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Sette città: Biblioteca

Una Sardegna tutta per sé

Una Sardegna tutta per sé

Silvia Lutzoni

Libro: Libro in brossura

editore: Sette città

anno edizione: 2012

pagine: 82

È nei resoconti dei viaggiatori stranieri, tra Ottocento e Novecento, che la Sardegna viene fissata nell'immagine, sempre più stereotipata, di isola esotica e primitiva. Arriveranno poi a fare il resto la scuola positivista di Niceforo, Enrico Costa e, soprattutto, la grande madre Grazia Deledda, che, non a caso, era partita dallo studio delle tradizioni popolari, consegnando agli scrittori non solo sardi un tenacissimo e potente mito che ancora perdura: un mito che ha profondamente condizionato la letteratura successiva sino alle propaggini dell'oggi. Utilizzando gli strumenti della moderna critica antropologica, da Said a Allport, Pickering e Mazzara, sulla scorta di una calibrata teoria del pregiudizio e dello stereotipo, Silvia Lutzoni studia qui alcuni scrittori sardi, e le rappresentazioni che della Sardegna ci hanno restituito, tra mito e rifiuto del mito, da Dessì sino a Fois e Murgia, Niffoi e Soriga. Con non poche sorprese.
9,00

Vladimir Sollogub e la provincia russa della prima metà dell'800

Vladimir Sollogub e la provincia russa della prima metà dell'800

Marica Fasolini

Libro: Libro in brossura

editore: Sette città

anno edizione: 2025

pagine: 132

Vladimir Sollogub (1813-1882) fu un autore russo un tempo acclamato nei salotti di Pietroburgo, noto per la sua arguzia e le descrizioni della vita mondana. Sebbene la sua fama sia diminuita dopo la metà degli anni Quaranta dell'Ottocento, Sollogub continuò a scrivere, esplorando generi come il teatro, il vaudeville e la saggistica. È considerato un eclettico testimone del suo tempo e un bytopisatel' (descrittore della vita quotidiana), amico di figure come Puškin. Il testo introduce la prima traduzione italiana di due suoi racconti incentrati sul tema del viaggio in provincia: "Serëža" (1838), un tipico racconto mondano che mantiene una notevole freschezza e umorismo, e "Metel'" (La tempesta di neve, 1849), che narra un incontro in una stazione di posta. Il testo menziona anche la sua opera più famosa, "Tarantas", una novella in cui una carrozza scomoda diventa simbolo dell'immobilismo della Russia, e il suo unico romanzo, "Čerez kraj" (Oltre il limite), che presenta un protagonista più maturo.
13,00

Il lungo Ottocento delle migrazioni italiane

Matteo Sanfilippo

Libro: Libro in brossura

editore: Sette città

anno edizione: 2023

pagine: 246

Il periodo compreso fra la Rivoluzione francese e la Prima guerra mondiale non vede una netta trasformazione del modello migratorio italiano. Però, registra significativi mutamenti. In primo luogo abbiamo la trasformazione delle migrazioni fra gli Stati peninsulari in flussi interni alla nuova nazione con una sempre più accentuata mobilità dal sud a Roma e al nord. Segue poi la crescita degli spostamenti verso l’Europa (soprattutto verso la Francia e l’Austria-Ungheria) e verso il Nuovo Mondo. Infine vediamo un sempre più stretto intersecarsi di motivazioni politiche ed economiche dietro agli spostamenti. Grazie a questi tre elementi iniziano a svilupparsi le caratteristiche delle migrazioni novecentesche, pur rimanendo la tendenza al ritorno tipica di tutto l’antico regime.
14,00 13,30

