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Castelvecchi: Etcetera

Sulla tratta e la schiavitù dei neri e dei bianchi. Scritto da un amico degli uomini di tutti i colori

Henri Grégoire

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2021

pagine: 96

Questo testo, scritto nel 1815, contiene una radicale confutazione di tutti gli argomenti coevi volti a legittimare la tratta e la schiavitù degli esseri umani, fossero essi africani, condannati a essere sfruttati in America, o irlandesi, discriminati e asserviti in Europa. Nelle due sezioni che compongono il volume – la prima dedicata ai “neri” e la seconda ai “bianchi” – si denunciano le assurdità, le ipocrisie e le contraddizioni di quanti persistono nel voler negare l’uguaglianza tra gli uomini e cercano di dividerne gerarchicamente i destini. Pervaso di spirito repubblicano e di egualitarismo cristiano, questo scritto è, secondo il suo autore, essenzialmente volto a sostenere «la cause de l’humanité».
11,50 10,93

Scienza e filosofia

Alfred North Whitehead

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2021

pagine: 48

La storia del pensiero occidentale nasce con il connubio di scienza e filosofia. Un’avventura intellettuale che ha il suo inizio nella Grecia antica, quando le riflessioni di Talete inaugurano il lungo e articolato cammino della ricerca umana verso una spiegazione razionale della realtà. In questa conferenza, pronunciata nel marzo 1932, Alfred North Whitehead ripercorre alcuni passaggi fondamentali dello sviluppo filosofico-scientifico dell’Occidente. Alla ricerca di una filosofia «organica», Whitehead si sofferma in particolare sulla teoria delle idee di Platone e sul sistema della natura di Newton, che condividono l’ambizione di offrire una descrizione definitiva dell’esistenza. In questo sforzo costante e mai compiuto di elaborare un’immagine coerente del mondo naturale, l’ultimo passo dovrà essere realizzato dalla filosofia, con un’ultima, illuminante intuizione.
9,50 9,03

L'alfabeto del pensiero

Gottlob Frege

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2021

pagine: 92

Nel 1878 Gottlob Frege pubblica un saggio sulla «scrittura concettuale» o «ideografia», che aspira a diventare il modello per una riflessione filosofica che vuole emanciparsi dalle imprecisioni del parlare comune e dalle astrattezze della metafisica. Con la creazione di formule e segni grafici elementari, Frege elabora un linguaggio immediatamente riconoscibile e utilizzabile da chiunque miri a esprimere in modo chiaro le relazioni tra i giudizi e i rapporti tra le diverse parti del ragionamento. Ancora oggi, nonostante la logica abbia preso strade talvolta molto diverse da quelle tracciate da Frege, questo testo mantiene intatta la sua forza speculativa e rimane la preziosa testimonianza di uno degli ultimi tentativi, nella storia del pensiero, di realizzare la grandiosa idea leibniziana di una lingua universale. Introduzione di Nicla Vassallo.
12,50 11,88

Metafisica della matematica

Gaston Bachelard

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2020

pagine: 76

Nel 1932, Gaston Bachelard partecipa a un convegno internazionale dedicato alla filosofia di Spinoza. Il testo di questa conferenza – rimasto per lungo tempo sconosciuto alla critica – permette di comprendere come gli strumenti e i dispositivi concettuali dell’epistemologia bachelardiana fossero già ben strutturati nei suoi primi anni di ricerca e di studio. Queste pagine rappresentano l’unica occasione in cui il filosofo francese misurò apertamente le sue teorie epistemologiche con il pensiero spinoziano: una scoperta di notevole rilevanza storiografica per tutti gli studiosi del pensiero bachelardiano.
9,00 8,55

Che cos'è una nazione?

