Guanda: Biblioteca di scrittori italiani
Rime
Berardino Rota
Libro
editore: Guanda
anno edizione: 2000
pagine: 870
Al centro della produzione poetica di Rota sta il matrimonio con Porzia Capece, che morì giovane e nel cui ricordo Rota compose le Rime. Esse costituiscono un canzoniere, costruito sul modello di quello petrarchesco, tutto incentrato sul tema dell'amore coniugale, considerato nei due momenti in vita e in morte della donna amata, e presentano la vicenda con tratti di intensa commozione e drammatica musicalità. L'introduzione e l'ampio commento che completano il testo, inquadrano il panorama letterario del Cinquecento meridionale in modo nuovo e stimolante.
Il milione. Redazione latina del manoscritto Z. Versione italiana a fronte
Marco Polo
Libro: Libro rilegato
editore: Guanda
anno edizione: 1998
pagine: LX-708
Torna il celebre Milione in un'edizione completa e nella traduzione latina dell'opera, accompagnata da una moderna traduzione in italiano appositamente preparata. La redazione contiene anche numerosi passi del perduto originale dettato da Marco Polo (1254-1324), assenti nella versione trecentesca che viene correntemente pubblicata. Il favoloso rendiconto del lungo viaggio di Marco, compiuto tra il 1271 e il 1295, si arricchisce di nuovi particolari riguardanti soprattutto l'etnografia, il folklore e la vita delle popolazioni orientali.
Raccolta di cantate a voce sola
Francesco De Lemene
Libro
editore: Guanda
anno edizione: 1996
pagine: 154
Lettere poetiche
Torquato Tasso
Libro: Copertina rigida
editore: Guanda
anno edizione: 1995
pagine: 521
A più di quattro secoli dalla prima edizione del 1587, le "Lettere poetiche" di Torquato Tasso vedono nuovamente la luce, affrancate dall'originario accoppiamento ai "Discorsi dell'arte poetica", ma con l'incremento delle importanti acquisizioni storico-culturali prodotte dagli studiosi tassiani fra Sette-Ottocento e i giorni nostri. La forma organica di libro a sé stante così ottenuta e ribadita con l'adozione dell'ordinamento cronologico delle missive consente di ricomporre il mosaico di una straordinaria corrispondenza nata dalla revisione romana della "Gerusalemme liberata". Un libro, dunque, che è storia di un altro fondamentale libro, documento prezioso della parabola singolare che trasforma il poema tassiano da testo avviato al normale vaglio revisorio in vista della prossima stampa in oggetto di meditata e sofferta riconsiderazione poetica e di parziale riscrittura da parte dell'autore stesso, per la sua inesausta ricerca stilistica e per gli scrupoli letterari e morali suoi e dei revisori, al punto di innescare in lui, dopo la prima pubblicazione e il pieno successo dell'opera, una profonda e irrisolta crisi che lo spinge a scrivere un altro e diverso poema, la "Gerusalemme conquistata". Ma oltre all'interesse filologico le "Lettere poetiche" presentano la testimonianza di una vita inquieta e conflittuale, mostrando le implicazioni, chiare fin dalle prime pagine, tra la sorte imminente della Liberata e la futura desolata esistenza del poeta.