Odoya
Black flag. I pionieri dell'hardcore punk
Stevie Chick
Libro: Libro in brossura
editore: Odoya
anno edizione: 2012
pagine: 416
California del Sud, Hermosa Beach. In seguito a un breve ma intenso periodo di rodaggio, arriva il primo Ep: "Nervous Breakdown". Siamo nel gennaio 1978. In 5 minuti e 10 secondi i Black Flag fanno piazza pulita di qualsiasi compromesso, gridando al mondo l'angoscia di vivere e presentando tutti i caratteri essenziali di quello che sarà definito hardcore punk. Negli otto anni successivi, fra continue divergenze interne e sostituzioni, i Black Flag danno vita a un punk miniaturizzato e nichilista, dotato di un'inedita vena "sperimentale". Un repertorio sublimato nell'apocalittico "Damaged". "Black Flag" è la storia di incessanti lotte contro le forze dell'ordine, l'industria discografica e perfino contro i propri fan. La band è raccontata dall'interno, attraverso interviste ai membri del gruppo, ai loro contemporanei e ai musicisti che hanno ispirato.
Lizzie Siddal. Il volto dei Preraffaelliti
Lucinda Hawksley
Libro: Copertina morbida
editore: Odoya
anno edizione: 2012
pagine: 203
Elizabeth Siddal (1829-1862), poetessa, pittrice e modella, si lasciò alle spalle la miseria degli slum di Southwark per diventare uno dei volti più celebri dell'Inghilterra vittoriana. Oggi, anche coloro che ignorano il suo nome ne riconoscono i delicati lineamenti nella fragile Ofelia di John Everett Millais e nella serafica Beata Beatrix di Dante Gabriel Rossetti, due dei quadri più celebri dell'Ottocento. La sua immagine tormentata dalla bellezza sospesa e malinconica rappresenta universalmente l'incarnazione del movimento preraffaellita, impersonandone perfettamente l'idea di femminilità. L'attrazione tra Lizzie e Rossetti diede inizio a nove anni di agonia sentimentale, durante i quali la donna aspettò disperatamente che il suo amante la sposasse, mentre Rossetti passava dall'adorazione possessiva al desiderio di nuove relazioni. Al momento del loro matrimonio Lizzie era minata dalla dipendenza da laudano e da una misteriosa malattia. Distrutta dalla gravidanza di una bambina nata morta e dai tradimenti del marito, la Siddal si tolse la vita poco prima di compiere 33 anni. La toccante ma vivace biografia di Lucinda Hawksley riesce finalmente a sottrarre questa indimenticabile figura di donna dall'ombra di Rossetti, portandola alla luce e all'attenzione che merita. Lizzie Siddal fu infatti anche una poetessa e artista talentuosa, descritta dallo scrittore e critico John Ruskin come un genio equiparabile a pittori come J.M.W. Turner e G.F. Watts. Prefazione di Barbara Tomasino.
Storia dei mercenari. Da Senofonte all'Iraq
Anthony Mockler
Libro: Libro in brossura
editore: Odoya
anno edizione: 2012
pagine: 320
Associata fin dai tempi antichi alla pratica della guerra, quella del mercenario è forse "la seconda professione più antica al mondo". Un mercenario è un soldato di fortuna che combatte per una causa straniera, alla quale la sua lealtà è condizionata, in massima parte, dalla somma di denaro riservatagli. La sua storia è la storia stessa della guerra. Anthony Mockler ne ripercorre l'evoluzione dai tempi di Senofonte all'Iraq, passando per l'Impero Romano e il Medioevo feudale, con la nascita delle Libere Compagnie, fino ad arrivare ai condottieri del Rinascimento e alle ultime guardie svizzere cadute per la difesa delle Tuileries. Nel XX secolo, con la nascita delle legioni straniere, l'impiego dei mercenari fu complementare ma pressoché continuo. I conflitti di decolonizzazione in Africa, e in particolare in Congo, ne videro poi la recrudescenza. Ma cosa si deve pensare di questi uomini che guadagnano per dare maggiore potenza di fuoco alle guerre di tutto il mondo? L'opinione pubblica li identifica come gli ultimi alfieri del colonialismo. Scrittori e produttori cinematografici li usano abbondantemente, quasi si trattasse dei soli Don Chisciotte superstiti. Mockler esprime un giudizio più equilibrato: fintanto che la guerra non sarà abolita, i mercenari continueranno a esistere. Nel XXI secolo, con la proliferazione delle società militari private, i mercenari hanno conosciuto infatti una nuova mutazione. Introduzione e postfazione di Marco Guidi.
