Città Calabria Edizioni
Coltivare peperoncino
Massimo Biagi
Libro: Libro in brossura
editore: Città Calabria Edizioni
anno edizione: 2004
pagine: 62
Un piccolo e semplice manuale sulla storia e la coltivazione del peperoncino.
La questione Calabria. Francesco Gencarelli nella prima metà del '900
Giulio Gencarelli
Libro: Libro in brossura
editore: Città Calabria Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 202
Francesco Gencarelli, nato e vissuto a San Demetrio Corone, è stato imprenditore agricolo e scrittore. Ha studiato la realtà dell’agricoltura in Calabria, in un periodo storico estremamente difficile per l’economia del Mezzogiorno, strettamente legata a questo settore. Sullo stato di arretratezza dell’agricoltura regionale, Gencarelli ha prodotto analisi originali e indicazioni sulle riforme più urgenti. In particolare: la questione delle bonifiche, della malaria, del latifondo, dei lavoratori agricoli. Ha sempre manifestato decisa opposizione al fascismo, a livello istituzionale (consigliere provinciale di Cosenza e consigliere comunale di San Demetrio Corone), oltre che negli scritti. La bibliografia è molto ampia: oltre 100 pubblicazioni, tra articoli e interviste sulla stampa locale e nazionale, brochure e note per interventi in consessi pubblici, tra il 1900 e il 1945. Il volume contiene inoltre una ricerca sulla vita della comunità di San Demetrio Corone nei primi 50 anni del ’900, ricostruita attraverso gli atti del Consiglio comunale del suo paese. Prefazione di Vittorio Cappelli.
L'Orlando di Barbaro. L'ultima Chanson de geste tramandata oralmente in Europa
Carmine Lupia, Raffaella Lupia
Libro: Libro in brossura
editore: Città Calabria Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 68
L'Orlando di Barbaro è l'ultima Chanson de geste tramandata oralmente in Europa, sulle pendici della Sila in Calabria, dove ancora oggi la toponomastica ne mantiene l'eredità e ne conserva la memoria. Questa tradizione orale, recuperata dopo anni di studio e ricerca, è tutto ciò che è stato tramandato da padre in figlio, dal Medioevo fino ai nostri giorni. Questa chanson della tradizione calabrese è molto importante perché non è altro che l'eredità della tradizione popolare di quello che è stato il ciclo carolingio calabrese, non solo nei luoghi della cultura e nelle dimore aristocratiche, ma anche presso il popolo. La tradizione carolingia in Calabria è rappresentata da molti poemi e inizia con la famosa Chanson d'Aspremont, colonna portante di tutto il ciclo letterario carolingio europeo insieme alla celebre Chanson de Roland. L'Orlando di Barbaro è ambientata intorno al territorio dell'omonima città, che era stata conquistata dai Saraceni e successivamente liberata dai cavalieri cristiani guidati da Orlando, dopo numerose battaglie durante le quali perdono la vita tutti i Paladini di Carlo Magno, tranne Orlando, che riuscirà a sconfiggere i musulmani e riportare nelle mani della cristianità la città. Orlando non dovrà combattere solo contro i cavalieri saraceni ma anche contro gli incantesimi della strega di Barbaro, che lui riuscirà a ingannare, scoprendo il suo punto debole e avendo pertanto la meglio sulla città di Barbaro. Particolarmente interessante è la descrizione del paesaggio forestale e soprattutto agrario, che diviene la sintesi dove l'Oriente, l'Occidente, il Mediterraneo e l'Europa si incontrano e si intrecciano nelle peculiari colture agrarie di un tempo ormai lontano.
