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Monte Università Parma

La Costituzione e i «nuovi cittadini». Riflessioni sulla Carta dei valori della cittadinanza e dell'integrazione

Libro: Copertina morbida

editore: Monte Università Parma

anno edizione: 2018

pagine: 131

La Carta dei valori della cittadinanza e dell'integrazione, elaborata su iniziativa del Ministero dell'Interno il 23 aprile 2007, ha visto la partecipazione di soggetti rappresentativi dei gruppi religiosi, etnici, culturali presenti nel nostro Paese. Al di là del suo debole valore normativo, essa può fornire un prezioso contributo per fronteggiare la sfida culturale e politica della attuale società multiculturale, senza rinunciare all'affermazione di quei valori che costituiscono la base dell'identità costituzionale. Il documento infatti si propone di rendere visibile la forza inclusiva del messaggio costituzionale, richiedendo al tempo stesso un atteggiamento di lealtà responsabile e solidale verso la Costituzione e i suoi valori fondamentali. La ricerca del "multiculturalismo possibile" passa anche attraverso una presa di posizione chiara intorno a tematiche come la poligamia, la presenza del Crocifisso nei luoghi pubblici, l'utilizzo del velo, le mutilazioni genitali femminili. La Carta dei valori può essere vista come una "porta d'ingresso" per i "nuovi cittadini" chiamati a condividere la scommessa, difficile ma irrinunciabile, della costruzione di una cittadinanza aperta e sostanziale.
20,00 19,00

Le molecole del gusto ovvero la chimica dei sapori

Le molecole del gusto ovvero la chimica dei sapori

Gianni Galaverna, Chiara Dall'Asta

Libro: Libro in brossura

editore: Monte Università Parma

anno edizione: 2018

pagine: 234

Il gusto e l'olfatto costituiscono da sempre il più efficace, diretto e immediato metodo per scegliere e valutare la qualità degli alimenti e delle bevande. Perché un alimento ha un gusto e non un altro? Che cosa stimola il nostro appetito o provoca la nostra repulsione? È una questione di molecole, quelle dell'acqua, dello zucchero, della vitamina C... che l'organismo è in grado di percepire e riconoscere attraverso i sensi. Gli stimoli sensoriali permettono al cervello di creare un'immagine, una rappresentazione del cibo basata sulle sue caratteristiche organolettiche, il flavor, e di rapportarla alle altre funzioni cognitive quali la memoria e il piacere, fornendo così uno dei più potenti mezzi per interpretare la realtà. Questo volume vorrebbe essere un viaggio sensoriale, dalla colazione alla cena, per scoprire le basi molecolari e chimiche del flavor degli alimenti. Cercheremo di comprendere la fisiologia che sta alla base delle nostre percezioni e l'analisi degli effetti dei processi di trasformazione (ad esempio la cottura) che si utilizzano per modificare o produrre nuovi sapori e rendere più appetibili i cibi. Un libro per rivisitare e interpretare la quotidianità del mangiare e del bere attraverso le molecole del gusto. Presentazione di Rosangela Marchelli.
15,00

Qualificare le città, rigenerare le periferie

Libro: Copertina morbida

editore: Monte Università Parma

anno edizione: 2018

pagine: 142

Il progetto e il riscatto qualitativo della città contemporanea passano inevitabilmente attraverso il disegno delle sue parti più estese e contraddittorie: le periferie. Di esse spesso si parla per slogan o anche solo per metterne in luce nuove proposte di intervento. Ma cosa intendiamo oggi quando parliamo di periferie? A quali caratteri facciamo riferimento? Come possiamo pensare di riscattarle sul piano estetico e sociale? Sono interrogativi di fondo a cui la Scuola di Governo del Territorio "Emilio Sereni" ha cercato di dare risposta raccogliendo interventi di architetti, sociologi e urbanisti attenti a tali temi. Le pagine di questo volume testimoniano una riflessione profonda, giocata su diverse sfaccettature che fanno perno sull'esigenza di una politica urbana sensibile alle problematiche del territorio, capace di agire con una prospettiva di lungo periodo. Ne emerge, ancora una volta, l'ottica di fondo della Scuola di Governo del Territorio che guarda alla città non in una dimensione fisica e materiale, ma come al luogo di vita delle comunità e delle persone che ne costituiscono il primo elemento vitale. Introduzione di Stefano Boeri.
15,00 14,25