Artefatto

Augusto Scano

Libro

editore: Sette città

anno edizione: 2023

pagine: 242

Il lavoro si articola su tre direttrici principali. La prima prende in esame il transumanesimo nelle sue componenti filosofiche essenziali. La seconda si concentra sull’analizzare la possibilità di un romanzo-saggio che abbia quale oggetto il transumanesimo con l’intento di contribuire alla formazione di una narrazione estetica adeguata del medesimo. Il romanzo-saggio è la riscrittura ipotizzata e frammentaria del Mostro di Frankenstein. Forse ancora tra le opere migliori per un uso efficace della tematica. Dunque, la scrittura del Mostro che scrive di sé stesso. Come di fatto qui avviene. È a questo personaggio-autore che viene affidata l’intera materia della parola. Il terzo tracciato considera il transumanesimo nel particolare contesto storico e geopolitico contemporaneo. Le tre direttrici si intrecciano e determinano l’unico dipanarsi dell’argomento.
14,00 13,30

Un racconto del passato per uno sguardo al presente. Geografie di viaggio e scenari geopolitici

Giulia Vincenti

Libro: Libro in brossura

editore: Sette città

anno edizione: 2023

pagine: 260

Attraverso la disamina dall'opera più nota del mercante e viaggiatore Cornelio Magni il volume intende per emergere, in prospettiva comparativa con il quadro attuale, il filo rosso che a più livelli, da quello fisico-geografico a quello politico-culturale, lega da secoli l'Asia all'Europa.
15,00 14,25

Territorio urbano e marketing territoriale

Federico De Andreis

Libro: Libro in brossura

editore: Sette città

anno edizione: 2023

pagine: 154

Il rapporto tra territorio urbano e competitività è ancora al centro del dibattito accademico. Tale relazione ci suggerisce, difatti, che non sia possibile scindere la localizzazione geografica dal contesto in cui un soggetto economico, a prescindere dalla sua natura, si trovi ad operare. Il volume, dopo aver ripercorso l’evoluzione storica delle città, analizza le teorie localizzative che sono dietro le scelte di insediamento di imprese e individui, evidenziando come la competitività tra territori sia oggetto di studio del marketing territoriale e come lo stesso possa mettere in atto una serie di strumenti per rendere un territorio maggiormente attrattivo.
13,00 12,35

Louise De Fontaine Dupin. Erudita e virtuosa

Louise De Fontaine Dupin. Erudita e virtuosa

Anna Lo Giudice

Libro: Libro in brossura

editore: Sette città

anno edizione: 2023

pagine: 98

Figlia illegittima del più potente banchiere di Francia, Samuel Bernard, Louise Dupin, riceve l'educazione delle famiglie opulente, ma anche una solida istruzione, base della sua erudizione futura. L'infanzia serena e gioiosa le garantirà un'intera esistenza stabile e soddisfacente. Di rara bellezza e di grande intelligenza, avrà ai suoi piedi una pletora di ammiratori, fra i quali spiccano i nomi di Voltaire e di Montesquieu. Anche Jean-Jacques Rousseau se ne innamora, quando viene assunto come segretario, per la stesura delle opere della dama, la quale, al contrario dei costumi dell'epoca, manterrà sempre una condotta irreprensibile. Di sincera fede cristiana, avrà come padre spirituale l'abate di Saint Pierre, il geniale sostenitore della pace in Europa, che già allora vagheggiava quell'unione vissuta da noi oggi.
12,00

