TEA
L'uomo e i suoi simboli
Carl Gustav Jung
Libro
editore: TEA
anno edizione: 1991
pagine: 326
Pur essendo l'ultima opera di Jung, "L'uomo e i suoi simboli" rappresenta forse la più valida introduzione al suo pensiero, poiché si tratta dell'unico testo a carattere dichiaratamente divulgativo pubblicato dal grande psicologo svizzero. Oltre al saggio di Jung, "Introduzione all'inconscio", il volume raccoglie quattro contributi dei suoi più stretti collaboratori: Marie-Louise von Franz, Joseph L. Henderson, Jolande Jacobi e Aniela Jaffé. Ne risulta una trattazione a più voci, chiara ed essenziale, della «psicologia analitica», una limpida esposizione di cosa sia l'«inconscio collettivo» e di come si manifesti.
Dizionario di politica
Norberto Bobbio, Nicola Matteucci, Gianfranco Pasquino
Libro
editore: TEA
anno edizione: 1990
pagine: 1236
L'assassinio come una delle belle arti
Thomas De Quincey
Libro
editore: TEA
anno edizione: 1990
pagine: 145
I regni di Darkover. La saga di Darkover. L'era dei Comyn
Marion Zimmer Bradley
Libro: Copertina morbida
editore: TEA
anno edizione: 1990
pagine: 361
La Saga dei Darkover racconta le vicende del quarto pianeta della stella di Cottman, un tempo popolato da un razza non-umana. Qui, in seguito a un naufragio, si stabilisce un gruppo di coloni terrestri, dando vita, nel corso di secoli e secoli, a una civiltà non tecnologica, di stampo feudale e basata in larga misura sulla magia. Mille e più anni di avventure, guerre, storie d'amore e di rivalità, duelli magici, misteri e scoperte sul pianeta illuminato da un grande e fioco sole rosso...
Taras Bul'ba e altri racconti
Nikolaj Gogol'
Libro
editore: TEA
anno edizione: 1990
pagine: 274
I cosacchi nel sec. XV hanno dato vita alle orde guerriere degli Zaporoghi. Capo di una di queste e Taras Bul'ba che, per vendicarsi dell'oppressore polacco, guida l'assedio alla città di Dubno con i due figli Ostap e Andrea. Taras uccide il figlio Andrea, passato per amore al campo avversario. Ostap è invece catturato dai nemici, portato a Varsavia e orribilmente torturato, mentre il padre, non visto, assiste. Per vendicarsi Taras solleva tutti i cosacchi e giunge fino a Cracovia, compiendo terribili stragi. Qui viene fermato dal generale Potocki e condannato al rogo.