Melampo
Uomini soli. Pio La Torre e Carlo Alberto Dalla Chiesa, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino
Attilio Bolzoni
Libro: Libro in brossura
editore: Melampo
anno edizione: 2012
pagine: 232
Sono morti venti, trent'anni fa. Giù a Palermo. Lo sapevano che li avrebbero fermati, prima o poi. Facevano paura al potere. Italiani troppo diversi e troppo soli per avere un'altra sorte. Una solitudine generata non soltanto da interessi di cosca o di consorteria. Ma anche da meschinità più nascoste e colpevoli indolenze, decisive per trascinarli verso una fine violenta. Avevano il silenzio attorno. A un passo. Pio La Torre, nel partito al quale ha dedicato tutto se stesso. Il generale Carlo Alberto dalla Chiesa nella sua Arma, lui che si pregiava di avere "gli alamari cuciti sulla pelle". Giovanni Falcone e Paolo Borsellino in quel Tribunale popolato da giudici infidi. Vite scivolate in un cupo isolamento pubblico e istituzionale. Fino agli agguati, alle bombe. Un racconto collettivo scritto da Attilio Bolzoni, giornalista tra i più colti e sensibili, che ha memoria diretta di tutti e quattro i protagonisti e che da Palermo ha spiegato per decenni all'Italia personaggi e retroscena, misteri e drammi pubblici della Sicilia insanguinata e mai rassegnata.
Palermo. Gli splendori e le miserie, l'eroismo e la viltà
Antonio Ingroia
Libro: Copertina morbida
editore: Melampo
anno edizione: 2012
pagine: 166
"Palermo, il luogo dove tutto ha inizio e dove tutto finisce. Palermo splendida e ammaliante. Palermo corrotta e irredimibile. A Palermo la corruzione è fisica, tangibile ed estetica: una bellissima donna, sfatta, gonfia di umori guasti, le unghie nere, è però egualmente, arcanamente bella. Palermo è la storia della Sicilia, tutte le viltà e tutti gli eroismi, le disperazioni, i furori, le sconfitte, le ribellioni". Così scriveva Giuseppe Fava, che narrò la Sicilia con indignazione e furore carnali. Trent'anni dopo Antonio Ingroia narra una Palermo eccessiva, carica, dai colori fortissimi, fino a stordire. Una città specchio d'Italia, contraddizione perenne, dove le storie si fanno Storia. Dove si alternano e si combattono la tragedia e la speranza. Ma dove non trova posto la rassegnazione all'eterno ritorno. L'autore ripercorre il cammino e le fatiche, il dolore del progresso. E racconta se stesso e i suoi comandamenti morali, i dubbi e le amarezze, le gioie e le passioni. Un Ingroia inedito, che trabocca d'amore per la sua città e per i suoi maestri, che ci consegna l'orgoglio e l'ironia di chi è impegnato a difendere la legge in partibus infidelium.
Amianto. Processo alle fabbriche della morte
Giampiero Rossi
Libro: Copertina morbida
editore: Melampo
anno edizione: 2012
pagine: 161
Migliaia di morti e decine di nuovi ammalati. Ancora oggi, a un quarto di secolo dalla chiusura della fabbrica maledetta, a Casale Monferrato l'amianto dell'Eternit continua a uccidere. Un dramma che ha attraversato generazioni e ha falcidiato una città. Finalmente, dopo decenni di lotte, i familiari delle vittime insieme a un pugno di caparbi sindacalisti, medici, avvocati e amministratori sono riusciti a ottenere giustizia: al termine dei due anni di dibattimento, gli eredi delle dinastie che hanno costruito le proprie fortune sull'amianto sono stati condannati a 16 anni di reclusione. Sono loro i responsabili della strage silenziosa. Una vicenda tormentata che non riguarda soltanto Casale, ma tutto il mondo. Perché la fibra-killer è ancora legale in molti paesi dove di amianto si continua a morire. Anche per questo sul "processo del secolo", e sulla storica sentenza del 13 febbraio 2012 a Torino, si sono concentrate attenzioni internazionali. Ecco tutte le prove d'accusa contro i padroni dell'Eternit, quelle che hanno condotto al verdetto che ha reso giustizia ai quasi tremila morti e alle oltre seimila parti civili. Vittime, queste le parole del procuratore Raffaele Guariniello in aula, di "una tragedia immane". Prefazione di Susanna Camusso.
