Tabula Fati: A lume spento
Dis-sentire il silenzio. (Centouno tanka, haiku e senryu)
Florideo A. Matricciano
Libro: Libro in brossura
editore: Tabula Fati
anno edizione: 2021
pagine: 176
I centouno tanka, haiku e senryu, ospiti nel frusciare di pagine a vario titolo dis-senzienti il silenzio, rappresentano la "versione" di un all'erta nei confronti dell'hic et nunc, inatteso, stupefacente e illuminante, colto nella sua immediatezza sincronica e tridimensionale fatta di necessità, libertà ed evanescenza del superfluo nell'essenzialità espressiva dell'irripetibile immediato. Nelle varie sezioni della raccolta, compreso il gendai haiku posto ad apertura della silloge, i versi si offrono a un ulteriore, di-f-ferente e di-verso "sentire" il silenzio, nella duplice accezione dell'ascolto e della consapevolezza percettiva di sensazioni e sentimenti alla relazione tra sé, l'altro e il mondo comunque si manifesti, attraverso la scrittura, nelle scelte personali sempre di/s/tese fra l'impeto e il lasciarsi andare dell'impegno, nel discernimento che se/para e s/compone o nella cura, at/tenta e pre/sente, ac/cogliente, nonché nella riflessione sugli enigmi e sul mistero della finitudine sospesa del mortale, sempre esposto alla vulnerabilità dell'effimero e caduco, dell'illusoriamente perdibile... di uno "spirito perso" nel vuoto. E sono l'esito assolutamente impagabile di centouno e forse più battiti di palpebra, a cuore digiuno, assetato, sul mondo, esigenti e accoglienti al medesimo tempo: ospiti che non perdono la dimora del cammino!
Sensi e consensi. Poesie, canzoni, lettere
Tommaso Rapino
Libro: Libro in brossura
editore: Tabula Fati
anno edizione: 2021
pagine: 184
Un inno alla vita, un forte senso di comunione con gli altri e con la natura: è questo il senso più profondo della raccolta di Tommaso Rapino. Nessuna artificiosità, né ricerca di frasi a effetto, solo il libero fluire delle emozioni, con le semplici parole di ogni giorno, ma con la fluidità e musicalità che nasce da una espressione linguistica matura e consapevole. Su tutto, come fonte primaria di ispirazione, l'adesione a valori perenni, quali il senso della famiglia, l'amore, la bellezza. I versi evocano pagina dopo pagina un profondo senso religioso, un ringraziamento al Signore per quanto di bello la vita può e sa riservarci. la fede è per l'autore la "chiave di sicurezza" capace di aprire lo scrigno dell'anima.
Penelope
Francesca Picone
Libro: Libro in brossura
editore: Tabula Fati
anno edizione: 2021
pagine: 72
Che ne sarà di me in una terra che sotterra speranze di rinascita e uccide i sogni dei propri figli, dove lei attende il ritorno per tornare a sognare ed amare un ideale di amore: uomo amato per poco. L'angoscia della città che muore e risorge e crea orrori mandando al martirio uomini-pazzi inneggianti onestà. La terra dell'amore e dell'odio, dell'indifferenza dove ci si perde tra stradine tortuose, dove non si dovrebbe mai perdere la speranza e invece come una nube tossica un'esplosione di odio avvolge il mondo in guerre devastanti, un mondo dove gli uomini uccidono le donne che credono e difendono la loro integrità, i loro amori, i loro ideali.
Recital di poesia dialettale. «Modesto Della Porta» 1961
Libro: Libro in brossura
editore: Tabula Fati
anno edizione: 2021
pagine: 56
La ristampa di questo volume, di alto valore documentale e storico, è una di quelle cose belle e interessanti che capita ogni tanto di scorgere nel panorama della nostra editoria regionale. Si tratta del primo libro pubblicato da Marino Solfanelli, giornalista, fondatore dell'omonima casa editrice abruzzese, oggi ereditata dal figlio Marco. Un'opera, datata 1961, che rappresentò una scelta coraggiosa e intelligente, tesa a valorizzare delle forze poetiche dialettali che si esprimevano nella nostra regione, nell'occasione di un recital organizzato dal Comune di Guardiagrele e dedicato al poeta in vernacolo abruzzese per eccellenza, Modesto Della Porta. A distanza di ben sessanta anni questo testo è un omaggio doveroso alla brillante carriera di Marino Solfanelli, alla sua illuminata visione dell'editoria e alla sua casa editrice che ancora oggi accoglie volentieri, e non senza un pizzico di coraggio, i poeti che scelgono di scrivere in dialetto abruzzese. Riproporre oggi questi contenuti in stampa significa anche riportare l'attenzione su un periodo particolare della letteratura abruzzese - nel quale la poesia dialettale raggiunse risultati notevoli - e su alcuni nostri scrittori che contribuirono, nel secolo scorso, a delineare il panorama culturale regionale e in alcuni casi anche nazionale.