Storia dei sommergibili. La guerra subacquea dalle origini all'era atomica
Arthur R. Hezlet
Libro: Copertina morbida
editore: Odoya
anno edizione: 2012
pagine: 432
Il testo di riferimento del viceammiraglio Hezlet la storia dell'attività dei sommergibili nella Prima e nella Seconda guerra mondiale, occupandosi di politica navale e di strategia, illustrando con quali finalità furono e sono costruiti sommergibili e analizzando i loro problemi, i loro successi e insuccessi e le loro possibilità. Tramite la narrazione delle azioni belliche nei teatri marittimi dell'Atlantico, del Mediterraneo e del Pacifico ci avviciniamo alla vicenda di centinaia di uomini che hanno vissuto anni della loro vita nella pancia di una balena d'acciaio, vivendo spesso in situazioni caotiche, in un non-luogo dove ogni spazio è ridotto ai minimi termini. Dai giovani eroi degli U-Boote, capitani coraggiosi poco più che ventenni, ai grandi ammiragli sovietici al comando di potenti e vetuste macchine atomiche. Lo spettacolare progresso tecnico subentrato dopo la fine della Seconda guerra mondiale ha aperto una nuova fase nella storia della guerra subacquea. Il sommergibile di un tempo, trasformato in sottomarino dotato di autonomia e velocità, capace di immergersi a profondità impensate, armato con missili a testata nucleare, si è fatto elemento fondamentale della guerra globale. Arricchisce e aggiorna il volume un saggio di Mirko Molteni sul ruolo del sottomarino nella Guerra Fredda e sui più gravi incidenti che hanno avuto come protagonisti, negli ultimi cinquant'anni, sottomarini nucleari della stregua del Kursk.
Storia del mare
John Mack
Libro: Libro in brossura
editore: Odoya
anno edizione: 2012
pagine: 302
Una ricerca completa sui modi in cui le società, spinte da innata curiosità, hanno interagito con il mare, la vasta distesa che ha allo stesso tempo unito e diviso gli uomini. Gran parte della popolazione mondiale abita sulla costa o nei suoi pressi, vivendo e affrontando il mare nelle maniere più disparate. "Storia del mare" esplora le diversità insite nei mari stessi, le tecnologie marittime, e in particolar modo la pratica della navigazione, nonché le varie culture che hanno dato vita a una società del mare. La separazione fra mare e terra si individua nelle trasformazioni comportamentali di un marinaio quando torna a terra e nello status intermedio dei luoghi nei quali i due regni si fondono e contrappongono, come le spiagge e i porti, dove le navi sono dispiegate anche in contesti simbolici. John Mack osserva il mare attraverso la lente della cultura, componendo uno studio sulle influenze artistiche e mitologiche, con riferimenti che vanno dai "soliti noti" (Shakespeare, Melville, Conrad, Turner) a scrittori "insospettabili" come Victor Hugo, Brace Chatwin e Samuel Johnson. La sua carrellata di immagini spazia così dalla letteratura alle arti visive, dalle stampe di Hokusai alle opere di Jonathan Raban. Gettando un'ampia rete, "Storia del mare" attinge ad aneddoti, archeologia marittima, antropologia, storia dell'arte, biografia e letteratura per fornire un resoconto innovativo delle acque che ci circondano.
Patagonia. Paesaggio dell'immaginario
Chris Moss
Libro: Libro in brossura
editore: Odoya
anno edizione: 2012
pagine: 288
La Patagonia è il paesaggio definitivo della mente. Un luogo non-luogo. Come la Siberia e il Sahara, è divenuta metafora del nulla e dell'estremo. Le sue frontiere si estendono oltre i confini di Argentina e Cile per racchiudere un'idea evocativa del luogo. Situata nella punta meridionale del Nuovo Mondo, questa regione di steppe e venti impetuosi era popolata da tribù di cacciatori nomadi quando Ferdinando Magellano vi approdò nel 1520. Questo momento segnò l'inizio di un'era di avventure e di esplorazioni. Insieme a marinai provenienti dall'Europa e dall'America, sir Francis Drake e John Byron ne perlustrarono baie e insenature, fiordi e canali. Quando nel XIX secolo la terra fu libera, un folle francese si autoproclamò re di Araucania e Patagonia. Un gruppo di famiglie provenienti dal Galles salpò da Liverpool per fondare una Nuova Gerusalemme nel deserto. I leggendari Butch Cassidy e Sundance Kid, in fuga dagli Stati Uniti, vi si rifugiarono per gestire un ranch nei pressi delle Ande. Tutti loro, così come in seguito tanti scrittori di viaggio - Bruce Chatwin fra tutti -, hanno lasciato romanzi e resoconti, memorie e diari che evocano il potente fascino di questa terra sull'immaginazione. Dalle pianure deserte ai mari in tempesta, dai giganteschi fossili di dinosauri alle sculture nel ghiaccio, il paesaggio della Patagonia ha ispirato e ammaliato nel suo incantesimo selvaggio generazioni di viaggiatori e artisti.
