Franco Angeli: Politiche migratorie
Il noi politico del Nord Est. Migranti locali e Victor Turner
Donatella Schmidt, Giovanna Palutan
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 176
L'Italia contemporanea vive drammaticamente i profondi cambiamenti imposti da un rapido e consistente flusso immigratorio. Questi cambiamenti appaiono più pronunciati nelle aree in cui, fino a un recente passato, l'immagine e la memoria erano legate all'emigrante con la valigia di cartone in partenza per le Americhe. Tuttavia, nessuna immagine viene sostituita in modo indolore e automatico. L'irruzione dei migranti sulla scena pubblica locale e nell'agenda politica nazionale provoca infatti non solo un turbamento nella vita quotidiana, ma anche la necessità di una ridefinizione del Sé, in questo caso costituito dai locali e dai migranti, tesi nello sforzo di un collettivo processo di immaginazione di un modello di convivenza. Lo studio presentato ha preso avvio a Padova per poi allargarsi ai contesti più ampi della Provincia e della Regione. Gli eventi sono stati considerati come spazi di riflessività pubblica in cui gli attori, per mezzo della narrazione e di performance di tipo politico, hanno presentato se stessi e hanno messo in scena le loro reciproche rappresentazioni. I dati raccolti suggeriscono che ciascuna delle due parti costruisce la sua identità politica in relazione all'altra parte e che nessuna delle due può costruirsi a prescindere dall'altra. Per cogliere questo contesto in trasformazione è stato considerato il modello processuale elaborato da Victor Turner, il dramma sociale come strumento fra i più capaci a svelare il senso di ciò che sta avvenendo nelle pratiche di integrazione.
La casa degli immigrati. Famiglie, reti, trasformazioni sociali
Claudio Marra
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 192
Nel contesto italiano, il ruolo che assume la casa nell.esperienza del migrante risulta tanto più centrale tanto più il suo progetto migratorio è maturato in direzione della sua stabilizzazione insediativa, della possibilità di una progettualità a lungo termine che riguardi la sua famiglia e non più lui solo, come nel caso della migrazione stagionale. Partendo da tale considerazione, nel volume si esamina la "questione abitativa" degli immigrati sotto due aspetti. Il primo è quello dell'esperienza degli immigrati stessi, considerando la casa sia come bisogno legato al loro inserimento sociale, sia come luogo di relazione. Il secondo è quello che considera la casa come indicatore d'integrazione e come problematica relativa alle politiche sociali in tema d'immigrazione. Ci si riferisce al fabbisogno abitativo degli immigrati sulla base delle vicende migratorie che hanno caratterizzato l'Italia e che possono essere ricondotte a elementi quali la diversa composizione degli arrivi, i processi di ricongiungimento, e che riguardano la stabilizzazione insediativa degli immigrati. Si descrivono le modalità del "percorso accidentato" che si trovano a dover intraprendere gli immigrati nella ricerca di un alloggio che risponda alle loro esigenze di "persone" e si vedranno in atto le discriminazioni che questi soggetti subiscono, gli ostacoli che incontrano e le strategie da essi attivate per far fronte a questa situazione.
Gioventù corte. Giovani adulti di origine straniera
Davide Girardi
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 224
Quali sono i percorsi di vita adulta dei giovani di origine straniera? In che cosa la loro esperienza può dirsi altra rispetto a quella dei giovani adulti di nazionalità italiana e dove - invece - possono ravvisarsi possibili elementi di vicinanza? Per cercare di misurarsi con queste domande, il volume presenta i risultati di una ricerca condotta su un campione di giovani adulti di nazionalità marocchina e romena di età compresa tra i 18 e i 29 anni residenti nel Veneto. Partendo dalla prospettiva che, durante la transizione alla vita adulta, i soggetti pongano in atto originali declinazioni dialettiche tra le loro capacità di agency e le dinamiche strutturali, i dati raccolti contribuiscono a fare luce su un segmento biografico finora poco tematizzato. Gli intervistati sono considerati primariamente come giovani adulti, osservandone l'esperienza senza presupporne specificità legate alla condizione di immigrati o di figli di immigrati. Snodandosi tra le dimensioni di senso e di pratiche del lavoro, del consumo e quelle più intime delle relazioni di genere, dei rapporti amicali e della dimensione etico-morale, l'analisi restituisce un quadro composito in cui interagiscono la dimensione pubblica e quella privata. Una occasione di studio che vuole evidenziare i possibili elementi di somiglianza e le differenze con la "lunga gioventù" dei coetanei di nazionalità italiana.
