Silvana
100 DM. Catalogo della mostra (Torino, Trento, San Vito al Tagliamento, 30 ottobre 2019-6 gennaio 2020). Ediz. italiana e inglese
Tommaso Bonaventura
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2019
pagine: 208
"Ho due vite e una sola biografia", diceva Thomas Oberlender, drammaturgo originario della Germania Est. Le immagini e i testi raccolti in questo volume indagano su queste doppie vite a partire dai 100 marchi di benvenuto – il cosiddetto Begrüßungsgeld – offerti dalla Repubblica Federale Tedesca a ogni abitante proveniente dall'Est la prima volta in visita al paese: un regalo altamente simbolico nella memoria di ogni persona nata nella DDR. Il fotografo Tommaso Bonaventura e la curatrice Elisa Del Prete affrontano la complessità e l'unicità del cambiamento avvenuto con la scomparsa di questo Paese in un racconto plurale, dove la storia è intimamente mescolata alla vita dei singoli.
Il Guercino a Cento. Emozione barocca. Catalogo della mostra (Cento, 9 novembre 2019-15 febbraio 2020)
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2019
pagine: 224
Cento e il Guercino costituiscono un binomio inestricabile. Lo sapeva bene Johann Wolfgang Goethe quando nel 1786 si recò appositamente a Cento per rendere omaggio alla patria del Guercino e annotò nel suo diario che il suo era “un nome sacro tanto sulle labbra dei fanciulli che degli adulti”. Salito sul campanile della chiesa di San Biagio, il grande scrittore era stato colpito dalla vista di “una piccola e simpatica città, ben costruita, piena di movimento e di vita, linda, in mezzo a una pianura tutta coltivata a perdita d’occhio” e poi, davanti ai dipinti eseguiti dal pittore per le chiese cittadine, ne aveva apprezzato il carattere “intimamente esperto, virilmente integro, senza forzature”, rimarcando la piena sintonia con l’attitudine serenamente attiva e intraprendente dei suoi concittadini. Nonostante le perdite subite in seguito alle spoliazioni di epoca napoleonica, Cento conserva tuttora uno straordinario nucleo di dipinti di Giovanni Francesco Barbieri (Cento, 1591 – Bologna, 1666), affettuosamente soprannominato il Guercino per il suo pronunciato strabismo: si tratta non solo di pale da altare, ma anche di affreschi staccati dalle case dei benestanti centesi (i Pannini, i Benotti) e di disegni pervenuti alle raccolte comunali. A tale nucleo – che comprende capolavori assoluti del barocco italiano, come il "Cristo risorto che appare alla Madre" (1628-1630) o le tele poste a decorazione della cappella di famiglia nella chiesa del Santissimo Rosario (1643-1645) – si affianca in questo volume l’esame di altri dipinti eseguiti dal pittore per altre destinazioni, così da ricostruire il suo intero percorso, che dal corposo naturalismo della fase giovanile giunge all’eleganza composta degli anni estremi.
Imago splendida. Capolavori di scultura lignea a Bologna dal Romanico al Duecento. Catalogo della mostra (Bologna, 22 novembre 2019-8 marzo 2020)
Libro: Copertina morbida
editore: Silvana
anno edizione: 2019
pagine: 176
A Bologna il medioevo fu animato da un fiorente clima multiculturale, favorito sia dalla posizione strategica della città sulla Via Emilia - tra gli Appennini e le direttrici verso l'Oltralpe - sia dalla nascita nel tardo XI secolo di una celebre scuola giuridica: una realtà cosmopolita, che ha garantito un impulso costante agli scambi internazionali, ai commerci e allo sviluppo urbano, ma anche alle commissioni artistiche, tra cui quelle di arredi liturgici e tesori ecclesiastici destinati a soddisfare le crescenti esigenze devozionali. Di questi manufatti rimane oggi assai poco, come documenta la scultura lignea medievale che, anche a causa della deperibilità del materiale, a Bologna conta soltanto pochi esempi, e ciò rende ancora più emblematico il valore delle testimonianze locali superstiti presentate in queste pagine: rarissimi capolavori lignei di elevata qualità esecutiva, alcuni dei quali sottoposti a una recente opera di restauro, che offrono il punto di partenza per l'approfondimento condotto in questo volume.
