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Orthotes: Germanica

Il sacro in Martin Heidegger. I «venturi» e «l'ultimo Dio»

Marco Viscomi

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2018

pagine: 224

Sembra impossibile parlare del pensiero di Martin Heidegger senza ripetere ciò che la critica ha già acquisito ormai da tempo. D’altro canto, parrebbe superfluo interrogarsi su questioni dalle quali un mondo sempre più secolarizzato e sordo al linguaggio del sacro si mostra deciso a fuggire. E tuttavia, la perenne domanda filosofica sull'essenza dell’umano, del divino e dell’intera realtà, interpella costantemente ogni singola persona che decide di incamminarsi sui sentieri del pensare. È così che la strada dell’originario continua sempre a sporgersi verso le domande prime e ultime, che abitano nel più profondo intimo di ciascuno di noi. Questo volume rappresenta un passo lungo tale via speculativa e di discernimento. L’alveo dal quale si dipana l'impegno di ricerca dell'autore prende avvio dai famosi Contributi alla filosofia del filosofo di Messkirch, stagliandosi però oltre essi, in direzione del nostro presente e di possibili orizzonti futuri. Attraverso la chiarificazione di come Heidegger intende i modi d’essere dell’uomo e di Dio viene così alimentata la fiamma del pensare originario che vive e si innalza dall’interno della nostra coscienza.
20,00 19,00

Meditazioni cartesiane

Edmund Husserl

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2017

pagine: 202

Quod vitae sectabor iter? Questi versi iniziali di una poesia di Ausonio sognava di leggere Cartesio, per poi, nel medesimo sogno, essere deviato verso un’altra composizione dello stesso poeta: Est et non. La questione riguardo a ciò che è e a ciò che non è può dunque essere considerata intimamente legata a quella relativa all’itinerario da seguire nella vita. È questa, in effetti, la prospettiva più adeguata per leggere e comprendere le qui nuovamente tradotte meditazioni cartesiane di Husserl. Scritte in gran parte sulla base di conferenze tenute a Parigi nel 1929, pubblicate in traduzione francese nel 1931, ma solo post mortem in tedesco nel 1950, le Meditazioni cartesiane costituiscono una delle più celebrate, commentate, interpretate e fraintese opere di Husserl. Per molti aspetti la più “agile” introduzione al suo progetto filosofico, esse esigono lettori che sappiano farsi carico dell’evidenza e delle conseguenze dell’evidenza del proprio pensiero per condursi in una vita il cui senso concreto emergerà come per essenza realizzato e da realizzarsi in un mondo comune.
18,00 17,10

Friedrich Engels e il punto d'approdo della filosofia classica tedesca

Giovanni A. Sgrò

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2017

pagine: 184

Il presente volume si propone di ricostruire alcuni nodi teorici fondamentali dell’opera filosofica dell’ultimo Engels (1873-1895), in particolare la sua interpretazione della dialettica hegeliana e la sua valutazione del ruolo svolto da Feuerbach nel processo di dissoluzione del sistema speculativo hegeliano e nel conseguente processo di formazione della concezione materialistica della storia. La conclusione cui giunge la presente ricerca è che il tardo Engels non abbia fatto sostanzialmente altro che riproporre, dopo più di quarant’anni, le stesse tesi elaborate durante la propria formazione filosofica (1841-1846), avvenuta negli ambienti della Sinistra hegeliana, e che di conseguenza non sia tanto Feuerbach a rappresentare il punto d’approdo della filosofia classica tedesca, quanto piuttosto Engels stesso.
18,00 17,10

