Skira: Cataloghi di arte antica
Una nuova Sant'Agnese. Il recupero di una chiesa del XII secolo e un nuovo centro per l’arte. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2023
pagine: 205
Il volume racconta il recupero di un edificio storico, una chiesa del XII secolo, che dopo sette anni di restauro diventa un polo culturale e un centro per l’arte restituito alla città di Padova. È un racconto che contiene altre storie – l’operato di figure come l’archeologo, il restauratore, lo storico, l’architetto – perché un recupero così lungo e importante non può che essere frutto della collaborazione di molte professionalità di alto livello. Gli scavi hanno portato alla luce reperti importanti (in primis alcuni frammenti d’affresco di epoca giottesca) e il nuovo centro si pone come dialogo tra epoche storiche diverse, dall’edificio eretto all’inizio dello scorso millennio, ai frammenti del Trecento, alle opere di arte moderna e contemporanea che fanno parte della collezione della Fondazione Alberto Peruzzo. Il libro parla della storia del luogo, del suo recupero, ma anche della sua missione futura, e di come un sito dal ricco passato e dalla lontana spiritualità possa essere strappato dal degrado e recitare un ruolo chiave, grazie all’arte e alla cultura, nella società contemporanea. La Fondazione Alberto Peruzzo è un’istituzione non profit, nata nel 2015, impegnata nella diffusione dell’arte e nel recupero del patrimonio artistico del territorio. Il primo progetto è stato il recupero architettonico del Padiglione Venezia ai Giardini della Biennale, realizzato in collaborazione con Louis Vuitton, mirato al ripristino di un’importante sede dell’Esposizione Internazionale. Prefazione di Alberto Peruzzo.
La città del leone. Brescia nell'età dei comuni e delle signorie
Matteo Ferrari
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2023
pagine: 296
La storia della città di Brescia tra il XII e il XV secolo. A Brescia, come in altri centri urbani dell'Italia centro-settentrionale, i secoli XII-XV sono un periodo di vivace sperimentazione politica. I governi comunali, prima, e i regimi signorili, poi, contribuiscono a forgiare il volto della città attraverso la committenza di opere destinate soprattutto agli spazi pubblici e spesso cariche di messaggi politici. Comune e signoria partecipano inoltre alla creazione e affermazione di simboli e rituali che esprimono, allora come oggi, l'identità locale quali lo stemma comunale con il leone, che Carducci rese poi famoso associandolo all'eroismo della città martire delle Dieci Giornate (1849), oppure il culto civico di Faustino e Giovita, "nuovi" patroni di Brescia, e quello delle reliquie delle Sante Croci, che ancora oggi scandiscono il calendario delle feste cittadine. Attraverso una variegata selezione di documenti e opere, alcuni inediti, La città del leone propone un viaggio attraverso tre secoli di storia, soffermandosi sui grandi eventi e cantieri che hanno segnato la città, e sui suoi protagonisti, dagli uomini del Comune ai Visconti e al Malatesta. Un'occasione per affrontare lo studio, finalmente in modo organico e approfondito, delle istituzioni civiche bresciane, degli uomini che ne diressero l'azione, delle forme di governo e degli strumenti di comunicazione, ma soprattutto per diffondere i risultati di queste ricerche su questa ricca pagina della storia locale. Pubblicato a corredo dell'esposizione bresciana, il volume prende in esame un arco cronologico compreso tra la seconda metà del XII secolo, epoca nella quale compaiono le prime tracce delle istituzioni civiche comunali, e il 1426, anno della dedizione di Brescia alla Repubblica di Venezia.
