Edizioni dell'Orso: Hellenica
Glosse alle Pitiche I-IV
Tommaso Magistro, Demetrio Triclinio
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2020
pagine: 148
'L’edizione e lo studio delle glosse interlineari d’età paleologa alle odi di Pindaro consente di capire in che maniera e a che livelli un dotto bizantino vissuto a cavallo tra i secoli XIII e XIV comprendeva un testo tardo-arcaico e, allo stesso tempo, come egli stesso era in grado di trasmettere il suo sapere agli allievi. L’esegesi interlineare, al pari di quella marginale più ampia e discorsiva, permette di osservare nel dettaglio e anche da più prospettive il gran lavoro che veniva realizzato nelle scuole tardo-bizantine di Costantinopoli e Tessalonica intorno alla poesia greca antica. All’interno del corso di studi superiori bizantino le glosse interlineari a Pindaro producevano, innanzitutto, una traduzione visivamente immediata del testo poetico in dialetto attico e fornivano un aiuto ancora maggiore, mettendo spesso in evidenza questioni sintattiche e giungendo anche a contenere brevi parafrasi di una pericope testuale (un intero colon o parte di esso).'
La fortuna di Omero nel rinascimento tra Bisanzio e l'occidente
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2020
pagine: 244
"L’immagine di Omero come vertice del canone occidentale, inarrivabile modello e primo tra i poeti, non è mai venuta meno dall’antichità a oggi: l’assenza dei suoi scritti nel lungo iato medievale non impedì a Dante di incoronarlo sire tra i grandi autori classici. Fu anzi la sua fama di padre della poesia a facilitarne il rientro nella cultura occidentale, che avvenne molto presto e sotto i migliori auspici, quando Petrarca e Boccaccio promossero la traduzione in latino dei poemi omerici. Fu un evento fecondo di conseguenze, in primo luogo per l’insegnamento del greco. Leonzio Pilato, il traduttore, tenne il primo insegnamento pubblico di greco in Italia. E, pochi decenni dopo, il greco tornò a trarre impulso dai poemi omerici, che i dotti bizantini, scampati in Italia col loro tesoro di codici, inserirono subito nel curriculum di studi. Ma a questa vera e propria canonizzazione, che non venne mai meno a parole, non seguì nei fatti una rapida integrazione della poesia omerica nel discorso culturale umanistico. In Italia Omero si trovò a competere (...)'.
Centoni omerici. Il vangelo secondo Eudocia
Rocco Schembra
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2020
pagine: 704
'Nel V sec. d.C., tra Costantinopoli e Gerusalemme, la moglie dell’imperatore Teodosio II, la coltissima Eudocia, realizza una delle operazioni letterarie più interessanti e originali dell’epoca tardoantica. Con versi tolti ai capolavori omerici, Iliade e Odissea, Eudocia racconta in 2354 versi le vicende salienti della storia del Vangelo, dal piano di salvezza del genere umano, all’annunciazione alla Vergine Maria, alla natività di Gesù, alla sua attività pubblica e agli eventi della sua passione, morte e resurrezione. Si tratta dei Centoni omerici, la prima delle cinque redazioni pervenuteci, in cui appunto, come in un vero e proprio patchwork, la poetessa mette assieme versi e semiversi già esistenti, orchestrandoli sapientemente al fine di creare un prodotto completamente nuovo. Il verbo del vate Omero si invera alla luce della rivelazione cristiana: questo è l’obiettivo più alto che si prefigge Eudocia, presentando ai suoi contemporanei e ai lettori moderni una sintesi potentissima della paideia classica e del messaggio evangelico cristiano. Il volume presenta una dettagliata introduzione che rende ragione delle vicende biografiche dell’imperatrice bizantina, (...)'.
