Il Mulino: Voci
Non occorre essere stupidi per fare sciocchezze
Paolo Legrenzi
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 2010
pagine: 120
"Stupido è chi lo stupido fa" diceva con incrollabile candore Forrest Gump. Per Carlo M. Cipolla invece gli stupidi esistono davvero: sono una categoria di persone dalle caratteristiche inconfondibili e incorreggibili sulle quali si è divertito a infierire nel suo libro cult "Allegro ma non troppo". Chi dei due ha ragione? Purtroppo, sostiene Paolo Legrenzi, la stupidità non è assenza di intelligenza e può colpire chiunque - a determinate condizioni - anche le persone dotate di un quoziente di intelligenza superiore (per inciso, sembra che il Q.l. di George W. Bush non fosse inferiore a quello del suo avversario John Kerry). Quali sono allora le trappole cognitive e le circostanze sociali che ci inducono a commettere una sciocchezza di cui poi ci pentiremo amaramente ("Ma come diavolo ho fatto a...")? E quanto conta il giudizio degli altri? Legrenzi racconta cosa hanno da dirci in merito le scienze cognitive alla luce di alcuni casi storici ed episodi di cronaca recente (da Clinton ai cortili di casa nostra).
Tre giorni nella storia d'Italia
Ernesto Galli Della Loggia
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2010
pagine: 161
Tre giorni, tre punti di svolta in cui simbolicamente si compendia la storia politica italiana del Novecento: il 28 ottobre 1922 con la marcia su Roma, il 18 aprile 1948 con la vittoria della Democrazia cristiana sul Fronte delle sinistre; il 27 marzo 1994 con la sorprendente vittoria elettorale di Silvio Berlusconi e della sua inedita alleanza col Msi e la Lega. Con l'intelligenza tagliente che gli è propria, Galli della Loggia rilegge questi tre momenti individuando il perché di quelle svolte, e redistribuendo volta per volta in maniera non scontata meriti e responsabilità. Così per l'avvento del fascismo, in cui Galli riconosce anche il peso determinante della politica miope e fallimentare della sinistra; così per la vittoria del 1948, che segna la fine della transizione postbellica alla democrazia, con l'emersione maggioritaria di una parte di paese stanco di troppa storia e troppa politica; così infine per la vittoria di Berlusconi, che nell'agonia della Prima Repubblica trae profitto dalle aporie di una transizione affidata alla via giudiziaria di Mani pulite per diventare, pur con tutte le anomalie della sua personale posizione e anzi grazie a quelle, colui che sblocca il sistema politico italiano realizzando il bipolarismo.
I comandamenti. Io sono il Signore Dio tuo
Massimo Cacciari, Piero Coda
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2010
pagine: 161
Chi è il Dio dei monoteismi? Non certo il Dio di cui discutono atei e credenti, ma un Dio tragico e assoluto, drammatico nella sua Unità e apertura al mondo. È il concetto più alto: pensarlo significa affondare negli abissi del monoteismo, scorgere l'imperscrutabilità di questa presenza-assenza che da sempre ingombra la vita dell'uomo. Ma è anche il Dio che irrompe nella storia con uno sguardo di Amore verso l'Uomo e si fa sorgente di libertà e giustizia.
Lo smarrimento dell'uomo moderno
Peter L. Berger, Thomas Luckmann
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2010
pagine: 131
Le società moderne sembrano fatalmente contrassegnate dall'incapacità di elaborare significati condivisi, e perciò di assicurare coesione. Le "agenzie" che in passato se ne facevano carico - famiglia, scuola, chiesa, stato appaiono ormai inadeguate ad assolvere queste funzioni, condannando l'individuo a un angoscioso isolamento e sconcerto. Spesso ci è capitato di ascoltare questa diagnosi, variamente declinata. Ma è davvero fondata, oppure una mera riformulazione dell'"eterno lamento" per un mondo paventato come vacillante solo perché le nostre opere sono caduche e la nostra esistenza irrevocabilmente segnata dalla finitezza? A un simile quesito Berger e Luckmann rispondono esaminando le conseguenze che modernizzazione, pluralismo e secolarizzazione hanno avuto sulla vita sociale, nel tentativo di stabilire se esistono ancora, e se possono essere salvaguardati, orientamenti di valore sottratti a una concorrenza regolata dal "mercato". Due grandi veterani della riflessione sull'uomo e sulla società ci aiutano a dipanare il groviglio dei nostri personali smarrimenti, con una lucidità pacata prossima a farsi saggezza.