Arturo Zavattini fotografo. Viaggi e cinema (1950-1960). Catalogo della mostra (Roma, 13 aprile-3 giugno 2018)

Arturo Zavattini fotografo. Viaggi e cinema (1950-1960). Catalogo della mostra (Roma, 13 aprile-3 giugno 2018)

Libro: Copertina morbida

editore: Monte Università Parma

anno edizione: 2018

pagine: 143

L'attenzione riservata in questi ultimi anni all'attività di fotografo di Arturo Zavattini e i volumi che ne sono venuti, ci riconsegnano uno degli sguardi senza dubbio più interessanti di quel momento così intenso e significativo della cultura visuale italiana che si colloca, indicativamente, nel decennio 1950-1960. Lo sguardo di Zavattini è uno sguardo libero e attento, capace di posarsi su luoghi, contesti e figure diverse, ma di mantenere sempre la stessa idea di ricerca e di narrazione, molto chiaramente rinvenibile in quello che ci appare come uno schema di immagine strutturato su più livelli, su più orizzonti visivi e narrativi contenuti all'interno della stessa fotografia. Zavattini sa costruire il suo racconto in profondità di campo, come si direbbe al cinema, senza imporre una gerarchia visiva, ma sviluppando la narrazione su più piani, ognuno dei quali riesce a mantenere piena autonomia formale e semantica e al contempo a conservarsi parte di una comunicazione composita e più larga. Le prospettive si moltiplicano, le piste interpretative si fanno più complesse, come accade nella vita vera, quella che Zavattini inquadra senza arrestarne il fluire. Sono tante le fotografie che ci pare debbano, improvvisamente, mettersi in movimento, con i personaggi in campo lungo che escono di scena ed altri pronti a cambiare posizione o magari ad entrare in campo a ricomporre un nuovo quadro. Perché è evidente che il fuori campo preme sulle immagini zavattiniane e in silenzio le completa. Che Zavattini racconti la Lucania (che tanta ricerca et-no-antropologica italiana, tra spedizioni, fotografie e documentari, andava scoprendo in quel periodo), o che racconti le sue "passeggiate napoletane", Roma, la Thailandia, Cuba (il Che!), o gli ambienti reali e sospesi dei set cinematografici, la sua capacità di racconto rimane la medesima e ci offre una "fotografia del durante" (per usare una formula che sarebbe stata cara a suo padre) di estrema preziosità.
20,00

Bruno Gabrielli. L'eredità culturale

Libro: Libro in brossura

editore: Monte Università Parma

anno edizione: 2018

pagine: 384

Bruno Gabrielli, nel corso della sua lunga e intensa attività, ha percorso innumerevoli cammini attraverso campi diversi del sapere e della cultura. Il suo impegno sul terreno dell'urbanistica non si è mai disgiunto dalla passione per la politica e per l'amministrazione delle cit à; allo stesso modo, il suo rapporto con i giovani l'ha visto attivo nell'insegnamento, ma capace di mantenere con essi il dialogo anche al di fuori delle aule universitarie. Convinto sostenitore delle politiche per la riqualificazione della città contemporanea, si è impegnato a fondo per la conservazione dei centri storici, aderendo fin dalla fondazione all'Associazione Nazionale Centri Storico Artistici (ANCSA), di cui per decenni è stato la vera anima. La sua attività si è esplicata in ambito nazionale e internazionale. Le sue riflessioni costituiscono materiale prezioso capace di ispirare, ancora oggi, un dibattito reale sull'urbanistica e sul governo delle trasformazioni del territorio. Questo volume, a cui hanno collaborato persone a lui vicine - non solo professionalmente - sintetizza in modo emblematico la sua ampia produzione e si prefigge l'ambizioso progetto di tracciarne un profilo umano, scientifico e professionale attraverso i suoi scritti e i diversi contributi di riflessione sul suo operato.
30,00 28,50