Cercando il benessere nelle migrazioni. L'esperienza delle assistenti familiari straniere in Trentino
Maurizio Ambrosini, Paolo Boccagni
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 144
Il lavoro di assistenza familiare delle lavoratrici straniere è fenomeno ormai ben noto e dibattuto. Riguarda in particolare le donne di età matura, provenienti dall'Europa dell'Est, diventate negli ultimi anni il perno dell'assistenza agli anziani presso molte famiglie italiane. Che cosa vuol dire "vivere bene", e che possibilità ci sono di farlo, nelle loro traiettorie di vita? Quali visioni di benessere ne orientano le storie di migrazione, e in che modo esse evolvono allo scorrere del tempo e al variare dell'esperienza migratoria? In che rapporto si pongono queste aspettative di benessere, per sé e per gli altri, con la vita quotidiana presso le famiglie italiane? Il libro rivisita in quest'ottica il profilo migratorio delle assistenti familiari, sospeso tra opposte pressioni: l'impegno assistenziale per anziani non autosufficienti, e l'emergere di nuovi bisogni di sostegno e conciliazione; le prospettive di un'integrazione sovente superficiale e compressa sulla dimensione lavorativa, e quelle, tangibili eppure elusive, di ritorno a casa. Affiora dalle loro storie una costruzione del benessere che non andrebbe liquidata con toni miserabilisti, e tuttavia tende ad assumere contorni minimali e rinunciatari. Se la speranza di stare meglio rimane un motore fondamentale della migrazione, il benessere che se ne trae appare destinato ad altre persone, e ad altri luoghi, prima che alla vita quotidiana in Italia.
Governare città plurali. Politiche locali di integrazione per gli immigrati in Europa
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 320
Il volume analizza il ruolo delle società civili e dei loro esponenti sul terreno controverso della conquista e della fruizione effettiva dei diritti di cittadinanza, delle politiche e delle pratiche di integrazione che riguardano i migranti. Un ruolo non necessariamente orientato in senso inclusivo. Abbiamo infatti assistito in questi anni anche a mobilitazioni avverse all'insediamento di minoranze, all'apertura di luoghi di culto delle minoranze, alla realizzazione di strutture di accoglienza, nonché a fiaccolate contro l'immigrazione e specialmente contro l'immigrazione definita "clandestina", in nome della sicurezza urbana e dei diritti dei residenti. Il livello locale si rivela cruciale, perché lì si manifestano le tensioni, si misurano le forze in campo e si confrontano visioni diverse del fenomeno. La ricerca presentata nel volume ha tenuto conto quindi anche del versante delle politiche di esclusione, evitando di dare per scontato un atteggiamento pro immigrati da parte delle istituzioni pubbliche locali. Inoltre ha preso in considerazione gli attori sociali, che in vario modo contribuiscono all'elaborazione e all'attuazione delle politiche per gli immigrati. Ha adottato il metodo degli studi di caso, analizzando le politiche rivolte agli immigrati in cinque città europee e tre italiane: rispettivamente, Bruxelles, Francoforte, Madrid, Manchester, Marsiglia; Genova, Firenze e Verona.
Nuove generazioni. Genere, sessualità e rischio tra gli adolescenti di origine straniera
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 256
La prima parte del testo prevede un.analisi della letteratura e delle ricerche relative al benessere, all.identità e alle problematiche delle seconde generazioni, con riferimenti sia di tipo psicologico che antropologico. La seconda parte del volume descrive invece il progetto che si è realizzato a partire da un dato epidemiologico rilevante che necessita di un approfondimento teorico e conoscitivo, cioè il maggior rischio nell'area della sessualità da parte degli adolescenti stranieri rispetto agli italiani. Si sono volute indagare le cause di tale fenomeno, attraverso una indagine realizzata tramite questionari sul 10% della popolazione adolescente di origine straniera residente nel territorio dell'AUSL di Bologna, confrontata con un analogo campione di adolescenti italiani. Questa metodologia ha consentito di esplorare maggiormente le esperienze soggettive e identitarie dei giovani figli di immigrati, il tema del conflitto intergenerazionale, il loro rapporto con la questione della sessualità a partire dai diversi percorsi migratori delle famiglie, dai molteplici percorsi biografici e dalle specificità socio-culturali e di genere. Viene poi descritto un progetto di prevenzione dei comportamenti a rischio nell'area della sessualità realizzato con la metodologia della peer education in un corso di formazione professionale, dove vi è un'alta presenza di adolescenti stranieri.
