Astrolabio Ubaldini: Civiltà dell'Oriente
Fili di seta. Introduzione al pensiero filosofico e religioso dell'Asia
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2018
pagine: 692
Uno studio approfondito del pensiero filosofico e religioso dell'Asia rivela il reciproco gioco di interdipendenze e influenze di una cultura sull'altra. Questo volume ha l'ambizione di analizzare tale complessità, e per farlo interpella alcuni fra i più importanti studiosi di vari settori disciplinari. Dopo il primo contributo dedicato al buddhismo indiano, curato da Bruno Lo Turco, il testo si dispiega seguendo un criterio geografico-culturale che dal Tibet - esaminato da Francesco Maniscalco e Filippo Lunardo - prosegue verso l'Estremo Oriente, con la Cina (Fabrizio Pregadio ed Ester Bianchi), la Corea (Antonetta L. Bruno e Tonino Puggioni) e il Giappone (Paolo Balmas e Aldo Tollini). Per ciascun paese vengono prima illustrate e analizzate le tradizioni autoctone (bon, taoismo, sciama-nesimo, shintò) e poi il buddhismo, ponendo particolare attenzione alla storia e alle evoluzioni filosofico-religiose di ciascuna tradizione. Ogni contributo è corredato di bibliografia e indici con riferimenti in lingua originale, così da offrire al lettore un comodo e diretto strumento di consultazione.
Guida alle pratiche fondamentali del buddhismo tibetano. Trasformare la confusione in chiarezza
Yongey (Rinpoche) Mingyur
Libro: Copertina morbida
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2017
pagine: 328
In tibetano, l'insieme delle pratiche fondamentali è chiamato ngöndro, che significa 'ciò che viene prima'. Il ngöndro racchiude i principi essenziali condivisi da tutti gli insegnamenti buddhisti, quelli relativi al non sé, all'imperma-nenza e alla sofferenza. È uno strumento per trasformare in esperienze dirette i concetti di compassione, karma e vacuità, che rischiano di rimanere teorie interessanti senza alcun impatto sulla vita quotidiana. Può cambiare il modo di pensare a se stessi, di intendere le proprie capacità, e di relazionarsi con gli altri. Presenta possibilità tanto immense e profonde che cercare di comprenderlo nella sua interezza può apparire un compito soverchiante. Per questa ragione, è importante ricordare che va praticato un passo alla volta. Suddiviso in quattro pratiche comuni e quattro pratiche particolari, il ngöndro comprende i quattro pensieri che volgono la mente al Dharma (le contemplazioni sulla preziosa vita umana, l'impermanen-za, il karma e la sofferenza), il prendere rifugio, la purificazione, la pratica del mandala (o accumulazione di saggezza e merito), e infine il guru yoga. Mingyur Rinpoche delinea tutte le sezioni del ngöndro in grande dettaglio, soffermandosi in particolare sui dubbi e le difficoltà che sorgono spesso per gli studenti occidentali.
L'arte di scomparire. Il sentiero del Buddha verso una gioia non fugace
Ajahn Brahm
Libro
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2016
pagine: 176
Frutto di una serie di insegnamenti dati da Ajahn Brahm al Bodhinyana, monastero di cui è abate, "L'arte di scomparire" illustra la via di pratica monastica fondata sulle quattro nobili verità del Buddha e tuttora seguita fedelmente dalla tradizione theravàda della foresta. In parole semplici, con esempi tratti da esperienze quotidiane condivise da tutti, Ajahn Brahm spiega che la sofferenza è insita nella vita e che non c'è modo di evitarla, controllarla o porvi rimedio. Che si tratti di piccole difficoltà o di vere e proprie crisi, l'unica soluzione possibile è contemplare la sofferenza e comprendere quanto sia assurdo pretendere che le cose vadano sempre come vorremmo. Così si arriva a sperimentare direttamente uno stato naturale di pace e sicurezza, a scoprire la gioia del momento presente. In quello spazio, scopriamo cosa vuol dire scomparire: spogliarsi, togliersi l'abito dell'io, e vedere in profondità la vera natura di noi stessi e del mondo.