Ernest Renan

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2020

pagine: 64

La conferenza che Renan tenne alla Sorbona nel 1882 aveva alle spalle una lunga riflessione sulla drammatica sconfitta subita dalla Francia a Sedan nel 1870, che determinò la perdita dell’Alsazia e della Lorena, inglobate nel nuovo Impero tedesco. Nonostante Che cos’è una nazione? sia un testo così legato a una vicenda storica particolare, si è affermato da allora fino ai giorni nostri come una delle più note e apprezzate riflessioni sul principio di nazionalità. La ragione di ciò sta sia nel punto di partenza della riflessione di Renan, cioè il rifiuto del principio della razza e della lingua come fondamento della nazione moderna, sia nel punto di arrivo: gli Stati moderni si fondano sulla comune esperienza storica che tiene uniti i loro abitanti, ma anche sulla volontà continuamente rinnovata di voler vivere insieme. Introduzione e cura di Giovanni Belardelli.
7,50 7,13

Dichiarazione degli obblighi verso l'essere umano

Dichiarazione degli obblighi verso l'essere umano

Simone Weil

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2020

pagine: 84

Arrivata a Londra il 26 novembre 1942 con la ferma intenzione di partecipare alla lotta sul territorio francese, Simone Weil è costretta a portare avanti la sua resistenza in una stanza, negli uffici del Commissariato per gli Interni. Nasce in quei giorni la "Dichiarazione degli obblighi verso l'essere umano", qui presentato insieme a un altro scritto poco noto in Italia, "Riflessioni sulla rivolta". Questi testi segnano un punto di sintesi molto alto tra il realismo politico con cui vengono analizzati metodi e scopi della Resistenza e la tensione etica che regge il progetto di una nuova Costituzione che Weil propone alla Francia e, per il suo tramite, all'Europa. Ai suoi contemporanei richiedeva uno «sforzo d'attenzione» di cui, però, li sentiva incapaci. Noi, suoi lettori oggi, potremmo raccogliere la sfida.
10,00

Muovere l'immoto. Scritti di uno scultore cubista

Raymond Duchamp-Villon

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2019

pagine: 76

Raymond Duchamp-Villon è stato un pioniere dell’arte moderna. Fratello di Marcel Duchamp e Jacques Villon, durante la sua breve carriera troncata da morte prematura, scorge il potere formale della scultura in accordo con la nuova nozione di spazio che si afferma all’alba del XX secolo. Senza dichiararsi un fautore del Cubismo, Duchamp-Villon contribuisce alla sua irruzione nel panorama internazionale. Già dal 1909, infatti, l’artista pone il problema della forza plastica in stretta relazione a quello del movimento, mirando a un’integrazione della scultura con l’ambiente circostante. Uomo di profonda riflessione, è stato inoltre autore di numerosi testi, in gran parte ancora inediti: manoscritti, lettere, articoli di giornale, recensioni di mostre e appunti di varia natura, in cui l’artista spazia dalla filosofia, alla letteratura fino alla matematica. Questo volume presenta per la prima volta in italiano una selezione degli scritti di Raymond Duchamp-Villon, un prezioso documento letterario dell’avanguardia modernista.
10,00 9,50

Forza e pensiero. Sulla differenza ultima dei sistemi filosofici

Friedrich A. Trendelenburg

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2019

pagine: 70

Il pensiero di Trendelenburg ha avuto una doppia sorte. Ha sofferto il gigante Hegel, troppo vicino nel passato, ed è stato messo in ombra dagli allievi eccellenti Kierkegaard, Brentano, Bonitz, Cohen, Dilthey ed Eucken nell'immediato futuro. Eppure, proprio nell'opera di chi è venuto dopo ha continuato a vivere, pervasivo e sotterraneo, come filosofia fondamentale della dissoluzione dell'idealismo e del superamento del moderno. In questo saggio del 1847, proposto per la prima volta ai lettori italiani, Trendelenburg riduce il proteiforme corso storico della filosofia occidentale al suo problema ultimo: il rapporto tra materiale e spirituale, tra forza e pensiero, che nutre tutti i sistemi filosofici e anima gli «scontri di concetti» che si giocano il dominio della conoscenza. Una mappatura della storia della filosofia che contiene - condensate - tutte le tematiche che faranno grande Trendelenburg; un nuovo strumento per lo studio della sua opera; un pezzo di filosofia dell'Ottocento dimenticato, e riportato alla luce.
9,50 9,03

