Einaudi: Letture Einaudi
Scorciatoie e raccontini
Umberto Saba
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2011
pagine: 194
"Brevi componimenti in prosa, di taglio scorciato ed incisivo, che hanno l'accento della poesia e il rigore dell'aforisma. È quasi un genere nuovo, certo tutto suo, che egli chiama "Scorciatoie", perché, in modi rapidi ed ellittici arrivano a conclusioni lontane e spesso sorprendenti". Con questa felice sintesi Piccone Stella, editore della "Nuova Europa", presentava ai lettori gli scritti di Saba pubblicati dalla rivista tra il marzo e il luglio del '45. La politica, la letteratura, l'arte le amicizie e gli incontri colti in un momento drammatico e spensierato, "sotto l'impressione, estremamente piacevole, della dissoluzione di un incubo".
Le cose. Una storia degli anni Sessanta
Georges Perec
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2011
pagine: XLI-122
Una giovane coppia parigina, Jérôme e Sylvie, fresca di studi universitari, vive in un mondo dove impera l'abbondanza consumistica. Di quanto i negozi di scarpe e di dischi, i salumieri e gli antiquari offrono di meglio, sanno apprezzare la finezza, il sapore, l'eccellenza. Hanno i gusti della borghesia raffinata, ma per mancanza di denaro sono sempre respinti verso il loro status sociale: "sempre un pochino troppo in giù". La loro non è solo una ricerca di elevazione sociale, essi chiedono alle cose di operare in loro, per forza e magia, una metamorfosi: cercano di avere per essere. Sono due personaggi singolari ma allo stesso tempo comuni. Sono vittime di un consumismo che sembra innescare solo frustrazioni, frenesie e tensioni; ma Perec li racconta senza sarcasmo, con umorismo e distaccata ironia, perché rimane consapevole della forza estetica, emozionale, perfino erotica, che l'universo degli oggetti sa produrre su ognuno di noi. Prefazione di Andrea Canobbio.
I fiumi profondi
José M. Arguedas
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2011
pagine: 308
Figlio di un avvocato di provincia finito in carcere, Ernesto, il bambino protagonista dei Fiumi profondi, è stato allevato dalle vecchie "mamme" di una comunità india. Il contatto con la natura immacolata e l'essere cresciuto in un mondo primitivo hanno marcato indelebilmente il suo carattere. Quando finisce in un collegio di Abancay, vive nel ricordo dei suoi amici indios e dei grandi e austeri paesaggi che era abituato a "respirare". Poi ad Abancay esplodono contemporaneamente il tumulto delle prostitute, la peste e la rivolta degli indios. Ernesto sembra ritrovare se stesso: sente in questi sconvolgimenti il segno di un destino superiore e vi partecipa come trascinato da forze magiche. La fuga dal collegio sarà per lui un ritorno alle sorgenti stesse della vita. Prefazione di Marco Aime.
Spazi vuoti
Bohumil Hrabal
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2010
pagine: 226
Conclusione della trilogia autobiografica iniziata con "Le nozze in casa", "Spazi vuoti (1985)" racconta gli anni tra il '63 e il '73, la nouvelle vague praghese, il successo letterario, e poi i carri armati sovietici, i libri mandati al macero, l'abbandono forzato della vecchia casa e il trasloco in un anonimo palazzo di periferia. Attraverso la voce della moglie Pipsi, Hrabal si mette a nudo rivelando ciò che si nasconde dietro la maschera dello sbruffone da osteria: le sue piccole vigliaccherie, il narcisismo, l'amore per i gatti, la paura delle malattie e il terrore della morte. L'ultimo tassello dell'autobiografia di uno scrittore-personaggio negli anni più belli e più drammatici del suo Paese.
