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Studium

Formazione iniziale e reclutamento degli insegnanti in Italia. Percorso storico e prospettive pedagogiche

Francesco Magni

Libro: Copertina morbida

editore: Studium

anno edizione: 2020

pagine: 206

In Italia ad ogni inizio di anno scolastico il solito ormai quasi cinquantennale balletto dei "supplenti". La precarietà del corpo docente è divenuta ormai sistemica. Del resto, soprattutto in determinate discipline e aree geografiche del paese, gli aspiranti docenti sono lasciati in balìa di procedure di selezione incerte e farraginose. Ma come è stato possibile arrivare a una simile situazione? Qual è stato il percorso storico, nel nostro Paese, della formazione iniziale e del reclutamento degli insegnanti? Quanto pesa ancora questo percorso sulle scelte di oggi? Perché? Quali sono i paradigmi pedagogici non anacronistici che possono invece sottendere una formazione iniziale ed un reclutamento dei docenti che raccolga la sfida dei tempi? Perché, in particolare, rivendicare, per questo, una strutturale circolarità tra teoria e pratica, tra scuole e università, tra orientamento educativo e professionale? E, infine, perché il contrario non solo è inattuale, ma autolesionistico?
19,50 18,53

Tecnologie dell'informazione e intelligenza artificiale. Sfide etiche al diritto

Laura Palazzani

Libro: Libro in brossura

editore: Studium

anno edizione: 2020

pagine: 128

Assistiamo in questi ultimi anni ad un progresso scientifico e tecnologico senza precedenti per complessità e velocità dell’innovazione. Si parla di una ‘nuova ondata tecnologica’ che investe in particolare i più recenti sviluppi delle tecnologie della informazione e della comunicazione (ICT), i big data, la robotica, l’intelligenza artificiale (IA), il potenziamento cognitivo. Sono i temi che costituiscono, oggi, un nuovo capitolo dell’etica delle scienze e nuove tecnologie. Il volume affronta gli aspetti etici e giuridici connessi a tale sviluppo, sul piano filosofico, con attenzione alle implicazioni pratiche, evidenziando le nuove opportunità dischiuse dal progresso ma anche i rischi per l’uomo oggi e per l’umanità futura. La rivoluzione digitale comporta rischi relativi alla identità personale e interpersonale, alle ‘fake news’, alla dipendenza digitale, alla sorveglianza, all’equità di accesso. I big data sollevano questioni in relazione alla qualità dei dati, alla proprietà/condivisione/donazione dei dati, alla trasparenza degli algoritmi, alla privacy, alla giustizia. La robotica e l’intelligenza artificiale sollevano problemi relativi alla dignità umana e post-umana, alla autonomia e responsabilità, alla giustizia, nella sostituzione dell’uomo con la macchina e nella interazione uomo-macchina, in particolare nell’ambito del lavoro. Il potenziamento cognitivo apre riflessioni sul limite umano, sul significato del superamento del limite e della vulnerabilità umana. Si tratta di temi in corso di discussione che esigono una riflessione etica ‘critica’ mediante il confronto tra argomentazioni nel contesto pluralistico e un’innovazione nel diritto alla ricerca di percorsi di governance. È questo l’oggetto di discussione nei principali organismi istituzionali internazionali e nazionali.
13,50 12,83

Da schiavo a missionario. Tra Africa ed Europa, vita e scritti di Daniele Sorur Pharim Den (1860-1900)

