Edizioni Falsopiano
Il piccolo diavolo e l'acqua santa. Roberto Benigni dalla dissacrazione al politicamente corretto
Alfredo Marasti
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Falsopiano
anno edizione: 2022
pagine: 297
La prima monografia completa (e non celebrativa) su Roberto Benigni, dalle origini dissacranti fino all’Oscar del 1999 (La vita è bella) e alle recenti lezioni-spettacolo in veste di divulgatore. Un ritratto che nasce dalle parole dello stesso attore e regista, in palese – talvolta bruciante – conflitto fra loro. Descrivendo la metamorfosi di un intellettuale, questo libro inquadra una crisi culturale più ampia: in ideale sincronia con la corsa al centro populistica e anti-ideologica attuata da tutti i principali partiti dopo il ventennio berlusconiano, Benigni ha ripetuto l’operazione TuttoDante con i testi “sacri” per la sinistra (la Costituzione nata dall’antifascismo) così come con quelli “sacri” per la destra (il Canto degli Italiani), infine con quelli riguardanti il sacro in senso proprio (la Bibbia, il Cantico dei Cantici), fondendoli in un solo, generico inno all’amore. Il modello di divulgazione popolare e politicamente corretto che l’attore adotta, in maniera identica, per ognuno dei contesti citati, viene esaminato parola per parola, fino a trarne conclusioni dirompenti: «Benigni è considerato un’icona della sinistra, ma le cose che dice sono di destra; lo si definisce comico, ma da anni i suoi spettacoli sfruttano la comicità per fare propaganda; lo si crede uno spirito libero – e forse, brevemente, lo è stato – ma oggi è soprattutto un bravissimo sacerdote del potere, un attento organizzatore di consenso». Introduzione è di Roberto Lasagna.
Il cinema di Henri-Georges Clouzot
Giulio D'Amicone
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Falsopiano
anno edizione: 2022
pagine: 165
Nel cinema di Clouzot, antimanicheo quanto lo si può essere, la responsabilità non è mai attribuibile a un singolo. Di conseguenza, le persone, se inserite in situazioni inconsuete, possono apparire totalmente diverse da ciò che sembrano essere: si vedano la vigliaccheria di Jo (Charles Vanel) in Vite vendute, la colpevolezza di Vorzet (Pierre Larquey) nel Corvo, la debolezza di Stan (Laurent Terzieff) nella Prigioniera. Perfino il documentario su Picasso va inteso come un lavoro in fieri, volutamente privo di un punto di approdo definitivo. In fin dei conti, tutta l’opera del regista è una freccia lanciata contro l’ipocrisia. In qualche occasione accostato ad Alfred Hitchcock, un parallelo sostenuto da molti (tra cui Sadoul), piace riportare la dichiarazione di Clouzot stesso, che manifestava indubbia ammirazione per la formidabile tecnica del regista inglese: “Vi sfido a trovare un film di Hitchcock - tranne alcune parti dell’Ombra del dubbio - dove lui voglia dire qualcosa”. Un libro raffinato e documentato che racconta e analizza con passione la parabola creativa di uno dei maestri della Settima arte.
Sergio Leone. Breve avventurosa storia della mia amicizia con Sergio, il Leone di viale Glorioso
Claver Salizzato
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Falsopiano
anno edizione: 2022
pagine: 167
«... Poi Sergio Leone cominciò a muovere il carrello della macchina da presa, fino ad allora immobile come una sentinella di guardia alla fortezza, e il cinema acquistò subito qualche altro punto di vista. Sotto il profilo tecnico, certamente. Come recitano gli articoli di giornale e i saggi dotti pubblicati in tutto il mondo dopo Per un pugno di dollari e C’era una volta il West. Ma soprattutto sotto il profilo del disegno filosofico, dei contenuti profondi. L’occhio del cinema sbatté una o due volte le ciglia, si scosse da un lungo sonno, poi cominciò a guardarsi intorno come il periscopio che, in certi vetusti film di guerra, scruta l’orizzonte sul pelo dell’acqua. Sergio Leone rovesciò il western come un guanto. Entrarono in campo serpenti e scorpioni, parecchi figli di puttana, molti samurai del nulla. Dialoghi aforistici, riprese cariche di sapienza e di ironia, panoramiche di selvaggia bellezza. Trasformò il cavaliere della valle solitaria in un giocatore disperato senza niente da perdere, nulla da guadagnare. Ma quello fu soltanto l’inizio del viaggio. Perché poi, in una libreria romana, Sergio Leone scoprì anche l’autobiografia di Harry Grey, The Hoods, una gangsterstory senza gloria, e allora cominciò un’altra leggenda. Questo libro proverà a raccontarne e descriverne le tappe, pubbliche ma soprattutto private, le più intime, sulla strada impervia e ventosa della memoria e del ricordo personali». (dalla Prefazione di Bob Robertson).