Il Buddha entra in un bar. Manuale di vita per una nuova generazione
Lodro Rinzler
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2016
pagine: 262
Nelle quattro parti in cui è suddiviso questo volume, corrispondenti alle quattro dignità di Shambhala, l'autore conduce il lettore alla scoperta di se stesso. Ogni essere umano possiede infatti le qualità della tigre, del leone delle nevi, del garuda e del drago. Lasciandosi guidare dalla saggezza e dalla compassione incarnate da questi animali sarà possibile entrare in contatto con la propria bontà fondamentale e manifestarla, per portare beneficio a se stessi e agli altri. La tigre è il simbolo del risveglio alla propria esistenza, della consapevolezza di ciò che la circonda. Il leone rappresenta la fiducia in se stessi, la capacità di sfuggire alla opprimente tenaglia del dubbio; il garuda grida al mondo la propria esistenza, librandosi al di sopra delle meschinità dell'io. Il drago, infine, è l'emblema della profonda presenza a se stessi, alla propria vita, che permette alla bontà fondamentale di fluire senza sforzo. Il cammino del drago è la tappa finale di questo percorso dentro se stessi che, Rinzler mette in chiaro, non va inteso come un esercizio di privazione e rinuncia. Per vivere con maggiore consapevolezza e compassione non bisogna stravolgere se stessi, basta trovare la propria bussola, rivolgendosi a insegnamenti che il tempo ha collaudato, e applicarli alla propria vita, che è fatta di amore, sessualità, alcol, divertimento, lavoro, rapporto con il denaro; aspetti che l'autore affronta con acume e scanzonata intensità.
Mindfulness. Una guida pratica al risveglio
Joseph Goldstein
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2016
pagine: 384
"Se vuoi comprendere la tua mente siediti e osservala". Queste parole del suo primo maestro, Anagarika Munindra, hanno segnato per Goldstein l'impegno di tutta una vita. Oggi, dopo quarant'anni di pratica e insegnamento, affida alle stampe uno studio esauriente della meditazione di consapevolezza, o mindfulness. Questa pratica, che oggi ha travalicato i confini del buddhismo per trovare applicazione nei campi più disparati, si basa sul celebre Satipatthana sutta, il discorso del Buddha sui quattro fondamenti della presenza mentale: la consapevolezza del corpo, delle sensazioni, della mente e degli oggetti mentali, o dhamma. Questo volume prende spunto da un ciclo di quarantasei lezioni tenute dall'autore al Forest Refuge, il centro di ritiro per meditanti esperti dell'Insight Meditation Society di Barre, Massachusetts. Ricco di riferimenti alle parole originarie del Buddha, agli insegnamenti di molti maestri buddhisti di varie tradizioni, e all'esperienza personale, il libro insiste sullo scopo pratico della dottrina: trasformare la propria vita e il proprio modo di pensare per realizzare la libertà interiore.