La lebbra dell'anima. Gherardino Segalello e il movimento degli Apostolici a Parma

Umberto Cocconi

Libro: Copertina morbida

editore: Monte Università Parma

anno edizione: 2018

pagine: 297

A Parma, nel 1260, anno in cui, secondo le profezie di Gioacchino da Fiore, avrebbe avuto inizio l'età dello Spirito, un uomo considerato dai più un rozzo illetterato si spogliò di ogni bene, abbracciò gli ideali cristiani di povertà e di umiltà sull'esempio degli apostoli e di san Francesco d'Assisi, e predicando la penitenza diede inizio al movimento degli Apostolici. Si tratta di Gherardino Segalello, figura tanto singolare quanto controversa, che con il suo Penitenziagite si fece promotore di un ritorno alla semplicità apostolica, in contrasto con la corruzione morale della Chiesa. Protetto in un primo momento dal vescovo di Parma Obizzo Sanvitale, l'uomo "innamorato del Vangelo" fu in seguito bollato come eretico e condannato al rogo. A oltre settecento anni dalla sua morte, Umberto Cocconi ci porta nella Parma medioevale per raccontare Segalello e gli Apostolici al di là di pregiudizi e maldicenze, offrendo al lettore una dettagliata ricostruzione storica della città e di quei movimenti che criticarono l'opulenza della Chiesa e che da essa vennero perseguitati, in un tempo in cui l'eresia era percepita alla stregua di una malattia dell'anima.
15,00 14,25

Storia di Parma. Volume 7\1

Libro: Copertina rigida

editore: Monte Università Parma

anno edizione: 2018

pagine: 592

Una nuova enciclopedia composta di dieci volumi e strutturata in modo da fornire un'informazione approfondita e scientificamente documentata su tutte le epoche storiche della città. Dieci volumi in uscita a cadenza annuale per celebrare i 2200 anni di Parma nel 2017. Con un'ampia presenza di immagini, mappe e tabelle: uno strumento nel quale l'esperienza dei docenti e dei ricercatori viene distillata in un'opera facile da consultare.
90,00 85,50

Arte a Parma nel Novecento fra cronaca e storia

Pier Paolo Mendogni

Libro: Copertina morbida

editore: Monte Università Parma

anno edizione: 2018

pagine: 123

"La stagione artistica del Novecento si apre a Parma nel segno di Cecrope Barilli (1839-1911). Dopo avere acquisito una esperienza e una statura internazionale lavorando a Roma, Firenze e Parigi e alternando la pittura da cavalletto alle imponenti decorazioni murali (tra cui alcuni saloni del Quirinale e l'Aula Magna del Senato), Barilli è rientrato a Parma nel 1878 per assumere la cattedra di figura presso l'Istituto di Belle Arti di cui diventerà il direttore."
12,00 11,40