Dissonanze del moderno. Hegel e la moralità

Federica Pitillo

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2025

pagine: 216

Che cosa accade quando la libertà si assolutizza e pretende di trovare soltanto in sé stessa il proprio fondamento? A partire dalla sezione dei Lineamenti di filosofia del diritto dedicata alla moralità, questo saggio attraversa alcune delle opere più significative di Hegel – dalla Fenomenologia dello spirito all’Enciclopedia e alle Lezioni di estetica – per esplorare una questione decisiva della modernità: il rapporto, spesso conflittuale, tra la soggettività morale e l’ordine etico. Hegel non espone una propria dottrina morale, ma offre una diagnosi critica dei rischi sottesi alle concezioni morali più significative del suo tempo: quando la coscienza si chiude in sé stessa, la libertà può degenerare in isolamento, depressione, inazione, egoismo e narcisismo. Il pensiero hegeliano si rivela allora sorprendentemente attuale, perché aiuta a comprendere le tensioni tra individuo e comunità, tra esigenze soggettive e legami storici, tra interiorità e mondo. In un’epoca attraversata da crisi sociali, questo saggio mostra come la filosofia pratica di Hegel possa ancora parlare al presente, fornendo strumenti per ripensare la libertà al di là delle sue deformazioni.
23,00 21,85

La destinazione dell'uomo di Fichte

Henri Bergson

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2025

pagine: 84

Per la prima volta viene tradotto in italiano il corso che Bergson tenne nel 1898 all’École Normale Supérieure su La destinazione dell’uomo di Fichte. Una lettura diversa di Fichte che serve a Bergson per delineare i principi della propria filosofia. Da un lato, la riscoperta dell’io fichtiano che «non è semplice forma, ma potenza di creare e di produrre». Dall’altro, il riconoscimento che la filosofia di Fichte non è una filosofia della coscienza soggettiva, ma piuttosto la proposta di un rapporto fra l’assoluto e la coscienza, fra l’atto puro impersonale e l’atto soggettivo. Ed è proprio tale rapporto che Bergson rifiuta puntualmente: l’intuizione bergsoniana, diversamente da quella fichtiana, è accesso alle profondità dell’Essere mediante una totale dissoluzione dell’intelligenza nell’oceano della vita. Per cogliere la destinazione dell’uomo, dunque, non c’è bisogno di «costruzione». È la natura stessa ad avervi provveduto con un criterio evidente: la gioia.
15,00 14,25

Hegel e Spinoza, o della sostanza e del soggetto

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2025

pagine: 254

Nella storia della filosofia moderna Spinoza e Hegel incarnano due modalità paradigmatiche, ma concorrenti, di procedere alla fondazione della totalità dell’essere e del sapere in un principio unitario. Spinoza comprende tale fondamento come sostanza infinita, Hegel come soggetto o spirito assoluto. Tuttavia, confrontandosi con Spinoza, Hegel non ne ha semplicemente rifiutato le tesi, né si è limitato a contrapporre la propria filosofia a quella del pensatore olandese. Ha cercato, bensì, di integrare la posizione di Spinoza alla propria in modo da poterla superare speculativamente. Questo esige la “vera confutazione”. I saggi qui raccolti ne esaminano la tenuta argomentativa e le implicazioni allo scopo di rintracciare lo Standpunkt facendo leva sul quale Hegel ha tentato di oltrepassare la "cieca necessità" della Sostanza per raggiungere la “libertà” del Soggetto. Saggi di: Stefania Achella, Massimo Adinolfi, Gaetano Basileo, Emanuele Cafagna, Alessandra Campo, Klaus Düsing, Giulio Goria, Pierre Macherey, Lucia Maria Grazia Parente, Gaetano Rametta, Rocco Ronchi.
23,00 21,85

