Castelvecchi: Cahiers
Il dolore di prima
Jo Lattari
Libro
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2019
pagine: 64
«A un certo punto della sua vita una ragazza se ne va. Forse parte, forse non parte. Ma il senso è lo stesso, abbandona il luogo in cui la sua vita è cominciata. Lo abbandona, beninteso, senza lasciarlo mai, le origini sono quelle, non se ne scappa, di dosso non si levano. È però compiuto l'essenziale, il distacco, l'assunzione di un punto di vista dal quale guardarsi le spalle. Il dolore di prima è la storia di questo andare via, ovvero di questa presa di coscienza che si è cresciuti, che è arrivata la maturità e che la maturità coincide con la giovinezza: gli anni in cui si ha ancora la forza e il desiderio (soprattutto il desiderio) di farla finita con il dolore che ci ha accompagnati fino a quel punto. Si tratta di un momento forse breve, ma è un momento miracoloso, è costato una fatica sovrumana, congiunge la sofferenza e la liberazione dalla sofferenza.» (Dalla prefazione di Franco Cordelli)
Diario dei giorni e delle notti
Theodor Haecker
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2019
pagine: 213
Nei terribili anni in cui la retorica nazista sovrasta l’Europa, la voce di Theodor Haecker si oppone – seppur segretamente, dopo il divieto di parola e pubblicazione – al culto eroico propugnato da Hitler, il fuoco delle mitragliatrici e l’immondo avvento dell’anticristo. Le sue parole infuocate contro la Bestia nazista, diffuse dai volantini clandestini della Rosa Bianca, risuonano nelle pagine di questo diario, miracolosamente scampato a una perquisizione delle SS, e costituiscono uno strenuo atto d’accusa contro quell’angosciosa «ora storica del Male». "Diario dei giorni e delle notti", capolavoro dall’ineguagliato tono profetico, pubblicato postumo nel 1947, rappresenta ancor oggi una delle più alte testimonianze della resistenza all’orrore del Terzo Reich. Prefazione di Antonio Autiero.
Storia nostra
Cesare Pascarella
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2019
pagine: 365
Considerato il tentativo più importante e organico della letteratura in dialetto romanesco sulla storia di Roma, "Storia nostra" di Cesare Pascarella ripercorre in 267 sonetti le vicende di Roma dalla sua fondazione fino agli anni Sessanta dell'Ottocento. Con tono leggero e apertamente comico, la prima sezione si apre sugli episodi-chiave della nascita della città e arriva alla diffusione del Cristianesimo e alla calata dei barbari. Dopo alcuni sonetti dedicati al Medioevo dei papi e degli antipapi, un salto vertiginoso porta la narrazione al periodo napoleonico e, da lì, ai moti del Quarantotto, dove la scrittura di Pascarella - che non nasconde le sue simpatie risorgimentali - si fa alta, epica, appassionata. L'opera, rimasta incompiuta, venne pubblicata postuma un anno dopo la morte del poeta, e viene qui ripresentata con un ricco apparato critico di note e commenti a corredo di ogni sonetto.
Per donna sola. Gli enigmi del femminile
Muriel Drazien
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2019
pagine: 159
Cosa vuole una donna? Questa è stata una delle domande irrisolte di Sigmund Freud. L’uomo non sa cosa la donna cerchi, lei non glielo sa dire. Un’attrice ammirata che aveva addosso lo sguardo di tutti, Marilyn Monroe, è morta (forse) suicida, in solitudine, a trentasei anni. Per Edda Ciano, figlia di Mussolini, la fucilazione del marito e il tradimento del padre hanno provocato l’incontro con una solitudine che per lei è anche stata un nuovo inizio. Anna Freud, Jeanne Guyon, Simone Weil, Etty Hillesum, persino l’assassina Rina Fort: in questo libro sfilano storie di donne consegnate a una strana solitudine, a volte criminale, a volte suicida, mistica o malinconica. Ma la solitudine, così insita nel femminile, è anche un luogo che può essere abitato con gioia. La scrittura di Muriel Drazien si muove lungo il filo dei significanti sulle orme della psicanalisi lacaniana, alla ricerca del segreto che avvolge la femminilità. Perché le donne non sono un enigma solo per gli uomini, ma anche per loro stesse.