Il libro i dell'epitome proverbiorum di Zenobio
Alessio Ruta
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2020
pagine: 462
'Il genere paremiografico, nato in seno al Peripato e sviluppatosi in età alessandrina, conosce il periodo di maggior fioritura tra il I sec. a.C. e il I d.C., in cui si si afferma come vero e proprio sussidio all’interpretazione letteraria: Didimo Calcentero scrive un trattato Peri; paroimiw'n in tredici libri e l’omonima opera di Lucillo Tarreo, in tre libri, testimonia una certa tendenza alla revisione ed espansione dei contenuti elaborati dai predecessori. Queste due opere saranno in seguito compendiate da Zenobio, un sofisthv" di età adrianea, nella forma di un instrumentum artis destinato probabilmente ad un’utilizzazione in ambito retorico-scolastico, che sopravvivrà all’oblio dei secoli bui, permettendoci di avere accesso ad una preziosa testimonianza sull’antica saggezza proverbiale. Fino al 1863, anno della scoperta del cod. Par. suppl. gr. 1164 in un kellivon nel monte Athos da parte di E. (...)'.
Carminum libri
Francesco Filelfo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2020
pagine: 462
Paradeigma: l'esempio per l'argomentazione
Claudia Uccello
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2020
pagine: 164
"Lo studio sul valore e sulla funzione del paradeigma nell’oratoria attica è un contributo alla riscoperta dell’arte retorica antica e all’analisi teorica e pratica dei processi di acquisizione del sapere. Questo volume interroga la classicità nella prospettiva, sempre attuale, di familiarizzare con la tecnica dell’argomentazione, tanto più che l’uso degli esempi e l’esemplificazione costituiscono un ambito di ricerca legato non solo alla retorica, ma anche alla filosofia e alla comunicazione, aprendo possibilità di ulteriori sviluppi e nuovi campi di indagine."
La poesia nonniana dentro e oltre la volta celeste: i fenomeni di arato nelle dionisiache
Arianna Magnolo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2020
pagine: 232
"La poesia di Nonno di Panopoli si costruisce a partire dal dialogo con la tradizione, in un’epoca – quella tardoantica – in cui si avverte l’esigenza di tramandare alla posterità la preziosa eredità letteraria del passato. In questo quadro, l’influenza della poesia ellenistica sulle Dionisiache, il monumentale poema epico-mitologico del Panopolitano, risulta pervasiva. Il presente volume è incentrato sulla relazione di questa imponente opera con quella di Arato di Soli, autore oggi spesso considerato “minore” ma della cui secolare fortuna Nonno dimostra di essere un importante testimone. Attraverso un complicato e raffinato gioco di ripresa allusiva, egli reinterpreta il poema astronomico alla luce del contesto culturale del suo tempo, facendolo così rivivere all’interno del suo multiforme universo dionisiaco."
Il potere della parola. Studi di letteratura greca per Maria Cannatà Fera
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2020
pagine: 452
"I saggi di cui si compone il presente volume si riannodano agli interessi di ricerca coltivati da Maria Cannatà Fera nelle scelte tematiche e nel taglio metodologico. Qui di seguito per grandi nuclei la struttura della raccolta. Poesia greca arcaica e tardoarcaica: L. Belloni, C. Calame, C. Carey, E. Cingano, P. Giannini, D. Loscalzo, A. Porro, J. Pòrtulas, I. Rutherford, E. Suárez de la Torre. La lirica greca e la sua ricezione: G. B. D’Alessio, G. Massimilla. Tragedia: L. Battezzato, L. Lomiento. Prosa imperiale: P. Angeli Bernardini, A. Casanova, M. Cistaro, A. Gostoli, A. Manieri, A. Pérez-Jiménez. Esegesi antica: A. C. Cassio, C. Meliadò, G. Merro, F. Montanari. Frammenti inediti: R. Pintaudi, G. Ucciardello. Ricezione dei testi classici a Bisanzio e in età umanistica: R. Hunter, P. Megna. Classicismo dei moderni: A. Guida, A. M. Urso.".