Bernardo Bellotto 1740. Viaggio in Toscana. Catalogo della mostra (Lucca, 12 ottobre 2019-6 gennaio 2020). Ediz. italiana e inglese
Anna Kowalczyk Bozena
Libro: Libro rilegato
editore: Silvana
anno edizione: 2019
pagine: 120
Primavera 1740. Bernardo Bellotto (1722-1780), nipote e allievo di Canaletto (1697-1768), parte diciottenne per la Toscana. Un intreccio di idee coraggiose e intelligenti è all’origine di questo viaggio. La prima, e fondamentale, è quella di creare nella Toscana dei Lorena il vedutismo, il più internazionale dei generi artistici del momento, architettata dal marchese Andrea Gerini (1692-1766), eccelso collezionista fiorentino, con l’amico veneziano Anton Maria Zanetti di Girolamo (1680-176l), conoscitore e antiquario. La seconda è la volontà di conferire al nascente vedutismo fiorentino del Settecento la modernità illuminista di Canaletto, invitando a Firenze il suo alter ego, come maestro di prospettiva e di tecnica pittorica e d’esempio per Giuseppe Zocchi (1717-1767). Affidare questa impresa a un artista giovanissimo significava riconoscere il suo genio: ma Zanetti, mecenate di Bellotto, uno dei personaggi più abili, brillanti e innovativi nel mondo culturale del Settecento, era infallibile nelle sue intuizioni. Bellotto supera la prova da ambizioso pittore illuminista e all’avanguardia, creando per la nobiltà toscana le vedute più emblematiche di Firenze e Lucca (dove si reca in autunno, prima di far ritorno a Venezia), per la prima volta riunite in mostra assieme alla serie di eccezionali disegni di Lucca raccolti dal re Giorgio III d’Inghilterra: immagini di grande bellezza e di un peculiare rigore prospettico e documentario. Questo volume racconta la straordinaria avventura toscana di Bellotto, quasi giorno per giorno, con le opere e i documenti che le accompagnano, inizio e punto di partenza della sua carriera di grande pittore europeo del Settecento.
Nel segno di Leonardo. Modelli e sviluppi fra Lombardia e Piemonte. Catalogo della mostra (Vigevano, 4 ottobre 2019-6 gennaio 2020)
Libro: Copertina morbida
editore: Silvana
anno edizione: 2019
pagine: 80
Il volume intende indagare territori meno esplorati e angolazioni nuove del leonardismo. Vedere affiancate diverse opere quasi mai esposte precedentemente permette di riflettere sui vari stadi dell'influenza di Leonardo su alcuni artisti a lui contemporanei o di poco successivi. Fulcro della trattazione è la tavola della parrocchiale di Santa Giustina ad Affori raffigurante la Vergine delle rocce, generalmente ascritta a Luini o alla sua cerchia, prestito eccezionale in quanto non si vedeva in una rassegna pubblica da quasi quarant'anni, a cui sono state affiancate altre tre redazioni più un magnifico Giampietrino conservato alla Pinacoteca Albertina di Torino, anch'esso ispirato, molto liberamente, al capolavoro leonardesco. Sono illustrate anche un paio di opere influenzate in varia misura dall'inafferrabile e tuttora misterioso modello della "Madonna dei fusi" (tra cui una del tutto inedita, di grande finezza), due bellissime tavolette da soffitto, una scultura lignea inedita di altissimo livello e un notevole tardo Cesare Magni recentemente riscoperto, ricco di influenze extraleonardesche, dipinto proprio negli anni in cui il pittore lavorò per Vigevano. Significative sono anche sembrate le possibili influenze più o meno mediate del leonardismo sulla pittura piemontese, qui rappresentata da due incantevoli opere (poco note) di Defendente Ferrari e Gandolfino da Roreto. Si tratta dunque di opere poco conosciute al pubblico che permettono una stimolante riflessione su quanto il potente modello leonardesco abbia intrigato generazioni di artisti, non solo lombardi.