La carità e la bellezza. Tino di Camaino, Beato Angelico, Filippo Lippi, Sandro Botticelli
Stefano Zuffi, Domenico Piraina
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2022
pagine: 112
Eccezionalmente riuniti quattro capolavori dell'arte fiorentina e toscana tre-quattrocentesca di Beato Angelico, Sandro Botticelli, Filippo Lippi, Tino Di Camaino La Madonna col Bambino di Sandro Botticelli, L'adorazione dei Magi di Beato Angelico, la Madonna col bambino di Filippo Lippi e Carità di Tino di Camaino: questi i quattro capolavori che declinano il tema della carità e della bellezza eccezionalmente riuniti in occasione della mostra milanese. Carità è la splendida scultura realizzata dal senese Tino di Camaino, allievo di Giovanni Pisano, il cui stile predilige forme semplici, solide, impostate su volumi geometrici ed è del tutto paragonabile a quello utilizzato, nello stesso periodo, da Giotto. La figura allegorica della Carità è una donna che si occupa di due bambini, allattandoli al seno. Il raffinato tabernacolo di Beato Angelico, gioiello del Museo di San Marco di Firenze, è stato realizzato intorno al 1430 ed è il frutto di una combinazione di tecniche tra pittura, miniatura, oreficeria e intaglio. Oltre a offrire un tema squisitamente natalizio come l'Adorazione dei Magi, il tabernacolo offre un saggio della sensibilità di Beato Angelico verso i colori, che scintillano preziosi sull'oro del fondo. La Madonna col bambino di Filippo Lippi, proveniente da Palazzo Medici Riccardi, è una delle ultime e più compiute opere su tavola del pittore, che la realizzò negli anni sessanta del Quattrocento, appena prima di trasferirsi a Spoleto per affrescare l'abside del Duomo. Quarta opera, la Madonna col Bambino dipinta intorno all'anno 1500 da Sandro Botticelli e oggi conservata nel Museo Stibbert. Dopo aver raggiunto l'apice della fama e della carriera al tempo di Lorenzo il Magnifico, negli anni che seguono la morte del suo mecenate (1492) Botticelli è fortemente impressionato dalle predicazioni apocalittiche di Gerolamo Savonarola. Un'inquietudine che si riflette sulla sua produzione artistica di quest'ultimo scorcio di vita, che lascia intatto il suo straordinario talento pittorico ma condiziona la sua intensa resa poetica. Questi quattro capolavori provenienti dai musei fiorentini dialogano con altre importanti opere antiche e moderne sul tema della carità e della bellezza appartenenti a importanti raccolte della città di Milano.
Restituzioni. Tesori d'arte restaurati 2022
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2022
pagine: 336
Guida alla mostra I capolavori d'arte antica e moderna appartenenti al patrimonio artistico italiano "restituiti" grazie ai restauri di Intesa Sanpaolo nella diciannovesima edizione del progetto Non c'è angolo d'Italia che non sia luogo d'arte. Lungo tutta la penisola, da nord a sud, le città e i borghi - con i loro musei, le collezioni, le chiese, i palazzi e i siti archeologici - sono ricchi delle testimonianze artistiche che hanno reso unica e straordinaria la storia del Paese. C'è bellezza ovunque, in Italia: una bellezza maestosa e al contempo pericolosamente fragile, minacciata dal passare dei secoli, dalle calamità, dall'incuria. La perdita dell'integrità e dei nostri tesori d'arte comporterebbe un vulnus della nostra stessa identità nazionale. Da questa convinzione è nato nel 1989 il progetto Restituzioni, che da ormai trent'anni vede il Gruppo Intesa Sanpaolo impegnato nel salvaguardare e "restituire" al Paese i beni artistici e architettonici del patrimonio nazionale. Con cadenza biennale, lavorando al fianco delle istituzioni pubbliche preposte alla tutela, la banca individua un nucleo di opere che versano in condizioni precarie, ne sostiene il restauro e ne promuove la valorizzazione attraverso una grande mostra conclusiva. Non si tratta di un semplice finanziamento, ma di una partecipazione attiva all'impegno progettuale, sorretto da un radicato senso di responsabilità, oltre che da una grande passione per l'arte e la cultura. Dalla sua istituzione, il programma ha consentito la "riconsegna" di oltre mille capolavori italiani, dai reperti antichi fino all'arte contemporanea. Questa diciannovesima edizione del programma di restauri di manufatti appartenenti al patrimonio artistico nazionale arricchisce il proprio catalogo di opere iconiche e oggetti sacri di raffinatissima fattura, tavole, tele e sculture dei più grandi artisti, ma anche più semplici e quotidiani manufatti che raccontano la loro storia singolare, lunga, complessa, talvolta addirittura misteriosa. Si spazia dagli affreschi pompeiani ai preziosi manoscritti della Divina Commedia della Biblioteca Universitaria di Bologna e ai dipinti di Giusto de' Menabuoi, Giovanni Bellini, Vittore Carpaccio, Cima da Conegliano, Pellizza da Volpedo, Umberto Boccioni.
