Il Ponte Vecchio: Alma poesis. Poeti della Romagna contemp.
La fata sdentata
Francesca Mazzoni
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2017
pagine: 64
Scordatevi le fate dotate di luccicanza che siete abituati a trovare nelle favole, abbandonate l'idea che in questo libro si possano incontrare creature leggiadre e sognanti. La fata sdentata, infatti, è figura umanissima come conferma il suo sorriso sbilenco, per niente perfetto. Fata invecchiata e sgualcita dalla troppa vita che le è passata addosso, conserva tuttavia il potere tra tutti il più magico, quello di farsi attraversare dalle delusioni senza incrinarsi. Sa ancora stupirsi e questo la rende la fata più fata di tutte. Francesca Mazzoni si cimenta in testi poetici dotati di una certa carica espressiva: la parola vi si distende senza filtri e senza finzioni, una parola per la quale l'autrice è disposta a "sporcarsi le mani", a rivelarsi nella oscura e trasparente pienezza di sé, non risparmiando un solo etto di inchiostro e di cuore. Con uno stile decisamente originale e irriverente ci affida la sua esperienza di vita, le sue idiosincrasie, permettendo al lettore di partecipare e agli aneliti e alle scoperte di una donna di tesa sensibilità e soprattutto ai suoi incanti: in definitiva a un mondo in cui si soffre molto ma si gioisce ancora di più.
Parole arrugginite
Loris Pasini
Libro: Libro rilegato
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2015
È utile indicare al lettore soprattutto le emergenze del significato, a cominciare dal singolare energismo che caratterizza la concezione della vita del nostro poeta: per il quale vivere significa agire, non mai abbandonarsi alle illusioni della speranza, generatrice della rassegnazione: dopo ogni ferita occorre riprendere la corsa, trasformare la sofferenza in dono. Il dovere del vivere, senza cedimenti all'inedia, alla resa, alla sofferenza che paralizza, si alimenta ovviamente di una forte tensione etica, che è il colore fondamentale del libro, si potrebbe dire la sua ossessione. Il poeta, in primo luogo, aggredisce l'individualismo, la totale assenza di una umanità condivisa, "l'abitudine all'indifferenza". Indifferenza è in questa poesia una parola-chiave che ci aiuta a capire il mondo del poeta, la sua solitudine protesa alla conoscenza e al riscatto e insieme la sua ansia di dialogo. L'ambito più doloroso dell'indifferenza è quello dell'amore finito, dell'amore non più condiviso, dell'amore perduto: una dimensione che qui, in "Parole arrugginite", ha uno spazio particolare, al punto che si può definire il libro anche un canzoniere d'amore.
Centopensieri
Carlo Menghi, Valentino Menghi
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2015
pagine: 160
"La poesia. A chi interessa un verso? Forse interessa a te, amore, che più mi penetri e più mi disconosci. In altra età, ti avrei narrato devastanti amori, sfide alla morte facile e lontana. Ora, frastornato viandante, vivo di bacche e di perle di rugiada."
Ostensioni di Sindoni
Stefano Zattini
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2015
pagine: 64
Chi si sia avvicinato alla poesia di Stefano Zattini - drammatica e complessa - quale si rivelata nei due volumi di Il volto di Calipso I e Il volto di Calipso II, singolarissimi e doloranti canzonieri d'amore e insieme capaci di piegarsi sulle sofferenze del vivere, non si sorprenderà di queste tragiche ostensioni di Sindoni, metafora delle molte e sventurate vite crocifisse dalla vita e cronaca drammatica di sindoni ben più terragne, quelle cui mette mano il condannato della vita senza speranza di resurrezione, chiamato ai capezzali della sofferenza a sentire, odorare, patire il dolore che trasuda dai letti dei sofferenti e dei moribondi. Nella lirica eponima, si legge: "Riassettare letti / al primo piano / significa / cambiare / lenzuoli ammainati a sudari, / cerate blu che sfidano i guanti, / cuscini con misteri dolorosi. / Tutto partecipa / all'ostensione di sindoni / sempre nuove, / sempre le stesse". Proprio per questo suo farsi poesia del dolore, lamento di prigionieri, scurità del destino, il libro di Zattini ci offre pagine potenti e nuove, ben oltre il pur drammatico dettato di Calipso.