Nanda Vigo. Light project. Catalogo della mostra (Milano, 23 luglio-29 settembre 2019). Ediz. italiana e inglese
Marco Meneguzzo
Libro: Copertina morbida
editore: Silvana
anno edizione: 2019
pagine: 256
La poliedrica attività di Nanda Vigo, divisa tra arte, architettura e design, viene analizzata da Marco Meneguzzo come un unitario progetto di vita, nel grande solco della Modernità europea. Protagonista del clima culturale milanese degli anni Sessanta, Vigo realizza i suoi "Cronotopi" dal 1963, in pieno spirito del gruppo transnazionale ZERO. Partecipe delle avanguardie, l'artista elabora un proprio pensiero sulla luce, la trasparenza, l'immaterialità che deve costituire l'opera e l'ambiente abitabile dell'essere umano. Nella loro versione degli anni Sessanta, i "Cronotopi" sono la quintessenza del suo modo di intendere l'arte: una situazione esistenziale che consente di vivere esperienze trascendenti, oltre la materialità del quotidiano per riuscire a percepire fisicamente una realtà più alta, una sintonia universale attraverso la contemplazione, la smaterializzazione, la comunione con l'Altro.
L'autunno del Medioevo in Umbria. Cofani nuziali in gesso dorato e una bottega perugina dimenticata. Catalogo della mostra (Perugia, 21 settembre 2019-6 gennaio 2020)
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2019
pagine: 208
Il volume documenta uno spaccato della cultura figurativa perugina del XV secolo, attraverso l’analisi di una raccolta tanto insolita quanto preziosa, ovvero quella di una serie di cassoni o cofani nuziali in uso nelle dimore rinascimentali italiane. Questi manufatti, di cui solo pochi esemplari sono giunti fino ai nostri giorni, rappresentano rari frammenti della vita privata delle ricche famiglie che li avevano commissionati. Costruiti in coppia e destinati a contenere il corredo delle spose di famiglie nobili e borghesi, erano spesso decorati sul lato anteriore con ornamenti realizzati in pittura, in intaglio, in gesso dorato. Il volume documenta i preziosi esemplari, provenienti da importanti collezioni d’arte italiane e straniere, affiancati da dipinti coevi, alcuni dei quali ascrivibili alla personalità poco nota di Giovanni di Tommasino Crivelli e alla sua bottega. Testi di: Andrea De Marchi, Chiara Guerzi, Matteo Mazzalupi, Veruska Picchiarelli, Chiara Ravalli, Alessandra Tiroli, Emanuele Zappasodi.
Giapponismo. Venti d'Oriente nell’arte europea 1860-1915. Catalogo della mostra (Rovigo, 28 settembre 2019-26 gennaio 2020)
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2019
pagine: 344
Rimasto isolato per più di due secoli, nel 1854 il Giappone iniziò a instaurare rapporti diplomatici e commerciali con gli Stati Uniti, la Russia, l’Inghilterra e la Francia, oltre ai Paesi Bassi con cui già in precedenza avevano avuto scambi privilegiati. Dopo l’Esposizione universale di Parigi del 1867 la passione per l’arte giapponese, il cosiddetto Japonisme, travolse molti artisti, divenendo una vera e propria moda culturale. Il periodo di maggior diffusione di questa tendenza coincise appieno con le varie declinazioni del Liberty. Nella Francia fin de siècle l’influsso dell’arte giapponese, sia a livello formale che contenutistico, coinvolse i più svariati settori artistici, dalla pittura alla grafica, dalla ceramica all’architettura, lasciando il segno in artisti come Eduard Manet, Claude Monet, Edgard Degas, e Vincent van Gogh. L’effetto esercitato dalle stampe giapponesi su Whistler – che abbigliava spesso le sue modelle con kimono, paraventi e ventagli giapponesi ripresi dalla sua preziosa collezione – e sugli impressionisti e sui postimpressionisti fu accompagnato dal controcanto dei più autorevoli critici e letterati, da Marcel Proust a Edmond de Goncourt, il quale arrivò ad affermare “tutto l’impressionismo è dovuto alla contemplazione e all’imitazione delle stampe luminose del Giappone”. Il volume offre una rassegna dell’impatto del Giappone sulle arti figurative europee, dalla Francia all’Inghilterra, dall’impero austro-ungarico alla Germania e fino alla Boemia e alla Moravia, in un arco temporale che va dal 1860 al 1915, attraverso un vasto repertorio di opere – dipinti, sculture, ceramiche, manifesti e incisioni – realizzati sotto la diretta influenza di grandi artisti come Katsushika Hokusai, Utagawa Hiroshige e Kitagawa Utamaro. Saggi di: Manuel Carrera, Marco Fagioli, Giovanni Fanelli, Mario Finazzi, Jean- David Jumeau-Lafond, Maria Paola Maino, Rossella Menegazzo, Francesco Parisi, Marc-Olivier Ranson Bitker, Anna Villari.
