Officina
Plans for the historic centre of Padua, Italy. Issues with urban morphology
Enrico Pietrogrande, Alessandro Rabacchin, Alessandro Dalla Caneva
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2014
pagine: 121
Tecniche di conservazione e forme di stoccaggio in area tirrenica e Sardegna
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2014
pagine: 126
Questo nono volume di Officina Etruscologia è dedicato al tema della conservazione delle derrate in area tirrenica. Nelle società tradizionali il consumo dilazionato delle risorse e la conservazione degli alimenti costituiscono, infatti, una sfida di portata vitale, che si confronta con le caratteristiche dell'ambiente e le esigenze della comunità: attraverso alcuni casi di studio, offerti dalle più recenti indagini, sono illustrate le soluzioni adottate all'interno di un ampio quadro cronologico e geografico. Per le fasi più antiche, comprese tra l'età del Bronzo e la Prima età del Ferro, due contributi tracciano l'evoluzione crono-tipologica dei dolii e avanzano una riflessione sulla funzione dei grandi contenitori quali indicatori delle strategie di gestione delle risorse nelle comunità della Liguria e della Corsica; un eccezionale contesto dal villaggio nuragico di S. Imbenia attesta nel IX sec. a.C. la conservazione di semi di cardo, probabilmente destinati all'uso farmaceutico. Per l'Etruria, lo scavo di un silos sull'acropoli di Populonia testimonia le tecniche e gli accorgimenti costruttivi messi in atto nella conservazione delle derrate in epoca orientalizzante, mentre l'esame dei reperti da un edificio di Rofalco concorre a ricostruire il funzionamento di un grande magazzino nel territorio di Vulci tra IV e III sec. a.C.
Napoli est réussi. Il ritorno in Occidente di Le Corbusier. Ediz. italiana e francese
Orfina Fatigato
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2014
pagine: 212
Il 6 ottobre 1911 un giovane svizzero arriva a Napoli dopo un lungo viaggio. Partito da Berlino, ha visitato Dresda, Praga, Vienna, ha costeggiato il Danubio, ha attraversato i Balcani, ha visto e amato Istanbul, poi Atene, è partito da Brindisi per arrivare in Italia meridionale, a Napoli. Vuole visitare la città, vuole scoprire Pompei e le collezioni del Museo Nazionale. A Napoli trascorre il suo ventiquattresimo compleanno; è Ch.-E. Jeanneret, il giovane futuro Le Corbusier. A Napoli Jeanneret scrive sul suo IV Carnet di viaggio le pagine che diverranno, cinquantacinque anni più tardi, l'ultimo capitolo dell'ultimo libro di Le Corbusier. In questo lavoro si seguono le tracce dei materiali che egli ci ha lasciato in eredità, schizzi fotografie lettere, appunti, cartoline. Come attraversa la città? Cosa vede? Cosa scopre? Cosa rappresenta Napoli nel ricco scenario del suo lungo 'Voyage en Orient?' 'Napoli est reussi?' Il testo elabora alcune possibili risposte, attraverso la ricostruzione degli itinerari di attraversamento e di visita della città e la rilettura critica dei diversi frammenti del "paesaggio napoletano" che Jeanneret / Le Corbusier decide di portare con sé in Occidente.
La forma della sostenibilità
Richard V. Moore
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2014
pagine: 174
"La forma della sostenibilità" è il risultato di uno studio, condotto in un arco temporale che spazia dall'antichità al contemporaneo, volto ad indagare l'evoluzione morfologica conseguente all'introduzione di tecnologie per il risparmio energetico negli edifici. Lo studio evolutivo, nel testimoniare il lungo percorso di affinamento per il miglioramento dell'habitat, individua negli esempi architettonici prescelti, quelli portatori di sostanziali novità nel campo della forma architettonica legata alla ricerca del comfort indoor, complementare al percorso creativo dell'architetto sensibile al contesto nel quale interviene. Segue, infatti, a "La costruzione del volume apparente" (1995) e "Dietro l'idea" (2007) con i quali è stata proposta la Teoria degli Elementi Architettonici quale risultato della collaborazione di tutte le aree e specializzazioni che intervengono nella formazione dell'idea progettuale.