Assalto alla giustizia
Gian Carlo Caselli
Libro: Copertina morbida
editore: Melampo
anno edizione: 2011
pagine: 157
Silvio Berlusconi non è più capo del governo ma le tossine sparse nella società italiana in questi anni resteranno a lungo. Folto è il catalogo degli epiteti scagliati sui magistrati più rigorosi: golpisti, malati di mente, eversivi, cancro da estirpare. Fino ai manifesti elettorali che intimavano "fuori le Br dalle procure". Ma più grave è stato l'impegno del parlamento nel difendere interessi particolari attraverso iniziative vestite da riforme "epocali" della giustizia: il processo prima "breve" e poi "lungo", la "prescrizione breve", la separazione delle carriere. Obiettivo: ridurre l'indipendenza della magistratura, consegnare al potere politico il controllo delle indagini. Un "sabotaggio istituzionale" che Caselli documenta con passione in queste pagine. Avvertendo che il problema della legalità in Italia non è nato con Berlusconi e non si esaurisce con la sua vicenda politica. Lo spiega con la consapevolezza di chi di volta in volta si è sentito accusare di essere il "servo sciocco di Dalla Chiesa" contro il terrorismo, "comunista" e "toga rossa" contro la mafia, o addirittura "mafioso" contro le bombe carta delle frange estremiste in Val di Susa. Perché in Italia la pretesa di non subire il rigore delle leggi è diffusa e resistente. Eppure, ci ricorda l'autore, la legalità costituzionale è inseparabile dalla democrazia. E spetta agli uomini liberi difenderla. Prefazione di Andrea Camilleri.
Il suicidio. Il declino del berlusconismo. Cronache e retroscena
Edmondo Rho
Libro: Copertina morbida
editore: Melampo
anno edizione: 2011
pagine: 154
I retroscena del declino del centrodestra. Il calo inarrestabile di consensi e di credibilità. Lo scontro tra Berlusconi e Tremonti. Una campagna elettorale trasformata in referendum pro o contro il premier. Queste pagine analizzano le cause e i modi dello sgretolamento del berlusconismo. Come in un'antologia tragicomica, si inseguono i più emblematici autogol segnati da Silvio Berlusconi e dai luogotenenti di un centrodestra invecchiato e incattivito: da Milano a Napoli, da Trieste a Cagliari. L'attacco ai giudici comunisti di fronte a Obama e i comizi davanti al palazzo di giustizia milanese, l'allarme "zingaropoli" e la scommessa (persa) sull'ossessione delle moschee in procinto di invadere l'Italia. Il crollo a valanga dell'impero, tra processi e scandali sessuali, passa dai casi Ruby o Tarantini come dalla vicenda P4 che fa tremare il Palazzo. È Milano, la capitale economica e finanziaria, la patria del berlusconismo, a reagire per prima. Ma è un segnale che vale per l'Italia.
Illusione nucleare. I rischi e i falsi miti
Sergio Zabot, Carlo Monguzzi
Libro: Copertina morbida
editore: Melampo
anno edizione: 2011
pagine: 156
La crisi economica e l'incertezza delle relazioni internazionali spingono nuovamente i Paesi industrializzati verso l'energia nucleare, ridando voce anche in Italia ai fautori della sua convenienza e inevitabilità. Questo libro sfata con rigore scientifico alcuni luoghi comuni: che l'energia atomica sia abbondante e sicura, che costi meno, che non provochi emissioni di CO2. Le argomentazioni dei due autori sono stringenti: già ai ritmi di consumo attuali, si stima che entro 50 anni non ci sarà più uranio economicamente sfruttabile; i costi di costruzione dei reattori e del loro mantenimento sono già oggi fuori mercato; infine, il nucleare inquina, contamina irrimediabilmente interi territori, con il rischio di accentuare le criticità del cambiamento climatico in atto. Completa questo inquietante scenario l'idea, promossa dal G8, di una governance mondiale dell'energia. Una governance capace di tenere l'opinione pubblica all'oscuro delle centinaia di incidenti occorsi finora e abile nel convincere i Paesi emergenti a legarsi per i decenni a venire alle tecnologie nucleari dell'Occidente. I diritti di questo libro saranno devoluti ai bambini vittime dell'incidente alla centrale nucleare di Cernobyl del 1986.