Economicità e governance del Teatro Regio di Parma nel XIX secolo

Economicità e governance del Teatro Regio di Parma nel XIX secolo

Paolo Andrei, Federica Bellucchi, Katia Furlotti, Riccardo Torelli

Libro: Copertina morbida

editore: Monte Università Parma

anno edizione: 2017

pagine: 92

Il volume, frutto del lavoro congiunto di alcuni studiosi dell'Università di Parma, propone riflessioni su un periodo della vita del Teatro Regio di Parma che si inserisce in un contesto ambientale caratterizzato da profonde trasformazioni politiche, sociali e culturali. L'indagine svolta, incentrata sull'economicità e sulla governarne del Teatro, attraverso l'impiego di strumenti di analisi tipici dell'Economia Aziendale, vuole aiutare a comprenderne taluni tratti distintivi che possano contribuire a meglio interpretarne e indirizzarne anche l'odierna realtà gestionale e organizzativa. Il Teatro Regio di Parma ha rappresentato, e rappresenta tuttora, un punto di riferimento di grande rilievo nel panorama artistico e culturale del nostro Paese, mostrando la capacità di affermarsi come uno dei templi più noti del melodramma e della cultura musicale a livello nazionale e internazionale. Nel corso della sua storia ultracentenaria, il Regio ha vissuto e accompagnato le profonde trasformazioni che hanno caratterizzato la produzione operistica italiana e internazionale, mantenendo al contempo la capacità di interpretare un ruolo propulsivo per lo sviluppo culturale e sociale della propria comunità di riferimento. Tali considerazioni assumono contorni del tutto peculiari nel caso di istituzioni come il Teatro Regio di Parma: si tratta, infatti, di un ambito di attività la cui prosperità deriva in larga misura dall'importanza a essa attribuita dalle scelte di chi assume le responsabilità di governo politico, scelte che a loro volta non sono avulse dai valori, dai sentimenti prevalenti e dalle tendenze culturali che contraddistinguono l'ambiente circostante. In questo senso, pertanto, la storia pare ripetersi anche ai nostri tempi, sia pure in un mutato contesto politico, sociale ed economico.
10,00

Alma. Un sogno in grande. La ricetta di un successo

Albino Ivardi Ganapini, Andrea Grignaffini

Libro: Copertina morbida

editore: Monte Università Parma

anno edizione: 2017

pagine: 207

Un'idea forte che intercetta un terreno fertile e fecondo. E, dopo un attento studio, sboccia una nuova realtà, che cresce e si afferma non solo sul territorio parmense, ma a livello internazionale. Si tratta di Alma, la più autorevole scuola di cucina italiana del mondo. Nata nel 2004 grazie alla sinergia di alcuni enti territoriali pubblici e privati, La Scuola Internazionale di Cucina Italiana ha formato, nei suoi 13 anni di attività, migliaia di cuochi, pasticceri, somelliers, responsabili di sala e managers della ristorazione, grazie agli insegnamenti di una squadra di docenti scelti sul campo e guidati dal Rettore della Scuola, Gualtiero Marchesi, lo chef italiano più famoso al mondo, vero fondatore della cucina italiana moderna.
18,00 17,10

Le carte delle arti. Il riordinamento dell'archivio dell'Istituto d'arte «Paolo Toschi»

Libro: Copertina morbida

editore: Monte Università Parma

anno edizione: 2017

pagine: 126

Questo libro pone a disposizione degli studiosi e della città di Parma un prezioso patrimonio di documenti, traendolo letteralmente dalla polvere dei sotterranei in cui era ricoverato, attraverso un inventario per categorie che ne rende agevole la consultazione.
15,00 14,25

Ambra

Rosalia Zabelli

Libro: Copertina rigida

editore: Monte Università Parma

anno edizione: 2017

pagine: 135

"I racconti di questo libro iniziano tutti, tranne due, con la formula rituale 'C'era una volta'. Vi è forse in letteratura un'espressione più celebrata? C'era una volta è una dichiarazione d'intenti dello scrittore e un'assunzione di responsabilità. Con quell'incipit, il dado è tratto e non c'è verso di fare marcia indietro. Lo scrittore entra così nel mondo dei bambini, quasi bussando alla loro porta, ma così da farsi riconoscere, come Babbo Natale che scende dal camino, Santa Lucia che arriva con l'asinello. C'era una volta è un racconto che arriva, che chiede di disporsi al suo ascolto, alla sua lettura prima ancora che il bambino sappia leggere, quando già sono un'attrazione le parole scritte sulle grandi pagine rigide di un libro e i disegni colorati che le arricchiscono." (dalla Prefazione di Alessandro Bosi)
25,00 23,75

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