L'aviazione italiana 1940-1945. Azioni belliche e scelte operative
Mirko Molteni
Libro: Libro rilegato
editore: Odoya
anno edizione: 2012
pagine: 432
Per lunghi e sanguinosi anni, aerei ed equipaggi italiani hanno affrontato nemici troppo potenti, sostenendo uno sforzo disumano grazie a un coraggio e a un senso del dovere che paiono oggi incredibili: uniche risorse capaci di sopperire all'arretratezza dell'Italia al confronto con colossi come Impero Britannico, Stati Uniti e Unione Sovietica. Gli aviatori italiani fecero miracoli con vecchi biplani Fiat contro gli Hurricane della RAF, si lanciarono con improvvisati ma efficaci aerosiluranti Siai-Marchetti contro massicce navi da guerra. E a un passo dal crollo finale, seppero affrontare con sparuti caccia Macchi e Reggiane le possenti Fortezze Volanti americane che demolivano le città del Belpaese. Dopo il maldestro armistizio dell'8 settembre 1943, un nuovo dramma: la divisione dell'aviazione sui due versanti della penisola. La Regia al Sud, a fianco degli anglo-americani, e al Nord l'effimera Aeronautica Repubblicana, a seguire le sorti ormai segnate di Mussolini. Commilitoni divisi da una diversa valutazione degli eventi, ma tutti accomunati da un sincero amore per il proprio Paese. Durante la Seconda guerra mondiale l'Italia potè costruire poco più di 10.000 aerei, una piccola flotta rispetto ai 100.000 degli alleati tedeschi, ai 120.000 britannici e ai ben 280.000 americani. Pochi furono quelli di tipo moderno, arrivati al fronte troppo tardi per sperare di mutare le sorti. Prefazione Gregory Alegi.
Nick Cave. Il seme del male
Ian Johnston
Libro: Libro in brossura
editore: Odoya
anno edizione: 2012
pagine: 352
La prima biografia su Nick Cave, scritta con la sua collaborazione personale, è un ritratto fedele, a volte crudo, dell'epopea musicale e umana di uno degli ultimi protagonisti della "vera" musica, artista che ha vissuto sulla propria pelle l'intramontabile slogan del "Sesso, droga e rock'n'roll". Dall'Australia a Londra coi Boys Next Door/Birthday Party e la "musa" Anita Lane, passando per gli anni Ottanta assieme ai Bad Seeds e per i Novanta delle collaborazioni con Kylie Minogue e PJ Harvey, fino al ritorno negli anni Zero al garage rock, con la formazione dei Grinderman. Senza scordare le colonne sonore, a partire da Il cielo sopra Berlino (1987) fino a L'assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford (2007), e i ruoli cinematografici nelle pellicole di Wenders, i volumi di versi, nonché i romanzi. Il tutto attraverso la descrizione dell'ambiente musicale londinese dei primi anni Ottanta, della Berlino Ovest pre-riunifìcazione, degli intimi anni brasiliani con Viviane Carneiro. Arrivando ai giorni nostri grazie all'attento aggiornamento di Fabio Donalisio, il libro racconta la storia di un artista unico, la cui musica ha incarnato la visione nichilista e dannata dell'ultima generazione rock. Prefazione di Francesco Adinolfi, postfazione di Fabio Donalisio.
Istanbul. Ritratto di una città
Peter Clark
Libro: Copertina morbida
editore: Odoya
anno edizione: 2012
pagine: 378
Bisanzio, Costantinopoli, Istanbul: tre dei nomi con i quali è conosciuta questa città tra due continenti, antica capitale di due imperi e, oggi, vibrante città d'arte e di commerci, la più grande della Turchia e in Europa seconda solo a Mosca. Dopo la caduta dell'Impero ottomano, Istanbul ha giocato un ruolo secondario rispetto alla nuova capitale, Ankara, ma negli ultimi venti anni ha conosciuto una vera e propria rinascita, diventando un'eccitante metropoli internazionale, nominata di diritto Capitale europea della Cultura nel 2010. Istanbul non ha mai smesso di accogliere idee, persone e stili di vita provenienti da ogni parte del globo. La sua multiculturalità ha fatto sì che divenisse un microcosmo del mondo. Città di acque, architettura, politica e letteratura: dal Bosforo al mar di Marmara; da Costantino e Giustiniano ad Ataturk; dalle moschee allo straordinario eclettismo architettonico della Belle Epoque; da Lord Byron e William M. Thackeray a Orhan Pamuk. Né guida turistica né storia convenzionale, questo "ritratto di città" intende essere la celebrazione di una metropoli straordinaria, fornendo un nuovo punto di vista storico sugli Imperi che l'hanno resa grande ed esplorandone le vie, le piazze e gli angoli meno conosciuti e popolari.