Ci scusiamo per l'interruzione. TV e libertà di informazione
Giovanna Ferrero
Libro: Copertina morbida
editore: Melampo
anno edizione: 2011
pagine: 229
Le leggi ad personam in favore di Silvio Berlusconi precedono di molti anni la celebre "discesa in campo" del '94. La costruzione e la difesa del monopolio televisivo privato si sono infatti affermate attraverso una sequenza infinita di voti parlamentari sotto ricatto, crisi di governo, sentenze sempre più intimidite della Corte costituzionale. Trent'anni di provvedimenti su misura di cui si è persa spesso la memoria e che Giovanna Ferrerò racconta con implacabile ricchezza di documentazione. In questa storia si colloca la vicenda di Europa 7. Il caso di una televisione a cui, sin dal '99, vengono riconosciuti, più volte e in tutte le sedi giuridiche competenti, i diritti a ottenere le frequenze di Rete 4 ma che se li vede negare da un potere politico succube del monopolio privato, impegnato nell'occupazione abusiva di quelle frequenze. Prefazione di Marco Travaglio.
Terre di nessuno. Come nasce la paura metropolitana
Paola Arrigoni
Libro: Copertina morbida
editore: Melampo
anno edizione: 2011
pagine: 212
Un pezzo di Milano, via Padova e dintorni, come sfera di cristallo attraverso cui indovinare le metropoli future. Un racconto-esplorazione che ha impegnato l'autrice per due anni. Si inseguono nella narrazione quartieri e vie e condomini abbandonati a se stessi. "Terre di nessuno" in cui la politica parla solo con la polizia e le ordinanze coprifuoco. Nella spontaneità e nel disordine nasce però anche un'idea creativa di convivenza. Terre di nessuno, dunque, anche perché aperte allo spirito inventivo e di adattamento di nuovi pionieri sociali. Quasi il laboratorio multietnico della città che verrà, sull'esempio di altri quartieri europei, da Belleville a Parigi al quartiere turco di Kreuzberg a Berlino. Via Padova come metafora italiana: sospesa tra l'esperimento di città cosmopolita e il degrado urbano che soffia sul fuoco della paura e della xenofobia. Con una Prefazione di Stefano Boeri.
Parlavamo del futuro
Gina Lagorio
Libro: Libro in brossura
editore: Melampo
anno edizione: 2011
pagine: 262
Le pagine di una scrittrice perennemente schierata. Non con un partito ma con un'idea di società, di civiltà e di giustizia. Un'idea che l'ha portata spesso a polemizzare con il potere e a osservare anche gli ambienti culturali, sociali e politici a lei più vicini con un'indipendenza di giudizio e un'onestà intellettuale che le stanno valendo, oltre ai meriti letterari, molti riconoscimenti civili anche postumi. Le pagine di una Gina Lagorio forte, combattiva, capace di indignarsi e di esprimere il proprio parere con chiarezza, pagine significativamente attuali e di rara lungimiranza. Il volume abbraccia quarant'anni di attività, dal 1965 al 2005, e riunisce materiali meno noti e di non sempre facile reperibilità tratti da riviste e quotidiani; da interventi a incontri e convegni; da interviste rilasciate a radio e giornali; infine, passi di un libro finora inedito che raccoglie il diario di due anni dell'esperienza parlamentare nella X legislatura. Molti i temi affrontati: l'impegno degli intellettuali e la loro responsabilità, la condizione femminile e la politica, la cultura e l'attualità, in un intreccio strettissimo di vita e scrittura. Elemento dominante è la passione civile, la capacità di prendere posizione in nome di principi irrinunciabili, sempre in un rapporto intenso e sofferto con la storia. Un libro che consente di avvicinare Gina Lagorio oltre la prospettiva letteraria e di approfondire così la conoscenza di una tra le grandi scrittrici del Novecento italiano.