Qualcosa di antico. Proverbi, soprannomi, filastrocche nella tradizione orale di Cassano all'Ionio
Libro: Libro in brossura
editore: Città Calabria Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 150
È un'opera scritta a quattro mani da due amiche storiche, che nasce da un'intuizione e un sentire comuni, scattati all'unisono agli inizi del 2020. Racchiude insegnamenti, modi di dire, filastrocche e preghiere della tradizione orale cassanese, raggruppati in base ai diversi ambiti della società contadina: stagioni, famiglia e vita domestica, lavoro dei campi, donne, inquadrandoli con dei brevi cenni nel contesto storico, sociale, culturale ed economico di fine Ottocento e del Novecento. Ha un'originale struttura tripartita, con testo in dialetto, traduzione italiana e commento. Una parte del libro è dedicata ai soprannomi, anch'essi espressione genuina dello spirito popolare. I proverbi, i soprannomi, le antiche memorie sono state fatte rivivere per esistere al di là del tempo; sono un luogo di ritorno alle origini virtuale, un modo per lasciarsi trasportare nella propria terra ogni qualvolta lo si desideri, ovunque ci si trovi, insieme a chiunque voglia esserci.
Nel cuore della città. Ricerca/azione nel centro storico di Catanzaro
Antonella Aletta
Libro: Libro in brossura
editore: Città Calabria Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 200
Come si vive a Catanzaro? Quali sono le difficoltà, i problemi e le prospettive di questa città? Il testo ha cercato di rispondere a queste domande, ponendosi dalla prospettiva dei suoi abitanti ma dando anche uno sguardo ai dati. Ne emerge un quadro interessante che dimostra come le sorti di una piccola città periferica siano inevitabilmente connesse ai macro-fenomeni che segnano il nostro tempo ed il nostro mondo, e che fa vedere ancora una volta come il locale ed il globale siano strettamente collegati. "Perché dedicare un testo ad una città come Catanzaro? Tutto sommato, si tratta di una zona periferica, fuori dei grandi circuiti commerciali, economici e purtroppo anche culturali. Fuori anche dalle direttrici delle linee di comunicazione: a Catanzaro bisogna volerci venire, non è una città di passaggio. Eppure, in un mondo in cui il globale ed il locale si intrecciano e si intersecano, anche una città piccola e periferica, può aiutare a capire le dinamiche di sviluppo della nostra società (...). Catanzaro, certo, bisogna conoscerla un po' di più, se si vuole contribuire a cambiarla, a superare e rimuovere i problemi che pure essa ha. Ci è sembrato dunque interessante ed utile avviare una ricerca per capire meglio questa città che, da abitanti, crediamo di conoscere bene, ma che ogni tanto può forse ancora sorprenderci. Questo lavoro di ricerca è stato progettato, avviato e seguito dal Comitato Scientifico della Fondazione Città Solidale. L'organizzazione, che dal 1999 opera a Catanzaro nell'ambito del sociale, ha inteso infatti intraprendere un percorso di ricerca e studio, non solo per supportare il suo impegno quotidiano con una conoscenza più approfondita del territorio, ma anche per offrire spunti di riflessione ai rappresentanti istituzionali ed a tutta la società civile". (dall'Introduzione)
La visita di mons. Perbenedetti alla Certosa di Serra
Libro: Libro in brossura
editore: Città Calabria Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 164
Dal 18 luglio al 19 settembre 1629 il vescovo di Venosa, mons. Andrea Perbenedetti, su mandato del papa Urbano VIII, effettuò la visita apostolica nella certosa di Serra e nelle chiese dei paesi da essa dipendenti. Fu accompagnato dal notaio e cancelliere don Alessandro Balderone, che vergò in latino il resoconto della visita, e dal sacerdote don Antonio Martino, che invece ne scrisse in volgare alcune pagine. L'importanza del documento è enorme perché descrie in maniera dettagliata la certosa serrese prima del terremoto del 1783 e fornisce interessanti notizie sulle chiese e sugli ecclesiastici che, in quel tempo, guidavano i fedeli di quelle comunità. È anche di estremo interesse leggere quanto il visiatore trovò di buono o di riprovevole nella vita dei monaci certosini e degli ecclesiastici, così come è altrettanto importante conoscere le consuetudini religiose e sociali dell'epoca. È la prima volta che la "Visita" alla certosa di Serra e alle chiese da essa dipendenti viene pubblicata in lingua italiana.