Nicolas Winding Refn. La vertigine del fato
Rudi Capra
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Falsopiano
anno edizione: 2022
pagine: 163
Un libro come una concrezione mineraria, che metabolizza e lascia scorgere le luci e le ombre artistiche, ontologicamente deputato a riprodurre significativamente la molteplicità di dimensioni e trasformazioni dell’universo del cineasta. Segnando un percorso che parte da Eschilo e dalla necessità di mettere in relazione il cinema di Refn con i concetti di necessità, violenza, colpa, vendetta e giustizia, viene rimarcato come proprio la violenza non è qualcosa di semplicemente agito o subito nell’universo analizzato, ma si palesa nella sua funzione di percorso, per il recupero di un equilibrio infranto e perduto, a cui la mitologia e il fato rendono il tono epico tragico, raccolto tra le “vertigini” del cinema di Refn. Sono quindi i personaggi ad essere i punti di forza e i depositari delle più vibranti attenzioni di un cineasta consapevole di vivere in un mondo in cui la violenza è istinto ma anche espressione, e la stessa forma d’arte si palesa, nell’universo filmico del regista danese, come “un atto di violenza,” cioè come un fatto mai fine a sé stesso, ma calato e compreso in una dimensione espressiva sfaccettata che il libro analizza nelle sue ombre tragiche e nelle sue immagini illuminanti.
Laurel Hardy. Artisti del sorriso
Maurizio Mason
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Falsopiano
anno edizione: 2021
pagine: 259
"Così diversi, eppure così affiatati e, soprattutto, così comici. Stan la penna visionaria da cui nascevano imperiture e indimenticabili scenette, e Oliver il materiale, ma assolutamente necessario esecutore. Straordinariamente bravi da utilizzare in tutta la loro produzione - trent'anni e cento film girati insieme - un linguaggio universale capace di far sganasciare dalle risate un eschimese come un americano, un cinese come un tedesco, un bambino come un uomo adulto. Maurizio Mason, da sempre appassionato di cinema oltre che di teatro, conduce uno studio raffinato sullo storico duo, indagandone, in modo del tutto originale, i segni espressivi che lo hanno reso meritatamente celebre e guidando sapientemente e in modo divertito il lettore attraverso il caleidoscopico insieme di situazioni, di gag, di trovate che hanno visto protagonisti Stan e Oliver(...) Ma soprattutto, straordinaria è la loro poetica: se le gag non erano banali ma frutto di studi, prove, calcolo dei tempi sulla base delle risate previste, erano la bontà d'animo e la gentilezza verso chiunque a costituire la caratteristica più bella ed affascinante dei loro personaggi".
Tutto De Sica. Protagonista. Regista. Caratterista
Aldo Viganò
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Falsopiano
anno edizione: 2021
pagine: 293
Parlare di De Sica significa innanzitutto tener presente la complessità di un personaggio che ha saputo inventare e reinventare se stesso, accreditando come autentica la sua desiderata origine partenopea e accettando che la vita debba essere continuamente rifondata. Soprattutto, nella consapevolezza che le proprie scelte non possono non tener conto del contesto nel quale hanno potuto, e dovuto, essere fatte. Le sue due carriere principali, quella dell'attore e quella del regista, alle quali si aggiunsero nel corso degli anni anche quelle di cantante confidenziale, di sceneggiatore e di produttore, si sono sovrapposte raramente: tre volte con ruolo da protagonista negli anni Quaranta e altre tre, poco più di “camei”, in quelli seguenti. In compenso, De Sica è stato interprete, con ruoli più o meno importanti, di 148 film a soggetto e di una ventina di film per la tv; ha firmato la regia di 28 lungometraggi e di 6 cortometraggi (o episodi di opere collettive), partecipato anche a una manciata di trasmissioni televisive, e ha recitato, soprattutto tra gli anni Venti e Quaranta, in decine di spettacoli teatrali. Un libro dedicato a uno dei grandi dello spettacolo italiano.