Sul bordo del silenzio
Maria Laura Della Rosa Antonellini
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2015
pagine: 88
I miei mondi
Chiara Sacchetti
Libro: Libro rilegato
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2025
pagine: 72
Questa antologia di poesie, pensieri e ricordi, arricchita addirittura da un finale romanzo breve, per la varietà dei suoi contenuti progettò al suo nascere di intitolarsi Zibaldone: un progetto che in tutta evidenza non poteva infine concretizzarsi per potenti ragioni, per così dire, di religiosità letteraria: da Leopardi in qua non può esistere nel mondo, con quel titolo, se non il grande scartafaccio nato a Recanati per mano di uno dei più grandi poeti del mondo. Così, abbiamo abbandonato l'idea di richiamarci in qualche modo alla natura multanime di questo libro col rimando alla semantica della varietà e abbiamo scelto esattamente il contrario e cioè la parola della totalità, mondi, perché in queste sue pagine Chiara ha effettivamente rappresentato il suo universo di sentimenti e di idee, in una variegata modalità di generi, dalla poesia alla prosa, dal sogno alla riflessione, fino al racconto finale, commovente "autobiografia" di un felino senza paragoni.
Canzoni d'amore
Ubaldo Baldacci
Libro: Libro rilegato
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2025
pagine: 56
Un cuore spezzato, un'anima nuda esposta ai venti gelidi della sera. La perdita dell'amatissima moglie ha lasciato Ubaldo, artista e poeta di grande sensibilità, con una profonda solitudine che lo ha accompagnato ogni giorno della sua vita. Nelle sue poesie, ha cantato l'amore per lei, il dolore e la disperazione per la perdita, ed ha affidato le sue emozioni alle parole. In questo libro, 21 canzoni d'amore ci raccontano il dolore e la solitudine, un riflesso della sua anima ferita. Signore, rivesti la mia anima nuda, i venti gelidi della sera la feriscono. Sta calando la notte e già sono ombre quelli che ho amato allora… Ma è nell'amore che Ubaldo trova la sua vera voce: Amare è attesa paziente, follia di dare per niente. Amare è dolore dei sensi, struggente tormento dell'anima.
Viaggio di ritorno
Valentina Lucchi
Libro: Libro in brossura
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2025
pagine: 136
"Scrivendo di sofferenza, d'amore, di ideali, di turbamenti, di dura realtà, di sogni ed inserendo con fascino emozionale anche un velo di mistero e una rilevante profondità d'animo, Valentina ha raggiunto una notevole solidità creativa, capace di emozionare. La rilevante affinità di sentimenti che la sua poesia sa destare nei lettori ci fa sentire meno soli e non abbandonati in preda alle nostre debolezze, ai colpi inferti dal destino nemico. Ci conferisce la forza di reagire e di trasferire il brivido della affollata solitudine nella gioia di essere all'interno di altri cuori. Nella immensa solitudine spirituale abbiamo necessità di avere un aiuto che ci accompagni alla radice di noi stessi. La poesia di Valentina può essere un utile strumento per raggiungere lo scopo. Ci invita a ritrovare il senso di noi stessi, ci persuade a nuovi, creativi rapporti personali descrivendo particolari condizioni dell'anima. Riesce anche a toccare la parte sotterranea, segreta, oscura del cuore portandola alla luce. La magia della poesia serve per rincuorarci come in natura l'acqua per le piante" (dalla presentazione di Loris Pasini).
Cotidie. Vita, un giorno dopo l'altro
Alessandro Stagno
Libro: Libro rilegato
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2025
pagine: 136
Dopo la prova dei due precedenti volumi e rassicurato dai suoi lettori, Alessandro Stagno si è sentito più pronto, in Cotidie, ad approfonditi trapassi, a più pensose immersioni nella complessità del vivere, a più drammatiche inchieste intorno a quel che significa il lento dissolversi della vita. Si badi: anche qui la vita è sentita come una festa, perché in essa semplicemente viviamo indicibili, inestimabili esperienze, e tuttavia più problematica si fa la rappresentazione, perché il poeta immette nella maglia dei suoi temi un più energico sentimento della precarietà, la consapevolezza quotidiana del consumarsi della giovinezza e della vita stessa. Riassuntivamente, si può dire che Cotidie si esprime in un appassionato e intrigante arco di osservazioni e riflessioni, teso tra il passato delle scoperte del mondo, il presente dei valori, degli amori e delle passioni multanimi e il futuro delle tremanti attese, delle speranze incancellabili. Non la banalità del consueto, bensì la sempre stupefatta e indomata esperienza del vivere. Come pur sempre avviene quando la vita è diuturna consapevolezza del suo valore inestimabile.