L'assistenza sanitaria nella Calabria di Umberto Zanotti Bianco
Alfredo Focà
Libro
editore: Città Calabria Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 316
Umberto Zanotti Bianco ha prospettato una "rivoluzione culturale", un'inversione di mentalità, un risveglio delle coscienze attraverso il recupero della dignità perduta, risveglio che, però, ancora oggi tarda a manifestarsi. Una "rivoluzione culturale" che non è avvenuta allora e non è visibile ancora oggi. Lo stesso gap nord-sud che Zanotti denunciava allora è lo stesso gap che ancora oggi paralizza il meridione. Finché il divario nord-sud perdura, diceva Zanotti, non vi sarà sviluppo per la Calabria e a ragione di questo dislivello, la distribuzione delle risorse è disuguale, è iniqua, è incoerente tanto da accrescere il divario stesso. È necessario, pertanto, riscoprire Umberto Zanotti Bianco, troppo velocemente dimenticato! "L'intellettuale filantropo dall'aria ascetica", fu il più grande meridionalista perché è l'unico che adottò la Calabria: "...la mia terra...", "...la mia Calabria...", "...i miei bambini..." per i quali non distribuì soldi ma libri, non fondò istituti di beneficienza ma asili, scuole, cooperative, ambulatori. Il carismatico Zanotti propose una sua visione pragmatica del meridionalismo che gli permise di interpretare per se e per gli altri la "questione meridionale" in "meridionalismo operativo". Il meridionalismo di Zanotti non fu stucchevole, compiacente ma intransigente verso l'ingiustizia e amorevole verso le vittime di tale ingiustizia, tradusse le contraddizioni ed il travaglio dello spirito in ricchezza.
Cassano. Storia di un popolo dal 1500 ai giorni nostri
Giuseppe La Padula
Libro: Libro in brossura
editore: Città Calabria Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 351
Il libro si propone di ricostruire i momenti più significativi della storia di Cassano, a partire dalla straordinaria vivacità produttiva dei "grani" e dell'imponente struttura agricola realizzata dai Sanseverino nel 1500, fino ai nostri giorni. All'interno di questo ampio contesto, si sono approfonditi alcuni snodi significativi che hanno segnato la storia del territorio. Tra questi, le rivoluzioni "repubblicane" del 1647-1649, in cui emerge la figura di Cosmo Granito, giovane medico cassanese, avversario irriducibile del malgoverno spagnolo; l'opera di Laura Serra, le cui istanze illuministiche vengono declinate nella politica del "buon governo" amministrativo; la partecipazione alle vicende dei moti risorgimentali dei liberali cassanesi, organizzati in società segrete vicine alle idee di Benedetto Musolino. Ampio risalto, attraverso i giornali dell'epoca, viene dato al dibattito sulla Prima guerra mondiale, all'evoluzione della società cassanese fino all'inizio dell'Italia Repubblicana ed alle lotte contadine, svoltesi tra la fine del 1950 e gli inizi del 1951.
