Guida: Passaggi e percorsi
La civiltà dei traduttori
Nunzio Ruggiero
Libro: Copertina morbida
editore: Guida
anno edizione: 2010
pagine: 336
Nell'Italia postunitaria Napoli si rivela un'autentica capitale della traduzione, laboratorio di giornalisti e scrittori impegnati in una originale ricerca di mediazione tra avanguardie straniere e tradizioni proprie, e nello stesso tempo tra cultura scritta delle élites intellettuali e cultura orale dei ceti subalterni. Nel ricostruire i circuiti e le dinamiche di tale complesso sistema letterario, questo libro fornisce la mappa di quella che può dirsi la civiltà napoletana dei traduttori.
La seduzione dell'arte. Pagliara, Di Giacomo, Pica: i carteggi
Paola Villani
Libro: Copertina morbida
editore: Guida
anno edizione: 2010
pagine: 267
Rocco Pagliara, Salvatore Di Giacomo, Vittorio Pica: sulle orme dell'affascinante, quanto intricato, sentiero del loro rapporto pluridecennale, si può guardare da angolature diverse uno dei capitoli più ricchi della Kulturgeschichte partenopea. Attraverso l'incontro epistolare di queste personalità, vicine e anche tra loro distanti, si giunge ancora una volta al cronòtopo Napoli; si tesse una tela di relazioni che sostengono anche la trama di un 'contesto di ricezione' della letteratura europea. Si ripercorrono i luoghi (fisici e ideali) di una rinascita culturale che in quella fine Ottocento si esprimeva in diverse forme, in un "girotondo delle Muse" sempre in dialogo tra loro, quando Napoli sembrava aprirsi alla (wagneriana) "seduzione dell'arte".
Il miracolo nel Mezzogiorno d'Italia dell'età moderna tra santi, madonne, guaritrici e medici
Giulio Sodano
Libro: Copertina morbida
editore: Guida
anno edizione: 2010
pagine: 302
Nei secoli dell'età moderna, generazioni di donne e uomini vissero nella credenza, nella speranza e nell'attesa che un intervento soprannaturale risolvesse i problemi di una vita quotidiana segnata da sofferenze fisiche e insicurezze di ogni genere. Con il ricorso al miracolo, i fedeli avevano la possibilità di ritagliarsi uno spazio privilegiato nel rapporto con il divino, escludendo così, di fatto, la mediazione ecclesiastica. Inoltre, essi potevano ricorrere ad altri soggetti ritenuti capaci di operare nel mondo del prodigioso: guaritrici, fattucchiere, maghe e Santi si contendevano, infatti, la legittimazione a risanare. La Chiesa era pronta ad assecondare l'enorme bisogno di protezione, purché fosse salvaguardato il suo monopolio di accesso al divino. Si rese, perciò, necessaria anche una regolamentazione del miracolo, un suo uso più confacente alle esigenze della Chiesa stessa. Si assiste, quindi, a un'azione volta a ricollocare il miracolo all'interno dei luoghi sacri, a diretto contatto con le reliquie possedute dai chierici, e a un restringimento delle sue tipologie a modelli più ortodossi. Gli "altri" manipolatori del sacro furono contrastati attraverso la persecuzione inquisitoriale, l'utilizzazione spregiudicata della stessa scienza medica moderna e, soprattutto, la saturazione del "mercato" con la propaganda dei poteri della Vergine e dei Santi, unici adatti a sovvertire un andamento naturale negativo.
Sacro, pubblico e privato. Donne nei secoli XV-XVIII
Elisa Novi Chavarria
Libro: Copertina morbida
editore: Guida
anno edizione: 2009
pagine: 248
Questo libro apre una prospettiva sulla storia dei secoli XV-XVIII attraverso una serie di fonti "al femminile", che consentono di popolare il contesto storico del Mezzogiorno moderno di molte figure inedite: carismatiche e monache imprenditrici; nobildonne in grado di amministrare ingenti patrimoni e gestire spazi di potere; altre dame animatrici di salotti e conversazioni; donne che acquisirono a stento le abilità di base alla lettura e alla scrittura; e altri, più rari casi di donne che collezionarono prestigiose raccolte di libri e manoscritti per coltivare i loro specifici interessi di studio e di ricerca. Le loro storie si intrecciano tra sacro, pubblico e privato, in una continua complementarità tra religione e politica, tra azioni dei gruppi e azioni dei singoli, tra pratiche sociali diffuse e comportamenti individuali estranei alle norme generali. Un modo, questo, per raccontare la presenza delle donne in luoghi diversi dal convento o dalla famiglia, generalmente loro più consueti, e a noi più noti, e seguirne i fili delle vicende nelle istituzioni, nei luoghi pubblici, nel contesto urbano e delle professioni, o nell'ambito privato dello studio e dell'esercizio della scrittura.