Cattolicesimo romano e forma politica
Carl Schmitt
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2010
pagine: 96
Pubblicato originariamente nel 1923 e collocato nell'ambito del rinnovamento cattolico del primo dopoguerra, il testo di Schmitt è stato percepito ora come momento di una nuova riflessione teologica e trionfalistica, ora come appello ad un'alleanza fra cattolicesimo e conservatorismo borghese contro il comunismo, ora come trattato apologetico della maestà ecclesiastica, ora infine come critica della modernità liberale. Riproporlo e riscoprirlo oggi, in un contesto storico, politico e culturale assai mutato, significa riconoscerne l'intatta forza di suggestione e l'immutata validità come contributo alla comprensione e all'interpretazione di una delle questioni centrali del nostro tempo: quella dei rapporti fra chiesa e stato, religione e politica.
La vita degli uomini infami
Michel Foucault
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2009
pagine: 88
Un'"antologia di esistenze", a riunire in un pugno di parole una serie di vite singolari, con le loro avventure e sventure: era il progetto a cui Michel Foucault pensava riesumando, dagli archivi delle prigioni e dei manicomi parigini, i documenti di internamento degli "uomini infami". Di quel lavoro restano solo queste poche pagine, che evocano individui ignobili e sconosciuti, reietti e opachi, strappati alla loro notte solo perché il potere li ha attesi al varco, ha scagliato su di essi il lampo della decisione che annichilisce. Potenza di un testo breve, e dell'inconfondibile prosa tersa e tagliente del grande filosofo francese, colui che con la sua opera più d'ogni altro ha trasformato per sempre il panorama intellettuale contemporaneo.
Tre modi di vedere il Sud
Franco Cassano
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2009
pagine: 108
Da circa vent'anni Franco Cassano ha promosso, anche con il suo fortunato libro "Il pensiero meridiano", un forte ripensamento sul Mezzogiorno e sulla sua identità culturale. Grazie a lui si è aperto un dibattito sull'autonomia del pensiero meridionale, e si sono poste le basi teoriche di un nuovo meridionalismo, che parte da parametri altri, valorizzando prima di tutto l'osmosi con il mare, l'"andar lenti" contro il mito moderno dell'"homo currens", la dimensione di frontiera. Cassano prosegue ora la sua riflessione sul Sud mettendo a confronto i vari paradigmi che lo hanno interpretato: quello della dipendenza ovvero dello sfruttamento, della modernizzazione ovvero del ritardo, quello dell'autonomia ovvero del Sud come risorsa critica, osservando l'eclissarsi della questione meridionale da ogni agenda e dibattito pubblico, scalzata dall'emersione di una questione settentrionale. Il libro si interroga su questo passaggio drammatico che deriva proprio dallo scarto tra la ormai dominante "regionalizzazione della ragione" e l'ampiezza di vedute necessaria per conservare l'unità del nostro paese proiettandola nel futuro.
Libertà di coscienza e religione
Martha C. Nussbaum
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2009
pagine: 82
I padri fondatori degli Stati Uniti, in fuga dalle inquisizioni religiose in patria, vollero che non ci fosse più alcuna intolleranza nel loro nuovo mondo ed escogitarono un ordine costituzionale che garantisse la libertà religiosa, esprimendo ferma opposizione al riconoscimento di una religione dominante. Nussbaum ripercorre qui le origini filosofiche e storiche della tradizione americana in tema di libertà di coscienza e di reciproco rispetto poiché la vede profondamente minacciata da due diversi nemici: da un lato la spinta, sotto varie forme e gradi, verso una sorta di religione di stato che obbligherebbe alla assimilazione le minoranze religiose; dall'altro una messe di movimenti antireligiosi che non accetta la manifestazione di fede in pubblico. In entrambi i casi vi sarebbe, secondo l'autrice, una "violazione dell'anima" poiché ogni essere che cerca un senso della vita dimostra di avere una coscienza e la coscienza è la fonte del valore intrinseco di ogni essere umano e della sua dignità. La diversità religiosa può suscitare paura, ma il corretto antidoto è il rinnovato impegno verso la lunga tradizione di libertà e rispetto, che ha giocato un ruolo formativo nelle istituzioni americane.