Grunge is dead. Storia orale del grunge
Greg Prato
Libro: Libro in brossura
editore: Odoya
anno edizione: 2012
pagine: 528
Nella sua significativa parabola, tra il 1992 e il 1995, il movimento grunge ha "sfornato" alcuni fra i più grandi gruppi musicali di tutti i tempi, tra cui Nirvana, Pearl Jam, Alice in Chains e Soundgarden. In questo volume, Greg Prato compone una "storia orale" che raccoglie più di 130 interviste, componendo un eccezionale affresco di quella scena. Dalla prima intervista di Eddie Vedder in cui racconta la storia e le vicende umane della band a un animato dialogo fra i membri degli Alice in Chains, seguito dalle toccanti parole della madre di Layne Staley che ricorda la dipendenza da eroina e la morte del figlio. Ma "Grunge is dead" è anche un libro che raccoglie centinaia di informazioni sul background meno noto di questo genere musicale, dal movimento Riot Grrrl alle tante band considerate "minori" e spesso trascurate, come Mother Love Bone, Melvins, Screaming Trees, Mudhoney. Il libro riesce così a scavare più a fondo di qualsiasi altra storia del grunge, partendo dai primi anni Sessanta per ripercorrere e spiegare dall'interno la catena di eventi che hanno dato vita al movimento. Prefazioe di Massimo Padalino, postfazione di Luca Moccafighe.
L'era delle migrazioni. Popoli in movimento nel mondo contemporaneo
Stephen Castles, Mark J. Miller
Libro: Libro in brossura
editore: Odoya
anno edizione: 2012
pagine: 400
Riconosciuto a livello internazionale come vero e proprio manuale di riferimento dei flussi migratori nel mondo, questo studio esamina tanto le caratteristiche delle migrazioni come effetto dell'allargamento dell'Unione Europea, quanto il ruolo della forza lavoro degli emigranti nella "nuova economia" dei paesi sviluppati. Se da un lato i cambiamenti demografici stanno sensibilizzando le nazioni a forte immigrazione sulla futura richiesta di lavoro emigrante, dall'altro la preoccupazione sulle diversità etniche sta portando a misure di accrescimento della coesione sociale. Nonostante l'emigrazione per nuove opportunità lavorative o per sfuggire a guerre e persecuzioni sia sempre esistita, le migrazioni internazionali stanno raggiungendo nuovi picchi d'intensità. I governi mondiali si stanno adeguando a fatica alle nuove circostanze, mentre posizioni sorpassate e antiquate sul concetto di sicurezza testimoniano l'importanza di comprendere a fondo le trasformazioni epocali che caratterizzano la globalizzazione e la crescente mobilità delle popolazioni. Le rivolte nelle banlieue francesi dal 2005 al 2007 vengono qui messe significativamente a confronto con le manifestazioni di massa del 2006 a favore della legalizzazione dei lavoratori "clandestini" negli Stati Uniti. Così come, ad aiutarci ulteriormente a riflettere, vengono presentate inchieste approfondite sulla partecipazione politica degli immigrati privi di cittadinanza. Presentazione di Sandro Mezzadra.
Storia dei freak. Mostri come noi
Omar López Mato
Libro: Libro in brossura
editore: Odoya
anno edizione: 2012
pagine: 288
"Freaks" presenta una carrellata di prodigiosi individui: nani acondroplasici, uomini con la coda, donne barbute; si raccontano le loro vite circensi, la loro miserabile esposizione o le loro maestose prodezze. I "fenomeni da baraccone" sono sempre stati sfruttati da chi ha fatto della loro esibizione una lauta fonte di ricchezza, e Barmun non fu certo l'unico imprenditore che, mentre annunciava il suo spettacolo contando i milioni che riusciva a guadagnare, con un sorriso in volto commentava che ogni minuto nascono degli imbecilli da poter ingannare con i suoi trucchi. Oltre a narrare le vite di questi personaggi che hanno ispirato scrittori e cineasti, nel libro vengono rintracciate le radici biologiche che hanno prodotto le loro singolarità, le mutazioni genetiche che spiegano o tentano di chiarire le cause della loro cosiddetta mostruosità. Tra loro e il resto dell'umanità esiste solo una minuscola porzione di Dna modificato da imprevedibili mutazioni. La nostra vita dipende dalla volubile e capricciosa successione di questi acidi nucleici. Tanto fragile è la nostra presunta normalità, tanto labile la nostra plausibile mostruosità.