Giacomo Ghedini

Libro: Libro in brossura

editore: Studium

anno edizione: 2020

pagine: 352

«La civilizzazione e la cristianizzazione dell’Africa: ecco il grande problema di oggi. In qualità di figlio del deserto, ora missionario, ho giudicato mio stretto dovere di patriottismo esprimere pubblicamente il mio parere per allontanare le stravaganti opinioni che [gli europei] hanno della razza nera, proponendo il modo più giusto di studiare la questione». Comincia così uno degli scritti finora inediti di Daniele Sorur Pharim Den. Primo prete d’origine sud-sudanese, la sua è la voce critica di un africano del diciannovesimo secolo che arriva a delineare una visione originale di chiesa nera e di riscatto per il proprio continente. Ma chi era Sorur, e perché è così importante riscoprirne la figura ed il pensiero? Nato intorno al 1860 in un villaggio dinka dell’attuale Sud-Sudan, anche Pharim figlio di Den, come la più nota Bakhita (1869-1947), è ancora solo un bambino quando cade vittima delle tratte transahariane di schiavi e gli viene attribuito il nome di Sorur da un mercante di lingua araba. A circa tredici anni è liberato dal missionario Daniele Comboni, che lo battezza con il suo stesso nome e lo porta con sé in Italia, al Collegio Urbano di Propaganda Fide. Nel 1887, dopo aver terminato gli studi presso i gesuiti di Beirut, è ordinato sacerdote al Cairo. Fino alla morte per tubercolosi all’alba del 1900, si dividerà tra l’attività di insegnante in Africa e i lunghi viaggi di animazione missionaria e antischiavista in Europa. Con la sua vita ed i suoi scritti, alcuni dei quali giudicati all’epoca troppo audaci per venir pubblicati, Sorur ci offre oggi un prezioso punto di vista non eurocentrico sulla storia globale di fine Ottocento, accompagnandoci in un viaggio ricco di spunti di riflessione anche per ripensare il nostro tempo.
26,00 24,70

Martin Buber a Firenze. Dallo studio del Rinascimento al dialogo con Giorgio La Pira

Angelo Tumminelli

Libro: Libro in brossura

editore: Studium

anno edizione: 2020

pagine: 224

Il volume approfondisce uno spaccato poco noto ma assai fecondo della biografia intellettuale del pensatore ebreo Martin Buber (1868-1965), ovvero il suo rapporto con la città di Firenze. Attingendo a documenti inediti rintracciati presso il Martin Buber Archive della National Library of Israel in Gerusalemme, l’Autore ricostruisce i nuclei teorici del soggiorno fiorentino del 1905-1906 durante il quale Buber si dedica non solo alla riscoperta della tradizione mistica ebraica del Chassidismo, ma anche allo studio delle principali fonti filosofiche e letterarie del Rinascimento italiano. Inoltre, facendo riferimento all’ultima fase della biografia di Buber, si focalizza l’attenzione sull’incontro, personale e filosofico al tempo stesso, tra il pensatore ebreo e l’allora sindaco della città di Firenze Giorgio La Pira (1904-1977).
22,50 21,38

Il «desiderio di essere». Per un'«etica del compimento»

Calogero Caltagirone

Libro: Libro in brossura

editore: Studium

anno edizione: 2020

pagine: 288

L’acquisizione delle istanze provenienti dal “paradigma evolutivo” genera la possibilità di motivare, tra le tante proposte riflessive, anche il senso della moralità umana. Essa, essendo dimensione propria dell’agire umano, si definisce come costituente essenziale dell’umanità dell’uomo, perché è intrinseca al movimento stesso della sua esistenza, che nello scegliere il proprio progetto di vita sceglie, al contempo, la prospettiva dell’ordine della vita buona e riuscita. Una prospettiva che va oltre la semplice “voglia di vivere” per concretarsi nel “desiderio di essere”, che trova compiutezza nella fioritura dell’umano, la quale, nell’oggi, è il nome etico più adeguato a dire la “ricchezza antropologica”, nelle molteplici attuazioni creative nelle varie fasi delle età della vita. Le riflessioni contenute nel libro, cercando di delineare un’“etica fondamentale”, si pongono l’obiettivo di dare corpo ad un’“etica del compimento umano” come orizzonte di significato che rende ragione del passaggio evolutivo che va dall’ominizzazione all’umanizzazione.
26,00 24,70

Dialogo sul CLIL tra scuola e università. Studi di caso in content and language integrated learning