Arti del Medioevo. Capolavori dalla Galleria Nazionale dell'Umbria
Marco Pierini
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2022
pagine: 228
Una selezione di capolavori provenienti dalla Galleria Nazionale dell'Umbria di Perugia, scelti tra dipinti, sculture e oreficerie dell'Italia centrale e realizzati da grandi maestri come Arnolfo di Cambio, Vigoroso da Siena, Duccio di Buoninsegna, Taddeo di Bartolo, Lorenzo Salimbeni e Gentile da Fabriano, racconta l'elegante stagione dell'arte italiana sul finire del Medioevo. Devozione, commissioni pubbliche e preziosi manufatti d'uso domestico esprimono la raffinatezza di quel mondo, rivelandone il fascino intramontabile.
Cima da Conegliano. Madonna con il bambino
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2022
pagine: 80
Riunite in un confronto ravvicinato due grandi opere di Cima da Conegliano La serie di mostre "L'Ospite illustre" riunisce in questa occasione due capolavori del pittore Giovanni Battista Cima da Conegliano, detto più semplicemente "Cima": opere che danno piena misura del suo genio. Si tratta di due Madonne col Bambino, custodite rispettivamente alla Pinacoteca Nazionale di Bologna e al Musée du Petit Palais di Parigi. Nessun altro tema esprime al meglio l'arte di Giovanni Battista Cima da Conegliano di quello della Madonna col Bambino, rappresentato al centro delle sue grandi sacre conversazioni o nei suoi dipinti devozionali di dimensioni più modeste. Le innumerevoli Madonne dipinte dall'artista fra il 1489 e l'inizio del secondo decennio del Cinquecento sono un segno del successo conseguito a Venezia, dove si afferma come stimato maestro a capo di una bottega molto produttiva. Se l'opera bolognese è la più antica (fu probabilmente dipinta intorno al 1495) la Madonna col Bambino del Petit Palais è, in assoluto, fra gli esempi più belli nell'ambito del genere.
Hildegard Von Bingen. Nel cuore di Dio
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2022
pagine: 144
"Io, vita di fuoco della sostanza divina, fiammeggio sulla bellezza dei campi, riluco nelle acque e ardo nel sole, nella luna e nelle stelle; e col vento che è fatto d'aria suscito in vita tutte le cose, vivificandole con la vita invisibile che tutto sostiene." Dall'estremo limite del firmamento Hildegard contempla la ruota della creazione nel cuore di Dio. Immagine di una sfera girevole, instrumentum cosmologico, al cui interno abita l'uomo, descritto nelle sue misure e proporzioni e nei movimenti interni dell'anima e del corpo. Questo lo scenario raccolto nel Libro delle opere divine e raffigurato nelle preziose miniature del Codice di Lucca. Una lunga sequenza che in dieci scene invita l'umanità a completare il viaggio dalla terra al cielo sulla via della virginitas, verso la ricomposizione del proprio sé fino alle nozze mistiche in cui maschile e femminile si ricongiungono nella Caritas divina, nel cuore di Dio.
Grand tour. Sogno d'Italia da Venezia a Pompei
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2021
pagine: 368
Dipinti, incisioni, sculture, oggetti d'arte restituiscono l'immagine di un'Italia amata e sognata da tutta Europa, il Bel Paese in cui affondavano radici comuni Tra la fine del Seicento e la prima metà dell'Ottocento, l'Italia fu la meta privilegiata di letterati, artisti, giovani signori, membri della società nobile e colta europea che, attraverso il "grande viaggio" potevano compiere un percorso educativo e formativo, segno di un preciso status sociale. L'esposizione e il catalogo vogliono giocare un duplice ruolo: da un lato fornire la rappresentazione di un'Italia composita, di struggente bellezza (quale appariva ai visitatori, soprattutto agli artisti che l'hanno rappresentata), tale da descriverla nella loro raffigurazione come una sorta di luogo sospeso, di stratificazione della memoria e del sapere, un fermo-immagine della storia; e dall'altro presentare la documentazione dei protagonisti stessi che fecero sorgere il mito del "bel paese". La mostra, curata da Fernando Mazzocca con Stefano Grandesso e Francesco Leone, presenta le seguenti sezioni: Le città del Grand Tour, Il fascino delle rovine antiche, L' Italia mediterranea, Il Vesuvio, Viaggiatori e collezionisti, Gli artisti, La bellezza italiana, Il primato italiano tra l'antico e i grandi maestri moderni, Scultura. Copie e derivazioni dall'antico, La scultura moderna, Oggetti d' arte e manifatture del lusso.
