradosso della morale", ultima opera pubblicata in vita da Jankélévitch – alla quale è legittimo attribuire un carattere di sintesi della sua visione etica – è interamente occupata da un lavoro sulla contraddizione. La vita morale e la sua fondamentale ambivalenza vengono descritte, analizzate e problematizzate all'insegna delle vicende, sempre diverse e imprevedibili, della contraddizione che sta nel cuore dell'etica. «Paradosso» è «la contraddizione professata» che, a causa dell'inevitabile collocarsi all'interno della dinamica temporale, si sdoppia, si esaspera fino all'iperbole e deflagra o si diluisce fino a neutralizzarsi. La sua configurazione conclusiva sarà la compresenza degli opposti nel corpo e nel suo carattere di organo-ostacolo, definito «contraddizione congelata, impietrita, pietrificata».
18,00 17,10

La filosofia critica di Kant

Gilles Deleuze

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2019

pagine: 146

"La filosofia critica di Kant" (1963) è un'opera dedicata a un “avversario” filosofico di prima grandezza, con cui è indispensabile fare i conti. Kant – spiega Deleuze – «è la perfetta incarnazione della falsa critica», di qui il suo fascino. Eppure «quando ci si trova di fronte a un'opera di questa genialità, non si può dire soltanto che non si è d'accordo. Bisogna anche saperla ammirare; bisogna saper ritrovare i problemi che pone, il suo macchinario». Il Kant di Deleuze si presenta pertanto come un libro assolutamente singolare, sui generis, poiché, se da un lato si tratta di un testo scritto con esplicita ammirazione e simpatetico slancio, dall'altro si rivela come un'analisi lucida e spietata, positiva, concentrata e tesa, tutta interna alle tre Critiche, di cui mette in evidenza il lato problematico, le aporie, i vicoli ciechi, tutti i pericoli a cui va incontro il filosofo di Königsberg – ma dove Deleuze sembra anche cercare (e forse in primo luogo) un confronto con se stesso, una messa a punto delle sue idee. Si tratta di un libro necessario. Perché «è soltanto a forza di ammirazione che si ritrova la vera critica».
17,00 16,15

Contro il discorso della libertà. Saggi su politica, estetica e religione

Lorenzo Chiesa

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2019

pagine: 186

In "Contro il discorso della libertà" Lorenzo Chiesa sferra un attacco a tutto campo contro l’ideale falsamente trasgressivo di un’emancipazione totale e senza limiti. La posta in palio non è quindi un supposto “soggetto della libertà” capace di superare l’alienazione una volta per tutte, ma la coincidenza dialettica tra dis-alienazione e ri-alienazione da un punto di vista politico, estetico e religioso. Facendo della psicoanalisi lacaniana il suo principale strumento critico, Chiesa vaglia una serie di autori e di temi, quali la fobia del piccolo Hans e l’“ecologia della paura” di Mike Davis come ugualmente dipendenti da un’ideologia della tolleranza repressiva; l’invettiva di Pasolini contro la degenerazione visiva e biologica dei corpi operata dall'edonismo del consumismo “liberale”; l’errata lettura vitalista che Deleuze offre del teatro estintivo ed escrementizio di Bene; i diversi confronti di Agamben e di Žižek con il retaggio cristiano della “povertà” e dell’“inadeguatezza” in quanto potenzialmente salvifiche; le tensioni inerenti all'antropologia filosofica presupposta dalla politica emancipatoria di Badiou.
18,00 17,10

Foucault

Gilles Deleuze

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2018

pagine: 160

Deleuze considerava Foucault il più grande filosofo contemporaneo. Alla morte dell'amico gli dedicherà questo prezioso omaggio postumo, che rappresenta senz'altro la migliore lettura complessiva della sua opera. Si tratta di un testo simpatetico, di un'interpretazione intensiva, problematica e problematizzante, che si snoda attraverso le dimensioni del sapere, del potere e dei processi di soggettivazione, in cui Deleuze ci ha mostrato cosa significhi veramente pensare con Foucault, andando necessariamente anche oltre di lui. Qui le individualità dei due filosofi si amalgamano, si fondono, e facciamo il nostro ingresso in un territorio in cui non c'è più nessuno che dica "io". Perché - Deleuze ce lo ha insegnato - si pensa sempre in più d'uno, anche quando si è da soli. Quello che ne esce, è il sorprendente ritratto di un Foucault «metallico e stridente», che si rivolge direttamente ai problemi della nostra attualità, inventando gli strumenti che ci permettono di interpretarla, di capirla, e forse anche di cambiarla. Per aiutarci a comprendere il presente, con i suoi limiti, le sue degenerazioni, le sue linee di fuga.
17,00 16,15