Muse del disincanto. Poesia italiana del Novecento. Un’antologia critica
Silvio Raffo
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2019
pagine: 599
Nella storia della nostra poesia, il Novecento appare il secolo in cui sono state superate e infrante diverse frontiere; mai tante voci dispiegate in così evidente contrasto hanno fatto sentire il loro appello a muse tanto inquietanti: progetti di destrutturazione e ricostruzione, accordi discordi, entusiastici fervori d’avanguardie e malinconiche nostalgie, proclami d’impegno e disimpegno, coscienza del vuoto esistenziale nell’«oblio dell’Essere» e più o meno consapevoli neoromanticismi. In quest’antologia, dove trovano spazio anche quei poeti ingiustamente considerati “minori” dalla critica, Silvio Raffo indaga tutte le aritmie del «pensiero poetante», tutte le correspondances e le dissonanze fra le varie tendenze. E lo fa con un’acribia filologica sempre accompagnata da un tono di affabile partecipazione: di poeta prima che di critico, convinto che sia necessaria la sopravvivenza di una poesia “alta”, equivalente a una scienza irrinunciabile di natura carsica, invisibile agli occhi dei poteri mondani eppure essenziale alla vita dell’anima; una poesia che possa ancora difendere nel «fuoco delle controversie» il valore di quella bellezza che dovrebbe salvare il mondo.
Autodafé dello spirito
Joseph Roth
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2019
pagine: 95
"Autodafé dello spirito" è la testimonianza dell'impegno civile e politico di Joseph Roth durante gli anni dell'esilio, dal 1933 al 1939. È il grido d'allarme di un intellettuale che non vuole cedere alla follia, criminale che lo circonda, ma vede chiaramente il baratro verso il quale la Germania nazista sta trascinando l'Europa. Attraverso questi articoli possiamo ricostruire le urgenze e gli sviluppi del pensiero dello scrittore: il suo scivolare dall'iniziale socialismo verso posizioni monarchiche (ma sempre in chiave antifascista), la rivendicazione dell'erranza ebraica (contrapposta al sionismo e alla ricerca di una patria geografica), la difesa dei valori umanistici della cultura europea. Mentre descrive i roghi di libri, l'abbrutimento della propaganda e le colpevoli esitazioni delle democrazie, la scrittura di Roth oscilla tra il sarcasmo, la disperazione e improvvisi slanci di speranza, ma la sua visione rimane lucida fino alla fine. Fino all'ultimo articolo, pubblicato il giorno prima del ricovero in ospedale, dove l'ombra dei campi di concentramento invade il simulacro svuotato di senso della cultura tedesca: «La quercia di Goethe a Buchenwald».
Klimt
Hermann Bahr
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2019
pagine: 126
L’8 marzo 1900 al palazzo della Secessione di Vienna viene esposto il nuovo, attesissimo quadro di Gustav Klimt, la Filosofia. È l’opera che consacrerà la sua arte agli occhi del mondo, ma in Austria viene odiata, derisa, considerata un’offesa al gusto e alla morale. Il critico Hermann Bahr è tra i primi a stimare il lavoro di Klimt, di cui diventa lo strenuo difensore. Mentre attorno ai quadri e alla persona del pittore divampa la polemica, in questi scritti Bahr lo descrive come un talento capace di modernizzare l’intera arte austriaca, e di eguagliare finalmente le vette dell’arte europea. Bahr è convinto che il tempo gli darà ragione: decide di raccogliere le critiche più dure rivolte a Klimt dalle pagine dei giornali, come «marchio d’infamia da consegnare ai posteri, che dovranno sapere di cosa si era capaci in Austria intorno al Millenovecento».
Lessico della gioia
Lorenzo Gobbi
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2019
pagine: 127
«La gioia è l'esito di una liberazione: è sostanza di vita liberata. In essa, la nostra vita può parlarci con infinita libertà, cioè con una sincerità sarmante. È ragionevole credere che la gioia sia un rivelarsi fulmineo mondo e del suo senso, e che scaturisca innanzi tutto dalla prossimità dell'essere stesso che si dona a noi nel linguaggio che più gli è congeniale: immagini, bagliori e luccichii» Convinto che nessuna inchiesta possa essere più feconda di una domanda sulla gioia, Lorenzo Gobbi ci accompagna a esplorarne i significati lasciando che siano Hffiderlin, Leopardi, Gottfried Benn, Marianne Moore, Marcel Proust, Katherine Mansfield, Spinoza, Rainer Maria Rilke, Etty Hil-lesum e altri, a illuminarci la via. Ne nasce un breve, chiaro e denso saggio che indaga le espressioni letterarie e linguistiche della gioia senza trascurare l'inscindibile connessione con il dolore, con il desiderio e con il divenire - nel quale, alla fine, la gioia si proietta sotto il segno della gratitudine per colorare di sé la concretezza del quotidiano anche nel lutto e nella sofferenza.