La Calabria: da periferia a luogo di riscatto
Anna Vetere
Libro: Libro in brossura
editore: Città Calabria Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 144
Come può la Calabria, terra di frontiera e periferia esistenziale del Mondo, divenire oggi, in una società in crisi, luogo di riscatto per i tanti calabresi che vivono situazioni emarginanti? Quali orizzonti di libertà e speranza si intravedono tra i tanti problemi irrisolti vecchi e nuovi e le numerose contraddizioni con cui la Calabria continua a fare i conti? Questo libro introduce ad una lettura accurata e scientifica della realtà locale, piagata dalla disoccupazione giovanile e dal "cancro esiziale" che è la 'ndrangheta. Rimanda e riconduce l'analisi ai valori e ai principi della Dottrina Sociale della Chiesa e del Magistero sociale dell'Episcopato Calabro impegnato nella costruzione di una coscienza civile contro la cultura dell'illegalità, non occultando le ombre che talvolta ne hanno offuscato l'impegno. Fa emergere le tipicità, le risorse, le tante potenzialità di questa terra e dei suoi abitanti, da riscoprire e valorizzare per innescare un dinamismo di reale cambiamento: identità, ethos, religiosità popolare diventano punto di riferimento per la Chiesa calabrese che, accogliendo il monito di Papa Francesco (Evangeli/ gamdium, n. 20), sceglie di dirigersi e di abitare nelle periferie per attuare una prassi liberata e liberante. Prefazione di Natale Colafati.
Famiglie e personaggi nella storia di un comune rurale. Morano Calabro
Eliana Rusciani
Libro: Libro in brossura
editore: Città Calabria Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 194
Morano Calabro ha origini antichissime e un passato ricco di storia che la documentazione archeologica e le fonti scritte permettono di ricostruire in modo parziale rispetto alla quantità di eventi che attraversarono nei secoli la popolazione e il territorio. Il saggio puntualizza episodi di vita locale, ma non solo, attingendo dalle fonti primarie là dove è stato possibile e rileggendo in chiave critica quanto è stato scritto da altri. Si configura come una raccolta di articoli cronologicamente ordinati e, volendo, leggibili per argomenti, secondo gli interessi e i gusti di ciascuno, senza dover affrontare una lettura organica. Vi si trovano sia questioni di facile accesso per chi non è uno specialista del settore, sia temi più complessi e cari agli addetti ai lavori. La storia degli allevamenti equini, il contrabbando di seta praticato nel XVI secolo, le risse per la supremazia tra le parrocchie interesseranno i moranesi residenti e le migliaia che emigrarono in località vicine e lontane del pianeta. Gli appassionati di storia locale troveranno qualcosa in più su quanto è stato già scritto intorno alla successione dei baroni in età feudale e sulla circolazione del denaro in chiese e confraternite tra Cinquecento e Seicento. Nel volume, un'attenzione particolare è stata dedicata alle famiglie, vero cardine storiografico intorno al quale ruota il rovello non risolto di chi vuole scandagliare sulle origini della complessa, discussa, inestricabile questione della borghesia calabrese.
Guida ai musei di folklore in Calabria. Collezioni, mostre e raccolte
Ottavio Cavalcanti, Rosario Chimirri
Libro: Libro in brossura
editore: Città Calabria Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 167
La realtà museale folklorica calabrese è oggi il prodotto delle nuove esperienze maturate nella regione a partire dalla fine degli anni '70, quando cominciò ad affermarsi la museologia/museografia demo-etno-antropologica. Si trattava di un'inversione di tendenza dopo una situazione di relativa stasi succeduta all'inaugurazione del Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni popolari dell'EUR, che poneva fine all'iter tormentato delle collezioni etnografiche riunite con paziente lavoro da Lamberto Loria e dai suoi collaboratori in occasione della mostra per il cinquantenario dell'Unità d'Italia del 1911. Sulla base di queste nuove tendenze nascono i musei di Palmi, Morano, S. Giovanni in Fiore, Monterosso, Rende. A partire da tale momento le iniziative cominciarono a proliferare sulla base di motivazioni complesse che Ottavio Cavalcanti precisa nel suo intervento.
Aspromonte. Il giardino dei frutti dimenticati
Orlando Sculli
Libro
editore: Città Calabria Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 135
È questo un paesaggio pressoché esclusivo fatto di aspre punte, rilievi incalzanti e soffocanti su pianure liquide, è l'Aspromonte che incombe sul mare, avvolge le valli, rincorre le fitte e intricate chiome degli alberi e si insinua per le vie che conducono ai paesi.