Il libro tibetano del vivere e del morire
Sogyal (Rinpoche)
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2015
pagine: 432
Al suo primo incontro con la cultura occidentale, Sogyal Rinpoche rimase costernato nello scoprire che, a dispetto di tutti i suoi successi nel campo tecnologico, la società moderna occidentale non comprende minimamente quel che accade al momento della morte: “Quasi tutti muoiono impreparati a morire, così come hanno vissuto impreparati a vivere”. In Tibet, al contrario, nel corso dei secoli si è sviluppata una vera e propria ‘tecnologia sacra’ della morte, un’ars moriendi che raccoglie il corpo di conoscenze più accurato, complesso e completo sulla morte e lo stato successivo, o bardo. Il termine ‘bardo’, letteralmente ‘sospeso tra’, e quindi ‘intervallo, transizione’, è un concetto chiave per comprendere la concezione tibetana della vita e della morte. Nel buddhismo tibetano, la vita e la morte appaiono come un tutto costituito da una serie di realtà in mutamento costante, che presentano dei bardo, ovvero giunture di transizione in cui si manifesta la dharmata, la vera natura della mente, illimitata ed eterna. I quattro bardo (della vita, della morte, del dopo morte e della rinascita) offrono quindi una grandissima possibilità di liberazione, ma solo il bardo di questa vita consente di prendere familiarità, tramite la meditazione, con la natura essenziale della mente, così da poter riconoscere la sua potente e terrificante manifestazione spontanea al momento della morte. Chi si è preparato per tempo attraverso la pratica e la contemplazione dell’impermanenza non vedrà la morte come una disfatta, ma come una vittoria, il momento più fulgido a coronamento dell’esistenza. Edizione del XXX anniversario.
L'evoluzione dell'uomo
Aurobindo (sri)
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2014
pagine: 170
In quest'opera la visione di Sri Aurobindo mostra tutta la sua presa nell'ambito delle idee che tra l'800 e il '900 hanno trasformato la cultura occidentale: l'evoluzionismo, il materialismo laico, la scienza, l'inconscio freudiano, il superuomo di Nietzsche. In modo sorprendente, l'autore mette in luce tutta l'importanza di questi movimenti del pensiero umano, straordinari passi avanti in confronto al dogmatismo, oscurantismo e ignoranza precedenti, barlumi di una verità più grande e completa che l'umanità deve ancora scoprire collettivamente e che per ora solo alcuni saggi hanno colto. Egli concepisce l'evoluzione come un progresso in cui lo spirito che si manifesta nel tutto diviene sempre più cosciente di sé e assurge infine a una supercoscienza detta 'coscienza di verità'. Dio informa tutti i processi materiali da cui in seguito si sviluppa la vita e poi compare nella mente e nell'intelletto umano; ma il gradino superiore sarà la 'supermente', che non è una mente ipersviluppata o potenziata, ma ciò che la trascende e non è soggetto a errore. L'anima percorre quindi un tragitto verso tale perfezione: un nuovo essere totalmente padrone di sé, che risplende in massimo grado di amore, libertà e conoscenza. Non si tratta però di un vaticinio, né di una costruzione utopistica, perché la realizzazione fiorita nell'autore stesso, e in tanti altri, viene semplicemente auspicata ed estesa in prospettiva a tutto il genere umano, come una possibilità concreta e attuabile.
Donne di illuminazione. Dakini e demonesse, Madri divine e maestre di Dharma
Carla Gianotti
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2012
pagine: 240
Può una donna diventare una buddha, una risvegliata? Ci sono state donne che in passato hanno ottenuto l'illuminazione, rinunciando ai ruoli tradizionali di mogli e madri per intraprendere la via del Buddha? Le praticanti, così come le divinità femminili, sono state sottomesse e subordinate alle loro controparti maschili, o si può parlare di modelli religiosi specificamente femminili? La concezione tipicamente androcentrica che sostiene l'impossibilità di ottenere il risveglio in un corpo di donna trova un comprovato riscontro testuale nelle sacre dottrine buddhiste? Queste le domande da cui è nato il presente saggio dedicato alla trasmissione femminile della Dottrina nel buddhismo indo-tibetano. L'autrice esplora quattro figure femminili individuate come paradigmatiche: la dakini, che in forma pacifica e benevolente oppure terribile e inquietante guida gli adepti al superamento del dualismo; la demonessa srin mo, da progenitrice mitica del popolo tibetano a maestra di Dharma di Milarepa; il bodhisattva di forma femminile, sottoposto alla necessità di rinascere in una forma maschile al fine di conseguire l'illuminazione, oppure andato invece compiutamente al di là di tale necessità, come mostrano la straordinaria figura di Tara, la divinità femminile più venerata di tutto il buddhismo tibetano, e il testo del Vimalakirtinirdesasutra; e, infine, la maestra di Dharma, a testimoniare il ruolo rivestito dal sahgha femminile... Prefazione di Giuliano Boccali.