Le mosche del capitale
Paolo Volponi
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2010
pagine: 383
Il personaggio di Bruto Saraccini è l'estrema proiezione autobiografica di Paolo Volponi, scrittore e manager di vertice (prima alla Olivetti, responsabile del personale e delle relazioni aziendali, in seguito alla Fiat, da consulente), cosi come Le mosche del capitale, edito da Einaudi nel 1989, è tanto un drammatico bilancio personale quanto l'allegoria di un universo in frenetica trasformazione. Oggetto del romanzo è il collasso dell'industria quale bene pubblico e base dello sviluppo democratico del Paese, è il nuovo ordine politico-economico che privatizza i profitti mentre socializza i costi della sua illimitata voracità, è infine l'era del capitale finanziario che trionfa su qualunque attività, quasi disponesse di una propria metafisica e di un dispositivo di legittimazione teologica. Allievo e collaboratore di Adriano Olivetti, cui il libro è dedicato, lo scrittore intuisce che il rapporto fra l'industria e la Polis si è definitivamente chiuso; amico e compagno di via di Pasolini, è costretto a riconoscere che ogni potenziale di Progresso si è tradotto nella pura dinamica dello Sviluppo, quasi che l'obbligo ai consumi avesse surrogato la democrazia. (Dalla prefazione di Massimo Raffaeli)
La lunga notte
Emilio Tadini
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2010
pagine: XIII-368
Seguendo le tracce di un tesoro che sembra sia stato abbandonato alla fine della guerra dall'esercito tedesco in ritirata, un giornalista arriva sul lago di Como, nella villa di un ex gerarca fascista. Ma il gerarca è appena morto. E in una lunga notte, Sibilla, la sua vedova, ne racconta la storia. Una specie di poema, secondo le sue intenzioni. Ma poema o cronaca, anzi, cronaca nera che sia, in questa storia del comandante c'è, bene o male, anche la storia dell'Italia, dal primo fascismo fino ai giorni nostri. La Roma degli anni prima della guerra, la Milano della Repubblica di Salò e dei giorni della Liberazione... Qui, poi, a proposito della Milano di quel periodo, il giornalista "raddoppia" il racconto di Sibilla ricordando i suoi ricordi di ragazzino: un aprile sfolgorante in cielo e in terra, le luci che si riaccendono di colpo dopo tutto quel nero, dopo quella specie di interminabile passaggio attraverso le strade e le case di una città infernale... Come se il racconto si sforzasse di rifondare miticamente una realtà, una città... E nel racconto del giornalista entra in scena una specie di soggetto collettivo.
Il nudo e il morto
Norman Mailer
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2009
pagine: 839
"Il nudo e il morto" uscì negli Stati Uniti nel maggio del 1948, Norman Mailer aveva allora 25 anni. Dopo la laurea ad Harvard, aveva fatto parte delle truppe d'occupazione in Giappone. Ad Anopopei (un piccolo isolotto del Pacifico a forma di ocarina, un universo chiuso, retto da regole e sentimenti molto diversi da quelli della vita civile) un plotone di giovani soldati vero e proprio microcosmo della società americana, con il tenente Hearn, un giovane intellettuale che legge Rilke; Red Valseti, un minatore anarco-sindacalista del Montana; Gallagher, un irlandese cattolico proveniente dai bassifondi di Boston e, sempre incombente, l'ombra del generale Cummings, nato nell'America più profonda e integralista, segretamente affascinato dal nuovo ordine fascista - viene inviato in una missione di perlustrazione tra le montagne e nella giungla dell'isola: una lunga marcia in un territorio sconosciuto e pieno di insidie, che si concluderà in un incubo di abiezione ed eroismo, gratuito quanto la guerra stessa.
Sopra eroi e tombe
Ernesto Sabato
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2009
pagine: 579
Il romanzo racconta i destini degli ultimi rappresentanti di una famiglia oligarchica decaduta nella Buenos Aires peronista degli anni Cinquanta, intercalati con la tragica storia dei seguaci del generale Lavalle, che da sconfitti trasportarono il cadavere del loro comandante fino in Bolivia nel 1841. Da un lato, la cronaca di un amore, quello fra il malinconico Martino e la misteriosa Alessandra, una relazione intensa e tormentata, con l'algida diciottenne incapace di sottrarsi a un atroce destino: la predisposizione genetica della sua famiglia alla pazzia. Dall'altro l'atmosfera nella quale si dibattono gli altri protagonisti: con le ossessioni paranoiche del padre di Alessandra che racconta (un vero e proprio romanzo nel romanzo) di un'implacabile setta di ciechi che governerebbe il mondo e le speranze di Bruno (il confidente dei due innamorati, nonché alter ego di Sabato).