Rincorsa alle ombre. Scritti di cinema. Volume Vol. 1
Guido Gerosa
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Falsopiano
anno edizione: 2021
pagine: 265
Guido Gerosa (1933-1999), è stato una delle grandi firme del giornalismo italiano. Giovanissimo, ha iniziato a collaborare al quotidiano “La Notte”, per poi diventare inviato speciale e corrispondente dagli Stati Uniti di “Epoca” (di cui sarà in seguito direttore) e dell’“Europeo”. Vicedirettore del “Giorno”, nei suoi articoli ha raccontato ogni aspetto della società contemporanea: le guerre, la politica, i più significativi fenomeni di costume. Grandi fatti e movimenti della storia che ha descritto anche nei suoi libri, da Cronache dell’età atomica a I cannoni del Sinai. La sua grande passione per il cinema risale ai tempi del Liceo (dove conosce il poeta Vittorio Sereni), un interesse che ha coltivato per tutta la vita. Non a caso, le sue prime prove giornalistiche, contenute in questo volume, sono recensioni di film e saggi su autori e registi, spesso con intuizioni lungimiranti che hanno anticipato di molti anni certe riscoperte della critica, come la precoce analisi dei film di Ferdinando Maria Poggioli (in Da Giarabub a Salò, pubblicato nel 1963 dalle edizioni di “Cinema Nuovo”). Negli anni ’50 e ’60, dopo avere vinto il prestigioso Premio Pasinetti-Cinema Nuovo, Gerosa pubblica un gran numero di saggi sulle riviste più autorevoli del settore, da “Cinema” a “Bianco e Nero”, dalla “Rassegna del film” a “Schermi” (dove è stato redattore), affiancando il suo nome a quello dei più importanti critici e studiosi, da Guido Aristarco a Luigi Chiarini, a Morando Morandini. Negli anni ’60 continua ad occuparsi di cinema a “Epoca”, con interviste esclusive a dive come Gene Tierney e a maestri del calibro di Mario Soldati. Successivamente riprenderà l’antica passione per il cinema e la televisione scrivendo una serie di interventi su “Telesette” e “Film TV”, raccontando con immutato entusiasmo, con la profondità del teorico e la curiosità del cronista, un mondo che l’ha sempre affascinato. Questo libro, il primo di due volumi a lui dedicati, racconta i suoi primi passi, in larga parte inediti, come critico e studioso di cinema.
Nanni Moretti. Immagini e speranze di una generazione
Giovanni Scipioni
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Falsopiano
anno edizione: 2021
pagine: 160
L'Ego (e non solo) di Nanni Moretti attraverso i suoi tredici film per raccontarsi e raccontare le gioie e i dolori di una generazione. Dal 1976 a oggi, da "Io sono un autarchico" a "Tre piani", un girotondo d'immagini variopinte, di studenti che non studiano, di professori che non insegnano, di preti in crisi, di psicanalisti in crisi d'identità, di giudici in difficoltà, di assassini a fin di bene. Senza dimenticare l'ansia di un Papa appena eletto che non vuole essere Papa, la minaccia culturale e politica di Berlusconi e la sconfitta del dirigente comunista. Nanni Moretti ha raccontato se stesso attraverso le cose che lo riguardano, dalla pallanuoto al calcio, dalla passione politica alla torta Sacher. Ha fatto del suo egoismo, del suo io, un fertile cammino alla scoperta degli altri.
È finito il Sessantotto
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Falsopiano
anno edizione: 2021
pagine: 258
Che cosa resta ancora da dire, a più di mezzo secolo da quegli anni formidabili, pieni di idee e speranza, ma anche di contraddizioni e disillusioni? L'opinione delle autrici e degli autori dei saggi qui raccolti è che ci sia ancora molto su cui riflettere in relazione a quella stagione decisiva, che ha segnato in profondità - tra cesure inattese ed eredità sorprendenti - la storia contemporanea del nostro Paese e del globo intero. Il volume, nel quale confluiscono ricerche e dibattiti riconducibili al Laboratorio di Storia, Politica, Istituzioni (LaSPI) dell'Università del Piemonte Orientale, si articola in due distinte sezioni, una dedicata ai "luoghi" (con contributi di N. Del Corno, F. Ingravalle, S. Parodi, C. Panizza, A. Ballerino) e l'altra ai "temi" (con saggi di L. Ziruolo, G. Gaballo, S. Tessaglia, V. Rapetti, F. Ponzano) del Sessantotto, completate da una Sezione Conclusiva (testi di R. Lasagna e M. Revelli). Le sezioni, ovviamente, non hanno alcuna ambizione di esaustività, ma si propongono di delineare un originale percorso di lettura, capace di dar conto della pluralità di voci, di sensibilità, di obiettivi, di critiche, di aspirazioni, di illusioni e disillusioni di una generazione che voleva "cambiare il mondo" (e che almeno in parte ci è riuscita).

