Il Nuovo Melangolo
Natura e limiti della democrazia
Tucidide, Platone
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2008
pagine: 68
Un suggestivo confronto tra due autori diversissimi, uno storico, Tucidide, e un filosofo, Platone, che si misurano col medesimo tema: il celebre discorso funebre tenuto da Pericle in onore dei caduti ateniesi al termine del primo anno della guerra del Peloponneso. Sia Tucidide che Platone riportano l'orazione del grande statista, mettendo in luce il suo altissimo valore storico e politico, ma denunciando anche i limiti di quel sistema democratico destinato a diventare un modello di riferimento per l'intera civiltà occidentale.
Nel nome di Chora. Da Derrida a Platone e al di là
Simone Regazzoni
Libro: Libro in brossura
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2008
pagine: 152
Un'interpretazione in grado di aprire una lettura è sempre l'interpretazione di più testi al contempo. Non solo dei testi presenti - citati, glossati, commentati - ma anche di quelli assenti dalla scena della lettura, non ancora scritti o, al limite, destinati a restare immaginari. Trattandosi, qui, dell'interpretazione della "difficile e oscura" questione di chora (in greco: "spazio", "luogo", "regione") che Platone affronta nel Timeo al momento di spiegare l'origine del cosmo, occorrerà dunque convocare e far parlare, sulla scena del famoso dialogo platonico, più di un testo e più di una firma: da Derrida a Eraclito, da Heidegger ad Aristotele, da Badiou a Plotino, da Calcidio a Esiodo - e al di là. Non per svelare, infine, il segreto di chora, ma per provare a pensare, nel nome di chora, ciò che, inscritto al cuore della filosofia platonica, la eccede - eccedendo, così, i limiti dell'onto-teologia.
L'arte e lo spazio. Testo tedesco a fronte
Martin Heidegger
Libro: Libro in brossura
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2008
pagine: 48
"Queste osservazioni sull'arte, sullo spazio, sul gioco di rapporti che li coinvolge entrambi, anche se espresse in forma affermativa, sono e restano problemi. Esse si limitano all'arte figurativa e, per l'esattezza, tra le varie forme in cui quest'ultima si manifesta, alla scultura".
Estetica (2007). Vol. 2
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2008
pagine: 153
Questo numero della rivista semestrale "Estetica" raccoglie saggi di Kuki Shuzo, Leonardo Lotito, Sergio Crapiz, Francesca Brencio, Beniamino Fortis, Pietro M. Toesca, Gianluca Corrado, Paolo Vignola.
Paradoxa Aphroditae. Le origini antiche della duplice dea e l'amor platonico
Guido Brivio
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2008
pagine: 216
II libro di Guido Brivio è interamente dedicato alla dea dell'amore, della bellezza, della sessualità e della lussuria, nella sua duplice forma: Afrodite Celeste e Afrodite Terrestre. Si tratta di un libro filosofìco scritto come un romanzo, che narra la duplice storia e le vicende di Afrodite, dalla Grecia antica ai giorni nostri. Questa storia comincia lontano, in un passaggio del "Simposio" di Platone, il dialogo dedicato all'Eros. Così, il nostro sguardo è tratto contemporaneamente indietro, per cogliere le radici di questo fenomeno, e proiettato in avanti, per afferrarne di volta in volta le implicazioni che continuano ad agire su di noi. Perché la storia di Afrodite è la storia dell'Occidente, una storia che ci racconta dell'Occidente ma anche la storia che l'Occidente ama raccontarci.
Estetica. Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2008
pagine: 150
Questo numero della rivista semestrale "Estetica" raccoglie saggi di Stefano Mareno, Gianluca Corrado, Francesco Cattaneo, Bemvenuto Fortis, Francesca Brencio, Arnaud Corbic, Arturo Martone, Davide Sesto, Benedetta Saglietti, Giancarlo Moretti, Patrizia Mazzini.
Fedra. Per mano femminile
Margherita Rubino
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2008
pagine: 164
"La letteratura greca ha fornito nei millenni alla nostra cultura i prototipi dell'universale umano, le figure e le storie che dicono le nostre storie. Nel solo caso di Fedra esiste una linea di rifacimenti al femminile che affianca, per gli ultimi cento anni, quella principale, lunga venti secoli, che conduce da Seneca fino a Hans Werner Henze. La nostra linea rosa passa attraverso Marina Cvetaeva e Marguerite Yourcenar, Margarita Liberaki e Sarah Kane, delineando una Fedra diversa, spesso vincente, che in qualche caso riesce perfino a sedurre Ippolito e viene motivata per le azioni che compie, vendetta compresa. Le donne assolvono le donne? Sembra di sì, se si guarda a esempi recenti, come la Medea non infanticida ideata da Christa Wolf".