Amleto. Nella traduzione di Cesare Garboli
William Shakespeare
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2009
pagine: 223
Nel 1989, su richiesta di Carlo Cecchi, Garboli tradusse Amleto, che andò in scena nel giugno di quell'anno e in successivi allestimenti. Garboli tornò poi a dedicarsi al capolavoro shakespeariano, affrontando la questione complessa della trasmissione del testo di Hamlet e delle divergenze tra le varie edizioni a stampa, di cui non aveva tenuto conto nella prima, pur felicissima, versione. Mentre il testo subiva progressive modifiche in vista della pubblicazione, la fama dell'"Amleto di Garboli" ha continuato a crescere negli anni, fino a diventare una traduzione leggendaria. Oggi questo Amleto, conosciuto finora solo dagli attori e dagli spettatori, viene pubblicato per la prima volta diventando patrimonio di tutti.
Inserzione per una casa in cui non voglio più abitare
Bohumil Hrabal
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2008
pagine: 132
Era stato Angelo Maria Ripellino a far conoscere in Italia questo libro tradotto da Einaudi nel 1968. I piccoli eroi protagonisti sono omini da nulla, che "a dispetto delle regole livellatrici e nemiche della fantasia, conservano ancora un grano di follia" e si ingegnano di accomodare alla meglio la propria vita nelle strettoie del regime. Questi fantasticatori sono anzitutto degli insicuri e degli offesi che inventano senza risparmio universi lunatici: la loro conversazione è fitta di aneddoti, di frottole, in cui l'immaginazione prende la sua rivincita sulla meschina realtà della Praga degli anni cinquanta, gli anni più duri del culto, cioè dello stalinismo.
Storie del signor Keuner
Bertolt Brecht
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2008
pagine: 139
Dopo il ritrovamento di due casse di inediti, è stato possibile mettere insieme la raccolta completa degli scritti di Brecht con protagonista il signor Keuner, "l'uomo che pensa" - alcuni in parte già pubblicati nelle "Storie da calendario". 121 brevi testi, alcuni brevissimi: parabole, aforismi, aneddoti, semplici commenti agli avvenimenti del mondo. Sono brani scritti dal 1926 fino alla morte, con i quali Brecht intendeva sperimentare un modello di prosa sapienziale, molto diversa dalle sue opere teatrali e narrative. Più che racconti, sono "operette morali", testi che illustrano il significato profondo della sua filosofia. Il signor Keuner è laconico, pensoso, abrasivo, pone delle domande, apparentemente anodine, che solleticano, disturbano e mettono a soqquadro molte certezze.
Mille anni di piacere
Kenji Nakagami
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2007
pagine: 274
Madre Oryù è una levatrice di cento, "o forse mille anni". Racconta la storia di sei giovani, belli e selvaggi, posseduti da una colpa che ignorano, vittime di una tara annidata nel "sangue dei Nakamoto". Tutti e sei, nati e cresciuti in epoche diverse nei Vicoli, hanno il gusto per l'erotismo più sfrenato, compiono furti, omicidi; tutti vivono sul filo di un pericoloso crinale, in bilico tra innocenza e crudeltà, legalità e trasgressione, amore per la vita e attrazione per la morte. La levatrice è testimone del tragico destino dei sei protagonisti; è la memoria storica della sottocasta dei non-uomini burakumin, tuttora discriminata e a cui lo stesso Nakagami apparteneva. Sei racconti legati in un unico sogno atemporale, che scandagliano la verità affascinante di un Giappone sublime e selvaggio.