Il socialismo

Max Weber

Libro

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2018

pagine: 80

Dopo aver sottoscritto le famose "Idee" del 1914, in cui l’Accademia Germanica sposava le tesi espansionistiche della nuova Germania imperiale e federale, ossia il manifesto con cui giustificare l’intervento nella Grande Guerra, Weber accetta nell’estate del 1918 di tenere un corso sulla cattedra di Economia politica all’Università di Vienna. Nella capitale austriaca tiene pure una conferenza, su invito dello Stato Maggiore dell’imperial-regio esercito austro-ungarico, sul tema del socialismo e della Rivoluzione d’Ottobre, dando un’originale interpretazione di quel che sta accadendo in Russia. Sfatando definitivamente il luogo comune che lo voleva come il “Marx della borghesia”, Weber si pone come un pensatore politico liberal-conservatore di una specie ben diversa da quella di stampo anglosassone. Nell’inusitata lezione agli ufficiali di un esercito, Weber riesce a spiegare in modo originale le vicende russe ponendole a confronto con i testi marxiani e le aspettative del movimento socialdemocratico in Occidente.
10,00 9,50

La conoscenza degli altri io

Theodor Lipps

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2018

pagine: 89

"La conoscenza degli altri io" è il saggio che chiude le "Ricerche psicologiche" (1907), volume della maturità della produzione filosofica di Lipps. In esso viene trattata la questione gnoseologica della possibilità di conoscere i vissuti interiori delle coscienze altrui. Il rapporto con gli altri io viene qui indagato a partire dall’esperienza percettiva dell’altro. Attraverso la gestualità della persona che ho di fronte posso comprendere i sentimenti che colmano i suoi vissuti interiori: su questa coscienza immediata si basa l’“empatia istintiva”, di cui Lipps fu grande sostenitore. Prefazione di Emilio Baccarini.
11,00 10,45

Cos'è l'arte?

Joseph Beuys

Libro

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2018

pagine: 144

Visionario dalla personalità complessa, Beuys per anni ha coltivato instancabilmente, attraverso le opere, l'insegnamento e l'attivismo, un ambizioso progetto per la trasformazione della società occidentale contemporanea in un sistema pacifico, democratico e creativo. La strada da percorrere per raggiungere questo traguardo è l'arte, considerata non come il dono di pochi talentuosi, bensì come una capacità innata dell'essere umano, praticabile da ogni individuo. In questa lunga conversazione del 1979, Beuys dialoga con Volker Harlan esponendo le motivazioni di fondo della sua “scultura sociale”: riflessioni illuminanti, in cui l'arte emerge al crocevia tra filosofia, spiritualità, pedagogia, ecologia ed economia politica. Beuys si rivela l'architetto di una concezione estetica rivoluzionaria, fondata su una riduzione all'essenziale; un'arte che vuole essere una prassi condivisa e permanente per migliorare la relazione fra l'uomo e il mondo.
16,00 15,20

Le civiltà dell'arte

Eugène Emmanuel Viollet-Le-Duc

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2018

pagine: 59

Nel 1863 Eugène Viollet-le-Duc, architetto noto per i restauri di edifici medievali francesi, viene nominato professore di storia dell'arte e di estetica all'Ecole des Beaux-Arts di Parigi. Fervente antiaccademico, è osteggiato a tal punto da alcuni colleghi che già a marzo del 1864 si dimette. Decide comunque di pubblicare il ciclo di lezioni programmato, nella convinzione che l'architettura non sia una dottrina per eruditi, ma un aspetto basilare della vita umana. Nascono così le «Conversazioni sull'architettura», opera in due volumi sullo sviluppo storico della disciplina. Le civiltà dell'arte è la "prima conversazione", nella quale l'autore enuncia la propria tesi di fondo, radicale per l'epoca: ogni rassegna delle forme artistiche dei popoli è inutile se non si comprendono le ragioni di esistenza e i rapporti reciproci di quelle forme all'interno dei loro sistemi culturali di appartenenza. Ciò lo porta a sostenere che l'arte è una "necessità dello spirito", le cui differenti manifestazioni nelle diverse civilizzazioni non devono far perdere di vista il carattere universale. Contro il luogo comune che lo liquida come un restauratore intransigente, Viollet-le-Duc è stato piuttosto un fine pensatore, di vaste conoscenze teoriche e pratiche, sempre attento a conciliare i dati concreti con il metodo razionale.
10,00 9,50

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