Titivillus
Le irriverenti. Quattro monologhi oltre lo specchio
Isabella Carloni
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2021
pagine: 176
Una passione che va oltre la storia, un amore sbilenco, una vita scandalosa, un mito rovesciato: le figure femminili che si ritrovano nei quattro scritti per la scena, che l’autrice qui seleziona dalla sua ricerca drammaturgica, sono figure in bilico, portatrici di un disagio, di un sogno, di un’utopia politica, incapaci di adattarsi alle convenzioni, ribelli alle strade tracciate, ai confini imposti. La rilettura che la stessa autrice ne fa in originali controcanti che accompagnano i testi teatrali riconnette quelle passioni a un sogno più grande e alimenta un’altra visione dell’umano, che il teatro rigenera, lasciando intravedere un diverso modo di abitare il mondo.
Memorabilia. Teatro L'Uovo, metamorfosi di un impegno artistico, sociale, civile
Antonio Massena
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2021
pagine: 320
“Questo racconto, oltre a voler essere la memoria di un progetto culturale e artistico che ha attraversato trentasette anni, è anche l’intreccio di più storie e momenti di una città che, dal 1978 a oggi, ha vissuto profondi e radicali mutamenti sociali, culturali e industriali. Storie di persone, di luoghi, di attività e realtà che hanno modificato il volto e il tessuto umano dell’Aquila. È la testimonianza della vita e dell’amore profusi per un’impresa che è giusto rimanga indelebile nel tempo, una testimonianza scevra da ideologismi. Ed è la storia di persone che, con esperienze diverse ma formazione culturale, sociale e politica sortita dalle stesse radici, hanno saputo creare dal nulla un progetto che nel corso degli anni è diventato un punto di riferimento nazionale e non solo: il Teatro L’Uovo.” (Antonio Massena)
Quel che ho visto e udito. Note sul teatro di Fabrizio Crisafulli fra luce e parola
Benedetta Mazzelli
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2021
pagine: 256
Partendo dall’esperienza laboratoriale del progetto «Luce e Parola», basato su una drammaturgia elaborata da testi della scrittrice Ingeborg Bachmann, il volume riflette sull’importanza dell’elemento Luce che, relazionandosi con Spazio, Movimento, Corpo, diviene generatore simbolico al servizio del processo conoscitivo che caratterizza la creazione teatrale di Fabrizio Crisafulli. Prendendo avvio dal “Teatro dei Luoghi”, dove il Luogo – non solo fisico ma anche ambito di relazioni – recupera, mediante la Luce, una propria memoria; lo studio si sofferma su esperienze come “Città delle Ombre”, “Il Risveglio Ufficiale del Canarino”, “Campo d’Azione”, “Spirito dei Luoghi”, per proseguire poi nell’analisi – tramite “Sonni”-“Le belle addormentate”-“Centro e ali” e “Senti” – su “Un-certo-tipo-di-spettacolo”, ossia sul processo creativo di relazioni reali spesso collegate alla dimensione del “non fare”, azioni non predefinite ma attive e ricettive allo stesso tempo, vere possibilità di attraversamento e assorbimento del Luogo, che si fa sintesi tra gli elementi interni ed esterni alla scena cercando un oltre.
L'attore nella casa di cristallo. Teatro ai tempi della Grande Epidemia
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2020
pagine: 96
Cercare di raccontare in scrittura cosa è stato un atto teatrale è impresa sempre ardua e sempre lontana dall’evento in sé. A volte la voce di un raccontatore testimone, più che la scrittura, può trasmettere in parte l’empatia di quell’incontro tra spettatore e attore. Ma L’attore nella casa di cristallo è stato un evento così unico e irripetibile, così legato al presente storico che questo paese stava attraversando, così puntuale nella sua dislocazione temporale, che non volevamo restasse solo nella memoria dei pochi (anche se più di settecento) spettatori che l’avevano potuto incontrare, muniti di mascherina, distanziati ma connessi agli attori con cuffie ricetrasmittenti, in presenza. Questo libro è un modo per far durare qualcosa che di per sé è destinato sempre all’effimero. E abbiamo voluto farlo con un connubio di fotografia e scrittura per permettere anche a noi, artefici e conduttori del progetto, di riflettere su quello che era accaduto, riflessioni che di solito, nell’urgenza della performance, vengono rimandate sine qua non per poi deperire all’avvento di una nuova impresa teatrale che richiede tutte le nostre energie. Qui abbiamo fatto una sosta, cercata con ostinazione, voluta, dopo quella imposta dalla pandemia e dal lockdown, ci siamo volutamente ancora fermati appena realizzati i quindici giorni incredibili di questo progetto unico nel suo genere, per far depositare le nostre emozioni e cercare di trasmetterle, ancora fresche del nostro sentire, a lettori appassionati non solo di teatro ma di esperienze vitali. La singolare forma dello spettacolo emersa su quella piazza antistante il Teatro delle Muse di Ancona è riuscita nell’intento di creare un cortocircuito delle percezioni e forse un’impennata delle coscienze. Ci auguriamo che questo libro in altro modo, sappia fare altrettanto.