Ricordi e immagini
Gianni Bandini
Libro: Libro rilegato
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2024
pagine: 136
La poesia fotografia dell'anima, fermo-immagine di vissuti sublimati a Vissuto dell'anima in un tempo senza più tempo: realtà e sogno si confondono e si dissolvono in una malinconica ricerca di senso che non trova risposta e si rifugia nella sottile magia del mistero che avvolge il tutto. La forza immaginifica ed evocativa di ogni poesia si dipana su di un costante filo conduttore: la riflessione sulla bellezza e la fatica del vivere sulle quali aleggia la malinconica percezione del nulla che forse ci attende, soprattutto quando il rumore del giorno, che è metafora della vita, pian piano si dissolve per lasciare posto alla quiete della sera e ai colori del tramonto. Nell' accettazione sofferta di questo duplice sentire si condensa così tutto il senso e la dignità dello stare al mondo e la vita può essere guardata come un viaggio immaginario nel tempo e nello spazio, quasi che si dilatasse oltre i confini che le sono propri. L'autore, ingegnere di professione, persona gentile, scopre per caso di essere ciò che è sempre stato: un fotografo-pittore dell'anima. Passeggiando di buon'ora al mattino, osservando i colori della natura o semplici oggetti quotidiani, indugiando su ricordi, si accorge che quei colori, quelle luci ed ombre che appartengono alla vita diventano pennellate in versi. Sono pennellate potenti, che imprimono sulla tela del cuore forti emozioni, così senza fronzoli o pretese accademiche, ma con quella semplicità e profondità che arriva al cuore di tutti perchè tutti siamo pellegrini in viaggio assetati di risposte, di amore e di bellezza [Donatella Canestrini].
La clessidra
Alessandro Stagno
Libro: Libro rilegato
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2024
pagine: 128
Se la poesia è non di rado espressione di drammatiche tensioni interiori o di un deserto avaro di frutti, questa poesia è invece una suggestiva rappresentazione dell'esistere nella serena consapevolezza di che cosa sia questa esperienza ilare e dolente alla quale abbiamo dato per avventura il nome di vita. Il poeta ne segna i limiti e ne misura passato e presente nel fluire della sabbia che scende rapida nella clessidra a segnare il tempo: che è - si legge nella sua nota di apertura - «bagaglio prezioso e ingombrante del nostro passato», «metronomo veloce del nostro presente», «speranza esigua e temeraria del nostro futuro». Potremmo aggiungere che esso è testimone della nostra finitudine, che tuttavia il poeta accoglie con la serenità di chi ha sentito e sente la vita certamente nei suoi conflitti ma anche come lo spazio in cui sperimentiamo l'amore, il lavoro che ci strappa dalla solitudine dell'individuo per trasformarci in cittadini, l'amicizia che arricchisce i nostri giorni, la piena bellezza dei miracoli naturali, la memoria struggente della terra nativa, nel cui ricordo si raffina la nostra umanità; e poi il dono della poesia, che assicura finalmente parole alla nostra memoria più intima e più vera [Roberto Casalini].
La luna d'argento nel mezzo
Giulia Menolascina
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2022
pagine: 144
Scrive Giulia Menolascina, in una sua singolare dichiarazione poetica: «Scrivere poesie è avvicinarmi alla narrazione per immagini di cui è fatta l'anima (e i sogni che ce la rendono manifesta di notte) e, quindi, alla fonte originaria alla quale apparteniamo cioè l'Anima Mundi, è imparare a "parlare" nella sua lingua, la lingua "madre". È ritrovarsi, spento il chiacchiericcio mentale, in uno stato dell'essere nel quale si fa esperienza del mondo con attenzione e presenza totali, si diventa testimoni e, lasciando che ciò accada, si assiste alla nascita del "pensiero del cuore" (come l'ha chiamato J. Hillman) o "mente poetica" (come la chiama Selene Calloni Williams) in cui si avverte, attraverso tutti i sensi, che sono finestre, la nostra connessione col tutto. La parola poetica che nasce dal "pensiero del cuore", stato di coscienza ampliata, tende ad allinearsi alla frequenza del suono originario e percezione del mondo, quindi parola-emozione: è la parola poetica che ri-crea il mondo, entra nel "gioco" del "farsi" delle cose, partecipa all'azione stessa della creazione e con essa diviene co-creando il mondo stesso».