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Castelvecchi: Etcetera

Etica cristiana

Etica cristiana

Dietrich Bonhoeffer

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2020

pagine: 58

Nel febbraio del 1928, all'inizio della sua formazione pastorale, Dietrich Bonhoeffer si rivolge ai fedeli della comunità tedesca di Barcellona con un'articolata riflessione sull'essenza di un'etica cristiana. L'eccezionalità umana e storica di Gesù, la sua vicinanza agli ultimi e agli esclusi della società, la radicalità dei suoi insegnamenti determinano l'unicità del messaggio cristiano. Essere etici, per i cristiani, significa rifiutare la morale corrente e i princìpi tramandati storicamente, per abbandonarsi in piena libertà all'evento della croce e al mistero della grazia. Con il rigore del teologo e la passione del credente, Bonhoeffer non si limita a gettare le basi teoriche di un'etica cristiana, ma si confronta con le scelte concrete e spesso drammatiche che sfidano la coerenza dei comandamenti biblici. In queste profonde considerazioni giovanili, che già contengono i semi della successiva ricerca filosofica, Bonhoeffer esorta il cristiano a trovare il coraggio di riconoscere le manifestazioni della bontà divina anche nei fenomeni del maligno e della sofferenza esistenziale.
8,50

Tra Dio e il mondo

Dietrich Bonhoeffer

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2020

pagine: 58

Nell'estate del 1932, a pochi mesi dall'ascesa al potere di Hitler, il ventiseienne Dietrich Bonhoeffer tiene un corso universitario sull'essenza della Chiesa. Sviluppate dal punto di vista della teologia protestante, le riflessioni di Bonhoeffer si concentrano sul rapporto tra l'istituzione ecclesiastica, espressione di Dio nel mondo, e la società che la circonda. Con un'analisi lucida e schietta, il giovane teologo riconosce le difficoltà della Chiesa di rappresentare adeguatamente nel mondo la realtà divina, indicando allo stesso tempo la necessità di continuare a trasmettere ai fedeli il significato dell'appartenenza a una comunità spirituale. Per non perdere il contatto con il mondo, in cui è storicamente collocata, la Chiesa deve recuperare l'autenticità e la passione delle origini, deve cioè ritornare ad essere il "luogo" di Dio in Terra. La presente edizione è arricchita da due lettere inedite scritte nel 1936 dal seminario clandestino di Finkenwalde, in cui Bonhoeffer prosegue la sua riflessione sulla vera natura dell'istituto ecclesiastico.
8,50 8,08

Il leader

Max Weber

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2020

pagine: 107

Chi è il leader? Quali sono le prerogative e i compiti del capo politico? Quali sono le qualità che deve avere e quali i limiti da evitare? La democrazia ha bisogno di leader? In questo libro, attraverso uno dei suoi più importanti scritti sul tema, Max Weber riflette sulla questione della leadership. Un'occasione per ripensare un argomento divenuto centrale nel dibattito pubblico alla luce del pensiero di un grande teorico della politica. Rileggere Weber consente di ritornare alle fonti del problema della legittimazione e all'origine della figura concettuale del leader carismatico, categoria che oggi conosce una grande fortuna, spesso assumendo però un significato distorto rispetto a come la concepiva lo studioso tedesco. Da Weber può giungere a noi uno spunto alla riflessione anche sulla politica odierna, sulle sue possibilità e sulle sue patologie. Introduzione di Francesco Marchianò.
12,50 11,88

Lettera a un religioso

Simone Weil

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2019

pagine: 95

Scritta nel 1942, la «Lettera a un religioso» esprime l'inquietudine spirituale e morale di un'anima davanti al mistero di Dio e della Verità. Ma è anche una forte presa di posizione critica nei confronti della Chiesa e dei suoi dogmi. Attingendo alla cultura classica, alle tradizioni cinesi, egizie e indù, Simone Weil, in una continua tensione di avvicinamento e di allontanamento dal Cattolicesimo, riflette sulla possibilità di un universalismo per il quale ogni religione rivelatasi nel corso della Storia ha colto quelle stesse Verità trasmesse dal Cristianesimo. Un universalismo che non prevede sintesi o forme di sincretismo ma che cerca piuttosto di aprire il Cristianesimo dall'interno, nell'invito a essere cattolici vivendo sino in fondo il significato della parola: universali ma aperti al riconoscimento di ogni scheggia di verità. Perché è la Verità, per Simone Weil, il fondamento e principio normativo del suo Cristianesimo "critico" e illuminista. Con un saggio introduttivo di Pier Cesare Bori.
12,50 11,88