Ah l'amour
Gino Primavera
Libro: Libro in brossura
editore: Tabula Fati
anno edizione: 2021
pagine: 96
Estroso, ironico, a volte spiazzante per felici scelte linguistiche e tematiche, l'Autore si confronta a viso aperto con i piccoli e grandi temi dell'esistenza. Momenti di gioia, di intimo contatto con la natura, incontri, sentieri di esistenza: non manca il dolore, nutrito del rimpianto per giorni perduti, per persone con le quali si era condiviso tanto e che ora non camminano più sotto il cielo. Per loro c'è il dono di versi intensi, pieni, insieme di forza e di dolcezza, sempre carichi di amore per la vita. Su tutto, la natura, che pervade ogni singolo momento della vita dell'Autore, che si sente pienamente immerso in essa, vivo e vitale nel contatto con la bellezza eterna dell'unica cosa che mai ci delude.
Per altro prodigio
Vito Moretti
Libro: Libro in brossura
editore: Tabula Fati
anno edizione: 2021
pagine: 112
"La poesia di questa raccolta di Vito Moretti si acquieta nella libertà dell'osservazione, nel pensiero che compie ogni volta il proprio itinerario di sollecitudini e di affabulazioni e nell'esigenza di dare nomi e parole all'esistenza e ai tratti dell'identità, ai presagi soggettivi della speranza e ai vagabondaggi lunghi e brevi della storia. Come di consueto, la poesia di Moretti traccia sulla pagina i propri sentieri e vi colloca i materiali più originali, le occasioni di giudizio e di conoscenza, sino a fare della scrittura un viaggio in ciò che la memoria racconta e che il desiderio sbreccia e rinnova. Una poesia, dunque, concreta e simbolica allo stesso tempo, allusiva e vera, coinvolgente e preziosa, sollecita ed inquieta: come sa essere soltanto la poesia che si possa dire autentica e prodiga, unica nel suo valore e nei suoi dettati."
Poesie scelte
Francesco Rivera
Libro: Libro in brossura
editore: Tabula Fati
anno edizione: 2021
pagine: 176
«Un poeta. Finalmente. Si respira aria limpida nelle pagine di Francesco Rivera. Con tratti secchi, con un minimalismo che cela un sapiente uso della lingua, si dispiega davanti al lettore, che si sente spinto alla riflessione, una visione del mondo solida e sicura. Ciò appare evidente fin dai primi versi: "il nulla stringe" il poeta, è diafano, ma incolla sul suo volto "pezzi di Dio". Un inizio folgorante, subito rinforzato su un piano diverso dalla domanda della poesia successiva: "che dovessi io più alla matematica / che a Dio?" Domande di senso, veicolate da un linguaggio che fa della limpidezza il proprio segno distintivo. Agevole leggere i fluidi versi, davvero difficile resistere alla sfida che essi pongono al lettore.»
Sintème. Florilegio di versi in vernacolo
Giuseppe Di Falco
Libro: Libro in brossura
editore: Tabula Fati
anno edizione: 2021
pagine: 56
Mons. Giuseppe Di Falco, Vescovo cattolico, considera la poesia come un tempio di accoglienza per tutti e tutto, fino alla sublimità della preghiera. Egli trova, nella spontaneità della parlata in vernacolo, i frutti della sua esistenza e scava nei segreti dell'anima. La sua conoscenza biblica, attraverso gli studi e la fede, crea, spesso, nella sua poesia, una vera e propria preghiera e una delicatissima lirica. Così, tra l'altro, il poeta guarda alla umanità in cammino e alle sue cose più suggestive, in cui la lirica poetica sembra materializzarsi. Il titolo dell'opera: Sintème è l'invito del poeta all'ascolto, di cui, forse, la nostra società ha perso il senso.
