Robin Edizioni: I libri di poesia
Il presentimento
Jana Zanoskar
Libro
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 136
“Come un uragano ti invade cancellando il presente con un dolore struggente pensando il sogno precluso e lo sguardo al futuro ti apre, la coscienza di sapere, ma solo per un attimo per un insignificante movimento dell’orologio del tempo.”
Campo aperto
Alessandro Trionfetti
Libro
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 96
Uno stomaco che s’impicca da un ponte, un fegato pronto a seguirlo, la pioggia batte sulle strade della frantumazione dell’io. Vetrine che si smaterializzano, operai che salgono sulle ciminiere, mentre scoppiano nuove guerre nei movimenti tellurici di fragili equilibri geopolitici. I droni e le zanzare sorvolano gli edifici nella deriva dell’Occidente, nella crisi italiana, nelle migrazioni epocali. La verità della storia non tollera risposte riscaldate. Attraverso la narrazione poetica, il testo, diviso in quattro parti, affronta il tema del rapporto tra volontà e realtà, tra desiderio di agire e limite posto dalle condizioni reali, inedite da tanti punti di vista (da qui il titolo della raccolta), a partire dalla reazione ancora frastagliata e inefficace delle forze potenzialmente antagoniste all’ordine sociale vigente. Intanto il mercato estende la sua rete risemantizzando codici e stili di vita. Questo movimento contraddittorio è espresso in una scrittura sperimentale che attinge dalla dimensione quotidiana, dalla sfera della coscienza e della vita sociale.
L'allenamento è finito. Poesie 2006-2016
Mario Lunetta
Libro
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 192
“Un canzoniere matto e disperatissimo, giocato a ritmo, furia e invettiva dall’abilissimo mestiere dell’autore, qui al meglio delle sue tonalità narrative ed espressive. E anche abile nel proporre – nel gioco dei generi e degli umori della scrittura – un mini canzoniere d’amore, in cui alla donna amata è attribuito l’omaggio dell’intelligenza e dell’emozione: 'nel momento in cui le dissi al cellulare/ che lei era soltanto la mia lingua ebbe un attimo di indugio/ prima di confermare con un’ombra di emozione'. Uno dei migliori libri di poesia di questi anni, funesti e tragici. Un viatico per un millennio che ci metterà ancora alla prova della volontà di conoscere e di dire: con le armi che ci piacciono, della ragione e della passione.” (dall’introduzione di Giorgio Patrizi)
Aghi di pino
Giorgio Coppola
Libro
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 120
“La poesia è un singhiozzo dell’anima. Non trovo metafora migliore per esprimere il mio sentire intorno a quella che continuo a ritenere la più elevata tra le arti. La poesia dà forma alla sostanza che vive dentro ognuno di noi, e che ci plasma, ci modifica, ci rende coscienti di essere vivi, oltre l’arrendevolezza alla morte che aleggia ogni giorno sulla nostra esistenza. Scrivere poesie per me è un atto d’amore da donare a qualcuno, qualcuno che non ha immagine né carne, eppure respira al di là dei respiri miei. Le poesie sono di chi le legge, non di chi le scrive; non è una mia affermazione, semplicemente una verità”.
Le quinte le frasche le dune
Silvana Baroni
Libro
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 144
Scomodamente a dorso d'inchiostro, la taumaturga-poeta spalanca le pupille con effetto straniante, mentre la voce sterza verso una dizione documentaria e tagliente. Nella faglia temporale dell'istante la verità irrompe come un lampo, salendo dalla percezione puramente sensoriale al livello in cui il significante comporta necessariamente la significazione. La poesia diventa guadagno di spazio, margine, corpo a corpo della soggettività con se stessa. L'autrice irrompe con l'impeto di parole asciutte e dure che all'occorrenza mostrano quella morbidezza e pastosità che è segno di grande capacità espressiva: si vede il febbricitante, il ben lavorato, il ben limato. L'eloquenza non dà mai sfoggio di sé ma si esprime in concisa nervosità e luminosa energia, in uno stile originale per argomentazioni, facondia e immagini.
Non ritorni
Antonio Spagnuolo
Libro
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 120
L'assenza improvvisa della persona amata è motivo di angoscia. La perdita della compagna di tutta una vita diviene il motivo dominante attraverso il quale il poeta cerca disperatamente un colloquio, che possa allontanare lo spettro di Thanatos, rielaborando e ricordando passo dopo passo l'Eros, nei suoi momenti trascorsi, a volte con il sussurro di una preghiera, a volte con l'urlo della rabbia, a volte con la sospensione delle illusioni. Qui la poesia ritorna in soluzioni eleganti e sinergiche e lo stesso concetto di intimo rapporto tra Eros e Thanatos compare in una visione colorata che appartiene al gioco delle metafore e degli endecasillabi. Un viaggio verso l'esperienza assoluta della parola come segno indelebile.
Studi Op. 5
Matteo Casale
Libro: Libro in brossura
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 114
"Ti resistano giovani i giorni nell'alta marea dei ricordi sia ogni mia voce tuo eco del sottovoce di noi che non dico".