Manuale di storia del design
Domitilla Dardi, Vanni Pasca
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2019
pagine: 296
Storia del design e storia delle innovazioni tecnologiche s’intrecciano in maniera indissolubile nelle pagine di questo manuale. Tante sono le discipline qui considerate. Oltre al campo del design per l’arredo – che spesso esemplifica in maniera eccellente le più ampie linee di ricerca progettuali – è stato preso in esame un largo ventaglio di settori: da quello degli oggetti tecnici alla grafica e alla moda, dal car design a quello sociale, includendo il più delle volte riflessioni sulla ricaduta che il progetto ha sulla storia del costume nelle sue applicazioni alla vita reale.
Carosello. Pubblicità e televisione 1957-1977
Dario Cimorelli, Stefano Roffi
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2019
pagine: 192
Gennaio 1954, la televisione inizia il suo servizio regolare e tre anni più tardi nasce la prima rubrica televisiva pubblicitaria italiana, Carosello, ed è rivoluzione. Il volume racconta la storia della pubblicità italiana nei vent’anni di vita di Carosello e il modo in cui la televisione ha modificato il peso e l’importanza dei diversi media, spodestando quello che, fino ad allora, era stato il protagonista, il manifesto. Le rigide regole che obbligavano a costruire ogni volta uno spettacolo nuovo accanto al breve codino pubblicitario hanno reso Carosello fucina di creatività e palestra professionale unica al mondo per animatori, illustratori, pubblicitari, autori, sceneggiatori, registi, attori e maestranze, che si sono cimentati nella produzione di oltre 30.000 spettacoli, uno diverso dall’altro.
Remo Bianco. Impronte della memoria. Catalogo della mostra (Milano, 5 luglio-6 ottobre 2019). Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2019
pagine: 223
Fin dall’incontro giovanile con Filippo de Pisis, che lo aiuta a muovere i primi passi nell’arte, il percorso di Remo Bianco si svolge attraversando i contesti più fecondi degli anni Cinquanta e Sessanta: negli Stati Uniti conosce Jackson Pollock e l’Espressionismo astratto; a Milano e Parigi frequenta Pierre Restany, Lucio Fontana, Beniamino Joppolo, gli spazialisti e il movimento nucleare. Per quattro decenni Bianco ha vissuto la ribalta dell’arte con un ruolo di primo piano, reinventando in un modo tutto personale i linguaggi più moderni.
Mario Radice. Il pittore e gli architetti. La collaborazione con Cesare Cattaneo, Giuseppe Terragni, Ico Parisi. Catalogo della mostra (Como, 13 giugno-24 novembre 2019)
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2019
pagine: 48
Il volume indaga l’ampio lavoro pittorico e plastico dell’artista comasco Mario Radice (Como, 1898-1987), tra le figure più complesse nel panorama del primo astrattismo italiano e progettista, teorico, critico d’arte, curatore di mostre e saggista, mirando soprattutto a ricostruire ciò che della sua arte è andato perso. La sua prolifica attività non si limita infatti alla produzione pittorica, ma si arricchisce di nuove esperienze progettuali, soprattutto attraverso la collaborazione con gli amici architetti, tra cui Giuseppe Terragni, Cesare Cattaneo e Ico Parisi. Il progetto mette in luce per la prima volta il lavoro sinergico tra Radice e i tre architetti comaschi, espressione delle tre arti scultura, architettura e pittura, documentando le loro opere con immagini fotografiche d’epoca, plastici, scritti, disegni preparatori e studi su carta – tra cui molti inediti – che approfondiscono il rapporto ideativo, progettuale e di collaborazione dei protagonisti.