L'estraneo. Ostilità e ospitalità nel pensiero del Novecento
Caterina Resta
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2008
pagine: 123
Nemico (hostis) e ospite (hospes) provengono dalla stessa radice, il cui significato originario era quello di straniero. Questa figura, dunque, può costantemente oscillare tra ostilità e ospitalità, tra il nemico da rifiutare e combattere o l'estraneo da ricevere e accogliere. Proprio in questa oscillazione, più evidente appare il carattere perturbante dello straniero e di ciò che è estraneo, mostrando come il confronto con l'altro sia sempre la messa in questione di una identità presupposta, che si sente minacciata. A partire dai pensatori più radicali del Novecento: Schmitt, Heidegger, Lévinas, Derrida, Nuncy, i saggi raccolti in questo volume provano a scandagliare non solo l'origine della paura che proviene dall'Estraneo, ma anche a indicare i presupposti teoretici per superarla. Se il rifiuto e l'esclusione dell'altro sono funzionali alla ricerca di una identità pensata come appropriazione di sé e chiusura in sé, secondo una logica difensiva e immunitaria, d'altra parte questo paradigma, sottoposto a un paziente lavoro di decostruzione, mostra tutta la sua fragilità e debolezza, sia ontologica, che etica e politica. Se l'altro è costitutivo per la mia identità, ciò va inteso non nel senso di una logica dell'esclusione e della chiusura nei suoi confronti - le quali generano solo ostilità - ma nel senso dell'apertura e dell'ospitalità verso chi, già da sempre, mi ha reso e mi rivela straniero a me stesso.
Belfagor arcidavolo
Niccolò Machiavelli
Libro: Libro in brossura
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2007
pagine: 90
L'unica novella scritta da Machiavelli si impone ancora oggi per la sua originalità. Da un conciliabolo di demoni nasce l'idea di inviare Belfagor a vivere tra gli uomini per verificare se davvero le mogli sono la causa di tutti i peccati. Il testo rappresenta un quadro fedele e malizioso della ricca borghesia fiorentina del tempo. Il "povero diavolo", dopo ogni genere di peripezie nella sua avventura terrena, alla fine fugge spaventato e preferisce ritornare all'inferno. Un piccolo capolavoro del grande fiorentino scritto con un limpido linguaggio pieno di sale e umore che appartiene tradizionalmente alla letteratura satirica antifemminile.
La fuga dei nazisti. Mengele, Eichmann, Priebke, Pavelic da Genova all'impunità
Andrea Casazza
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2007
pagine: 149
Il libro prende avvio dalla notizia dell'apertura degli archivi segreti del Centro di Immigrazione di Buenos Aires avvenuta nella primavera del 2003. Una desecretazione legata a filo doppio alla pubblicazione negli Stati Uniti, e quindi in Argentina, del saggio dello storico e giornalista Uki Goni "Operazione Odessa", che accende i riflettori anche su Genova. La città viene indicata quale luogo di passaggio, soggiorno e imbarco di alcuni fra i più noti e sanguinari ufficiali delle SS, di collaborazionisti francesi e croati. Nel periodo che va dalla fine del 1948 agli inizi del 1951, sono transitati criminali come Ante Pavelic, duce degli ustascia, Josef Mengele, il medico della morte, Adolf Eichmann, pianificatore della "soluzione finale", Klaus Barbie, il boia di Lione, Erich Priebke, il capitano delle SS responsabile del massacro delle Fosse Ardeatine. Di ciascuno vengono ora ricostruite le modalità dell'arrivo e del soggiorno a Genova, i dettagli della partenza e della successiva latitanza, spesso dorata, nell'Argentina di Peron.
Il senso del comprendere. Contributi alla filosofia ermeneutica
Günter Figal
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2007
pagine: 178
"Se l'ermeneutica filosofica è una nota a piè di pagina di Platone, felicemente indovinata, diventa allora chiaro una volta per tutte che non si tratta di una disciplina specifica dedicata ad un ambito di oggetti limitato. L'ermeneutica filosofica è in realtà filosofia ermeneutica. Contrariamente alle diverse varietà di 'pensiero postmetafisico', l'ermeneutica non incontra alcuna difficoltà con la tradizione risalente a Platone ed anzi, ne è debitrice e vorrebbe proseguirla. Il che non può avvenire attraverso una conservazione museale e neppure attraverso una restaurazione annunciata con "pathos" fondativo, bensì soltanto nel voler-comprendere, nel dire nuovamente e, in modo diverso, qualcosa che solo in questo modo appare identico. La filosofia ermeneutica vuole trattare il senso del comprendere e corrispondervi ".
Il discorso sociologico della tarda modernità. Individui, identità, democrazia
Francesco Giacomantonio
Libro: Libro in brossura
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2007
pagine: 180
II volume ripercorre le più importanti tappe dello sviluppo della sociologia a partire dal secondo dopoguerra, con particolare attenzione al rapporto tra individuo e società. Nella fase storica attuale, questo rapporto è divenuto particolarmente problematico a causa della enorme estensione che hanno assunto le relazioni sociali, grazie ai legami garantiti dell'evoluzione delle dimensioni informative e comunicative. Attraverso un dialogo intrapreso con la sociologia della conoscenza, la sociologia politica, la filosofia politica, la scienza politica l'autore si pone l'obiettivo di chiarire come il binomio individuo-società si articoli nel mondo contemporaneo. In tal modo perviene a quello che definisce un "discorso sociologico della tarda modernità", ovvero un'argomentazione che si configura come uno strumento per situarsi con un minimo di coscienza nel mondo del XXI secolo.