I Cenci. Tragedia in quattro atti e dieci quadri dopo Shelley e Stendhal
Antonin Artaud
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2020
pagine: 80
Questo volume restituisce a distanza di quasi quarant’anni la traduzione che Gennaro Vitiello fece e adattò per la messa in scena del testo di Antonin Artaud, autore che per il regista del Teatro Esse, fu sorgiva d’indicazioni urgenti da tradurre nel delirio geometrico della scena. Un Teatro Sperimentale fatto di contaminazione in cui la parola fu centrale e irrinunziabile ma come enigma da disseppellire attraverso la messinscena e il lavoro sugli attori.
Mauerspringer. Forme di espressione artistica e di partecipazione nel teatro di strada-Forms of artistic expression and participation in street theatre
Libro: Libro rilegato
editore: Titivillus
anno edizione: 2020
pagine: 200
Il progetto di cooperazione europea "Mauerspringer. Nuove forme di espressione artistica e di partecipazione nel teatro di strada" è iniziato nel luglio 2018 e si è concluso alla fine di aprile 2020. "Mauerspringer" significa "saltatori di muri", come era chiamato chi scavalcava il muro di Berlino. A partire da questo riferimento, il progetto ha proposto il teatro di strada come forma di incontro fra artisti e spettatori differenti per età, culture e paesi di provenienza, con l’obiettivo di superare i "muri" attraverso l’arte, sviluppare nuovi linguaggi teatrali e promuovere la partecipazione attiva del pubblico, coinvolgendo in particolare i soggetti più fragili, gli stranieri e i migranti. Mauerspringer si è sviluppato attraverso una serie di attività che hanno coinvolto i sei partner europei (Teatro Due Mondi, Italia; Hortzmuga Teatroa, Spagna; Theaterlabor Bielefeld, Germania; Compagnie du Hasard, Francia; Théâtre de l’Unité, Francia; Dah Teatar, Serbia), con la creazione di spettacoli di strada, laboratori partecipati e festival.
Alla ricerca di un teatro perduto. Giovanni Poli e la neo-Commedia dell'Arte
Giulia Filacanapa
Libro: Libro rilegato
editore: Titivillus
anno edizione: 2020
pagine: 320
La Commedia dell’Arte, ‘dimenticata’ per quasi due secoli in seguito alla riforma goldoniana, riemerge con forza nelle pratiche delle avanguardie del Novecento arricchita di nuovi significati. Nel panorama del teatro italiano del secondo dopoguerra, una delle esperienze più significative è quella di Giovanni Poli, attore, autore, regista e pedagogo animato dal desiderio di rinnovare il teatro a lui contemporaneo attraverso lo studio e la reinvenzione di questa tradizione perduta. Grazie ai documenti rinvenuti nel 2011, Giulia Filacanapa ricostruisce il percorso di questa singolare figura di artista, fondatore del Teatro Universitario di Ca’ Foscari e poi del Teatro a l’Avogaria, e analizza i processi attraverso i quali egli elabora negli anni uno stile e una poetica personali, di cui l’esempio più alto è La commedia degli Zanni. A corredo, il catalogo breve dell’Archivio Giovanni Poli, conservato oggi presso l’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini di Venezia, che ne ha co-curato la redazione; la trascrizione di una selezione di documenti testuali inediti; una serie di testimonianze di attori e collaboratori; una dettagliata teatrografia.
Teatro del Pratello. Venti anni tra carcere e società. Testi processi spettacoli
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2019
pagine: 334
Paolo Billi lavora in carcere dal 1999, prima con l'Associazione Bloom – culture teatri, poi con il Teatro del Pratello. Ha iniziato all'Istituto Penale Minorile di Bologna; poi ha portato le sue invenzioni nell'Area Penale Esterna Bolognese e verso le scuole e la cittadinanza; quindi nella Casa Circondariale della Dozza; più di recente a Pontremoli, a Reggio Emilia, a Firenze. Ha fondato, con altre compagnie, il Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna. Ma soprattutto ha cercato di far entrare adolescenti, insegnanti, operatori, spettatori nei luoghi di reclusione, in contatto con ragazzi e persone affidate alla giustizia: la società civile che permette di rompere l'isolamento dei luoghi di pena, perché sia chiaro che i processi di trasformazione che vi si svolgono, quelli artistici come il teatro e quelli della normale amministrazione, sono patrimonio della collettività. Il carcere non può essere solo la pattumiera della società: il carcere siamo noi, i giovani reclusi si rispecchiano nei loro coetanei e viceversa; i detenuti e le detenute adulte sono anche uno specchio di quello che siamo, dei nostri pregiudizi, delle nostre esclusioni. Tutto questo racconta il libro che avete tra le mani: una meravigliosa avventura ventennale a provare a reinventare la vita dai luoghi del dolore e dell'emarginazione.