Ocypus
Pseudo-Luciano
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2020
pagine: 180
'Il giovane Piè Veloce, tracotante e dedito alle gozzoviglie, si trova all’improvviso a dover affrontare i lancinanti dolori causati dalla gotta: nonostante i suoi tentativi di dissimulare la malattia, le insistenze del vecchio pedagogo e di un medico dalle idee chiare lo costringeranno infine a prendere atto della drammatica situazione. Questa la trama dell’Ocypus, operetta umoristica in 173 trimetri giambici di stampo tragico (con occasionali concessioni allo stile della commedia), che riprende e imita manifestamente la ben più elaborata Tragodopodagra di Luciano. Proprio il rapporto col modello ne ha causato, per effetto di trascinamento, l’inclusione nel corpus lucianeo e l’attribuzione – giustamente contestata già dagli studiosi del XVIII secolo – al brillante poligrafo di Samosata. Se per l’Ocypus una paternità lucianea è da escludersi senza riserve, non vi è nemmeno motivo di credere che esso sia stato concepito come uno pseudepigrafo: l’autore sembra essere il retore Acacio, amico e corrispondente di Libanio, che nell’anno 364 mise in scena a (...)'.
Le epistole di Demostene. Introduzione, traduzione e commento retorico-filologico
Irene Giaquinta
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2019
pagine: 560
Nell’Atene del 323 a.C. Demostene si trova in esilio per atimia: il coinvolgimento nello scandalo arpalico ne ha determinato la condanna alla perdita dei diritti civili e lo ha persuaso a lasciare la città. Sullo sfondo Atene vive gli ultimi momenti di autentica libertà democratica: la condanna di Licurgo e del suo genos quale indizio di un sistematico tentativo di epurazione dei democratici in favore della compagine filomacedone, la morte di Alessandro, la concitata organizzazione dell’ultimo tentativo di riscossa ateniese contro Antipatro, gli scontri militari al tempo della guerra lamiaca. Sulla base di un generale clima di sospetto verso le raccolte epistolari determinato dagli studi di Richard Bentley, negli ultimi tre secoli la critica ha dubitato che questo corpus potesse risalire alla mano dell’oratore, ma negli anni Sessanta del secolo scorso Jonathan Goldstein.
Dalla grande madre alla madre. La maternità nel mondo classico e cristiano: miti e modelli. Volume Vol. 2
Roberta Franchi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2019
pagine: 400
Nella Roma di III secolo a.C., durante gli anni della seconda guerra punica, che mette a dura prova la città, i Romani decidono di consultare i Libri sibillini: per salvare Roma c’è bisogno della protezione di un’antica divinità anatolica: la Magna Mater Cibele. E così, dall’Oriente Cibele giunge a Roma per offrire sostegno a una città stremata. Significativo è il risalto dato nelle fonti antiche al ruolo giocato dalle matrone romane in occasione dell’arrivo della Grande Madre. Roma, fondata sulla figura preminente del paterfamilias, riconosce un certo prestigio alle matrone. E proprio la maternità è al centro della storia romana. Una serie di madri minori e surrogate, umane e divine, appartenenti al mondo animale o vegetale, si staglia con forza: da Rea Silvia, madre di Romolo e Remo, alla lupa che allatta i due gemelli; dalla dea Rumina alla casta Lucrezia. Nonostante l’indiscussa autorità del padre, alla madre è affidato l’importante compito di educare i figli. Donna colta e di stirpe illustre, Cornelia, madre dei Gracchi, diventa la madre per eccellenza.
Dalla grande madre alla madre. La maternità nel mondo classico e cristiano: miti e modelli. Volume Vol. 3
Roberta Franchi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2019
pagine: 442
"Madri scaltre, sterili, surrogate o adottive, la Scrittura offre una vasta gamma al riguardo. A cominciare da Eva, madre dei viventi, eccole là, sulla scena biblica: Sara, Rebecca, Rachele, Anna madre di Samuele, ma anche Agar, Bilhà o la figlia del Faraone, tutte pronte a rivendicare un ruolo tutt’altro che marginale. Esse incarnano un’epoca in cui la procreazione e la maternità sono un dono di Dio. È il Nuovo Testamento ad operare un cambiamento. «Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me» (Mt 10,37). Le parole paradossali di Gesù sono espressione di un atteggiamento di scelta radicale e senza compromessi per il Regno di Dio. Proprio per seguire il suo insegnamento, molte madri sono disposte ad abbandonare i loro figli in nome della fede o dell’ascetismo cristiano: Perpetua, Felicita, Paola, Melania senior. Esse permettono di evocare il precedente biblico veterotestamentario della madre eroica per eccellenza: la madre dei Maccabei."