Venere. Natura, ombra e bellezza
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2021
pagine: 216
Dedicato a Venere, divinità dell'Olimpo greco dalle numerose sfaccettature, il volume indaga le sue svariate raffigurazioni archetipiche, mettendone a fuoco i diversi aspetti: dalle origini classiche del mito alle sopravvivenze nella cultura, nella letteratura mitografica e poetica e nelle immagini fino al primo Seicento. I saggi critici, le approfondite analisi delle opere e delle loro storie e le numerose immagini pubblicate in volume raccontano la Venere Pandemos, divinità legata alla fecondità naturale e generatrice di tutte le cose, la Venere Urania figlia di Ouranos espressione dell'amore divino, la Venere Cnidia di Prassitele, capolavoro assoluto dell'immaginario della bellezza femminile. Venere è inoltre protagonista di favole e presta le sue sembianze anche ad altre figure del mito antico, dando luogo a travestimenti e a interpretazioni complesse, che animano la letteratura e l'arte rinascimentale e barocca. Ma Venere, madre di Cupido nella mitologia antica, è anche soggetta alla variabilità delle occasioni declinando il suo potere in termini ora naturalistici ora erotici, come nel caso dell'arazzo tessuto a Mantova su disegno di Giulio Romano, ma anche in altri aspetti legati all'inganno, alla magia e alla stregoneria, che troveranno espressione nella letteratura e nelle immagini fino al Cinquecento e al Seicento. Infine Venere resta la dea della bellezza secondo il Giudizio di Paride e dunque è divenuta il modello ideale della bellezza femminile, come testimoniano le stanze delle famose Veneri, dove venivano collezionati i ritratti delle donne più belle delle corti italiane ed europee che si confrontavano con la divinità, a partire all'esplosione del fenomeno del collezionismo alla fine del Cinquecento e nel Seicento, come testimonia, fra gli altri il "camerino delle belle" nel Palazzo Ducale a Mantova.
Raffaello 1520-1483. Ediz. inglese
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2021
pagine: 544
Realizzato in collaborazione con le Scuderie del Quirinale e le Gallerie degli Uffizi in occasione dei cinquecento anni dalla morte di Raffaello, il volume accompagna la grande mostra-tributo (la più vasta mai realizzata sull’artista e una delle più importanti in Italia) e riunisce un’ampia selezione di opere del “divin pittore” di Urbino. Seguendo un originale percorso cronologico a ritroso, Raffaello 1520- 1483 ripercorre tutta l’avventura creativa del più grande pittore del Rinascimento, da Roma a Firenze, da Firenze all’Umbria, fino alle radici urbinati. Curato da Marzia Faietti e Matteo Lafranconi accompagnati da uno stuolo di studiosi, specialisti nei vari settori, coordinati da un comitato scientifico internazionale presieduto da Sylvia Ferino-Pagden, il volume illustra Raffaello nella sua pienezza di uomo del Rinascimento, impegnato nella ricerca e nella tutela del bello e dell’armonia in ogni sua attività, dall’espressione pittorica allo svolgimento dell’incarico di prefetto alle antichità dello Stato della Chiesa. Straordinaria la selezione di opere, provenienti dai più importanti musei e collezioni nazionali ed internazionali, con capolavori autografi di Raffaello o riconducibili ad ideazione raffaellesca tra dipinti, cartoni, disegni, arazzi, progetti architettonici affiancati da opere di confronto e di contesto (sculture e altri manufatti antichi, sculture rinascimentali, codici, documenti, preziosi capolavori di arte applicata). Opere celeberrime come la Madonna del Granduca e la Velata delle Gallerie degli Uffizi, la grande pala di Santa Cecilia della Pinacoteca di Bologna, la Madonna Alba della National Gallery di Washington, la Madonna della Rosa del Prado e lo straordinario e iconico Ritratto di Baldassarre Castiglione del Louvre. Il volume presenta i contributi di Marzia Faietti, Matteo Lafranconi, Francesco P. Di Teodoro, Arnold Nesselrath, Alessandro Viscogliosi, Vincenzo Farinella, Sylvia Ferino-Pagden, Guido Cornini, Lucia Bertolini, Angelamaria Aceto, Achim Gnann, Alessandro Nova, Silvia Malaguzzi, Marco Ciatti, Oriana Sartiani, Ciro Castelli, Luciano Ricciardi, Andrea Santacesaria, oltre al catalogo e alle schede tecniche delle opere.