Empirismo e soggettività. Saggio sulla natura umana secondo Hume

Gilles Deleuze

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2018

pagine: 190

"Empirismo e soggettività. Saggio sulla natura umana secondo Hume", è apparso in Francia nel 1953 e rappresenta l'esordio filosofico del giovane Deleuze. Si tratta di un testo di sfolgorante bellezza e attualità, in cui l'autore riesce a tracciare un inedito ritratto di David Hume facendone un intercessore di primo piano, imprescindibile per la definizione di un empirismo superiore adeguato alla logica delle molteplicità. Hume, riletto e interpretato al di là dei consueti canoni storiografici, risuona nuovamente in tutta la sua freschezza, e aiuta Deleuze a delineare le coordinate per una nuova immagine del pensiero introducendoci in un mondo artefatto, dominato dall'artificiale, che si situa al di là dei dualismi tradizionali, a un pluralismo aperto alla contingenza degli incontri e delle relazioni. Hume, insomma, ha saputo porre in modo nuovo il problema della soggettività, ma di una soggettività finalmente concreta, incarnata, affettiva e passionale, «pratica». A diretto contatto con la vita.
17,00 16,15

Ribellarsi è giusto! L'attualità del Maggio 68

Alain Badiou

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2018

pagine: 112

Il compito del filosofo, cinquant’anni dopo lo scoppio del Maggio 68, è duplice. Egli può misurare l’effettiva potenza detonante della vicenda, ma può anche individuare, al di là della plurivocità delle istanze di lotta che l’hanno caratterizzata (studentesca, operaia e libertaria), una precisa diagonale del pensiero. Vale a dire l’inedita teoria dell’incontro politico che il Maggio 68 ha tentato di enunciare e consegnare alla storia. Questo nuovo principio organizzativo, quest’idea, certo silenziosa, non immediatamente discernibile, persiste fino ai nostri giorni e prescrive il nostro avvenire; solo se la riattiamo potremo dirci "contemporanei del Maggio 68". La concezione dell’evento di Badiou non è mai stata chiara come in questo testo: ad essere evenemenziale è l’urgenza di un modo singolare del politico, le sue conseguenze, non l’occupazione di un’università o di una fabbrica. La politica, quella vera, amministra insomma la realtà dell’idea. Essa è un problema di logica modale: "uno spinozismo accanito…". Su questa scorta, il bilancio del presente testo, pur nella sua flessuosità, non rinuncia filosoficamente all’iperbole: solo l’idea del Maggio 68 è reale.
14,00 13,30

L'infinito. Aristotele, Spinoza, Hegel

Alain Badiou

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2018

pagine: 280

Il corso del 1984/1985 consacrato al tema dell’infinito in Aristotele, Spinoza e Hegel, appartiene alla serie seminariale che edifica e prepara i concetti fondanti del primo grande trattato ontologico di Alain Badiou (L’essere e l’evento, 1988). L’asperità dell’analisi badiouana della costruzione filosofico-matematica del concetto d’infinito, solo in apparenza astratta, libera in realtà una folgorante prospettiva teoretica sulla questione tutta politica del soggetto. È l’indagine delle risonanze etiche di una soggettività infinita, infatti, il suggello di queste pagine così energiche. Non a caso il gradiente tematico del presente seminario trova ricetto in questi due enunciati, certo bruschi ma non meno imperiosi: «l’unico oggetto della filosofia è una teoria del soggetto»; «il finito è l’essenza di ogni forma d’oppressione».
22,00 20,90

L'essenza della manifestazione

Michel Henry

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2018

pagine: 786

«Restituire un senso al concetto di vita interiore»: è questo l’intento di "L’essenza della manifestazione". E questo implica non semplicemente che “si ragioni su” ma che si ritorni al senso dell’interiorità una volta mostrata l’insostenibilità del potere assoluto della ragione in ordine al vero, la sua incapacità nell’elaborare, a partire da sé, una conoscenza della vita e del reale. Occorre abbandonare ogni pensiero che si costruisca come rappresentazione per accogliere, nel pensiero, il disvelarsi stesso della vita, assolutamente interiore e non rappresentabile, lasciando che il pensiero sia rimodulato nel dirsi della vita. Un pensiero affettivo le cui sfumature sono le stesse della vita e del suo pathos, i cui passaggi sono i passaggi interiori di un’affettività che si articola, si differenzia, si ricompone, sprofonda nell’unità essenziale del sentirsi, nell’abbraccio della vita, in quella stretta che è adesione a sé, pura gioia, nell’impotenza e nella povertà radicale. È a se stessi, alla profondità di se stessi in quanto soggettività vivente, che conducono questo pensiero filosofico e la densità del linguaggio che lo esprime.
40,00 38,00