Le prigioni invisibili. Etnografia multisituata della migrazione marocchina
Carlo Capello
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 240
Il libro vuole offrire una visione di ampio respiro, approfondita e sensibile alle questioni politiche e di potere relative alla migrazione marocchina che ormai da molti anni interessa l'Italia. Basandosi su una prolungata esperienza sul campo a Torino, Casablanca e Khouribga l'autore vuole mettere in luce i rapporti tra le condizioni di vita in Marocco, i desideri migratori dei giovani marocchini e la cultura d'esilio, ed esaminare le contraddizioni dell'esperienza migratoria nel contesto torinese, concentrandosi sui processi di costruzione comunitaria e sui rapporti con il mondo del lavoro. Per prigioni invisibili ci si riferisce infatti a tutte le barriere che sorgono dalla discriminazione di classe, identitarie e politiche, che in Marocco limitano le possibilità di vita, stimolando così il desiderio di emigrare, in Italia condizionano fortemente i progetti di vita dei migranti marocchini.
Richiedenti asilo e rifugiati politici. Percorsi di ricostruzione identitaria: il caso torinese
Michele Manocchi
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 240
Le transizioni biografiche vissute da richiedenti asilo e rifugiati si protraggono in modo indefinito nel tempo. Su di esse insistono le scelte e le attribuzioni di senso operate dai diretti protagonisti, ma soprattutto le decisioni operate dalle istituzioni dei paesi ospitanti, in termini di definizione delle procedure di accesso e di riconoscimento dello status di rifugiato, oltre che di organizzazione del sistema di accoglienza. L'Europa ha scelto ormai da molti anni di vivere in una pericolosa contraddizione: da un lato, i migranti visti come necessari per sostenere i sistemi occupazionali, previdenziali, scolastici, di cura; dall'altro, le retoriche populiste sul bisogno di proteggersi dalla presunta invasione straniera, richiamando una inesistente monolitica "cultura". Da qui emergono tentativi sempre più articolati per declinare le caratteristiche dei migranti "buoni" e quelle dei migranti "inutili", o addirittura "nocivi" per i nostri sistemi socio-economici. Le sofferenze dei rifugiati sono, dunque, destinate a proseguire anche dopo l'approdo in Italia, e a volte ad aumentare, nell'ambito di una difficile relazione con un sistema di protezione ampiamente deficitario, in assenza di solide reti sociali cui appoggiarsi e alle prese con progetti perlopiù assistenzialistici anziché sostenitori dell'autonomia.
Sangue migrante. Pratiche e culture dell'emodonazione tra il Marocco el'Italia
Annamaria Fantauzzi
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 240
Questo libro è un.analisi antropologica della pratica della donazione del sangue in due comunità di immigrati marocchini a Torino. Nella prima parte del testo la riflessione socio-antropologica si sofferma sui concetti di donazione e di dono del sangue, quest'ultimo indagato come pratica culturale e sociale, oltre che medica. Nella seconda parte del volume invece l'attenzione è rivolta, attraverso il resoconto etnografico, al fenomeno migratorio in Italia e alle implicazioni positive del migrante, considerato anche come ricchezza e non solo come problema. Dalla ricerca etnografica, svolta a Torino e in diverse città del Marocco, emerge, in primo luogo, una concezione della donazione del sangue come insieme di valori e di pratiche condivise non obbligate ma volontarie e senza alcuna costrizione. Il dono del sangue da parte degli immigrati marocchini esprime un gesto di altruismo incondizionato e il desiderio di integrazione nella società d'accoglienza, a dimostrazione della fallacia di tutti gli stereotipi che designano "l'altro" in termini negativi. In secondo luogo, affiora il contrasto fra corpi immaginati - gli stereotipi del marocchino-musulmano - e corpi parlanti - degli immigrati donatori di sangue -, in una dialettica nella quale sono in gioco culture, idiomi, religioni e simbolismi diversi.