Orazio Borgianni. Un genio inquieto nella Roma di Caravaggio
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2020
pagine: 176
Orazio Borgianni, uno dei grandi protagonisti del primo Seicento, fu un pittore del tutto originale e innovativo. La monografia è dedicata all'attività romana dell'artista che, nel breve arco di un decennio, segnò in modo determinante lo sviluppo dei linguaggi artistici nella città pontificia. Dopo gli anni trascorsi in Spagna, Borgianni tornò a Roma verso la metà del 1605, in tempo per entrare in contatto, anche personale, con Caravaggio. Nel decennio successivo l'artista eseguì capolavori assoluti dallo stile originalissimo e precorritore, che troppo limitatamente in passato è stato definito 'caravaggesco'. Sebbene non indifferenti alle novità naturalistiche del Merisi, le opere di Orazio presentano una varietà di soluzioni inedite e anticipatrici che gli assegnano un ruolo di riferimento almeno fino al terzo decennio. Da Borgianni ha infatti origine un preciso filone di cultura nel quale si riconoscono alcuni elementi - il movimento inquieto delle figure, il forte luminismo di un'intensità bruna e calda, le aperture insistenti a scelte figurative pauperistiche, la pennellata mossa e spesso insofferente del mimetismo - che sono tutti già presenti nell'opera del pittore, e che nei seguaci spingeranno, in alcuni casi, ad ardite sperimentazioni. Sarà proprio il suo modo di dipingere, che coniuga Correggio e Tintoretto con Greco e Caravaggio, a fornire linfa vitale a quegli artisti, come Serodine o Vouet, che durante il secondo e il terzo decennio aggiorneranno il naturalismo di matrice caravaggesca per fornire un'alternativa moderna all'avanzare del classicismo dei bolognesi e poi del barocco. Il volume presenta i contributi di Gianni Papi (Orazio Borgianni, "huomo libero"), Yuri Primarosa (Il pennello, la penna e la spada. Relazioni e ambizioni di Orazio Borgianni nella Roma del primo Seicento), Daniela Brogi (Davanti a un povero cristo morto. Borgianni tra Longhi e Pasolini), il catalogo delle opere e i cenni biografici dell'artista (a cura di Tommaso Borgogelli).
Hildegard von Bingen. Viaggio nelle immagini
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2019
pagine: 222
Il significato del complesso testo profetico di Hildegard von Bingen, tra simbolismi e visioni. "Le cose che non vedo non le conosco". Così Hildegard von Bingen (1098-1179) descrive le visioni mediante le quali attinge alla conoscenza delle realtà cosmiche, umane e divine. Quando l'urgenza di trasmettere questo messaggio si fa ineludibile, Hildegard dà inizio alla scrittura di Scivias - "conosci le vie" -, nel tentativo di trasformare in linguaggio umano quello che vede e ode. A distanza di quasi novecento anni, "Viaggio nelle immagini" è un libro che, a partire dall'elemento iconografico, illustra il complesso testo profetico della santa e dottore della Chiesa. Di grande rilevanza il capitolo che presenta le 35 miniature riprodotte a grandezza originale, accompagnate da un sintetico racconto della visione e da una legenda che ne chiarisce il significato simbolico. A queste tavole, che offrono una Grammatica del simbolo, seguono le pagine riccamente illustrate della Retorica, dove la lettura per temi che attraversa tutta l'opera di Hildegard è resa evidente. Grazie a un prezioso lavoro analitico, frutto di sette anni di ricerca, la profondità dello scritto originale della mistica tedesca trova in questo volume uno strumento per raggiungere il lettore. In questo modo la bellezza ritrovata delle immagini scopre una nuova potenza, che, giungendo fino al nostro tempo, risulta più che mai attuale per guidarci nelle complesse vie della conoscenza e della sapienza.