Le basi costituzionali della repubblica del genere umano

Anacharsis Cloots

Libro

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2019

pagine: 144

Anacharsis Cloots è stato un protagonista anomalo della Rivoluzione Francese. Nobile, prussiano, cosmopolita, seppe rinunciare ad ogni identità per abbracciare la causa del genere umano. Non un vago universalismo, ma una precisa militanza politica che lo fece schierare al fianco del movimento sanculotto, l’unico soggetto politico capace di condurre a una sovranità popolare solidale e indivisibile. In una parola, Cloots lottò per nuove istituzioni globali in un mondo senza più nazioni, frontiere, eserciti. La “nazione unica” mondiale era il principio della fraternità realizzato e coincideva con il trionfo dei diritti umani; le differenze di razza, di sesso, di religione, di culture avrebbero costituito un elemento di forza e non di conflitto. Nella Repubblica universale del genere umano tutti considerano patria il mondo intero, nessuno è più straniero. Le basi costituzionali della Repubblica del genere umano furono l’estremo tentativo di Cloots di codificare questo percorso e strappare la Rivoluzione al Terrore, di limitare l’esasperazione nazionalista per coniugare la felicità permanente con la libertà permanente. E per questo Cloots fu condotto alla ghigliottina.
16,00 15,20

Un nero nei tribunali dei bianchi

Nelson Mandela

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2018

pagine: 64

Nell'agosto 1962, dopo mesi di clandestinità e dopo aver partecipato alla conferenza pan-africana ad Addis Abeba, Mandela viene arrestato. Le accuse imputate al leader dell African National Congress sono due: aver incitato i lavoratori allo sciopero e aver lasciato il Paese senza passaporto. Durante il processo, Mandela rivolge un vero e proprio atto di accusa contro il governo segregazionista, rivendicando la necessità di seguire la propria coscienza anche se questa si scontra con le leggi dello Stato. Il discorso proposto in questo libro, autodifesa pronunciata in un'udienza pubblica, è dunque una dichiarazione di "odio" verso il sistema dell'apartheid, ma anche un piccolo capolavoro di arte oratoria, tanto abile quanto appassionato, che ricostruisce le ragioni della strategia dell'African National Congress e il fermento dei popoli africani all'alba degli anni Sessanta. Nelle parole di Mandela non rivive soltanto la realtà del dominio bianco in Sudafrica, ma anche il valore ideale di una lotta che ha superato i confini nazionali diventando presa di coscienza per tutti gli uomini liberi del mondo.
7,50 7,13

Il razzismo prima del razzismo

Hannah Arendt

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2018

pagine: 76

Gennaio 1944: in Europa infuria la Seconda Guerra Mondiale quando viene pubblicato questo saggio in cui Arendt riflette sulle tappe che hanno portato all'ideologia razzista del Terzo Reich. Figli di quello stesso Illuminismo a cui dobbiamo la «Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo», i semi del pensiero razzista trovarono terreno fertile in alcuni aristocratici francesi preoccupati, all'indomani della Rivoluzione, di individuare i motivi storici della loro superiorità sulle masse del Terzo Stato. Il quadro si allarga poi alla Gran Bretagna e alla Prussia fino al «Saggio sulla disuguaglianza delle razze umane» del conte di Gobineau. L'affermarsi della superiorità dell'individuo, una lettura distorta del darwinismo e la politica imperialista delle potenze europee fra Otto e Novecento sono gli altri tasselli che la Arendt compone per spiegare il pensiero razzista.
9,50 9,03

Prova del teismo

John Henry Newman

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2018

pagine: 80

Ritornato in Inghilterra da Dublino, dove aveva presieduto l’Università Cattolica di nuova fondazione, nel 1859 Newman riprende l’antico proposito di scrivere di fede e ragione, avviando un percorso che porterà al capolavoro della "Grammatica dell’assenso". In "Prova del teismo" egli replica a chi pensa che l’unica via per mantenere la fede sia oscurare la ragione, e lo fa con un argomento a sostegno dell’esistenza di Dio: non una formulazione meramente intellettuale, ma intimamente connessa alla pratica, una prova che passa attraverso il riconoscimento della consapevolezza della nostra esistenza e di una coscienza morale a essa associata. La sottile analisi fenomenologica che la sostiene rende manifesta la realtà trascendente di una Persona (Dio) dentro la persona che noi stessi siamo.
10,00 9,50