Assolo di tromba
Maria Pizzuto
Libro: Libro in brossura
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 104
Come afferma Marino Piazzolla, nella storica prefazione del '55, sono "versi che suonano bellissimi e in cui si avverte spesso l'inquietudine di un'anima che si abbandona ad una sorta di confessione delicatamente femminile". Con le sue due raccolte, che abbracciano un arco di vita di quasi mezzo secolo, Maria Pizzuto, come lei stessa dichiara, spazia dalla poesia "lirica" di Assolo di tromba a quella "epica" di 999. Un "lirismo" che non si rivolge solo a se stessa, ma anche all'esterno, al figlio mai avuto, alla madre, all'intera umanità, come nella splendida Morti a passeggio, dove la poetessa chiede alla pietà di spezzare la catena delle morti provocate dall'odio.
Anatomia di un sentimento
Maria Pia Damiani
Libro
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 408
"Anatomia di un sentimento" è una raccolta di poesie che amplia la tematica della pubblicazione precedente intitolata "Le stanze di Eros" (Robin, 2012). L'autrice mantiene il suo stile raffinato ed elegante cantando l'amore nelle sue molteplici sfaccettature e sublimandolo tramite richiami psicologici, panici, filosofici e religiosi. La raccolta viene suddivisa in tre sezioni: nell'ultima, sono pubblicate alcune poesie scritte con il Poeta Jacopo Serafinelli.
Io di più non posso darti
Jacqueline Spaccini
Libro
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 120
A tredici anni, quando si cominciano a scrivere poesie che perlopiù resteranno gelosamente accudite in un cassetto per anni e anni prima di scomparire in qualche cartone, non lo si fa per essere letti, bensì per leggersi. Si scrive per esistere e resistere, per sopravvivere, per fermare l'attimo, per prendere la temperatura alla propria anima, per urlare quel grido che resta soffocato in gola. Chi continua a scrivere nella vita, quasi quotidianamente, rischia di banalizzarsi, a rischio di non vivere la vera vita. Ma ciò non può essere vero per una donna che è ancorata nella realtà, chiamata a molteplici funzioni, troppo impegnata ad agire per dimenticare di vivere. È pur vero che rischia di dimenticarsi di sé. Quando si scrive ancora dopo quarantacinque anni da quella prima volta, la poesia non è più un alibi davanti all'esistenza, né oasi innocente di un'anima calpestata: a quel punto, la poesia è diventata una sorta di ostentata scheda segnaletica della persona. Autoaffermazione non compiaciuta, bensì consapevole di sé. E si tramuta in amoroso dialogo con i lettori. Quando poi si ha la fortuna di interpretare le proprie parole davanti a un pubblico, su un palco, senza testo sotto agli occhi, mettendo in scena voce corpo e anima di sé, la poesia diventa una sorta di streep-tease alla rovescia. Infatti, quando esprime un suo testo, il poeta si sta rivestendo...
Muschio
Nuria Scapin
Libro: Libro in brossura
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 58
Sin dai primi versi di questa prima raccolta di Nuria Scapin è ben riconoscibile la natura peculiare di questo poeta: la domanda se "le parole siano dimore di desiderio" come "il desiderio è dimora per la parola", è "sintomo d'un atteggiamento mentale/che distingue l'uomo dal naturale". La poesia di Nuria Scapin è, infatti, poesia del desiderio. Ciò non vuol dire solamente che la parola esprime qui, in varie forme, il desiderio, ma anche che il desiderio è prima di tutto desiderio della parola: parola e desiderio sono in un rapporto di generazione e attrazione reciproca. In questa tensione fondamentale tra i due poli - che è, si dice subito, tensione tra il "naturale" e, diremmo, la conoscenza - si misura tutto il ricco mondo poetico di "Muschio". La presenza ricorrente di fioriture, di foglie autunnali, di lievi fruscii, di battiti d'ala, indica proprio questo ansimante, bruciante desiderio della natura di essere violata nelle parole, il pathos e il terrore di farsi conoscenza. È la natura intera qui a specchiarsi nel poeta-Narciso, il cui corpo "ospita il mandorlo", e la cui parola celebra le nozze tra il cielo e la chiara marina uniforme. Ma questa parola, al tempo stesso, ha un carattere necessariamente nostalgico, e segna una perdita. La studiata tessitura di rime interne, le violente cesure, la lingua che mescola sapientemente forme arcaiche e forme quotidiane, tutto ci restituisce poeticamente la grazia e il mistero che si celebra e si scioglie da noi.
Ogni giorno è quel giorno
Mario Quattrucci
Libro: Libro in brossura
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 181
"Si tratta di poesia "civile"... Di una poesia non tripudiante, in cui la prospettiva politica deve non dico ammettere, ma semplicemente constatare il fallimento e la sconfitta degli ideali che hanno animato l'operare della sinistra. In questo, il bilancio di Quattrucci è forse fin troppo drastico nella diagnosi di una perdita totale ('abbiamo perso tutto', è l'ultima frase del libro). È vero che per chi 'voleva tutto' non ci sono vie di mezzo, ma la storia dovrebbe per l'appunto insegnare che non c'è mai esito definitivo. (...) Quattrucci appare ben consapevole del rischio della nostalgia e del rammarico, ne discute apertamente e animatamente, rivendicando il fatto che il lavoro della memoria deve necessariamente contenere un risvolto doloroso ('dolore non è colpa tanto meno del ritorno: e rimpianto non è fuga o rifugio dopo il crollo: sentimento non è 'sentimentale'...'). Ma non sarà mai neppure un semplice 'come eravamo' sui bei tempi della giovinezza." (dalla prefazione di Francesco Muzzioli)