Le tombe da riserva del Truglio al Museo Pigorini di Roma
Maria Taloni
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2014
pagine: 437
Il volume, esito del lavoro di tesi di laurea in Etruscologia e Antichità Italiche, affronta l'analisi di una serie di tombe e materiali senza contesto rinvenuti all'inizio del secolo scorso da U. Antonielli nel sito di Riserva del Truglio, presso Marino (RM) e conservati presso il Museo Nazionale Preistorico Etnografico "L. Pigorini" di Roma, dopo la prima edizione parziale dello scopritore e quella di PG. Gierow inserita nel monumentale lavoro sul "Latium Vetus". I materiali costituiscono ancora, dopo più di un secolo, una delle più consistenti evidenze archeologiche laziali per il periodo orientalizzante, qui riediti con un nuovo apparato grafico e alcune notizie inedite d'archivio. Alla catalogazione del materiale e al commento dei singoli contesti tombali seguono l'analisi tipologica che cerca di delineare l'ambito di diffusione sia geografico sia cronologico dei materiali completata da una tabella tipo-cronologica redatta tramite il programma Seriate di Winbasp, lo studio degli aspetti relativi alle strutture tombali e allo sviluppo planimetrico del sepolcreto, alla posizione e combinazione dei corredi per delineare, in sintesi, gli aspetti dell'ideologia funeraria peculiari, le dinamiche di genere e le strutture socio-economiche alla base della comunità di riferimento. L'approccio interpretativo, infatti, considera il contesto funerario, secondo le attuali esigenze metodologiche.
La Chiesa madre di Gibellina. Quarant'anni dal progetto alla realizzazione
Luciana Macaluso
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2013
pagine: VII-202
I quarant'anni trascorsi tra il progetto della Chiesa Madre di Gibellina e la sua consacrazione ai Santi Diego e Scolastica hanno trasformato l'architettura di Ludovico Quaroni e Luisa Anversa in un osservatorio privilegiato per poter valutare il dibattito contemporaneo sulle città di nuova fondazione e sulle chiese. La Chiesa Madre è un'architettura dal significato urbano esemplare, che, al tempo stesso, ha generato alcune perplessità in merito ai suoi aspetti liturgici. Infatti, sembra che Ludovico Quaroni, noto architetto di chiese, abbia proposto, a Gibellina, una sintesi fra arte, architettura e urbanistica rivolgendosi più a tutti i cittadini universalmente, che non alle specificità della liturgia cattolica. Rifondare una città attraverso un'emergenza architettonica e restituire un'identità agli abitanti reduci dal terremoto erano i termini di una sfida che aveva condotto l'architetto romano a ragionare in modo nuovo su questioni antiche, fondate sulla forma e sul valore simbolico dell'architettura.
Prescrivere liberare. Saggio su ethos e architettura
M. Clara Ghia
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2013
pagine: 276
È possibile tessere relazioni tra pensiero filosofico sull'etica e pratica dell'architettura? È rintracciabile un senso per il progetto rispetto a una produzione che sembra averlo smarrito? Di fronte alle grandi sfide della contemporaneità, possiamo reinterpretare l'architettura come una delle vie rigeneratrici di cui parla Edgar Morin? Ci si continua a interrogare, attraverso questo saggio, sul progetto di architettura: sulle sue oscillazioni tra prescrizione e liberazione dei comportamenti degli utenti, sul sistema di sottili relazioni che esso intreccia con il paesaggio, la società e la cultura in cui interviene, sul rilancio ritmico di nuove possibilità che esso offre, svelandole dal passato e dischiudendole al futuro, sull'attrito che la vita procura nei processi di permanenza e emergenza delle forme. Il libro segue un andamento affine all'ascolto musicale, con la possibilità di collegare stati emotivi a ciò che si legge e con l'eventualità di compiere salti, isolare passaggi, oppure seguire dall'inizio alla fine l'incedere della melodia.
Zoning/Mixité. Alle radici dell'urbanistica italiana e francese 1870-1945
Chiara Barattucci
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2013
pagine: 224
Il territorio urbano europeo di oggi è sempre più connotato da processi di segregazione ed esclusione sociale ed è caratterizzato dal moltiplicarsi di enclaves ognuna destinata a specifici usi e attività. Molte colpe, per questa situazione, sono state attribuite al persistente utilizzo dello zoning, strumento centrale dell'urbanistica del XX secolo di molti Paesi, non solo europei. Allo stesso tempo, la nascente "urbanistica sostenibile" europea negli ultimi anni ha posto al centro della sua attenzione il concetto operativo di mixité con l'obiettivo di costruire una città più democratica ed egualitaria, fondata su rinnovate mescolanze sociali e funzionali. È proprio il rapporto conflittuale tra zoning e mixité ad essere argomento centrale di questo libro che contiene una ricerca comparativa tra Francia e Italia. Si sostiene qui che il rinnovamento o superamento dello zoning, non solo come strumento, ma come modo di progettare la città, possa essere possibile in modo pertinente solo dopo avere compreso in profondità le ragioni della sua origine e diffusione tra XIX e XX secolo. In Italia e in Francia: Per quale città era stato pensato ed elaborato? Con quali obiettivi e per quale società? Quando, perché e come si è cementato nelle fondamenta dell'urbanistica? Attraverso quali canali si è diffuso tra gli urbanisti e codificato nelle leggi? Come si rapportava ai suoi inizi con la mixité sociale e funzionale?