Linguaggio, storia, verità. Nietzsche 150

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2025

pagine: 216

Il 1873 è un anno cruciale nella biografia intellettuale di Nietzsche: è l’anno della stesura di Verità e menzogna in senso extramorale e della Seconda Inattuale su L’utilità e il danno della storia per la vita. È una fase complessa del pensiero di Nietzsche, ricca di conflitti e contraddizioni: le posizioni della Nascita della tragedia vengono via via abbandonate ma non sono ancora apparse le novità teoriche che emergeranno in Umano troppo umano. A centocinquant’anni di distanza da quel momento inquieto e gravido di sviluppi futuri per il pensiero di Nietzsche, il presente volume si propone di approfondirne la contraddittorietà e la ricchezza, indagando temi decisivi quali il tempo e la storia, il linguaggio e la verità, il senso della Bildung, il ruolo dell’intellettuale nella società contemporanea, il filisteismo culturale, il senso dell’umanismo, la questione della memoria e dell’oblio. I saggi qui raccolti ricostruiscono così, da differenti prospettive interpretative, le principali linee di lavoro che scaturiscono dai testi nietzschiani degli anni Settanta. Saggi di: Eleonora Caramelli, Domenico M. Fazio, Gianluca Garelli, Carlo Gentili, Roberto Morani, Saša Hrnjez, Fiorenza Toccafondi, Vivetta Vivarelli.
22,00 20,90

Linguaggio, concetto e realtà. L'ontologia relazionale di Hegel

Silvia Pieroni

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2024

pagine: 248

L’odierno interesse per il tema del linguaggio mostrato nell’ambito degli studi hegeliani affonda le proprie radici nel cosiddetto linguistic turn che ha contraddistinto buona parte della filosofia del Novecento. Questo interesse oggi deve essere ricompreso all’interno del dibattito sull’eredità di Hegel, sulla capacità, cioè, del suo pensiero di fornirci strumenti concettuali efficaci per interpretare la realtà. Il presente studio propone una rilettura del sistema hegeliano con il duplice obiettivo di misurare l’impegno ontologico che Hegel si è assunto con la sua filosofia speculativa e di delineare l’influenza che su di essa ha esercitato la linguistica sette-ottocentesca (soprattutto Herder e Wilhelm von Humboldt). Infatti, riflettendo sulla capacità relazionale del segno e, di conseguenza, sulla funzione di mediazione svolta dal linguaggio tra pensiero ed essere (tra soggetto e oggetto) Hegel ha elaborato quella che possiamo definire un’ontologia relazionale. Quest’ultima appare una risorsa concettuale valida anche a livello teorico per pensare sia il carattere marcatamente interattivo e intersoggettivo del rapporto fra soggetto e realtà, sia l’istanza inclusiva che anima la filosofia hegeliana, stando alla quale la costruzione della realtà comporta una costante apertura all’alterità.
25,00 23,75

Alterità, critica, intersoggettività. Il contributo della «Scienza della logica» di Hegel alla Teoria critica

Giovanni Andreozzi

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2024

pagine: 382

Gli esiti del pensiero contemporaneo pongono la necessità di ripensare la relazione tra i soggetti in modo da conservare sia l’istanza individuale – l’autorealizzazione – sia la reciprocità universale – ciò che impedisce a quell’istanza di convertirsi in irrigidimento e chiusura del sé. In termini propriamente speculativi, ci troviamo di fronte al problema di “comprendere l’alterità” e dunque, al contempo, il suo rapporto con la dialettica. Dialettica e alterità possono esser pensate solo nel loro rapporto e quindi nella reciproca limitazione. La logica speculativa intende offrire una configurazione di questo rapporto mostrando come la realizzazione di ogni singola determinazione logica-ontologica possa avvenire solo nella relazione-ad-altro. Comprendere l’alterità attraverso la Scienza della logica significa situarsi a un livello diverso da quello delle prospettive anti-dialettiche – l’esplosione delle differenze – o dalle prospettive dialogiche – l’alterità come sfondo reiterativo dell’argomentazione. Significa comprendere l’alterità come strutturazione logico-ontologica delle determinazioni, che Hegel denomina negatività autoriferita. Prefazione di Christoph Menke.
30,00 28,50