Tutti in pista. Un'indagine sugli studenti stranieri e italiani in Puglia
Giuseppe Gabrielli, Anna Paterno
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 160
In questo volume si osservano i ragazzi stranieri e gli italiani ponendosi in un'ottica comparativa e immaginandoli come giovanissimi piloti impegnati in una competizione sportiva. Esaminando le loro possibilità di "giocarsela alla pari" nel raggiungimento dei traguardi individuati, si tenta di immaginare, seguendo un approccio quantitativo, il tipo e il livello di inserimento sociale che potranno sperimentare in età adulta. In tale prospettiva, si considera innanzitutto il "passato", rappresentato dai contesti di provenienza degli intervistati, ossia dalla coppia genitoriale, dal nucleo familiare e dalle reti di aiuto. Il "presente" è descritto osservando le competenze linguistiche, il rendimento scolastico e le relazioni amicali. Infine, il "futuro" è ipotizzato analizzando le aspirazioni formative, gli obiettivi professionali e i progetti migratori. I molteplici aspetti esaminati mostrano l'esistenza di elementi di omogeneità ed eterogeneità tra i diversi gruppi di studenti. Inoltre, gli approfondimenti realizzati contribuiscono a sfatare molti pregiudizi che descrivono, spesso in base a una insufficiente conoscenza del fenomeno, i ragazzi stranieri come penalizzati e penalizzanti nell'ambito dei rispettivi contesti di insediamento. I risultati offrono, oltre a dettagliati elementi conoscitivi, indicazioni utili a quanti operano a contatto con le generazioni dalle quali dipende il futuro del nostro Paese.
Tracce di G2. Le seconde generazioni negli Stati Uniti, in Europa e in Italia
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 224
Gli effetti delle politiche d'integrazione dei migranti di prima genera-zione possono essere valutati anche attraverso il grado d'inserimento so-ciale dei loro figli. Il volume presenta risultati di una ricerca quantitativa, cofinanziata dal MIUR e dall'Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Marche, volta a indagare gli ostacoli e le opportunità che si presentano nel percorso di integrazione delle seconde generazioni di immigrati. Poiché in Italia la presenza di studenti di origine straniera nella scuola è in costante crescita, il tema dell'integrazione scolastica delle seconde generazioni è quello maggiormente preso in considerazione nelle ricerche. La scuola infatti ha un ruolo cruciale per l'integrazione ma è al contempo anche lo specchio e il potenziale propulsivo di ulteriori forme di discriminazione, con il pericolo di marginalità socio-culturale, insuccesso scolastico e devianza. Il testo si rivolge a studenti, ricercatori e operatori che per ragioni di studio e di lavoro si confrontano con il tema delle seconde generazioni, tema le cui implicazioni sulla società italiana hanno appena cominciato a svelarsi.
L'Islam in carcere. L'esperienza religiosa dei giovani musulmani nelle prigioni italiane
Mohammed Khalid Rhazzali
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2011
pagine: 256
La sociologia delle istituzioni totali e quella dedicata al fenomeno religioso non si sono frequentemente incrociate sul tema della religione in carcere. In particolare, relativamente limitata e recente è la produzione scientifica riguardante la dimensione soggettiva, esperienziale ed interiore della religione nella vita dei carcerati. L'indagine contenuta nel presente volume, ha scelto come proprio specifico obiettivo l'esperienza religiosa dei musulmani nelle prigioni italiane. Nel carcere i musulmani sembrano incontrare la replica esasperata del loro essere in quanto immigrati costretti in uno spazio caratterizzato da regole e da logiche estranee alla loro cultura di provenienza e spesso non facilmente mediabili con la spontaneità del loro comportamento. La religione quindi si presenta al musulmano, che vive una condizione di avvilimento, di sconfitta esistenziale e di mortificazione nell'istituzione totale, come una possibilità di ricostituzione di un'autostima, e come accesso ad una ritrovata esperienza d'ordine nell'organizzazione della vita, oltre che ovviamente ma anche problematicamente come affermazione identitaria. È un percorso difficile e complesso nel quale è possibile riconoscere situazioni che danno dell'immagine del musulmano in Europa una versione irriducibile a quelle proposte dalla secolarizzazione o dalle aggressive semplificazioni dei fondamentalismi.