La stanza e la finestra
Francesco Cardullo
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2013
pagine: 232
"Il saggio è diviso in due parti. La prima parte, propriamente attinente alla ricerca architettonica, è intitolata: "La stanza e la finestra", e si occupa di delineare l'idea di finestra in stretta relazione con lo spazio interno, in Perret, Le Corbusier, Mies van der Rohe e Louis Kahn. Sostanzialmente mi interessa sottolineare una articolazione tripartita che inizia dallo spazio interno della stanza, prosegue con il taglio della finestra (nelle sue possibili articolazioni anche complesse) e culmina con l'esterno (la città o la natura). Non quindi l'architettura intesa come volume, o come prospetto; piuttosto la dimensione intima dell'abitante della camera, che guarda la finestra, e attraverso essa l'esterno. La seconda parte è intitolata: "La stanza e lo sguardo", e non si occupa di architetti e di architetture, ma vuole mostrare come alcuni artisti hanno guardato al rapporto tra lo spazio interno della stanza e lo sguardo di chi la abita, la vive, in relazione alla finestra; cioè alla fonte di illuminazione, ma anche di sguardo, di affaccio verso la realtà esterna. Sguardo interiore e sguardo esteriore. Sguardo verso sé stessi e sguardo verso il mondo. Si tratta quindi di una sequenza di immagini pittoriche, che non hanno pretese di interpretazione critica, che mostrano come si è articolata la tripartizione stanza, finestra, esterno, (a cui aggiungere la storia, il racconto dei personaggi della scena)."
Il complesso delle tramvie elettriche parmensi a barriera Bixio. Storia e progetto
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2013
pagine: 153
Il libro coglie l'occasione del progetto di "Piazza delle scuole," realizzato a Parma all'interno del complesso delle Tramvie elettriche di Barriera Bixio, per aprire un dialogo sul rapporto tra storia e progetto d'architettura articolato in due fasi. La prima racconta il confronto attivato sul campo in occasione dell'intervento dello studio di architettura MC2, mentre la seconda svolge un'azione critica a posteriori dai due punti di vista, con interessi scientifici e sensibilità differenti. A partire da un'esperienza specifica, i contributi raccolti, nella loro diversa impostazione e finalità, assumono, così, il significato di una riflessione metodologica a più voci sul ruolo e l'atteggiamento progettuale dell'architettura contemporanea nel rapporto con i centri storici e con la città del Novecento.
Movimento percorso rappresentazione. Fenomenologia e codici dell'architettura in movimento
Fabio Colonnese
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2013
pagine: 441
L'architettura, immobile per necessità, è spesso concepita, vissuta e descritta mediante il movimento delle sue parti e dei suoi abitanti. Come gli scienziati s'impegnano a descrivere effetti e cause del movimento nei fenomeni naturali mediante la matematica, gli artisti si dedicano a come attribuire moto apparente ai corpi inerti, così da produrre un'architettura virtualmente cinematica e dinamica. Parallelamente agli stratagemmi elaborati per rappresentare figure umane in movimento o per anticipare gli effetti del movimento umano nello spazio, gli artisti studiano le peculiarità della percezione visiva per coinvolgere mente e corpo dell'osservatore in una meditata coreografia attorno ad un percorso, che gli offre l'opportunità di allestire una narrazione, un programma o di trasmettere una sequenza di sensazioni. Dall'ipostilo egizio ai complessi monumentali greci, dalle terme romane alla basilica cristiana, la storia è piena di spazi espressamente concepiti per il movimento. In un continuo conflitto tra ortodossia ed eterodossia, tra composizione e carattere, tra primato della regola proporzionale ed esperienza fenomenica, si assiste alla definizione di architetture critiche, labirintiche e teatrali, costruite sulla dinamica prospettiva umana. Esse confluiscono nella rete di sentieri tortuosi e quadri tridimensionali che dà vita al giardino pittoresco così come negli interni di Adam, di Soufflot e di Vanvitelli...