L'amicizia è la vera patria
Joseph Roth, Stefan Zweig
Libro
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2019
pagine: 63
Joseph Roth e Stefan Zweig ebbero un intenso rapporto epistolare, che consolidò la loro amicizia. A partire dagli anni Trenta, l'incalzare degli eventi politici invade inevitabilmente la sfera privata e professionale dei due scrittori, che sono costretti ad affrontare l'asprezza del nuovo clima intellettuale imposto da Hitler, verso cui anche molti editori e autori ebrei mostrano un'ingenua quanto fatale indulgenza. In lettere sincere e appassionate, mai tradotte in italiano, i due amici si scambiano giudizi, impressioni e commenti, dove la condizione privata si intreccia alla situazione generale. A un Roth caustico e rabbioso, che esorta l'amico fraterno a reagire con più decisione all'incombere della barbarie, risponde uno Zweig più rassegnato e disilluso, che ha iniziato il tormentato peregrinare in giro per il mondo, alla ricerca di un isolamento artistico e umano. Leggere queste lettere significa immergersi in uno dei periodi più bui della civiltà europea, attraverso lo sguardo di due testimoni che vissero quegli anni con intatta dignità e commovente sofferenza.
La regina di Montmartre. La vita di Suzanne Valadon
John Storm
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2018
pagine: 237
Figlia di una sarta e di padre ignoto, Suzanne Valadon è povera e bellissima. Vive facendo i lavori più disparati – dalla venditrice ambulante al mercato di Les Halles a cavallerizza in un circo – finché diventa musa e modella dei maggiori artisti dell'epoca: Renoir, Toulouse-Lautrec, Degas. Comincia poi a disegnare, e a diciotto anni si ritrova ragazza-madre di Maurice Utrillo. Nel 1896 si unisce a un ricco banchiere, Paul Mousis, e per molto tempo conduce una tranquilla esistenza borghese, dipingendo ritratti e nature morte. Nel 1909 conosce un amico del figlio, il pittore André Utter, di ventuno anni più giovane di lei: scoppia un amore struggente che la porta al divorzio e a una nuova burrascosa avventura. Passionale e ribelle, Suzanne è stata tra i protagonisti dell'arte del suo tempo, riuscendo sempre a trasporre nella sua pittura la fierezza del proprio carattere; ma soprattutto è stata una figura emblematica di anticonformismo ed emancipazione femminile. "La regina di Montmartre" è racconta la storia della “figlia della tempesta”.
Viaggio in Italia
Simone Weil
Libro
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2018
pagine: 129
Nel 1937 Simone Weil decide di visitare l'Italia, perché, come scrive ai suoi genitori, «quando si è veramente sognato di fare una certa cosa, poi bisogna farla: è la mia morale». Per la giovane filosofa il viaggio è una tregua, che segue le dure esperienze del lavoro in fabbrica e della guerra civile spagnola, ma anche ispirazione di alcune fondamentali intuizioni: la nozione di forza come chiave interpretativa della storia dell'Occidente, l'interesse per la filosofia e la tragedia greca, di cui traduce numerosi brani per l'amico Jean Posternak, la riflessione sulla bellezza come elemento di mediazione tra realtà umana e realtà divina. Accompagnando analisi e ricostruzioni narrative alle lettere di Simone Weil, questo libro ci aiuta a comprendere in che modo il breve soggiorno in Italia si sia rivelato uno snodo fondamentale nella sua vita e nell'evoluzione del suo pensiero.
Vita di un romanzo
Andrea Caterini
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2018
pagine: 124
Si può raccontare la propria vita attraverso un’opera letteraria? È ciò che ha fatto Andrea Caterini in "Vita di un romanzo", scrivendo la biografia di una mente a lavoro. Né un libro di critica letteraria né un romanzo vero e proprio: piuttosto un romanzo-saggio in cui la voce narrante attraversa stralci della propria esistenza leggendo Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust. C’è una domanda al fondo di questo lavoro: che vita è quella dentro le pagine di un romanzo? E, ancora, come cambia la vita per mezzo della letteratura? L’opera di Proust non è soltanto l’oggetto di una ricerca, ma il pretesto per una riflessione su un genere letterario, in un momento in cui di romanzi tutti ne scrivono ma pochi posseggono la consapevolezza dei suoi sviluppi, delle sue ragioni, anche storiche, e soprattutto della sua necessità. Ecco, è la necessità del romanzo – e dello scrivere, più precisamente – che questo libro affronta, e lo fa con uno stile e una lingua originali, concentratissimi, consapevoli; uno stile che è anche uno stato mentale, che della mente è capace di seguire le connessioni, il flusso, il ritmo.