Libro: Libro in brossura

editore: Studium

anno edizione: 2020

pagine: 134

Nel volume si presenta una riflessione scientifica alla luce dei risultati di un progetto di ricerca-azione svolto in Trentino, con l’obiettivo di offrire spunti a tutte le realtà nazionali che intendono attivare, o hanno già in corso, progetti di insegnamento disciplinare in una lingua diversa dall’italiano (CLIL, Content and Language Integrated Learning). I numerosi elementi di riflessione riguardano le specificità dell’insegnamento CLIL: come cambia la concezione della disciplina e della lingua nella disciplina; quali competenze sono necessarie all’insegnante; quali sono le strategie didattico-metodologiche più appropriate; quali compiti sono più produttivi per integrare lingua e conoscenze non linguistiche; come attivare percorsi formativi attraverso un tutoraggio sul campo. Il carattere peculiare della ricerca-azione, ovvero riflettere sulla prassi osservata e sui vari aspetti emergenti per introdurre migliorie sulla base di questi ultimi, consente di estendere la rielaborazione dei dati al di là del contesto nel quale è stata svolta la ricerca e permette una generalizzazione, perlomeno parziale, dei risultati e una condivisione delle considerazioni. Sul piano della ricerca internazionale i tempi sono maturi per passare dall’illustrazione teorica sul CLIL alla ricerca empirica nelle diverse realtà, che consideri tutti i fattori di contesto, ivi comprese le condizioni di sistema, come la formazione degli insegnanti e l’organizzazione dei saperi. Nello specifico del contesto italiano, nel quale la necessità del CLIL si scontra spesso con aspetti strutturali, i dati empirici sono quanto mai necessari per trovare strade percorribili.
14,50 13,78

Santa Sede e Stato della Città del Vaticano nel nuovo contesto internazionale (1929-2019)

Libro: Copertina morbida

editore: Studium

anno edizione: 2019

pagine: 208

A novant'anni dalla stipula dei Patti lateranensi, si deve riconoscere che il bilancio è positivo. Pur non negandosi l'emergere talora di aree di problematicità nell'applicazione delle disposizioni pattizie, la Santa Sede ha potuto svolgere in piena libertà la sua alta missione nel mondo, che era l'obbiettivo del Trattato; d'altra parte anche grazie a quei Patti, inseriti in Costituzione nell'art. 7, l'Italia ha potuto crescere secondo una laicità positiva, non conflittuale ma collaborativa. Ciò non toglie che problemi nuovi possano porsi, con riferimento a contesti nuovi, come il processo di sviluppo dell'Unione Europea, di cui lo Stato della Città del Vaticano è divenuto una enclave, o il progredire della globalizzazione, che tocca anche la piccola realtà vaticana. È a questo nuovo che avanza che guardano i contributi raccolti nel volume.
19,00 18,05

Pedagogia e vita. Volume Vol. 3

Libro: Libro di altro formato

editore: Studium

anno edizione: 2019

pagine: 164

Saggi: La generatività familiare. Nuove prospettive di studio in educazione; CGeneratività e comunità socio-politica. Uno sguardo pedagogico; La generatività delle famiglie sistemiche. Costruire connessioni a livello intrapersonale e interpersonale; La celebrazione della maternità nella pedagogia di propaganda fascista fra ideologia e realtà; La sete generativa come ermeneutica delle relazioni familiari; Rigenerare genitorialità dalle ferite dei maltrattamenti; Contesti lavorativi che generano benessere; Narrare i propri figli per generare comunità educante; La generatività come azione di emancipazione rappresentativa; La formazione generativa degli insegnanti per educare gli alunni alla sicurezza.
18,00 17,10

Agricoltura contadina e lavoro giovanile. Ruolo pedagogico delle fattorie didattiche e sostenibilità ambientale