Vite di corsa. Come salvarsi dalla tirannia dell'effimero
Zygmunt Bauman
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2009
pagine: 102
"Nella modernità liquida il tempo non è né ciclico né lineare, come normalmente era nella altre società della storia moderna e premoderna, ma invece "puntillistico" ossia frammentato in una moltitudine di particelle separate, ciascuna ridotta ad un punto". Questa perdita di senso del tempo, che ci costringe a vivere in un perpetuo e trafelato presente, in cui tutto è affidato all'esperienza del momento, è accompagnata dallo svuotamento dei criteri di rilevanza che fanno distinguere l'essenziale dal superfluo, il durevole dall'effimero. Così la nostra identità di persone, ieri faticosamente costruita su un progetto di vita, può essere oggi assemblata e disassemblata in modo intermittente e sempre nuovo, "come un pacchetto pay-per-view". È dunque ancora più sorprendente, dato questo sconsolante scenario, che Bauman sappia indurci una volta di più a sospendere le nostre vite di corsa per il tempo indispensabile a riflettere sulle questioni che ci riguardano più profondamente: bisogni e felicità, memoria e oblio, fondatezza e inconsistenza, costrizione e libertà.
Finanza pigliatutto. Attendendo la rivincita dell'economia reale
Ronald P. Dore
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2009
pagine: 117
Ronald Dore da tempo ci aveva messo in guardia, esprimendo i suoi timori per il peso che la finanza globale stava esercitando sull'economia. Nelle economie industriali una quota crescente di reddito si era andato accumulando nelle mani di coloro che operavano nel settore finanziario a causa di un aumento e una maggiore complessità delle attività di intermediazione, che avevano assunto carattere sempre più speculativo. E non solo, la proprietà delle grandi imprese aveva rivendicato i propri diritti proprietari e anche i governi avevano promosso una "cultura azionaria" nella convinzione che ciò avrebbe migliorato la capacità di competere a livello internazionale. E soprattutto negli ultimi trent'anni che questo processo di finanziarizzazione ha subito un'accelerazione con conseguenze sociali sempre più preoccupanti, che portavano con sé il rischio del cataclisma sistemico che stiamo subendo. Frenare, o invertire, questa tendenza e reindirizzare la finanza verso il suo ruolo di supporto all'economia reale non sembra facile.
L'umanità multiculturale
Carlo Galli
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2008
pagine: 85
Con lo sfondamento dei confini spaziali, politici ed economici, l'età globale ha portato con sé l'intreccio e la contaminazione delle culture tradizionali e moderne. Mondi diversi sono venuti a fondersi e confondersi e, insieme ad essi, si sono fuse e confuse diverse immagini dell'uomo. L'umanità che ne risulta ha tratti caratteristici del tutto nuovi rispetto al passato: è un'umanità minima, frammentata, plurale e non singolare, differenziata e non omogenea, di cui ciascuno fa esperienza pratica quotidiana. È con questa nuova situazione che sono chiamate a fare oggi i conti la politica e la cultura, nella consapevolezza che non è possibile tornare al passato, né fingere che nulla stia accadendo. Sgombrando il campo da soluzioni vacue e pericolose (l'assimilazione piena dello straniero, ma anche l'integrazione all'interno della cittadinanza), Carlo Galli indica nel modello multiculturale l'unica strategia che può vincere la nuova sfida, una strategia capace di depotenziare il conflitto e di salvare l'umanità nella concretezza e nella differenza delle persone.
Speranze
Paolo Rossi
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2008
pagine: 146
I filosofi che vanno per la maggiore, in Italia e fuori, sono da molto tempo quelli che sdottoreggiano sulla storia universale, sul destino della civiltà, sul senso della tecnica in generale, sul globale significato del sapere scientifico, quelli che sanno come e quando sono cominciati i nostri guai e dove inevitabilmente andremo a finire. Paolo Rossi, da quando ha cominciato a scrivere, ha polemizzato (a volte aspramente) con questo tipo di filosofia. Questo suo libro sulle "speranze" è scritto in uno stile chiaro e asciutto, non è solo per i filosofi, ma per tutti coloro che non si accontentano di vivere e vogliono anche pensare. Si parla di visioni "senza speranze", e quindi di letteratura apocalittica, delle previsioni catastrofiche fallite, della fine dell'Occidente, del masochismo degli intellettuali, dell'impellente bisogno, che molti di loro manifestano, di "uscire dall'Occidente"; ma si parla anche di "smisurate speranze", di immaginari paradisi collocati in un altrove geografico, di coloro che hanno aspettazioni eccessive e coltivano il mito dell' uomo nuovo, dell'utopismo come ideologia diffusa.