Mafia a Milano. Sessant'anni di affari e delitti
Mario Portanova, Giampiero Rossi, Franco Stefanoni
Libro: Libro in brossura
editore: Melampo
anno edizione: 2011
pagine: 491
La mafia non esiste, dicono i governanti padani, come i loro colleghi del Sud nel secolo scorso. Con poche eccezioni, anche le associazioni imprenditoriali e professionali non la vedono. Chi nega, chi minimizza, chi ostenta stupore di fronte alle indagini che svelano densi intrecci tra criminalità, mondo degli affari e amministratori pubblici. Eppure a Milano e in Lombardia la mafia c'è, ben radicata da oltre mezzo secolo: i pionieri della 'ndrangheta e di Cosa nostra arrivarono negli anni Cinquanta; seguirono gli uomini della camorra e della Sacra corona unita. Da allora ne hanno fatta di strada. "Mafia a Milano" racconta, in modo organico e completo, una storia di successo, di arricchimento, di emancipazione. La stagione dei sequestri di persona, la finanza nera di Sindona e Calvi, l'arresto di Liggio, i colletti bianchi del narcotraffico che facevano riferimento allo "stalliere" di Berlusconi e Dell'Utri, i quartieri di periferia controllati e militarizzati. Fino ai grandi processi degli anni Novanta, conclusi con la condanna di centinaia di boss e soldati ormai naturalizzati nel cuore del nord. Nel nuovo millennio, le cosche dettano legge nei cantieri, accumulano enormi patrimoni immobiliari, guidano holding familiari. Complice il silenzio che li circonda, i clan trapiantati a Milano e dintorni si sono riorganizzati e rafforzati. Per dare l'assalto all'economia e alla politica. introduzione di Nando Dalla Chiesa.
Il manifesto del partito dei giovani
Giuseppe Civati
Libro: Copertina morbida
editore: Melampo
anno edizione: 2011
pagine: 172
È il momento di una rivoluzione. Nulla di meno occorre di fronte al crollo di questo paese. La casa, i precari, la scuola e la ricerca, il fisco, l'informazione. L'Italia senza diritti per chi è "diverso", magari perché omosessuale, donna o troppo giovane. L'innovazione tecnologica e l'ambiente ridotti a tema da convegno o poco più. La banda larga che rimane maledettamente stretta. L'Italia della rete libera, vissuta con sospetto dal circuito politico-mediatico. E l'abisso scavato tra le generazioni, nella patria dell'erede (per chi ha una eredità di cui godere) e del figliol precario (che non ha futuro e ancora non si è ribellato). // Manifesto offre un affresco potente e preoccupato del presente e disegna soluzioni per il futuro, lanciando l'idea di una rivoluzione leggera. È il Manifesto degli italiani che verranno, degli italiani "prossimi": prossimi anche perché solidali, vicini, alla pari. Rinnovati. È il Manifesto dell'era post berlusconiana, del ricambio della classe dirigente, della necessità di portare avanti le lancette dell'orologio e di interrogarsi radicalmente sull'età del paese e del mondo. Perché chi ha meno di quarantanni spesso non si sente rappresentato da nessuno, e cresce il bisogno di qualcuno che lo voglia e lo sappia fare. Anche a costo di dare vita a un nuovo partito, il Partito dei giovani: non dei giovani dirigenti, ma dei giovani elettori. Uno scenario tra la rivolta e il sogno che può diventare realtà.
La convergenza. Mafia e politica nella Seconda Repubblica
Nando Dalla Chiesa
Libro: Copertina morbida
editore: Melampo
anno edizione: 2010
pagine: 304
Sono andate nella stessa direzione. Nella Seconda Repubblica mafia e politica hanno realizzato una convergenza che oggi presenta al Paese il suo conto salatissimo. Una narrazione inedita degli ultimi vent'anni di storia italiana, che non fa sconti a nessuno. La storia della svolta e della duplice trattativa con Cosa nostra. Del papello di Totò Riina che arriva in parlamento. Della abdicazione della sinistra che fa le leggi che servono alla mafia e dell'assalto della destra, che alla mafia offre invece il regalo più grande, la dissoluzione del senso dello Stato. La storia di una Lega nata per difendere l'identità padana e che consegna il cuore della Lombardia ai clan calabresi. Della campagna più primitiva del sud che va alla conquista del nord e gli impone progressivamente la sua egemonia culturale. Una narrazione che parla della assoluta inadeguatezza della politica italiana davanti ai nemici in armi della democrazia. E delle minoranze istituzionali, civili e talora politiche che non si arrendono. Sono loro, in fondo, che hanno finora impedito che sul pennone della Repubblica sventoli bandiera bianca.