Carla Xodo

Libro: Copertina morbida

editore: Studium

anno edizione: 2019

pagine: 348

«Sostenibile» è uno degli aggettivi che da tempo egemonizza molta saggistica e chiama in causa temi come l'inquinamento, la vivibilità nei grossi conglomerati, il degrado delle periferie, il costante deterioramento dell'ambiente incapace di resistere all'aggressione di un progresso appiattito sul profitto e sulla ricchezza. Seppur lentamente, si sta facendo strada l'idea che si debba voltar pagina per lasciare alle future generazioni un bene, il Pianeta, di cui abbiamo goduto, ma che abbiamo ricevuto in prestito dalle generazioni passate per riconsegnarlo a chi verrà dopo di noi. Il tempo stringe, ma abbiamo a disposizione un patrimonio da spendere, la cultura, intesa nella sua più ampia accezione. Solo una piena consapevolezza del problema e la volontà di metterci alla prova potrà farci risalire la china. Il primo, forse l'unico vero destinatario di queste scelte epocali è la natura, dapprima considerata nemica, ora paradossalmente vittima dell'uomo. Ma la natura siamo anche noi, che abbiamo il potere di cambiare le regole del gioco. Per far ciò non possiamo più fare affidamento solo sulla tradizione e il buon senso. Urge un salto di qualità, dobbiamo dotarci di un bagaglio di conoscenze scientifico-tecniche adeguate. E da dove cominciare se non dal mondo agricolo contadino? Nella organizzazione lavorativa di una fattoria si trovano le condizioni ideali per una nuova sintesi tra il dire ed il fare, fra teoria e prassi, tra passato e futuro. Le fattorie agricole possono diventare un centro propulsore di cambiamento culturale, luoghi dove sviluppare un'imprenditorialità intelligente, legami socio-comunitari, servizi educativo-formativi e soprattutto una produzione alimentare alternativa, ponendo come prioritario il nostro benessere attraverso la salvaguardia dell'equilibrio ecologico del Pianeta. In questo contesto di riscoperta delle potenzialità del lavoro agricolo (multifunzionale) trova un leva necessaria la pedagogia per aggiornare una propria branca definita «pedagogia del lavoro», succube finora se non appiattita sulle teorie della formazione, di stampo prevalentemente psico-socio-economico. Molte sono le questioni affrontate in questo ampio saggio - la storia, la tecnica, la co-produzione, la biodiversità, l'equilibrio dell'ecosistema ecc. - ma la questione che più ha guidato queste riflessioni è legata all'auspicio che, cominciando a ragionare in questi termini, si aprano nuove prospettive occupazionali per una generazione indifesa di giovani senza futuro, cui abbiamo sottratto, con il lavoro, un'occasione irripetibile di autoconoscenza e maturazione personale nel contatto davvero formativo con la realtà materiale, umana e sociale.
32,00 30,40

«Consul dei» Adriano Bernareggi (1884-1953)

Alessandro Angelo Persico

Libro: Copertina rigida

editore: Studium

anno edizione: 2019

pagine: 1228

"Questo libro di Alessandro Angelo Persico su Adriano Bernareggi è indubbiamente un po' fuori dal comune. Non solo per la sua mole, per l'ampiezza della ricerca, per la ricchezza delle fonti. Ma anche perché pone un problema storiografico importante e attuale: quello della fisionomia della Chiesa italiana e del suo progetto sull'Italia. La parabola di Bernareggi può essere ricondotta a un grande disegno di riforma della Chiesa in Italia, anche se nel cattolicesimo dei suoi tempi questa parola era molto sospetta e poco utilizzata. È raro che un semplice sacerdote maturi una coscienza così lucida dei problemi della Chiesa e che si diriga con chiarezza in una direzione ben definita mentre pochi intorno a lui capiscono che cosa sta accadendo. Prima ancora di essere ordinato vescovo, come ricostruisce efficacemente Persico, Bernareggi è diventato un punto di riferimento, unendo strettamente dimensione culturale, attenzione alle trasformazioni del mondo contemporaneo e impegno pastorale. Ha infatti compreso molto presto che l'avvento della società di massa poneva alla Chiesa sfide ineludibili, non solo ad extra ma, anzitutto, ad intra." (Dalla presentazione di Agostino Giovagnoli)
140,00 133,00