L'Europa in capo al mondo. Con due saggi di Maurizio Ferraris

Jacques Derrida

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2018

pagine: 148

Quale imminenza? Qualcosa di unico è in corso in Europa, in ciò che ancora si chiama Europa, anche se non si sa più bene che cosa si chiami in questo modo. Di fatto, a quale concetto, a quale individuo reale, a quale entità determinata si può, al giorno d’oggi, conferire questo nome? Chi ne traccerà le frontiere? Riottoso sia all'analogia sia all'anticipazione, quello che si annuncia sembra senza precedenti. Esperienza angosciata dell’imminenza, attraversata da due certezze contraddittorie: il vecchissimo soggetto della identità culturale in genere (prima della guerra si sarebbe forse parlato di identità «spirituale»), il vecchissimo soggetto della identità europea, ha certo la venerabile antichità di un tema esaurito. Ma forse questo «soggetto» conserva un corpo vergine. Il suo nome maschera forse qualcosa che non ha ancora un volto? E noi ci chiediamo nella speranza, con timore e tremore, a che somiglierà quel volto. Somiglierà ancora? E a quello di una qualche persona che crediamo di conoscere, Europa? E quand'anche la dissomiglianza avesse i connotati dell’avvenire, si sottrarrebbe alla mostruosità?
17,00 16,15

Mille piani. Capitalismo e schizofrenia

Gilles Deleuze, Félix Guattari

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2017

pagine: 738

La pubblicazione di Mille piani, nel 1980, è da considerarsi un evento del linguaggio e del pensiero, scioccante nel colpire e impercettibile nella sua azione trasformatrice, che ancora oggi continua ad agire sui corpi, individuali e collettivi. Come ogni evento, è dovuto scorrere del tempo – e forse altro ne passerà – perché la densità e la centralità dei temi di quest'opera venissero recepiti in tutta la loro importanza. Le scosse telluriche prodotte da questa «geologia della morale» riguardano svariati ambiti della relazione tra sapere, potere e desiderio, tanto nel campo umanistico, quanto in quello scientifico, economico e politico. L’episteme della tradizione – storica, politica, coloniale, patriarcale – viene colpita implacabilmente dal fuoco amico delle macchine da guerra filosofiche. E tra le fiamme delle immagini dogmatiche del pensiero, un rigoglio incantevole di suoni, luci, brezze, piante rizomatiche, vespe e orchidee, sciamani e animali di ogni sorta, esprime la complicità con un «popolo che manca», una comunità in divenire appena tratteggiata, che fa delle differenze e delle minoranze il cemento del domani.
30,00 28,50

Sulla tecnica

Gilbert Simondon

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2017

pagine: 422

A quali condizioni la tecnica può essere promotrice di vero progresso per l’umanità? Non si può comprendere la vita sociale senza la sua dimensione tecnica, così come gli sviluppi della tecnica (positivi o negativi) non sono indipendenti dai fattori psicosociologici. I testi riuniti in questo libro aiutano a comprendere in che modo, dall’educazione alla pubblicità e alla cultura in generale, sia possibile pensare la dimensione tecnica della società senza ridurla ad una fonte di alienazione. Un vero approccio psicosociologico dà agli uomini la possibilità di non essere schiavi dello sviluppo tecnico, ma, grazie ad una rinnovata relazione con gli esseri tecnici, di sentirsi a proprio agio nel mondo attuale. Trattando i diversi aspetti del rapporto dell’uomo con la tecnica e con il mondo, Gilbert Simondon mette in evidenza il senso autentico della tecnica: quello di essere, per l’uomo, la vera mediazione con la natura, il metaxu tra l’uomo e il mondo.
23,00 21,85

L'unione dell'anima e del corpo in Malebranche, Biran e Bergson

Maurice Merleau-Ponty

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2017

pagine: 178

Nel 1947 Maurice Merleau-Ponty viene incaricato di preparare gli studenti dell’École Normale Supérieure e dell’Università di Lione al difficile esame dell’agrégation. Oggetto d’esame sono le filosofie di Malebranche, Biran e Bergson. Merleau-Ponty decide di collegare queste tre diverse esperienze di pensiero alla luce di uno dei suoi maggiori interessi del momento: l’unione dell’anima e del corpo. Un tema centrale per riuscire a superare quei dualismi che ci impediscono di cogliere l’integralità del nostro essere al mondo. Dagli appunti degli uditori del corso verrà fuori questo libro, pubblicato soltanto anni dopo la morte di Merleau-Ponty. La minuziosa lettura di Malebranche, Biran e Bergson sviluppata in queste pagine non risponde solo a un compito accademico ma rappresenta il tentativo di attraversarli per sviluppare una propria posizione. Così Merleau-Ponty ci offre un bellissimo esempio di come vadano letti i filosofi, di come possano essere interpretati attraverso il loro “non-pensato”, di come la comunicazione e il pensiero si producano attraverso i residui, gli scarti, e quegli abbozzi che spetta a ognuno di noi ricominciare e completare.
18,00 17,10

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