Nei dintorni dell'anima
Giuseppe Del Ninno
Libro: Libro in brossura
editore: Tabula Fati
anno edizione: 2021
pagine: 80
«Collocare questi versi nei dintorni dell'anima è un elegante forma di understatement; in realtà, queste poesie mostrano di essere conficcate nell'anima, nella sua profondità abissale sin dall'inizio, da quelle dedicate a Ischia, un'Ischia di mare e di pioggia e di miti, di eroi, titani, fauni. L'altro luogo dell'anima, Campo Tures, solleva una tambureggiante interrogazione, che incalza ritmicamente fino alla risposta, la più decisiva: quella di amore. E la Parigi dei bouquinistes in riva alla Senna, dove comincia la poesia moderna, e l'aereo in volo per l'Egitto, dove comincia la storia... Molto bella la poesia intitolata "Ottobre 1916", un tema di ricordi familiari che diventa epico in questi versi, e la arcadica Passeggiata in primavera con il cane Athos, e ancora, le poesie augurali; molto riuscite quella in francese per una Pasqua di vera resurrezione, e quelle intime per Natale, e poi le "Terzine", dove amore, di nuovo, è la risposta a tutte le sfide...» (Giuseppe Conte)
Diamanti rosa
Gregorio Febbo
Libro: Libro in brossura
editore: Tabula Fati
anno edizione: 2021
pagine: 72
Un invito al sorriso, non certo come svago ma come via per affrontare le mille svolte della vita, accoglie il lettore all'inizio della raccolta di Gregorio Febbo. Un attimo, ed ecco subito il rammarico di fronte a un mondo in cui l'amore pare dimenticato, poi la consapevolezza dello scorrere inesorabile del tempo, ma anche la volontà di aprirsi all'ascolto, il convincimento non privo di un qualche stupore del fatto che le donne sono "la forza che ama senza perché". Il lettore viene trascinato in una serie di immagini che in qualche misura lo incalzano, grazie alla tecnica dell'anafora, ripetutamente usata, che dà ad alcune poesie un tono declamatorio, privo però di artificiosità, anzi con un che, a tratti, di profetico. I versi sono pieni di musicalità: la ripetizione di un verso, in finale, per tre volte evoca il chiudersi di un canto, nel solco della nostra migliore tradizione.
Bir el Gobi! Storia di un'altra Italia
Alfonso Indelicato
Libro: Libro in brossura
editore: Tabula Fati
anno edizione: 2021
pagine: 88
"Bir el Gobi!" di Alfonso Indelicato è una narrazione in versi avente protagonisti i giovanissimi Mino ed Edo che si arruolano volontari in uno dei "battaglioni di giovani fascisti" destinati alla guerra in Africa settentrionale fra la fine del 1941 e il maggio del 1943. L'autore si occupa di un solo episodio: della battaglia combattuta nell'oasi di Bir el Gobi, sita nella Cirenaica orientale, dopo un girovagare nel deserto che instillò in molti il dubbio che l'Alto Comando non sapesse, di quei giovani, che cosa farsene. Lo scontro durò pochi giorni: investiti da un intero corpo d'armata inglese, i ragazzi resistettero al nemico superiore di uomini e mezzi rendendosi protagonisti di episodi di eroismo quali soltanto l'entusiasmo della giovinezza poteva ispirare. Accanto all'entusiasmo, altri elementi e aspetti spiegano l'indomito coraggio di quelle giornate, e l'autore li mette a fuoco parlandoci così dell'"altra Italia", assai diversa dall'attuale, come si vede nel teso dialogo fra uno degli eroi delle dune inseritosi senza entusiasmo nel nuovo contesto socioeconomico del dopoguerra, e un altro personaggio che, invece, in quell'acqua opaca nuota perfettamente a suo agio.
Le mie parole
Emanuele Verzotti
Libro: Libro in brossura
editore: Tabula Fati
anno edizione: 2021
pagine: 152
"Siamo campi / che attendono / la pioggia / dopo la semina." Ecco il potere delicato e impercettibile della poesia, sospesa tra la vibrazione della Parola e il silenzio. Le mie parole s'innesta con lievità e rispetto nell'equilibrio senza tempo tra queste due dimensioni. Molto è il detto, ancor più l'evocato. E nel gioco di pieni e vuoti della silloge s'inseguono con linguaggio semplice e immediato poesie d'amore, preghiere, e un vasto caleidoscopio di immagini e di emozioni colte "tra le crepe dell'asfalto", o "nel fitto / di boschi sassosi". Dall'io al noi, un canto libero, dallo stile lineare, per un lettore moderno desideroso di dedicare il proprio prezioso tempo su "parole corte / e lunghi silenzi". Un filo di luce, partito dalla solitudine meditativa di un pendolare, di un fallito, di un viaggiatore, di un innamorato, di un credente carico di dubbi e di fragilità, rivolto alla coscienza di coloro che cercano conforto nella Parola. Un inno alla bellezza della vita, lo sguardo teso verso quel mistero che da sempre avvolge l'umano destino.