«Non tutti vissero felici e contenti». Emma Dante tra fiaba e teatro
Simona Scattina
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2019
pagine: 200
Emma Dante si distingue nel panorama della scena contemporanea per la straordinaria capacità d'incorporare gli aspetti più innovativi della regia senza mai conformarsi. Un teatro, il suo, che si fa carne nell'incontro viscerale con l'attore e che scaturisce da un costante conflitto dialettico. Avvezza alle sfide sin dai suoi esordi ha mostrato il desiderio di esplorare nuove strade, mutando continuamente prospettiva. Il suo composito percorso artistico l'ha portata a intercettare il teatro-ragazzi che ben si coniuga con un'espressività fatta di personaggi fortemente tipizzati e di spazi metaforici. Il volume affronta per la prima volta in maniera unitaria gli spettacoli di matrice fiabesca rintracciandone stilemi e rime e sottolineando modalità ed esiti di transcodificazione delle fonti. Da questo sguardo panoramico emerge l'autentica vocazione per fate e principesse, orchi e streghe, che incarnano le tensioni del presente e rinnovano l'invito a non arrendersi alla superficie delle cose. Le testimonianze che chiudono il volume consentono di recuperare la radice artigianale e autentica di queste produzioni che, lungi dall'essere una mera parentesi, ci consegnano il ritratto di un'artista piena di talento.
L'euritmia. Una danza non danza. Percorsi tra arte, didattica e terapia
Heike Cantori-Wallbaum
Libro: Libro rilegato
editore: Titivillus
anno edizione: 2019
pagine: 208
«Nell’euritmia, quando se ne voglia raggiungere l’essenza, viene completato l’elemento umano. Non esiste infatti un’altra arte che si serva come l’euritmia in un senso tanto significativo di ciò che vi è nell’uomo stesso. Considerando tutte le arti che usano strumenti, che ne hanno la necessità, esse non dispongono di mezzi e strumenti che si avvicinino all’uomo quanto l’euritmia». Così Rudolf Steiner, in una conferenza del 1924, definisce l’arte euritmica, da lui stesso creata, insieme alla moglie Marie Steiner von Sivers, in seno all’antroposofia. In questo volume Heike Cantori Wallbaum, allieva diretta di Else Klink – direttrice dal ’35 al ’91 dell’Eurythmeum di Stoccarda, la prima Accademia al mondo dedicata alla formazione euritmica, fondata dalla stessa Marie Steiner nel 1923 – racconta il suo personale, non dogmatico approccio a questa disciplina del movimento, nelle molteplici declinazioni che essa può assumere.
Incanti. Tre testi di teatro per ragazzi ad uso dei grandi
Valerio Valoriani
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2019
pagine: 368
Capino, Arlecchino, Pinocchio sono i personaggi che Valerio Valoriani ingaggia per la messa in scena dei suoi tre libretti d’opera per i ragazzi a uso dei grandi. Valoriani porta sul palcoscenico i tre protagonisti, ognuno con il proprio fardello di sentimenti e simboli da alimentare o da sfatare. Ma alla fine nessuna morale. Capino, rispolverato dalle pagine di Federigo Tozzi, misconosciuto, con il suo carico d’amore; Arlecchino schernito dal gioco di parole ‘finto morto’ o ‘morto per finta’ pungolato a scuotere dal sopore il proprio pubblico; Pinocchio, processato in 4 atti: sarà il coro a decidere se il burattino scavezzacollo merita di trasformarsi in ragazzino e assurgere così all’emblema della maturità. Introduzione di Giuliano Scabia e scritti di Valeria Ottolenghi e Giorgio Testa.
Una vita straordinaria. Il teatro di Riccardo Goretti dal 2011 al 2018
Riccardo Goretti
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2018
pagine: 168
“Una vita straordinaria. Il teatro di Riccardo Goretti dal 2011 al 2018” è una raccolta di quattro monologhi teatrali dell’attore-autore toscano che compongono la quadrilogia da cui il libro prende il titolo: “Annunziata detta Nancy” (2001, la vera storia della famiglia di Goretti), “Essere Emanuele Miriati” (2013, la vita di un disoccupato nella profonda provincia), “Premiata Filatura FP” (2014, realizzato con Andrea Franchi, una storia di famiglia che si intreccia con la tremenda ondata di fallimenti a catena che ha colpito Prato negli anni ’90) e “Gobbo a Mattoni” (2016, realizzato con Massimo Bonechi, spaccato di vita all’interno di una delle “casa del popolo” che sono state per la toscana, per anni, i veri centri nevralgici dell’aggregazione sociale). In tutti questi lavori, come si dice, “l’alto” e “il basso” si mescolano di continuo, così come le risate e le lacrime, le profonde riflessioni e le assurdità più becere. Seguendo il tracciato delle vite che hanno ispirato la scrittura, queste storie si dipanano per dipingere un quadretto spietato, esilarante, cinico, tenero, disarmante di questi primi anni del nuovo millennio.