Votre fidèle ami de Naples. Lettere a Edmond de Goncourt (1881-1896)
Vittorio Pica
Libro: Libro in brossura
editore: Guida
anno edizione: 2009
pagine: 270
Le lettere inedite di Vittorio Pica al romanziere francese Edmond de Goncourt (1881-1896) documentano la complessa ricezione del "naturalismo estetico" nella cultura letteraria italiana di fine secolo. Il critico napoletano fu tra i primi a riconoscere nell'écriture artiste dei fratelli Goncourt un modello essenziale per gli sviluppi delle avanguardie contemporanee, tra erudizione storica e collezionismo esotico, tra narrativa sperimentale e prosa d'arte. Il carteggio è corredato da un saggio introduttivo e da un'ampia appendice di scritti critici.
Adriatico irredento. Italiani e slavi sotto la lente francese (1793-1918)
Alceo Riosa
Libro: Copertina morbida
editore: Guida
anno edizione: 2009
pagine: 280
Il celebre giudizio del grande storico Ernest Renan sulla "nazione come plebiscito quotidiano" sintetizza felicemente il nesso, tradotto in principio dalla Grande Rivoluzione, tra la coscienza nazionale e il principio di sovranità popolare. Questo paradigma subisce però una radicale torsione nella seconda metà dell'Ottocento, quando si apre la strada al nazionalismo e al prevalere della geopolitica nella definizione dei confini statuali. L'autore parte da queste considerazioni per indagare sulla natura dell'antagonismo tra italiani e slavi nei territori adriatici. Il punto di vista prescelto è quello dei consoli francesi a Trieste, la cui cultura politica repubblicana li rendeva particolarmente attrezzati a valutare le opposte culture nazionali del luogo. D'altra parte, però, l'autore si mostra altrettanto avvertito del ruolo condizionante che sui giudizi dei rappresentanti di Francia aveva l'obiettivo di rafforzare la posizione internazionale del proprio Paese, frenando, attraverso una più stretta intesa tra Vienna e Parigi, le spinte pangermaniche di Berlino in direzione dell'Adriatico e agli italiani d'Austria non sempre sgradite.
I sentieri dell'inquisitore. Sant'Uffizio, periferie ecclesiastiche e disciplinamento devozionale (1615-1678)
Vittoria Fiorelli
Libro: Copertina morbida
editore: Guida
anno edizione: 2009
pagine: 232
Il tribunale dell'Inquisizione è parte dell'immaginario collettivo e la sua storia ha da sempre accompagnato i percorsi della memoria che sono alla base della cultura europea. Senza tornare sull'impegno antiereticale degli inquisitori, ripercorrendo lettere e denunce che giungevano a Roma da comunità devote vicine e lontane, il libro rintraccia il segno dell'attività di disciplinamento del clero e dei fedeli svolta dalla Curia per guidare e controllare la trasformazione del tessuto devozionale nella vita della Chiesa tridentina. Il rigore nel regolare le procedure di promozione dei santi e l'impegno degli inquisitori centrali per arginare gli eccessi delle pratiche di pietà offrono un vivido quadro del vissuto religioso moderno. Tra le pieghe delle complesse dinamiche dei rapporti tra i cardinali e le diocesi emerge l'impegno del Sant'Uffizio per regolamentare i comportamenti dei credenti e per omologare le forme della devozione pubblica e privata di tutti i ceti sociali, ma anche le sinergie tra le politiche di disciplinamento del centro romano e le disposizioni dei governi ecclesiastici periferici.
L'altra Europa. Per un'antropologia storica del Mezzogiorno d'Italia
Giuseppe Galasso
Libro: Copertina morbida
editore: Guida
anno edizione: 2009
pagine: 580
Il Mezzogiorno d'Italia è ancora assai spesso visto come un'"isola antropologica", che solo il braccio di mare di una "grande cultura" collega alla storia europea. La realtà è ben più complessa sia per il Mezzogiorno che per l'Europa. La specificità del Mezzogiorno è indubbia, e la si coglie subito nel tipo dei suoi insediamenti sul territorio, nei suoi culti e nelle sue devozioni, nel colore e nel rumore delle sue feste, in credenze come la iettatura e il malocchio, nei suoi comportamenti familiari e sociali. Perfino i pregiudizi aiutano a capire questa specificità, per cui prima di respingerli occorre coglierne il motivo di verità. Tuttavia, la particolarità meridionale si è sempre fondata e sviluppata nel quadro della storia d'Europa; e, a sua volta, l'Europa è ben lontana dal presentare il volto unitario di un'antropologia tutta diversa da quella del Mezzogiorno. Ovunque l'Europa della ragione e della sua luce è unita e convive con l'Europa della tradizione e delle ombre del passato; e il profilo antropologico del Mezzogiorno corrisponde appieno, a suo modo, a quello di quest'altra Europa. Infine, il libro intende mostrare tutta la storicità, in chiave europea, del profilo antropologico meridionale, cogliendone i sintomi anche negli anni più recenti.