La dinamo e il fascio. Volt, l'ideologo del futurismo reazionario

Alessandro Della Casa

Libro: Libro in brossura

editore: Sette città

anno edizione: 2022

pagine: 240

Democratico cristiano attratto dal nazionalismo. Militante nazionalista assertore dell'imperialismo. Esponente futurista pioniere della science fiction italiana, autore di componimenti paroliberi e di arditi progetti di riforma delle istituzioni, dell'architettura e del costume. Ideologo della destra fascista cattolica e neo-monarchica. Teorico della revisione del futurismo in chiave reazionaria. Questo è stato, nella sua breve esistenza l'itinerario del conte Vincenzo Fani Ciotti (1888-1927), meglio conosciuto con lo pseudonimo Volt. Il libro ne ricostruisce l'inquieta traiettoria intellettuale e politica esaminando i suoi aggressivi interventi sulla stampa periodica (da «L'Azione democratica» a «L'Idea Nazionale», da «Roma Futurista» a «Il Popolo d'Italia», da «Gerarchia» a «L'Impero») e recuperando inedite carte d'archivio. Dall'analisi delle riflessioni su Filippo Tommaso Marinetti, Vilfredo Pareto, Giovanni Gentile e Charles Maurras e delle polemiche con Ardengo Soffici, Camillo Pellizzi, Giuseppe Bottai e Curzio Malaparte, emergerà, a un secolo dalla marcia su Roma, il profilo del contributo che alla dottrina fascista e alla sua espressione artistica fornì Volt, per Mussolini uno dei maggiori "segni di prefascismo spirituale" e un campione della "cultura della rivoluzione".
13,00 12,35

Tuscia in Pasolini. Studio onnicomprensivo di un rapporto articolato

Simone Chiani

Libro: Libro in brossura

editore: Sette città

anno edizione: 2022

pagine: 184

In Pier Paolo Pasolini la Tuscia viterbese è stata molto più di una semplice parentesi; la terra attorno alla Città dei Papi lo ha coinvolto tanto da determinarne le opere, il pensiero e la sua stessa biografia. Ammirato con venerazione e gelosia fin dal primo vero incontro, avvenuto nel 1964, il territorio in questione è divenuto un punto fermo della sua vita sotto numerosi punti di vista, affermandosi in maniera sempre più consistente fino alla data della sua tragica morte. L'approfondimento della relazione ha dovuto necessariamente prendere le mosse da uno studio che ne facesse emergere tutte le varie declinazioni, precedenti, contemporanee e successive alla vita dell'artista, e in considerazione di fonti che si spingessero anche ben oltre l'immediato ed evidente, non tralasciando alcun dato.
12,00 11,40

Melankomas. Sulla bellezza dell'atleta. Testo greco a fronte

Dione Crisostomo

Libro: Libro in brossura

editore: Sette città

anno edizione: 2022

pagine: 140

Che cosa è il bello? Dione Crisostomo (Prusa, 40-120), presentando la storia e la figura di Melankómas nei suoi Discorsi 28 e 29, sembra rispondere a questa domanda affermando che il bello è un bell'atleta. Melankomas, infatti, pugile glorioso e imbattuto dalla chioma nera (questo è il significato del suo nome), fuoriclasse capace di utilizzare una tattica del tutto simile a quella del campione statunitense Cassius Clay (1942- 2016), vincitore della duecentosettesima Olimpiade nel 49 d.C., amante dell'imperatore Tito, scomparso prematuramente nel 70 d.C. durante i giochi di Napoli, fu il più bell'atleta dell'antichità. La storia di Melankomas e la descrizione della sua bellezza statuaria viene fatta indirettamente tramite un elogio funebre e un racconto. Dione, illustre retore della seconda sofistica, raccontandoci la vita e le imprese di Melankomas ci trasporta nel sistema etico, estetico e pedagogico dello sport greco, facendoci entrare in un antico ginnasio, nella sua quotidianità, con i suoi colori, i suoi rumori e i suoi odori (l'odore dei corpi sudati ricoperti di polvere e dal sangue delle ferite degli atleti) dandocene una visione vivida e tridimensionale. Spesso trascurati dalla critica, che ha talvolta messo in discussione l'esistenza stessa di Melankomas quale personaggio storico, i due discorsi in cui Dione ci racconta del bel pugile (qui raccolti sotto il titolo di Melankomas: sulla bellezza dell'atleta ), vengono proposti in una traduzione dal greco in italiano completamente riveduta e corredati da saggi di studiosi esperti di scienze umane dello sport. Quello che si è inteso dimostrare è che il Melankomas di Dione è, di fatto, un micro-trattato di estetica e pedagogia dello sport antico di grande valore storico e culturale anche per il nostro tempo.
10,00 9,50

Entre antigos e modernos. Questões linguísticas e estilísticas
13,00

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