Italicus. 1974, l'anno delle quattro stragi

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2017

pagine: 416

Troppe cose ancora rimaste in sospeso: enigmi, fatti negati, nessun colpevole. Un testimone mai ascoltato conferma che il gruppo neofascista toscano guidato da Mario Tufi e Augusto Cauchi - finanziato da Licio Gelii - partecipò all'attentato al treno Italicus (12 morti, 80 feriti). Dai documenti emerge come da Piazza Fontana in poi le organizzazioni neofasciste abbiano operato nell'ambito di un'unica strategia eversiva, sostenuta da forze politiche ed economiche tese a imporre una svolta autoritaria anche attraverso un'insurrezione armata. Nel 1974 furono previsti e attuati 4 gravissimi attentati: Silvi Marina e Vaiano (per fortuna falliti), Brescia, l'Italicus. Stragi realizzate e rivendicate da gruppi apparentemente distinti tra loro, ma in realtà riconducibili a un'unica organizzazione: la struttura clandestina di Ordine Nuovo, appoggiata dai servizi segreti militari italiani e statunitensi. Con un intervento di Giovanni Tamburino.
23,50 22,33

Buddha o Marx

Buddha o Marx

Bhimrao Ramij Ambedkar

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2017

pagine: 48

Questo saggio di Bhimrao Ramji Ambedkar, filosofo buddhista e rivoluzionario indiano, fu l'ultimo scritto di uno dei leader politici più influenti del Novecento. Ambedkar provò qui a definire le sorprendenti assonanze tra buddhismo e marxismo: la lotta contro la proprietà privata e l'accumulo di denaro; la volontà di trasformare il mondo; la battaglia in favore dei più deboli. Certamente Buddha non parlava soltanto di possedimenti terreni, mentre Marx si concentrava su chi detiene i mezzi di produzione, ma un interrogativo essenziale unisce questi due grandi pensatori della storia - dell'umanità: come sarebbe la comunità umana se fosse "libera dagli sfruttamenti, dai soprusi, dalla cupidigia? Lungo le rotte di queste inconsuete congiunzioni, il pensatore indiano approda a un'inattesa conclusione: la religione (nella forma del buddhismo) dovrà essere l'esito felice della rivoluzione marxista.
7,50

Berthe Morisot

Berthe Morisot

Stéphane Mallarmé, Paul Valéry

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2016

pagine: 90

Berthe Morisot (Bourges, 1841 - Parigi, 1895) fu tra le maggiori personalità dell'Impressionismo. Pittrice talentuosa, si trovò obbligata in quanto donna a formarsi al di fuori dei percorsi ufficiali: dopo l'esclusione dall'Ecole des Beaux-Arts fu allieva dell'accademico Joseph Guichard, poi di Jean-Baptiste Camille Corot e di Édouard Manet (per il quale inoltre posò più volte cpme modella). Dal 1864 al 1873 espose regolarmente al Salon; nel 1874 sposò il fratello di Manet, Eugène, ed entrò a far parte della Société anonyme cooperative des artistes peintres, sculpteurs et graveurs. Partecipò a tutte le mostre degli impressionisti, a eccezione di quella del 1879. Questo volume riunisce per la prima volta le testimonianze dedicate a Morisot da Stéphane Mallarmé e Paul Valéry, entrambi a lei profondamente legati. Mallarmé, suo affezionatissimo amico, ne celebra con lirismo la grandezza di pittrice; mentre Valéry, nipote dell'artista, la ricorda quale paradigma di una nuova estetica. Pagine vibranti che svelano il carattere fascinoso di una protagonista assoluta dell'arte del XIX secolo. Introduzione di Laura Iamurri.
9,00

Uomini, donne, sesso e arte

Lytton Strachey

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2015

pagine: 92

Intellettuale raffinato ed eccentrico, maestro della biografia storica, Lytton Strachey è stato anche un attento osservatore della realtà sociale del primo Novecento. In questi testi lo scrittore affronta i temi della morale nell'arte e della censura, riflette sul ruolo della donna e sull'omosessualità, s'interroga sul controllo demografico e sulla nascente psicanalisi freudiana. Si tratta di brevi conferenze scritte per gli incontri della confraternita universitaria degli "Apostoli" - un'isola di libero pensiero che raccoglieva molti importanti intellettuali britannici - e di irresistibili dialoghi, dove lo scontro tra i sessi viene messo in scena con ritmo e umorismo degno di Oscar Wilde. Dal velo di leggerezza e provocatoria ironia, trapela un carattere coraggioso, privo di qualsiasi pregiudizio e pronto a mettere in pratica le proprie convinzioni, un tempo scandalose e oggi sorprendentemente attuali.
12,00 11,40

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