Transeuropa: Nuova poetica

Le contraddizioni è un libro composito, le cui parti, tratte da un molteplice contraddittorio e riunite nell’organismo unitario della raccolta, non possono che trovarsi in contrasto formale e tematico tra loro. La prima sezione, in cui lo sperimentalismo formale evita lo scivolamento verso toni patetici e facilmente retorici, affronta temi sensibili per le nuove generazioni (tra questi le implicazioni psicologiche della crisi sociale e culturale, il cambiamento climatico, le migrazioni). Segue una sezione interamente dedicata al linguaggio, analizzato nella sue caratteristiche più concrete. Nella terza sezione viene poi sondato il rapporto che l’individuo tesse con la collettività. Il percorso culmina, nella quarta e ultima sezione, in testi che cercano di giocare con lo statuto dell’io parlante.

La zona rossa nasce dalla storia vera della malattia e della guarigione, dell’iniziale sconfitta e della vittoria finale nei confronti del virus dell’autore, dimenticato da una sanità che avrebbe dovuto prendersi cura di lui e che invece lo ha abbandonato. Lasciandolo solo davanti al giudizio degli eventi della pandemia nell’isolamento della sua casa: trasformata in una casa di cura privata e in un rifugio di scrittura privilegiato. Unica terapia la Tachipirina, i consigli del medico di famiglia e le videochiamate con affetti e amici. L’uomo e il virus. Senza pudore né moralismo, ma con durezza e comprensione. In un inno alla vita strozzato in una platea orizzontale e plurale. Dove l’altro, siamo sempre noi. Per non far cadere nell’oblio quel momento, quell’attimo in cui tutto poteva cambiare per poi, probabilmente, non cambiare nulla.

La raccolta “Radici” affronta vari temi: il tema della terra d’origine come luogo a cui tendere e allo stesso tempo come fonte di conflitto e di disordine interiore e i temi collaterali dell’amore, della ricerca dell’ordine e della ricomposizione delle contraddizioni.

Un viaggio poetico attraverso il linguaggio, l'immaginario e l'assurdo. “Labrospettro” di Martijn Benders è una raccolta che gioca con le forme della poesia contemporanea, attraversando il confine tra visione e realtà, ironia e inquietudine, surreale e concreto. Versi che sfidano le convenzioni, costruendo un dialogo con la tradizione e il presente, tra rimandi filosofici, esplorazioni oniriche e frammenti di memoria collettiva. Con una voce che mescola ribellione e profondità, Benders ci offre una poesia che si muove tra il grottesco e il lirico, con un respiro internazionale e uno stile inconfondibile. Un'opera per chi cerca nella poesia non solo bellezza, ma anche un territorio di sperimentazione e scoperta.

Una poesia fisica, nervosa, scattante, quella di Fabio Pacifico. “Mi manca il fiato” è una silloge in continuo movimento, dove ogni verso è respiro trattenuto, rilascio, affanno. La scrittura di Pacifico oscilla tra confessione e osservazione urbana, desiderio e malinconia, riflessione sociale e scavo personale. Con una lingua contemporanea e spiazzante, l'autore costruisce un ritratto generazionale che mescola quotidiano, ironia, sessualità e smarrimento, restituendo al lettore l'inquietudine sincera di chi non trova tregua, ma continua a cercare.

In "17-21", Alessandra Buschi compone una mappa poetica intima e collettiva, una geografia di voci femminili, stagioni interiori e corpi che abitano lo spazio e la memoria. I versi si fanno gesto quotidiano e universale, parlano di mani immerse nei bucati e di desideri sospesi tra cielo e terra, tra infanzia e madri, tra il tempo che passa e quello che ritorna in altre forme. È un diario di resistenza lieve e tenace, scritto sul margine tra la cura e la perdita, dove ogni parola cerca un equilibrio tra ciò che resta e ciò che muta. L'autrice ci consegna il suono dei pensieri che non urlano, ma che si attardano, in un sussurro continuo: memoria, appartenenza, amore, corpo, terra. Una poesia che scava in profondità, nei solchi della vita vissuta e di quella ancora da dire.

Un viaggio poetico attraverso rovine urbane e boschi perduti, tra il ricordo e il rimpianto di un legame infranto con la natura. Nicola Lorenzetto, con una voce potente e disillusa, ci consegna "La foresta estinta", una raccolta di poesie che racconta il conflitto tra uomo e paesaggio, tra il cemento e le radici, tra il passato e un futuro che sembra irraggiungibile. Le sue parole evocano l'eco di un tempo remoto, sospeso tra malinconia e rabbia, tra il sogno di un ritorno e la certezza della perdita. Una poesia che ferisce, incanta, scuote.

Sospiri e Respiri di Mauro Marra è una raccolta poetica che invita il lettore a esplorare i contrasti e le assonanze della vita attraverso un linguaggio ricco e simbolico. Ogni componimento è un invito alla riflessione e alla scoperta, intrecciando emozioni personali e universali con maestria e sensibilità. Un'opera che celebra la complessità dell'esistenza umana, perfetta per chi cerca autenticità e profondità nei versi. Una lettura intensa e memorabile, capace di lasciare un'impronta nell'anima del lettore.

Un viaggio poetico attraverso l'amore, l'esistenza e la meraviglia del quotidiano. "Crete Fertili" di Filomena Shedir Di Paola esplora, con delicatezza e profondità, le sfumature dell'amore (L'amore è la terra di mezzo), il legame con l'universo (Kosmos) e le emozioni più intime (Il Graffio di Psiche). Versi limpidi e intensi, capaci di far germogliare riflessioni e sensazioni profonde. Un libro da assaporare, rileggere e custodire.

Nella sua silloge D'in-Canti diVersi, Sara Bini modella la parola come un'eco di suoni e silenzi, componendo versi che esplorano le profondità dell'anima e la tensione verso l'invisibile. Con uno stile raffinato e suggestivo, le sue poesie si muovono tra il lirismo classico e l'introspezione contemporanea, intrecciando immagini eteree e richiami letterari di grande fascino. Un'opera che incanta e lascia emergere, tra le pieghe del verso, la potenza evocativa della poesia.

In "Urbanistica", Stefania Ruggieri ci guida attraverso le stanze della mente e le pareti del tempo, con una raccolta che cattura la magia dei luoghi abitati e dei ricordi custoditi. Ogni poesia è un viaggio nelle case dell'anima, un muto dialogo tra passato e presente, tra sogni e realtà, dove il lettore è invitato a riflettere sulle proprie "abitazioni" interiori. La scrittura evocativa di Ruggieri ci trasporta in un universo simbolico, intimo e poetico, che rende il quotidiano straordinario.

Ritorno a casa (Noi tutti) di Raffaele Gatta è un viaggio poetico che attraversa confini geografici e interiori. Con una voce limpida e intensa, Gatta ci guida in una riflessione profonda sull'identità, l'appartenenza e il senso di casa, intrecciando esperienze personali e collettive. Le sue poesie, intrise di emozioni autentiche e di un respiro internazionale, ci invitano a riscoprire la bellezza del quotidiano e la complessità dell'animo umano. Un'opera che parla a chiunque abbia sentito il bisogno di tornare alle proprie radici, fisiche o spirituali.