Lukacs in questione. Storia e coscienza di classe cento anni dopo

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2024

pagine: 172

Pubblicata nel 1923, in un periodo storico di forti turbolenze sociali e animato da grandi speranze di cambiamento dell’assetto politico mondiale, Storia e coscienza di classe di György Lukács è l’opera di filosofia marxista che ha maggiormente segnato la cultura del Novecento, suscitando vivaci dibattiti e influenzando numerose generazioni di intellettuali con il suo innovativo apparato concettuale, a partire dalla categoria della reificazione (Verdinglichung). I saggi qui raccolti per celebrarne il centenario intendono focalizzare i temi e i motivi più qualificanti dell’eredità di questo capolavoro filosofico del ventesimo secolo: la rivalutazione del pensiero di Hegel, il ritorno all’originaria prospettiva di Marx per rinnovare il marxismo al di là dei fraintendimenti della Seconda Internazionale, l’innalzamento della nozione di totalità a ratio essendi della dialettica marxista. Osservato da diverse prospettive, il volume di Lukács si rivela così un laboratorio filosofico, politico, culturale di primaria grandezza, il cui disegno programmatico di valorizzare la dialettica come chiave di comprensione della realtà storica oltrepassa l’epoca della sua genesi e raggiunge il presente dell’attuale società capitalistica. Saggi di: Attilio Bruzzone, Gianluca Garelli, Roberto Morani, Gaetano Rametta, Salvatore Tinè.
20,00 19,00

Fondazione dell'intera dottrina della scienza

J. Gottlieb Fichte

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2024

pagine: 286

Il manoscritto distribuito da Fichte in forma di dispense agli «uditori» delle sue lezioni nel giugno 1794, e poi dato alle stampe in due emissioni successive con il titolo di Fondazione dell’intera dottrina della scienza, fu accompagnato alla propria uscita dall’acuto disappunto del suo autore. Non un figlio indesiderato, piuttosto una sorta di parto prematuro. Inevitabile, sì, ma non per la nascita dell’auspicato sistema. Con le posteriori esposizioni della sua «dottrina della scienza», quasi preso da una febbre divorante e caparbia Fichte avrebbe cercato un nuovo metodo, un altro punto di partenza, anche una terminologia filosofica inaudita, un’ulteriore struttura epistemologica di cui dotare il sapere trascendentale. Per noi quella prima Fondazione, trascinata a valle dal flusso inarrestabile delle versioni successive, si erge nella sua fisionomia solitaria, interpellante come un masso erratico. Opera capitale e innovatrice, che parla al pensiero stesso ma destinata infine a dare ragione dello sforzo di libertà nell’esperienza intersoggettiva del mondo, rivolge al lettore contemporaneo pagine che rimangono tra le più impervie della tradizione filosofica occidentale. Ascoltarvi il timbro di una voce singolare nel «teatro del nostro spirito» è una delle sue consegne.
22,00 20,90

Ai limiti del concetto. Genesi e forma della singolarità nella logica di Hegel

Ai limiti del concetto. Genesi e forma della singolarità nella logica di Hegel

Alessandro De Cesaris

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2024

pagine: 482

Malgrado la nozione di singolarità sia un elemento ricorrente e spesso centrale all’interno delle sue opere, Hegel è stato considerato a lungo come il filosofo dell’universalità per eccellenza. Molti tra i suoi critici lo hanno accusato di aver creato un sistema in cui non c’è spazio per il singolare e in cui l’individuo viene riassorbito senza scampo nell’intero. Per ribaltare questo paradigma interpretativo, sedimentato da tempo nella letteratura critica, il presente volume offre una ricostruzione del significato e della rilevanza della nozione di singolarità nella logica di Hegel. Questa nozione viene impiegata come chiave interpretativa per analizzare gli scritti hegeliani fino alla Fenomenologia dello spirito, e poi per sviluppare una rilettura sistematica della Scienza della logica. L’obiettivo è mostrare in che senso è possibile proporre un’interpretazione complessiva del pensiero hegeliano come una filosofia della singolarità.
35,00

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