La rivoluzione dell'attenzione. Liberare il potere della mente concentrata
B. Alan Wallace
Libro: Copertina morbida
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2008
pagine: 210
La tesi di questo libro è che si può non solo accrescere la durata e la concentrazione dell'attenzione, ma addirittura aumentare radicalmente tali qualità. Mentre è notevole l'assenza di cognizioni scientifiche sulla cura dei disturbi di attenzione, nelle tradizioni contemplative lo sviluppo dell'attenzione stabile, nota nel buddhismo col termine "samatha", rappresenta da millenni un elemento chiave, originando un vasto insieme di pratiche e tecniche dovute essenzialmente al fatto che la mente non addestrata, oscillando fra agitazione e torpore, e fra irrequietezza e noia, è del tutto inadatta a qualsiasi genere di meditazione. Quadro di riferimento del presente volume, una vera e propria guida sul sentiero dello "samatha", è la celebre opera di Kamalasila, maestro buddhista dell'VII secolo, che individua dieci stadi nello sviluppo graduale dell'attenzione. Se solo raggiungesse il secondo dei dieci stadi, la maggior parte degli individui noterebbe un grande miglioramento nella propria vita, e nonostante tale livello di sviluppo richieda un certo sforzo, può essere ottenuto da persone che svolgono una vita piena d'impegni professionali e familiari, purché siano disposte a riservare un po' di tempo alla meditazione.
Per strada. Riflessioni su attivismo e «non fare»
Lin Jensen
Libro: Copertina morbida
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2008
pagine: 127
"Il Tao non agisce, eppure grazie a esso ogni cosa viene compiuta". Questo il principio che ha ispirato Lin Jensen a "non agire" per la pace, scegliendo di scendere in strada a meditare per un'ora al giorno a Chico, la sua città, con accanto un cartello per la pace. Come il Buddha, che con la sua sola presenza silenziosa sulla strada che portava al campo di battaglia, riuscì a far tornare in patria due eserciti in procinto di scontrarsi, anche Jensen, sedendo in piena vista sui marciapiedi del centro, spera di risvegliare nei suoi concittadini la consapevolezza della politica militaristica e del suo costo intollerabile in vite umane innocenti. Questo libro è il diario delle sue esperienze in strada e dei suoi incontri con i tipi umani più diversi: dal senzatetto che vuol dividere con lui il suo ultimo boccone di pane e Lupo Bianco che gli urla il suo dissenso, al soldato che si sente in dovere di giustificare davanti a lui tutte le sue scelte di vita e la mamma che gli chiede di sorvegliare la figlioletta addormentata in macchina. I fumi dei gas di scarico si mescolano al profumo delle azalee, il gelo lascia il posto al caldo torrido dell'estate, e Lin Jensen prosegue la sua pratica tra insulti e piccoli gesti di solidarietà, imparando dai maestri di Dharma più insoliti che la pace non è tanto una cosa da fare, quanto un modo di essere.
Un ascolto profondo
Thich Nhat Hanh
Libro: Copertina morbida
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2005
pagine: 142
Ascolto profondo è sapersi fermare e sapersi far pervadere dall'oggetto del nostro ascolto diventando uno con esso, che sia al nostro interno o al nostro esterno. Per ascoltare in modo nuovo, insegna Thich Nhat Hanh, è necessario rimuovere le percezioni erronee che si hanno su se stessi e sugli altri: in questo modo si trasforma anche il modo di parlare, e la parola diventa strumento di felicità anziché portatrice di sofferenza. All'ascolto profondo ci si avvicina tramite la condivisione, una delle pratiche cui Thich Nhat Hanh dà maggiore spazio come strumento di pace. In questo libro sono stati raccolti i discorsi che più si soffermano sull'argomento.