La nuova Italia di Mussolini in Cina (1927-1934)

Ilaria Lasagni

Libro: Libro in brossura

editore: Studium

anno edizione: 2019

pagine: 520

Il volume si propone di illustrare la specificità della «nuova Italia» di Benito Mussolini in Cina, che coincise con l'avvio della politica estera del fascismo anche fuori d'Europa alla fine degli anni Venti. Le vicende sono ricostruite in parallelo con quelle cinesi del periodo, che vide l'ascesa del governo del Kuomintang legato al suo leader Chiang Kaishek. Il volume intende concorrere alla comprensione di ciò che è stato il fascismo in Cina, ma anche del rapporto che il regime instaurò con gli italiani che erano già là o che vi andarono in quegli anni. Vuole documentare le opinioni espresse dai protagonisti più o meno noti degli eventi, le posizioni assunte in loco dalle RR. Rappresentanze non sempre in linea con le direttive di Roma. L'analisi si snoda dunque su più livelli — politico, sociale, religioso, economico, culturale —, che, intersecandosi, restituiscono il quadro di una 'Italia in Cina' nella sua dinamica complessità. La storia del fascismo italiano in Cina fu accompagnata e seguita in patria da una pubblicistica costante, negli anni '20 e in parte nel '30, che alimentò l'interesse per il popolo cinese e individuò delle somiglianze con il percorso che il regime stava facendo nel contesto europeo. Le ragioni ideali che ispirarono i rapporti con la Cina, ricchi di tradizione, di empatia e di aspettativa di rinascita per entrambi i paesi, guidarono, dunque, l'approccio e l'azione dell'Italia, con l'impronta personale di Mussolini, che proprio a Shanghai, alla fine degli anni Venti, decise di mandare una rappresentanza della sua famiglia, il genero, Galeazzo Ciano, in veste di console generale, e la figlia Edda. Le vicende che hanno coinvolto i due paesi, illustrate da un'ampia documentazione, vengono incontro a chi le accosta come un periodo ben conchiuso, irripetibile, ricco di scambi di uomini e di idee, di rapporti consolidati, suscettibili di entrare a pieno titolo nella memoria collettiva.
39,00 37,05

«Il progresso dell'istruzione ha bisogno di libertà». I cattolici e la questione scolastica in Italia tra Otto e Novecento

Andrea Marrone

Libro: Copertina morbida

editore: Studium

anno edizione: 2019

pagine: 224

A dispetto delle lacune storiografiche sul tema, gli anni compresi tra la fine del XIX secolo e la Grande Guerra rappresentano una stagione di grande interesse per la storia della pedagogia cattolica. Oltre alla difesa di una visione educativa coerente con la filosofia e antropologia cristiana, l'impegno dei cattolici si dispiegò soprattutto in campo scolastico, nel tentativo di superarne l'assetto statalista e laicista. In parziale controtendenza rispetto ai decenni precedenti, le battaglie dei cattolici furono segnate, d'un lato, dall'ormai avvenuto riconoscimento delle prerogative governative in campo educativo e, dall'altro, dalla difesa dei diritti educativi della famiglia, dalla rivendicazione della presenza dell'insegnamento religioso nelle scuole pubbliche e dalla richiesta di una maggiore valorizzazione delle autonomie locali. Con l'obiettivo di lumeggiare i tratti della pedagogia che ne sostiene la militanza, il volume rilegge l'apporto al dibattito scolastico di alcune delle personalità più significative di quegli anni, come i vescovi Geremia Bonomelli e Giacomo Maria Radini Tedeschi, l'attivista e politico Nicolò Rezzara, il fondatore dell'Unione Pro Schola Libera, don Giuseppe Piovano.
22,50 21,38

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